COESIONE SOCIALE PARTE DA CATANZARO
CHE AMBISCE A DIVERTARNE LA CAPITALE

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Catanzaro vuole essere la Capitale della Coesione Sociale. E lo fa attraverso la prima edizione di Coso – Giornate della Coesione Sociale, con cui si vogliono mettere al centro il futuro di una comunità più coesa e solidale, adottando un approccio che pone al centro le relazioni e in programma oggi, al Complesso Monumentale del San Giovanni e organizzato dalla Cooperativa Kyosei.

La scelta di far partire dal Capoluogo di regione la manifestazione non è del tutto casuale, come non lo è il panel dal titolo Catanzaro Capitale della Coesione Sociale: come spiegato dal sindaco Nicola Fiorita, nel corso della conferenza stampa di presentazione, che non è solo il tutolo di un panel, ma «l’obiettivo di questa amministrazione. Aumentare la coesione sociale è un impegno costante».

Così come non è casuale la scelta del nome della kermesse: CoSo perchè incarna non solo l’acronimo delle parole coesione e sociale, ma che è anche un termine familiare che evoca un senso di mistero e meraviglia di fronte a qualcosa di ignoto. Nelle nostre vite quotidiane, spesso ci imbattiamo in oggetti o concetti che ci sfuggono, che ci sono sconosciuti o che semplicemente non riusciamo a nominare all’istante. Proprio come la coesione sociale, un concetto tanto importante quanto complesso, che non è immediatamente comprensibile.

I temi portanti di CoSo saranno la rigenerazione territoriale e lo sviluppo di comunità, che saranno declinati in tre plenarie, tre panel formativi con 120 presenze, in cui professionisti, esperti del settore non profit, delle istituzioni, docenti universitari che si alterneranno per condividere una riflessione collettiva sulla necessità di rendere protagoniste, coese le comunità territoriali.

«Volevamo un evento – ha spiegato la Cooperativa – che trattasse temi specifici e che lo facesse senza fermarsi alla superficie, ma calandosi nelle questioni. Un evento organizzato coinvolgendo professionisti del settore non profit, delle istituzioni e docenti universitari per confrontarsi, lavorare insieme alla comunità».

E, infatti, i temi portanti della prima edizione di Coso saranno sviluppo di comunità, rigenerazione territoriale quali strumenti di coesione sociale. Per lavorare con la comunità e non su o per la comunità.

Ma non solo istituzioni ed esperti. Largo spazio, infatti, è stato dato ai giovani perché, come ha spiegato la Cooperativa Kyosei, «il punto di vista dei giovani è importante».

A loro, infatti, è dedicata la Plenaria A, in cui una rappresentanza degli studenti dell’Istituto “E. Fermi” dirà la sua sulla Coesione Sociale, confrontandosi con Giuseppe Manzo dell’ufficio comunicazione di Legacoopsociali e Carlo Andorlini, del comitato promotore nazionale della Biennale della Prossimità.

E lo faranno basandosi sulle idee raccolte durante l’incontro con una delle tecniche che la Cooperativa ha usato per coinvolgere attivamente le persone nelle comunità.

«La cosa che mi ha colpito di più è stata la maniera in cui siamo riuscite a esprimere il nostro pensiero, poiché si è creata un’aria tranquilla e un clima amichevole. Sembrava quasi di affrontare una discussione tra amici. Ci siamo sedute tutte intorno a un tavolo. Ognuno di noi ha espresso il proprio parere su quello che è la coesione sociale, utilizzando colori, post-it. Siamo riusciti a portare sulla carta quelli che sono i nostri pensieri e credo sia una cosa molto positiva», ha raccontato Sara, una studentessa del Fermi.

Nelle plenarie, dunque, si parlerà di Pon Metro plus, delle biblioteche e dello sviluppo delle comunità. I panel dedicati al Pon Metro Città medie Sud e allo sviluppo di quartiere attraverso le biblioteche di comunità saranno facilitati da Graziano Maino e Marco Cau della cooperativa sociale Pares.

«Ciascun panel – viene spiegato – ha una durata di due ore e ha un facilitatore. Abbiamo coinvolto voci autorevoli in materia di rigenerazione territoriale e sviluppo di comunità. Con taglio pratico e modalità exploring a situation, professionisti di diversi settori (terzo settore, Pubblica Amministrazione, Università) racconteranno e si confronteranno su come promuovere una crescita equa, sostenibile e intelligente per pensare in modo nuovo le comunità e il futuro».

L’intera manifestazione sarà introdotta dall’incontro dal titolo Catanzaro, la città della Coesione Sociale. Intervengono Danilo Ferrara, presidente dell’Ordine degli Assistenti sociali della Calabria, Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro, Giancarlo Rafele, presidente della Cooperativa Kyosei, che si concluderà, poi, con una riflessione sugli scenari e prospettive emerse dai panel.

Una nuova prospettiva di Coesione sociale, dunque, parte dalla Calabria. O meglio, da Catanzaro, che vuole essere apripista di un nuovo metodo in cui la comunità è protagonista. (ams)