Dal Cipess via libera al Porto San Francesco di Paola

Sarà realizzato il Porto turistico San Francesco di Paola. È quanto emerso dall’ultima riunione del Cipess in cui è stato dato parere positivo per la progettazione, la realizzazione del progetto che sarà finanziato parzialmente con circa 20 milioni di euro con le risorse nazionali del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.

L’intervento, nello specifico, riguarda l’area “Progetto Marina”, relativa al porto turistico, e l’area “Progetto di Rigenerazione Aree Ferroviarie”, in cui sono previsti alberghi, ristoranti, parcheggi e altri servizi di interesse turistico.

«In un periodo di crisi globale, di incertezze, di tempi di guerra in audizione a Palazzo Chigi presso la biblioteca Chigiana alla presenza delle massime cariche del Governo al tavolo del comitato Cipess, presieduto dal Ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Georgetti, continuiamo a costruire una possibilità per le nostre giovani generazioni», ha detto il sindaco di Paola, Giovanni Politano.

«Lo merita la nostra città, lo meritano i paolani», ha concluso.

 

CONTRO FAKE NEWS SUL PONTE SI SVEGLIA
L’AD CIUCCI: BISOGNA FARE CHIAREZZA

di SANTO STRATI – Permetteteci di dirlo: era ora! Da tempo abbiamo stigmatizzato la scarsezza di informazioni e una strategia di comunicazione troppo blanda da parte della Società Stretto di Messina. Con il risultato di dare spazio ai quattro gatti di no-ponte favorire la crescita di bufale un tanto al chilo, a proposito del Ponte sullo Stretto, molto spesso per sole finalità partitiche.

La posizione di Calabria.Live sul progetto del Ponte è chiara sin dal primo giorno: siamo favorevoli all’opera e riteniamo che serva una corretta informazione (abbiamo dato e continuiamo a dare spazio al dissenso e a tutti coloro che sono contro – purché ci siano basi scientifiche) perché il Ponte – checché se ne pensi – è un’opera formidabile che darà un’ulteriore mano di smalto al genio italico e alla creatività e professionalità dei nostri progettisti, stimati e apprezzati in tutto il mondo. Non è un’opera per i calabresi e per i siciliani soltanto, ma è il giusto raggiungimento del sogno del corridoio Ten-T (Transport European Network) che vuole collegare Berlino con la Valletta (Malta).

Il problema è, purtroppo, di natura politica e la voglia di riacquistare spazio era una tentazione troppo forte per lasciarsela scappare: i no-tutto, assecondati – sempre per evidenti ragioni di partito – da Cinque Stelle e Sinistra estrema hanno saputo, grazie alla mancanza di reazione della SdM, conquistare un’attenzione insperata. Diamo massimo rispetto alle opinioni e alle prese di posizione – da qualunque parte vengano – ma abbiamo l’impressione che ci sono troppe parole al vento e valutazioni gratuite prive di qualsivoglia fondamento scientifico.

Qui non si tratta di progettare un passo carrabile (che qualsiasi geometra sarebbe in grado di schizzare in un baleno), qui stiamo parlando di un’opera colossale che alle spalle ha un rigoroso e certificato background di competenze scientifiche: lasciamo parlare i tecnici e smettiamola con le osservazioni che ogni giorno – campate sul nulla – ci vengono propinate: scenari apocalittici, l’acclarata impossibilità di realizzazione (ma chi l’ha detto?) la “sofferenza” di uccelli e pesci e altre amenità che, purtroppo, non fanno più nemmeno sorridere.

Quindi accogliamo con simpatia le dichiarazioni di Ciucci in risposta a una banalissima serie di osservazione del WWF che non hanno alcun riferimento scientifico e speriamo segni l’inizio di un nuovo modo di approcciare il territorio e la sua gente. Un’osservazione, vogliamo però farla: quando si è trattato degli espropri per il Ponte Morandi a Genova nessuna forza politica si è schierata accanto ai poveri esodati costretti a lasciare la propria casa; per il Ponte, invece, gli espropri (che, a quanto pare, sono abbastanza generosi) costituiscono motivo di lotta “politica” con toni quasi insurrezionali, a difesa di diritti che devono venir meno a fronte di esigenze di pubblica utilità.

E torniamo a ripetere: il Ponte è sicuramente una pubblica utilità e su una cosa concordiamo con la battagliera sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, non possiamo correre il rischio di vedere iniziare e lavori per perpetrare, poi, il dramma delle centinaia di opere incompiute a cui ci hanno abituato nel Meridione.

