A Confindustria di Reggio si è parlato delle nuove sfide della meccatronica

Nei giorni scorsi, nella sede di Confindustria di Reggio Calabria, si è svolto il convegno L’innovazione che non ti aspetti. Le nuove sfide della meccatronica, contesti e opportunità per i giovani, fortemenre voluto dal vicepresidente di Confindustria Giuseppe Febert.

Un incontro che ha unito il mondo della scuola, del lavoro e dell’università, per parlare di futuro, di meccatronica, di innovazione, alla presenza dei vertici di Federmeccanica. Ad aprire il convegno, curato dalla direttrice generale Francesca Cozzupoli, il presidente di Confindustria Reggio, Domenico Vecchio.

«Fare rete è l’unico modo per dare risposte a quelle che sono le esigenze del territorio – ha ribadito Vecchio –. Noi come Confindustria Reggio Calabria, abbiamo intrapreso questo percorso di sviluppo con le scuole e con l’università, perché ascoltano le nostre esigenze, e da lì possiamo trarre quella materia prima, che serve per le nostre aziende, e soprattutto, per dare lavoro ai nostri giovani, affinché rimangano nel nostro territorio, che è poi l’unico grande obiettivo».

In sala tanti studenti delle scuole “Panella – Vallauri” e “Boccioni – Fermi” di Reggio Calabria, accompagnati dai docenti e dai dirigenti scolastici, Teresa Marino e Anna Maria Cama.

«Il Pannella Vallauri è la scuola del dell’innovazione, – ha sottolineato la dirigente scolastica Marino – che abbraccia quotidianamente le sfide che giungono dal mondo del lavoro. Investire sulle tecnologie, sull’attività laboratoriale, sull’orientamento, per noi è basilare. La presenza oggi degli industriali e dell’università, conferma la bontà della via che insieme abbiamo intrapreso».

Anche la dirigente Cama, ha voluto evidenziare la bontà dell’incontro: «la meccatronica è un settore fortemente stimolante per gli studenti e per i docenti, ci sta offrendo tantissime opportunità di studio, ed anche tantissime opportunità di relazione. I nostri studenti stanno entrando in reti nazionali, che li pongono a confronto con istituti di tutta Italia. Questo scambio consente alla scuola di crescere, facendo così crescere esponenzialmente, anche le prospettive occupazionali per gli studenti in uscita».

Al tavolo presente anche il presidente dei giovani industriali calabresi e neo presidente della sezione metalmeccanica di Confindustria Reggio, Umberto Barreca, che ha portato la sua esperienza, spiegando ai ragazzi quanto siano fondamentali le abilità personali, quindi il continuo studio, la continua ricerca, che permettono di stare dietro ai repentini cambiamenti del mercato. A rappresentare l’università il professor Giovanni Leonardi, Direttore Diceam dell’Università Mediterranea di Reggio, «siamo molto contenti di questa sinergia che siamo riusciti negli ultimi anni a creare. Insieme alle scuole, cerchiamo di formare questi ragazzi, con l’obiettivo di farli rimanere nel nostro territorio a lavorare. Il nostro rettore è molto attento, stiamo ormai da anni potenziando la nostra offerta formativa, aprendo sempre nuovi corsi di laurea, come quello in ingegneria meccanica, per offrire nuove opportunità».

Presenti per l’occasione anche i vertici di Federmeccanica. Durante il convegno, il direttore Generale, Stefano Franchi, ha illustrato l’indagine “Monitor sul Lavoro”. Nell’immaginario collettivo, l’industria, ed in particolar modo la “fabbrica”, vengono ancora percepite in maniera negativa, secondo standard ormai obsoleti, e la professione dell’“operaio”, ancora considerata una delle meno prestigiose.

«I ragazzi presenti in sala, non saranno solo agenti del cambiamento, ma i veri e propri protagonisti del cambiamento – ha voluto sottolineare Franchi – coloro che ci aiuteranno a vincere le nuove sfide legate al futuro. È importante, però, abbattere degli stereotipi che ancora sono duri da buttar giù. Guardiamo al nuovo, si parla di transizione tecnologica, ecologica, è quindi fondamentale che le nuove generazioni entrino nel circuito».

«Noi come Federmeccanica – ha aggiunto la vicepresidente Daniela Vincimettiamo insieme le parti interessate, il mondo accademico, le industrie virtuose, e i grandi protagonisti che sono i ragazzi, coloro che dovranno scegliere un percorso formativo, che però, alle volte, si porta dietro qualche pregiudizio. L’industria, non è un luogo non sicuro, dove si opera in maniera ripetitiva e con poca motivazione, l’industria è altro. È tecnologia, è digitalizzazione, è processi innovativi, è ingegneria integrata, c’è tanto fascino in quello che facciamo».

