Al via i bandi di concorso dell’Inail

Sono stati pubblicati, su inPA, i primi sei bandi di concorso dell’Inail, per un totale di 577 posti a tempo pieno e indeterminato, suddivisi in diversi profili professionali. Le domande si possono presentare entro il 12 agosto.

Nel dettaglio, i posti messi a concorso sono: per professionisti di primo livello sono 78, suddivisi tra Avvocatura (9), Consulenza tecnica per l’edilizia (36) e Consulenza tecnica salute e sicurezza (33), quelli per profili di terzo livello professionale 191, suddivisi tra tecnologi (83) e ricercatori (108), mentre 308 riguardano l’area dei funzionari, di cui 293 funzionari amministrativi e 15 assistenti sociali. 

Qui è possibile vedere i bandi disponibili. (rrm)

 

REGGIO – L’assessore Gangemi: Su concorsi nessun passo indietro

L’assessore comunale al Personale, Francesco Gangemi, ha fatto chiarezza in merito ai recenti sviluppi riguardanti l’avvio dell’attesa stagione concorsuale, spiegando che «Il percorso avviato dall’amministrazione comunale, in piena sinergia con la Città metropolitana, teso a rilanciare e dare nuova linfa all’intera macchina burocratica degli enti, sta andando avanti per come prestabilito».

Un percorso che sta andando avanti «soprattutto senza alcun cambiamento – ha evidenziato Gangemi – rispetto a quelli che la stessa amministrazione comunale ha posto, sin dall’inizio, quali capisaldi fondamentali e ineludibili della propria azione, ovvero il rispetto delle regole e la più assoluta trasparenza dell’intero procedimento».

L’assessore ha parlato di una stagione concorsuale «che è destinata ad assumere un rilievo ed una portata di natura storica per la nostra città per come stabilito a suo tempo attraverso le linee di mandato dal sindaco, Giuseppe Falcomatà.  Infatti, dopo decenni di progressivo impoverimento delle piante organiche dei vari settori comunali, oggi questa amministrazione segna un punto di svolta di fondamentale importanza, restituendo una nuova e più concreta prospettiva di ripartenza della burocrazia cittadina operando nel segno dell’efficienza, del merito e della competenza. Nel contempo, inoltre, con la nuova fase si apriranno anche scenari molto importanti sotto il profilo occupazionale per i nostri giovani, per tanti professionisti ed esperti che potranno mettere a frutto il loro bagaglio di competenze e capacità professionali, mettendosi in gioco al servizio della propria città».
Per quanto attiene, in modo specifico, ai passaggi tecnici e formali che riguardano da vicino l’iter su cui l’amministrazione comunale sta lavorando, «non vi è alcun ripensamento, passo indietro e men che meno rinuncia da parte nostra, – ha rimarcato l’assessore Gangemi – specie per ciò che interessa la individuazione del soggetto che sarà chiamato a gestire tutta la procedura concorsuale. Con Formez – spiega ancora Gangemi – era stato avviato un percorso di concerto con la Città metropolitana quale ente capofila nel quadro di un protocollo d’intesa, per la gestione dei concorsi riguardanti entrambi gli enti. Un percorso che, tuttavia, ha subito dei rallentamenti che sono riconducibili esclusivamente alla stessa Formez, come testimoniano del resto anche i diversi solleciti che nei mesi scorsi il Comune ha avanzato affinché si desse impulso al procedimento».
Ed è stato proprio con l’obiettivo di superare l’impasse che si è venuta a creare, «per responsabilità certamente non imputabili all’amministrazione comunale, – ha sottolineato Gangemi – che abbiamo ritenuto opportuno di andare avanti con l’iter, operando secondo quanto previsto dalla legge attraverso l’individuazione sul MePa, il Mercato elettronico della pubblica amministrazione, di un nuovo operatore in grado di garantire il corretto svolgimento dei concorsi. MePa che, com’è noto, garantisce le stesse identiche garanzie di Formez, quale strumento del Ministero dell’economia e delle finanze posto a supporto delle amministrazioni pubbliche. Lo stesso modus operandi, del resto, è stato adottato da questa amministrazione in occasione di altre due importanti procedure concorsuali gestite in questi anni per le società Castore e Atam che, non a caso, si sono concluse in modo ottimale e senza alcuna criticità in termini di ricorsi o contestazioni».
Nessun cambio di programma, dunque, conclude l’assessore Gangemi, «e ci tengo a tranquillizzare tutti, cittadini in primis, circa la regolarità e il più assoluto rispetto delle normative da parte del Comune. E un invito, infine, rivolto a quanti non perdono occasione per sollevar polemiche strumentali e inconsistenti intorno a questioni molto serie e centrali per il futuro della città, a fare un piccolo ma profondo esame di coscienza e ad assumere un atteggiamento più costruttivo, responsabile e soprattutto improntato alla credibilità e serietà nei confronti dell’opinione pubblica». (rrc)

I tirocinanti calabresi: Noi abbandonati e ingannati dal presidente Occhiuto

I tirocinanti calabresi in una nota stampa hanno denunciato che «sono stati purtroppo ingannati e abbandonanti a loro stessi dall’attuale presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto che prima della sua elezione aveva deciso che queste persone solo tramite procedura concorsuale avrebbero acquisito la tanta agognata dignità al lavoro, a suo dire una semplice formalità e niente più».