Le varie osservazioni richieste dal Comitato Tecnico guidato dal prof. Alberto Prestininzi (correttissime e dovute) sono diventate “Insuperabili impedimenti” e le quintalate di documenti prodotti dalle varie imprese coinvolte nel corso dei tanti tentativi falliti, non vengono prese in alcuna considerazione dai no-tutto ad ogni costo.

Se l’opera si può fare, lo deciderà il Cipess a ottobre: non è il Ponte di Salvini né di Salini o di chiunque altro: è il Ponte dell’Europa, teniamolo sempre a mente. (s)

Basta Vittime: Nel primo Cipess 2024 neanche un euro per la Statale 106

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, hanno denunciato come, nella prima seduta del Comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess), non sia stato stanziato nemmeno un euro per la Strada Statale 106, «una infrastruttura di primaria rilevanza strategica non solo per la Calabria e per il Paese ma per il continente europeo».

E, mentre la strada della morte non ha ricevuto nessuna delibera di finanziamento, sono stati approvati «270 milioni (a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti), per la realizzazione dell’intervento ferroviario “Potenziamento infrastrutturale direttrice Roma – Pescara. Raddoppio tratte Interporto d’Abruzzo-Manoppello-Scafa (Lotti 1 e 2)”».

«È stato, altresì – ha spiegato l’Odv – approvato l’adozione del Programma operativo complementare (POC) 2014-2020 della Regione Abruzzo, con una dotazione finanziaria pari a circa 146,5 milioni di euro, comprensiva delle risorse – pari a 78,3 milioni di euro – rese disponibili nell’ambito del Fondo di sviluppo e coesione a seguito del rimborso, da parte dell’Unione europea, delle spese emergenziali anticipate temporaneamente dallo Stato, a valere sulla Sezione speciale del Piano di sviluppo e coesione (PSC) 2014-2020 della Regione, contestualmente ridotta di pari importo».

«Anche questa seduta del Cipess ci lascia con l’amaro in bocca poiché non è stato approvato alcun finanziamento per la strada Statale 106», ha dichiarato Leonardo Caligiuri, presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

«È davvero sconfortante – dichiara l’Ing. Fabio Pugliese, direttore operativo dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che il Cipess abbia impegnato 866 milioni in Abruzzo a 10 giorni dalle elezioni regionali ma, ancora più rilevante è il fatto che 720 milioni siano stati utilizzati a valere dal Fondo di Sviluppo e Coesione, ovvero il principale strumento finanziario attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali tra le regioni più ricche e quelle più povere».

«E tra quelle più povere c’è la Calabria – ha concluso Pugliese – che pur essendo in cima alla lista al momento non ha ottenuto quasi nulla». (rrc)

 

Basta Vittime: Dal settimo Cipess nemmeno un centesimo per la Statale 106

Nemmeno un centesimo per la Strada Statale 106 è arrivato dal settimo Cipess. Lo ha comunicato il direttivo dell’organizzazione di Volontariato Basta Vittime sulla Strada Statale 106, spiegando che nella seduta del Consiglio dei ministri, tramite delibera, sono stati approvati tutti lavori in cui la Calabria o la strada della morte non vengono menzionati.

Nello specifico, approvati 13 milioni di euro per la realizzazione di cinque parcheggi di interscambio a servizio delle fermate della tratta Rimini F.S.-Riccione F.S. nell’ambito del Trasporto Rapido Costiero “Rimini Fiera-Cattolica; ha approvato 57 milioni di euro per il progetto integrato della mobilità bolognese per il completamento del servizio ferroviario metropolitano e per la filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico urbano; ha autorizzato l’investimento di 20 milioni di euro nell’ambito della Linea 1 della metropolitana leggera automatica di Torino – tratta Lingotto-Bengasi.

«Quanto accaduto stride fortemente – si legge in una nota – con i diversi annunci delle scorse settimane in cui la politica, attraverso i diversi autorevoli esponenti dei partiti al Governo ed alcuni organi di stampa, hanno promesso finanziamenti riguardarti la famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria. Spiace, infine, dover constatare che, a circa sei mesi dalle scorse elezioni regionali, anche questa volta agli annunci della politica non siano succeduti i fatti».

«Appena eletto Presidente – ha dichiarato il presidente Leonardo Caligiuri – ho avuto modo di scrivere a tutti i parlamentari calabresi una lettera, a cui nessuno di loro fino ad oggi ha risposto, in cui chiedevo di unirsi indipendentemente dalle appartenenze politiche e partitiche, per ottenere risultati concreti per la Statale 106. Ad oggi, tranne le solite parole inutili dei parlamentari calabresi che ascoltiamo quotidianamente fatti non ne vediamo».