A sfatare questi stereotipi, anche importanti testimonianze del territorio, come Baker Hughes e Hitachi Rail SpA  che hanno descritto una realtà completamente diversa, fatta di imprese evolute, digitali, innovative, dove i giovani possono ricoprire un ruolo da protagonisti dei processi e delle tecnologie.

L’evento si è concluso con la proiezione del cortometraggio Scintille, promosso e realizzato da Federmeccanica, diretto da Claudia Genolini, con la produzione artistica di Massimiliano Bruno, che ha come obiettivo la diffusione delle opportunità di lavoro e di crescita professionale nelle fabbriche del futuro, moderne, tecnologiche, luminose. (rrc)

PIETRO CIUCCI: IL PONTE “DELLO” STRETTO
COINVOLGERE LE IMPRESE DEL TERRITORIO

di SANTO STRATI – Il Ponte sullo Stretto è un’infrastruttura essenziale per lo sviluppo del territorio di Reggio e Messina, ma non solo, bensì dell’intero Mezzogiorno, anzi di tutto il Paese: l’affermazione corale viene dall’incontro di mercoledì in Confindustria Reggio Calabria con l’amministratore delegato della Società Stretto di Messina.

Una voce univoca levatasi dai rappresentanti delle categorie professionali, di sindacati, professionisti e ingegneri, riuniti nel quanto mai affollato salone degli industriali reggini, messo a disposizione dal Presidente ing. Domenico Vecchio. Accanto al capo di Confindustria Reggio, l’ing. Giovanni Mòllica che ha coinvolto l’ad Pietro Ciucci nell’incontro di domande e risposte e il commercialista Alberto Porcelli.

L’ad della Stretto di Messina è stato per 75 minuti collegato a disposizione degli intervenuti per rispondere ai tanti quesiti e chiarire ulteriormente la posizione della rinata Società cui è affidata l’esecuzione del progetto del Ponte.

Un’attenzione, quella di Ciucci,  rivolta al territorio che offre una chiara indicazione di come – contro ogni nefasta aspettativa dei no-ponte – questa volta si fa sul serio. Il progetto definitivo è stato approvato lo scorso 15 febbraio dal Comitato Tecnico Scientifico, guidato dal prof. Alberto Prestininzi, e – ragionevolmente – sarà possibile rispettare il cronoprogramma che il Governo, attraverso il ministro Matteo Salvini, si è dato per l’avvio dei lavori.

Chi prefigura un’altra cattedrale nel deserto sarà smentito dall’inizio della prima pietra: se si comincia (è tutto qui il punto) non si potranno lasciare le cose a metà. Per questo appare sempre più concreta la realizzazione dell’attraversamento stabile dello Stretto mediante il Ponte: forse è la volta buona che si farà davvero. Ma non sarà un “semplice” ponte che collega due sponde, c’è da prevedere il rilancio dei territori interessati con tutte le opere complementari necessarie: strade, infrastrutture di collegamento, la SS 106, l’Autostrada del Mediterraneo, e, soprattutto, l’Alta Velocità ferroviaria (quella vera).

Opere senza le quali il Ponte non avrebbe senso. Bisogna essere, insomma, ottimisti e positivi, nonostante il difetto di comunicazione che la Società Stretto di Messina continua a rivelare: occorre spiegare ai cittadini (non solo calabresi e siciliani) cosa significa l’Opera per lo sviluppo dei due territori, ma evidenziare le ricadute eccellenti che da esso possono arrivare al Paese. Il Mediterraneo è la nuova frontiera dello sviluppo con il Porto di Gioia (su cui alcuni media continuano a gongolare gettando fango per il traffico di droga, come se negli altri grandi porti italiani non accade la stessa cosa) e il Ponte sullo Stretto. Quest’Opera costituisce un volano straordinario di investimenti e, soprattutto, produce occupazione diretta e indotta di cui tutto il Mezzogiorno ha un bisogno estremo.

Un particolare merita di essere segnalato: il prof. Ciucci parla di Ponte “dello” Stretto proprio a voler sottolineare l’appartenenza al territorio di un’opera che il mondo intero adesso guarda con curiosità e interesse, ma che poi ci invidierà, con buona ragione. Non dimentichiamoci che i progettisti italiani sono stimati e apprezzati in tutto il mondo e il Ponte rappresenta una stella al merito per le competenze indiscusse dei progettisti e delle società coinvolte nella realizzazione.

