Mons. Vincenzo Bertolone confermato presidente della Conferenza Episcopale Calabra

Mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro – Squillace, è stato riconfermato presidente della Conferenza Episcopale Calabra.

L’elezione è avvenuta nel corso della riunione della Cec. Mons. Bertolone, nominato arcivescovo nel 2011, dopo la presidenza dell’arcivescovo mons. Salvatore Nunnari, era stato eletto per la prima volta il 3 settembre del 2015.

Immediati gli auguri della presidente della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, che ha sottolineato come la rielezione di Mons. Bertolone «segna la volontà di continuare a seguire, con coraggio, un percorso chiaro, di apertura alle esigenze ed ai bisogni del territorio, in particolare degli ultimi e degli emarginati, ma anche di contrasto alla presenza della ‘ndrangheta».

«Non sfugge – ha aggiunto – che monsignor Bertolone a capo della Cec è stato promotore di iniziative come quella che ha visto Calabria essere la prima regione ecclesiastica italiana a promuovere un corso di formazione per gli studenti di teologia ed aperto ai laici sul tema “La Chiesa di fronte alla ‘ndrangheta”».

«Al rieletto presidente Cec – ha concluso la Santelli – formulo i sinceri e sentiti auguri di buon lavoro, nella certezza che continuerà a spendersi senza riserve per il futuro della Calabria».

Anche il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini ha voluto esprimere il suo compiacimento per la riconferma di mons. Bertolone: «La Chiesa in Calabria è una presenza attiva imprescindibile, sia per la crescita spirituale delle nostre  comunità che per il sostegno di cui la politica e le Istituzioni hanno bisogno per fare di più e meglio a tutela del bene pubblico. In tal senso, la conferma alla guida della Conferenza episcopale calabra dell’arcivescovo di Catanzaro-Squillace mons. Vincenzo Bertolone, costituisce, per me personalmente e per il Consiglio regionale che ho l’onore di rappresentare, la garanzia di un dialogo fitto e proficuo all’insegna dei valori della solidarietà, dell’inclusione sociale e  del rispetto assoluto della persona umana. Faccio gli auguri più sinceri a mons. Bertolone, figura autorevole e  prestigiosa  della comunità ecclesiale e attento e perspicace  osservatore delle dinamiche sociali e culturali che attraversano la società in questo per più versi difficile tornate della storia dei popoli, e assicuro, come sempre, la massima apertura e disponibilità per qualsiasi interlocuzione dell’Assemblea legislativa regionale». (rrm)

In copertina, foto di Elia Fiorenza

Conferenza Episcopale Calabra attenta al cammino spirituale e sociale della Regione

Si è conclusa, a Reggio Calabria, la sessione invernale della Conferenza Episcopale Calabra, guidata da Mons. Vincenzo Bertolone.

Mons. Bertolone si è soffermato su alcuni argomenti emersi nella sessione di gennaio del Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ed ha fornito ai presenti riflessioni e puntuali suggerimenti circa il Servizio Regionale per la Tutela dei Minori in sintonia sia con il Motu Proprio” “Vos Estis Lux Mundi di Papa Francesco, sia con le indicazioni dalla CEI.

I Vescovi hanno, poi, preso parte all’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Calabro (Teic), che ha visto la partecipazione d mons. Giuseppe FIorini Morosini, moderatore del Teic e arcivescovo della Diocesi di Reggio-Bova, di mons. Giuseppe Bertolone, e di mons. Vincenzo Varone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, e che è stata arricchita dalla prolusione del professore Cesare Mirabelli, già Presidente della Corte Costituzionale.

Ad aprire i lavori, mons. Bertolone, che ha ribadito come la tutela dei diritti della persona «è un dovere nei confronti della dignità di ogni cittadino; questo vale anche nei confronti di chi vede temporaneamente limitata la propria libertà di agire in quanto detenuti».

I lavori, poi, sono stati ripresi con la sintesi del cammino delle Chiese di Calabria verso il Convegno Ecclesiale regionale, La Comunità ecclesiale grembro generativo.  A riguardo, si è esaminato l’Instrumentum laboris curato dalla Commissione Episcopale per dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi, approntato sinergicamente ai tre istituti teologici della Calabria e gli uffici pastorali della Regione.