«Spero ed auspico – ha concluso il Caligiuri – che tutto ciò possa cambiare al più presto perché altrimenti vorrà dire che anche la posizione della nostra Organizzazione di Volontariato diventerà molto più dura nei confronti della politica di quanto lo sia stata fino ad oggi».

«Il Direttivo dell’O.D.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – continua la nota – continuerà ad informare correttamente e con serietà tutti i cittadini calabresi – come accade ormai da anni – i quali hanno il diritto, oltre la demagogia politica e la propaganda della “politica politicamente” che strumentalizza il tema della Statale 106 in vista delle elezioni regionali, di conoscere gli atti ufficiali, formali e sostanziali e le scelte del Governo italiano che riguardano la famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria ed è per questo motivo che continueremo senza sosta a rendicontare tutte le future sedute dei Consigli dei Ministri affinché tutti, nessuno escluso, possano finalmente avere contezza della verità». (rrm)

Infrastrutture, Pugliese: Alla Calabria il finanziamento più basso

L’ing. Fabio Pugliese, ha commentato le scelte rilevanti assunte ieri dal Governo in materia di finanziamento e realizzazioni di opere infrastrutturali strategiche per il Paese e, in particolare per il Sud, evidenziando come alla Calabria sia stato assegnato il finanziamento più basso.

Per Pugliese, infatti, «la Calabria ne esce malissimo. Ottiene complessivamente 465 milioni di euro e di questi 285 milioni per la realizzazione di strade e 180 milioni per le ferrovie. Basti pensare che la Puglia ottiene 958 milioni di euro (350 milioni per strade e 608 milioni per ferrovie), la Sicilia 1.213 milioni di euro (506 milioni per strade, 408 per ferrovie e 299 milioni per infrastrutture idriche) e la Campania ottiene addirittura 1.713 milioni di euro (893 milioni per strade, 315 milioni per ferrovie, 115 milioni per infrastrutture idriche e 390 milioni per la rete metropolitana».

«Il Governo Draghi, ormai noto come “il Governo dei migliori” – ha spiegato – doveva ridurre il divario tra la Calabria e le altre regioni d’Italia e del Sud ma, fatti e numeri alla mano, non sarà certamente così. In questa disfatta pesa molto il fatto che l’attuale Governo è sostenuto da tutte le principali forze politiche del Paese: il Partito Democratico, la Lega, il M5S, Forza Italia e Italia Viva. Così come risulta determinante la incapacità di incidere, quindi la mancanza di peso politico, dei parlamentari calabresi al Governo e del Presidente della Giunta Regionale della Calabria».

«L’investimento destinato alla Calabria è di 465 milioni di euro e, come detto – ha proseguito – verranno impegnati per la realizzazione di soli due interventi infrastrutturali stradali. Solo 220 milioni di euro saranno impegnati per la realizzazione di un nuovo tratto ammodernato della Statale 106 tra Crotone e Cutro (circa 15Km di strada). 65 milioni di euro saranno utilizzati per realizzazione della strada di collegamento per San Luca in provincia di Reggio Calabria. L’altro fondamentale riguarda i tempi di erogazione delle risorse. Per la Catanzaro-Cutro è stato previsto un finanziamento di 220 milioni di euro ma queste risorse saranno così destinate: 500.000 euro nel 2022, 2 milioni di euro nel 2023, 5 milioni di euro nel 2024, 45 milioni di euro nel 2025, 65 milioni di euro nel 2026, 65 milioni di euro nel 2027 e 37,5 milioni di euro nel 2028».

«Per quanto riguarda la strada di collegamento per San Luca – ha aggiunto – è previsto un finanziamento di 65 milioni di euro ma queste risorse saranno così destinate: 1 milione di euro nel 2022, 9 milioni di euro nel 2023, 15 milioni di euro nel 2024, 15 milioni di euro nel 2025, 15 milioni di euro nel 2026 e 10 milioni di euro nel 2027».

«Dei nuovi interventi stradali previsti in Calabria – ha proseguito – solo uno è commissariato: l’ammodernamento della Statale 106 tra Crotone e Cutro. L’opera, come è stato chiarito dal Cipess, non ha un progetto esecutivo ma, al momento, è in fase di ultimazione il progetto di fattibilità tecnica ed economica. Inoltre, l’intervento che vedrà la realizzazione di appena 15 chilometri circa di nuova Statale 106, sarà finanziato in un periodo che va dal 2022 al 2028. A questo punto c’è solo da capire se il Commissario Straordinario agirà in deroga alle procedure ordinarie e, quindi, se i lavori per la realizzazione di questo intervento partiranno immediatamente oppure se, invece, dovremo aspettare qualche anno per la definizione del progetto esecutivo anche per consentire al finanziamento di completarsi nel tempo stabilito».

