Il Comitato Ponte Subito si è detto entusiasta «della veemenza con cui il neo ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, abbia preso di petto la questione del Ponte sullo Stretto».
«Per Salvini – ha spiegato il Comitato – è una straordinaria occasione non soltanto per fare la storia del Paese ma anche per accantonare definitivamente il pregiudizio che, da leader della Lega, si trascina nelle comunità meridionali. Se proprio Salvini riuscisse a realizzare il Ponte dove per decenni hanno fallito molti politici del Centro/Sud, sarebbe la conferma definitiva delle grandi attenzioni della stessa Lega nei confronti della crescita e dello sviluppo del Sud oggi ahinoi zavorra per l’intero Paese a causa di politiche dissennate che per questa terra hanno preferito il mero assistenzialismo rispetto alla realizzazione delle precondizioni per il naturale sviluppo economico».
« In quest’ottica – ha proseguito il Comitato – siamo molto soddisfatti dell’incontro che si terrà domani a Roma tra Salvini, Occhiuto e Schifani, sul tema del Ponte appena due settimane dopo la formazione del governo, con lo stimolo che questa nuova classe dirigente trasformi finalmente in fatti concreti tutte le dichiarazioni che negli ultimi mesi hanno risvegliato l’entusiasmo di un Sud produttivo e operoso che ha ricominciato a sognare e ad avere fiducia nel futuro».
Il Comitato, poi, ha evidenziato come «in occasione dell’esercitazione antisismica che nei giorni scorsi ha coinvolto l’area dello Stretto di Messina, i massimi esponenti di Protezione Civile e INGV, Fabrizio Curcio e Carlo Doglioni, hanno dichiarato senza mezzi termini che il Ponte sullo Stretto si può fare in piena sicurezza compatibilmente alla sismicità dell’area».
«Si tratta – è stato evidenizato – di una banalità tecnica e geologica, altrimenti non si spiegherebbe come grandi ponti sospesi stanno in piedi ad ogni scossa da molti decenni in Giappone, in California ma anche nella vicina Turchia su aree molto più sismiche dello Stretto, ma l’autorevolezza delle dichiarazioni è la pietra tombale su bufale e fake news che puntualmente, da anni, gli oppositori del Ponte sbandierano per impaurire l’opinione pubblica e associare il rischio sismico all’impossibilità di realizzare il progetto». (rrc)