Nella sua relazione, S.E. Mons. Giuseppe Satriano, ha evidenziato la passione dei presbiteri e dei laici coinvolti nella costruzione d’un cammino sinodale, ricco e partecipato. Le tre assemblee, che si organizzeranno nelle tre Metropolie, saranno un ulteriore espressione di compartecipazione, che speriamo dare risposte pregna

S.E. Mons. Franco Milito, invece, ha informato su tutta l’esperienza del corso accademico su La Chiesa di fronte alla ’ndrangheta, voluto e realizzato dalla Cec con il sostegno dell’Istituto Teologico Calabro di Catanzaro, e che ha riscontrato consenso tra gli alunni.

Poi, il presule ha presentato il convegno annuale dell’Associazione Bibliotecari Ecclesiastici Italiani (ABEI che si svolgerà a Reggio Calabria dall’11 al 13 giugno p.v.) sul tema La Biblioteca multiculturale. Il Convegno sarà preceduto da una giornata di studio a Rossano il 21 aprile, con invito agli eccellentissimi confratelli ad assicurare la presenza dei responsabili diocesani.

Nella giornata del 4 febbraio, invece, Don Giacomo Panizza, di Progetto Sud, e Vincenzo Linarello, della Cooperativa Goel, hanno presentato il progetto Ri-Calabria, che ha lo scopo di promuovere una democrazia partecipata, inclusiva, edificatrice di benessere nelle comunità grazie al coinvolgimento di tutti.

Essi sono convinti che la Calabria cambierà se il cambiamento verrà pensato, progettato e realizzato da cittadini e istituzioni, insieme, perché il voto non basta: la democrazia è anche partecipazione attiva della società civile per una equità sociale.

Tre le domande poste alle comunità locali attraverso questo processo, ovvero: “che cosa volete cambiare nel vostro territorio e in Calabria?” ed anche “quali idee e soluzioni realizzabili proponete ed in  quale misura siete disposti a impegnarvi direttamente?” Il progetto è in una prima fase sperimentale a Caulonia e Lamezia Terme. L’intenzione è di estenderlo su tutto il territorio regionale.

Il dott. Francesco Cicione ha sottolineato la vitalità della Regione, a testimonianza dell’esigenza di costruire una rete regionale per una nuova economia coesiva e generativa, eticamente responsabile ed evangelicamente ispirata. Gli interventi per conto di Banca Etica del Vice Direttore Generale, dott. Nazareno Gabrieli, e del consigliere, dott. Raffaele Izzo, hanno focalizzato le possibilità che l’Istituto bancario offre per un rilancio della situazione sociale ed economica delle nostre realtà calabresi, con il ricorso agli strumenti della finanza etica.

La CEC auspica che le proposte e le esperienze condivise siano finalizzate e realizzate per lo sviluppo della Calabria. A tal riguardo, nell’esprimere auguri di buon lavoro alla neoeletta presidente della Giunta Regionale, On. Jole Santelli ed all’intera Assemblea Legislativa calabrese, si dichiara pronta al dialogo ed al confronto pur nella consapevolezza della distinzione di ruoli e competenze.

Si richiama l’urgenza di attivare misure di contrasto alle povertà e ad ogni forma di emarginazione, si ritiene indispensabile, in particolare, individuare i bisogni prioritari e le relative opportune soluzioni, ad esempio attraverso la concentrazione dei fondi europei della politica di coesione 2021-2027 su pochi, ma determinati e determinanti obiettivi strategici (turismo, innovazione, economia circolare); l’elaborazione del Piano Strategico Regionale 2020- 2050, coerente con il Programma Green Deal lanciato dalla Commissione Europea e la conseguente sottoscrizione di un Piano di Sviluppo Pluriennale che coinvolga Istituzioni Europee e Nazionali insieme ed Investitori Pubblici e Privati per trasformare la Calabria, premiando il merito ed attuando una visione strategica certa; la creazione di un polo dell’innovazione che ponga la Calabria al servizio dell’area euromediterranea, allo scopo di recuperare centralità ed attrarre investimenti, oltre a trattenere le intelligenze e le risorse umane professionalmente qualificate e facendo della legalità il metodo di ogni intervento. (Giuseppe Spinelli)