«In Calabria – hanno ricordato – esiste la categoria dei tirocinanti, persone escluse a priori dal mercato del lavoro che hanno prestato servizio presso Enti Ministeriali (Giustizia,Miur,Mic) senza alcun diritto contributivo e previdenziale e percependo 500 € per 20 ore di lavoro settimanali. Si tratta di persone che hanno conosciuto abbastanza bene il mondo del lavoro in Calabria e anche fuori zona, molti con famiglia a carico e over 50, che in mancanza di altro hanno deciso di aderire a questi bandi di politica attiva, con nessuna pretesa, tranne quella di lavorare dignitosamente e di portare il pane a casa».

«Percorsi – ha aggiunto – che si sono perpetuati per oltre dieci anni e i cosiddetti tirocinanti ministeriali calabresi hanno conosciuto un assurdo calvario che gli ha relegati a fantasmi intrappolandoli in un sistema che era meglio se non fosse stato mai partorito perché vivere una vita del genere non la si augura a nessuno, da persone emarginate dal mercato del lavoro e con seria difficoltà di reinserimento. Non è una situazione cercata ne a livello personale e ne a livello famigliare, in poche parole chi vive una situazione del genere può dire di avere fallito la propria vita, perché solo la dignità al lavoro rende l’essere umano promo di avere raggiunto il proprio obiettivo».

I tirocinanti, poi, hanno ricordato che il 26 luglio a Rende «si sono espletate le prime prove e ben 1937 si sono presentate per alcuni dei posti messi a concorso per il MIC (Beni Culturali). Le materie oggetto dei quiz somministrate non corrispondevano a quando indicato nel bando redatto dal Formez. Come mai tanta severità e disprezzo verso i tirocinanti ministeriali del MIC? Il presidente Roberto Occhiuto avrà da dire qualcosa al riguardo?».

«Le procedure concorsuali – hanno spiegato – dovevano concludersi a settembre con la pubblicazione del calendario per i restanti profili ma ad oggi è ben evidente che questa procedura concorsuale è sparita dai radar e che non è prerogativa proprio di nessuno (Sono più importanti le elezioni politiche del 25 settembre?) e visto che il presidente Roberto Occhiuto nell’ultima intervista rilasciata ai circuiti televisivi ha risposto in merito alla questione tirocinanti che in campagna elettorale della categoria dei tirocinanti non parla, ci può spiegare perché nel suo precedente slogan elettorale con cui è stato eletto aveva detto che risolveva la vertenza favorevolmente per la categoria dei tirocinanti calabresi?».

«Questo è il primo capitolo del danno e della beffa – hanno evidenziato – riservata ai tirocinanti calabresi ministeriali, per una procedura concorsuale che a questo punto sarebbe molto meglio sopprimere per evitare di mortificare il padre e la madre di famiglia che anche se over 50, in quanto persona comune, farebbe meglio ad emigrare perché la Calabria è certamente una terra bellissima, ma è governata da una classe politica locale che la deturpa incredibilmente per il fatto che del diritto del cittadino se ne infischia allegramente, in questo caso il diritto al lavoro che non deve essere un ricatto elettorale e neanche una pretesa». (rrm)

I consiglieri regionali del PD: Regione chiarisca su ritardi del concorso dei centri per l’impiego

I consiglieri regionali del Partito Democratico, Mimmo Bevacqua, Ernesto Alecci, Franco Iacucci, Nicola Irto e Raffaele Mammoliti, hanno chiesto alla Regione che «sia faccia chiarezza sulle date e le modalità di svolgimento della procedura concorsuale» per i Centri per l’impiego.

«Comincia a diventare preoccupante il ritardo accumulato dalla Regione per l’organizzazione dei concorsi per il potenziamento dei centri per l’impiego che sono stati indetti durante lo scorso mese di gennaio», hanno spiegato i consiglieri regionali, spiegando che «in altre Regioni gli stessi concorsi, organizzati sempre con il supporto della Formez, le procedure sono già avviate da tempo, mentre da noi è calato il silenzio più totale sullo stato di avanzamento della loro organizzazione. Eppure i centri per l’impiego della Calabria necessitano, con urgenza, di un potenziamento dell’organico e moltissimi giovani attendono la data della prova concorsuale».

«Siamo davanti all’ennesimo esempio degli annunci senza alcuna ricaduta concreta da parte della giunta regionale», hanno concluso i dem. (rrc)