Naturalmente, nel corso dell’incontro, si è parlato anche dell’indagine avviata dalla magistratura di Roma sul Ponte dopo l’esposto del centro-sinistra sulla eventuale mancanza di trasparenza, firmato dal verde Bonelli, dalla segretaria del pd Elly Schlein e da Nicola Fratoianni. Ciucci si è detto fiducioso che l’iniziativa si rivelerà un buco nell’acqua, visto che serve solo come ulteriore tentativo di sfiduciare l’Opera e svalorizzare quanti stanno lavorando al progetto.

A dispetto dei pochi irriducibili quattro gatti dei no-ponte che mostrano di parlare e seminare confusione senza citare il minimo dato scientifico (le parole non fermano il progresso, com’è avvenuta quando si trattò di costruire l’Autostrada del Sole), però rendono difficile la vita di chi lavora con correttezza, impegno e tanto entusiasmo.

C’è il rischio che gran parte dei lavori favorisca l’arrivo di imprese del Nord – ha detto l’ing. Mòllica – secondo un’inaccettabile previsione di OpenEconomics che calcola nel 21% la quota di risorse che andranno a beneficio del Pil di Sicilia e Calabria a fronte del 49% che finirà in Lombardia e Lazio.

Bisogna preparare le risorse dei due territori e le imprese reggine – ha messo in evidenza il Presidente Vecchio – sono in grado di dimostrare capacità e competenza. «Siamo convinti – ha detto il capo degli industriali reggini – che se si fa rete, se le aziende si mettono insieme, allora si possono dare risposte sempre più costruttive, sempre più positive, per importanti ricadute sul territorio».

Tra i vari interventi, quello della prof. Francesca Moraci, che ha sottolineato l’esigenza di coinvolgere l’Università Mediterranea, del dott. Porcelli, del geologo Solano, il quale ha messo in evidenza la necessità di una forte attività di comunicazione, e del presidente della Piccola industria Daniele Diano e dell’avv. Domenico Infantino.

Il prof. Ciucci ha ascoltato con attenzione le osservazioni e le richieste di imprenditori, parti sociali, professionisti, senza eludere le domande e rispondendo puntualmente, in maniera esaustiva alle preoccupazioni delle imprese del territorio. Ciucci garantisce la massima attenzione al territorio e il suo personale impegno (sarà di nuovo da queste parti la prossima settimana) a sottolineare che bisogna guardare al territorio.

Dice Ciucci: il Ponte rappresenta appena un terzo dell’investimento complessivo, il resto riguarda le opere accessorie e l’adeguamento delle infrastrutture. Per questa ragione il Ponte rappresenta l’occasione (e il pretesto) per dare una svolta epocale alla mobilità nello Stretto e nelle due regioni. Se si pensa che i costi dell’insularità per la Sicilia ammontano a sei miliardi l’anno, si capisce bene che una volta realizzata l’Opera questa voce di oneri scomparirà e si potranno utilizzare in modo più proficuo i fondi fino ad oggi da essa risucchiati.

Il fantasma di un Monti-bis che improvvisamente cancella tutto quando si sarà a un passo dall’avvio dei lavori, per fortuna non c’è (il Governo non rischia di cadere, nonostante i continui screzi nella coalizione) e quindi si può immaginare il sogno centenario (se ne cominciò a parlare nel 1840, ai tempi di Ferdinando II, quando c’era il regno delle Due Sicilie) ha buone possibilità di trasformarsi in realtà. Rimane un’amarezza: se non si fosse stoppata l’opera nel 2011 con la conseguente liquidazione della Stretto di Messina, oggi i calabresi e i siciliani avrebbero un Ponte in funzione già da qualche anno.

Per costruire la conurbazione della Stretto, un’Area di grande suggestione e di grande impatto economico-sociale. Siamo ancora in tempo. (s)

Infrastrutture, il viceministro alle infrastrutture Rixi: Bisogna fare sistema per sviluppo del Paese

«Le opere pubbliche non si fanno  schioccando le dita, ma gestendo i cantieri in maniera che non si creino situazioni di opacità. La scommessa  sul Ponte sullo Stretto non è di una forza politica, né di un Governo. È la scommessa del Paese. Per la strada  statale 106 Jonica, nella legge di Bilancio abbiamo destinato circa 3 miliardi di euro». È quanto ha dichiarato Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture nel corso di un incontro svoltosi nella sede reggina di Confindustria, dedicato alle infrastrutture e sviluppo del territorio.