«In questo fallimento totale l’unica nota positiva è questa – ha detto ancora – finalmente abbiamo una Regione Calabria in grado di scegliere. Questi due interventi, infatti, sono stati fortemente voluti dal Governo Regionale che ne ha indicato la priorità come ha ammesso lo stesso Ministro alle Infrastrutture, Enrico Giovannini affermando che «per il successo di questa operazione sono state le positive interlocuzioni con i presidenti di tutte Regioni, che hanno collaborato attivamente con il Mims per individuare le opere strategiche finanziabili tramite il Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2017 tenendo conto di quanto previsto dal Pnrr e dal Pnc. La coerenza delle politiche nazionali e regionali invocata per molto tempo diventa realtà grazie al lavoro congiunto svolto nei mesi scorsi con le Regioni».

«In tutta franchezza non oso immaginare l’imbarazzo del Consiglio Regionale – ha detto ancora – dopo questo fallimento conclamato. Ora cosa farà? Cosa dirà? Il M5S che ha eletto la più grande rappresentanza in parlamento cosa potrà dire di questa disfatta? Forza Italia, il partito che ha preso più voti alle ultime elezioni regionali dovrà prendere atto della sua incapacità di incidere sul livello romano? Il Partito Democratico e la Lega? Coraggio Italia riuscirà a contattare l’On. Maurizio D’Ettorre al fine di chiedergli di promuovere una interrogazione parlamentare al Ministro per il Sud Mara Carfagna in modo da chiedergli come mai a settembre scorso, 15 giorni prima delle elezioni regionali, annunciò l’impegno del Governo a finanziare 2,2 miliardi di euro sulla Statale 106 mentre oggi arrivano appena 220 milioni di euro…?».

«Infine – ha spiegato – c’è una riflessione molto più importante: il prossimo Consiglio Regionale della Calabria riuscirà ad approvare un atto amministrativo d’indirizzo politico da inviare al Governo in cui gli si chiede francamente cosa un cittadino automobilista dovrà fare una volta che da Crotone avrà percorso circa 15 chilometri di nuova Statale 106 fino a Cutro? Speriamo solo che la politica calabrese non proverà anche questa volta a giustificarsi annunciando e promettendo chissà quale altri improbabili finanziamenti che saranno destinati sulla Statale 106…».

«L’altro aspetto – ha spiegato ancora – riguarda la società calabrese. I Sindacati e, più in generale tutte le forze sociali, saranno contenti e silenti rispetto a questo fallimento conclamato? Oppure reagiranno? La conferenza episcopale calabra di fronte a questi fatti assumerà una posizione oppure deciderà di pregare affinché possa accadere un miracolo? Gli intellettuali calabresi decideranno di prendere una parola per dire la loro oppure resteranno in silenzio? Tutti i sindaci calabresi, tra cui quelli della locride che proprio venerdì alle 18:00 si riuniranno in assemblea a Siderno decideranno di andare dal prefetto per rassegnare le dimissioni oppure festeggeranno per i 65 milioni di euro ottenuti per la realizzazione della strada di collegamento per San Luca? Il mondo delle categorie professionali e delle imprese riusciranno a dire qualcosa?».

«Le scelte del Governo assunte ieri nella seduta del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS) – ha detto – non lasciano altra possibilità se non quella di comprendere almeno due aspetti che si verranno a creare nei prossimi anni. Innanzitutto, il più importante, riguarda l’incidentalità e la mortalità stradale sulla Statale 106: questa sarà destinata ad aumentare poiché di fatto la “strada della morte” resterà complessivamente così com’è tranne, forse, da Crotone e Cutro».

«Il tempo inesorabilmente continuerà a trascorrere – ha concluso – e la Statale 106 diventerà sempre più vecchia e, purtroppo, più pericolosa. L’altro aspetto è legato allo sviluppo economico ed allo spopolamento della fascia jonica calabrese. Lo sviluppo economico decrescerà in funzione di un investimento economico in infrastrutture praticamente inesistente mentre, al contrario, aumenterà lo spopolamento. Le conseguenze delle scelte drammatiche di ieri le capiremo purtroppo solo tra un decennio…». (rcz)