Saccomanno (Lega): Serve una task force per Enti locali allo stremo e molti vicino al dissesto

Il commissario regionale della LegaGiacomo Saccomanno, ha ribadito la necessità che la Regione «tra le tante cose messe in cantiere, si possa anche pensare ad una task force che riunisca tutti gli enti locali sia per comprendere le attuali condizioni che per assumere quelle iniziativi indispensabili, con i dovuti sostegni, per aiutare chi è in difficoltà o non ha gli strumenti umani e organizzativi per poter partecipare alla modernizzazione e utilizzazione dei fondi del Pnrr».

«L’aumento dell’energia e del costo dello smaltimento dei rifiuti – ha spiegato Saccomanno – sono un pesante handicap per tanti enti territoriali che rischiano seriamente il dissesto. Se a questo si aggiunge il mancato pagamento, da parte di molti cittadini, delle tasse e degli oneri locali il quadro è completo. Da una parte aumento dei costi e dall’altro diminuzione delle entrate».

«Come può un comune o una provincia mantenere i servizi se mancano le risorse? – ha aggiunto –. E in tale contesto vi è, anche, l’assoluta carenza di personale che mette a rischio il dovuto e normale percorso gestionale ed il pericolo che non si possano presentare i progetti per il PNRR! La Lega, molta attenta ai bisogni dei territori, lancia l’allarme e chiede che, sulla questione, di vitale importanza per le comunità, si apra una discussione sia a livello governativo che regionale».

«La perdita dei possibili finanziamenti dei progetti del Pnrr – ha concluso – sarebbe una grave sciagura per i territori e riporterebbe molto indietro la Calabria non potendo questa utilizzare seriamente i fondi che dovrebbero, tra l’altro, superare il divario tra il sud ed il nord. E su questo che la politica meridionale deve confrontarsi, anche per evitare delle rivendicazioni degli amministratori del nord che tentano di approfittare, invece che sostenere, le debolezze della nostra terra». (rcz)

L’OPINIONE / Rodolfo Bava: Attingere ai fondi del Pnrr per migliorare l’aspetto delle nostre città

di RODOLFO BAVA – Molte volte, sia gli impegni che i buoni propositi governativi, nei confronti del Meridione d’Italia, sono finiti nel nulla. Però, oggi giorno, la Ministra per il Sud, Mara Carfagna, sostiene che «ci sono tutte le condizioni per sfruttare al meglio le risorse disponibili del Pnrr». Le riforme e gli investimenti del Pnrr sono cruciali per potere colmare il divario tra Nord e Sud.

A tale proposito la Ministra ricorda quanto segue: «Abbiamo pubblicato con il ministro Renato Brunetta un avviso pubblico per la ricerca di ben 2800 tecnici ed esperti proprio per irrobustire le pubbliche amministrazioni del Mezzogiorno d’Italia».

Pertanto, tali esperti andranno ad insediarsi nei Comuni, nelle Province e nelle Città Metropolitane, al fine di redigere i progetti per potere accedere ai fondi del Pnrr. È necessario spendere bene i fondi, provvedendo con celerità. Infatti, il Ministro alla Cultura Dario Franceschini ha affermato: «È una sfida del Paese, ma anche il Mezzogiorno è chiamato a fare la sua parte».

Ecco perché gli Amministratori dei vari Comuni del Sud hanno l’obbligo morale di richiedere e di potere disporre di un tecnico esperto per il percorso del Pnrr. Vastissimo è il campo degli interventi: dal recupero del patrimonio storico alla riqualificazione degli spazi pubblici (ad esempio: migliorando l’arredo urbano); dalla creazione e promozione di nuovi itinerari  (itinerari tematici e percorsi storici) alle visite guidate; dai sostegni finalizzati per le attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali alla valorizzazione di tali prodotti;  dalla rigenerazione di parchi e giardini storici alla rigenerazione urbana con la formazione di personale  che possa curarli  e preservarli nel tempo; dalla realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti all’ammodernamento  degli impianti esistenti.

È possibile, inoltre, eseguire lavori per la messa in sicurezza del territorio, attraverso l’adeguamento degli edifici, la pulizia dei corsi di acqua, l’efficienza energetica ed i sistemi di illuminazione pubblica. Ci si potrà occupare della tutela e valorizzazione del verde urbano ed extra urbano.

Si potrà procedere con la manutenzione di aree pubbliche e strutture edilizie esistenti a fine di pubblico interesse, compresa la demolizione di opere abusive. Da non trascurare il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche attraverso la ristrutturazione edilizia di edifici pubblici, al fine di potere sviluppare i servizi sociali, culturali, educativi e didattici.

È possibile, pertanto, cambiare in meglio il volto delle nostre città attingendo alla “manna”, piovutaci dal cielo. Ossia: il Pnrr. Il campo d’intervento è vastissimo ed è possibile creare nuovi posti di lavoro. Spetta, ora, ai Sindaci assicurarsi un esperto, al quale suggerire gli interventi da effettuare. Crotone ed i Comuni della nostra Calabria attendono vari “miracoli”. (rb)

Edilizia scolastica, firmate le prime convenzioni con i Comuni per i primi 26 milioni di euro

La Regione Calabria ha sottoscritto le convenzioni con i Comuni beneficiari per i primi 26 milioni di euro destinati all’edilizia scolastica.

Gli interventi di edilizia scolastica, per complessivi 70 milioni di euro, saranno finalizzati all’adeguamento sismico e all’efficientamento energetico degli edifici destinati alle attività didattiche. Scuole più sicure e confortevoli, in un momento in cui l’emergenza sanitaria ha messo ancora più in evidenza le carenze strutturali e logistiche del patrimonio edilizio destinato all’istruzione.A dicembre 2020, è stato approvato il Piano triennale regionale 2018-2020 in materia di edilizia scolastica, composto da 92 interventi dichiarati ammissibili a finanziamento.

Sono 34 i progetti finanziati con i fondi Miur per l’annualità 2019, per complessivi 44 milioni; altri 17 interventi, pari a 26 milioni, sono finanziati con i fondi ministeriali dell’annualità 2020, mentre altri 19 si avvarranno dei residui della legge di stabilità regionale del 2018.Gli interventi saranno monitorati e censiti con la piattaforma dell’anagrafe scolastica, alla quale la Regione Calabria ha aderito nell’aprile 2020, aggiungendo al processo la necessaria innovazione tecnologica, utile strumento di supporto alle decisioni.

«Il nostro impegno – ha dichiarato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo – non finisce qui, perché, dei 92 interventi dichiarati ammissibili, i 22 che, ad oggi, non hanno trovato copertura finanziaria sono stati comunque inseriti all’interno del piano triennale, perché possano essere destinatari dei primi fondi che si renderanno disponibili».

«E, inoltre – ha aggiunto l’assessore – non appena il Miur provvederà ad approvare il nuovo Piano triennale 2021/2023, verrà dato seguito al “bando a sportello” che gli Uffici del settore Edilizia del dipartimento Lavori pubblici hanno già predisposto e che verrà emanato non appena saranno fissati in maniera definitiva dal governo centrale i criteri cui aderire».

«È importante – ha concluso Catalfamo – il sistema di programmazione e di erogazione dei finanziamenti nel campo dell’edilizia scolastica, rivisitato in questi mesi, che sta trovando concreta attuazione con l’avvio del processo di realizzazione degli interventi. L’avvio dei lavori, finalizzati alla sicurezza nelle scuole, darà anche un impulso alla ripartenza dell’economia e delle attività edilizie». (rcz)

Interventi per 20 milioni di euro per la salvaguardia ambientale e territoriale dei Comuni

La Regione Calabria ha destinato 20 milioni di euro per realizzare interventi e misure in favore dei Comuni per la “Resilienza ambientale e territoriale e per il superamento di criticità sugli ecosistemi costieri e fluviali a rischio”.

L’esecutivo ha demandato al Dipartimento Infrastrutture, Lavori pubblici e Mobilità gli atti consequenziali e di coordinare e perfezionare le procedure concertative con i Comuni per pervenire alla redazione di un Piano strategico per la “Resilienza ambientale e territoriale e per il superamento di criticità sugli ecosistemi costieri e fluviali a rischio”, attuabile anche per stralci, in relazione alle risorse finanziarie effettivamente rese disponibili. (rcz)