«È evidente che, dal niente  a tutto, c’è di mezzo il lavorare. Se gli appalti si fanno e le aziende lavorano – ha spiegato – si rispettano i tempi, oppure è  chiaro che questi problemi non li risolveremo mai. Sull’aeroporto di Reggio Calabria il Mit è impegnato per  dare risposte concrete in tempi brevi. Enav ed Enac stanno elaborando una apposita procedura di  avvicinamento pista da testare sia al simulatore, sia in volo».

«Un iter in linea con quanto detto dal Ministro Matteo Salvini. Se i test daranno gli esiti positivi che auspichiamo – ha concluso – si potrà consentire una migliore operatività e  capacità dello scalo, a fronte della complessità tecnica per l’orografia del territorio».

«Ciò di cui abbiamo bisogno, non è una politica di assistenzialismo, ma  una politica che accompagni la crescita del nostro territorio», ha esordito Domenico Vecchio, presidente di Confindustria Reggio nell’introdurre la discussione. Vecchio, infatti, ha ricordato che «la Città Metropolitana di Reggio Calabria  ha il secondo porto più importante d’Europa, Gioia Tauro, uno dei più  importanti attrattori di investimenti».

All’attenzione del ministro, dunque, è stata portata la volontà di «dare sviluppo al territorio – ha detto Vecchio – e dare una dignità ai nostri giovani,  affinché trovino lavoro e possano rimanere qui nella loro terra, per sviluppare le bellezze e tutte le potenzialità  che questo territorio offre».

Al tavolo presente anche il Presidente di RFI, Dario Lo Bosco.

«Il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane è felice e  disponibile – ha ricordato – a realizzare quelle infrastrutture necessarie ad ottimizzare la crescita sostenibile del sud del paese, e con esso dell’Europa. Il corridoio Palermo/Helsinki, finalmente vede il sud protagonista, la Sicilia, la Calabria, ma anche le altre regioni del Mezzogiorno d’Europa. Il sud diventa strategico nel Mediterraneo, ed il porto di  Gioia Tauro, leader nel sistema infrastrutturale della logistica integrata».

«Fondamentale, quindi – ha concluso – lavorare, affinché anche le aree interne, possano essere prospettiva di sviluppo sostenibile integrato digitale». (rrc)

Il ministro Zangrillo ha incontrato gli industriali reggini

Giornata impegnativa, venerdì 17 novembre, per il ministro Paolo Zangrillo in visita a Reggio Calabria. Il Ministro della Pubblica Amministrazione, dopo essere intervenuto alla Cerimonia Solenne di inaugurazione dell’Anno Accademico 2023/24 dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si è recato nella sede reggina di Confindustria, per un importante incontro sulla Semplificazione e Digitalizzazione, le frontiere dell’innovazione per le imprese e la pubblica amministrazione, così come recitava la locandina dell’evento. E nel suo intervento non ha deluso le aspettative, soprattutto quelle di Confindustria, che da tempo si batte per sburocratizzare le procedure amministrative.

«La mia è una missione, noi stiamo vivendo un’epoca estremamente complicata, proprio per questo dobbiamo essere capaci di fornire dei servizi alla portata dei cittadini e delle imprese. Dobbiamo impegnarci a modernizzare ed innovare la pubblica amministrazione, in parole semplici creare una pubblica amministrazione che sia alleata dei cittadini. È necessario farla diventare un’opportunità di lavoro per i nostri giovani, formando persone che hanno le competenze, i giusti profili, esperienza e motivazione per svolgere bene il loro lavoro. Oggi qui a Reggio Calabria – ha concluso il Ministro Zangrillo – con gli industriali, con Confindustria, abbiamo la necessità di lavorare insieme e di realizzare questo percorso di semplificazione, avendo consapevolezza del fatto che, se lo facciamo insieme, sicuramente il risultato sarà un risultato riconosciuto da entrambi».

Al tavolo di presidenza insieme al padrone di casa, il Presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio, e al Ministro Zangrillo, il Presidente Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il Presidente di UnionCamere Calabria, Antonino Tramontana, la Vicepresidente della Regione Calabria Giusi Princi, e Francesco Cannizzaro, Deputato della Repubblica Italiana.

«Finalmente cominciamo a vedere una luce lungo questo percorso, che abbiamo iniziato, ormai, da tanto tempo, per dare a Confindustria Reggio Calabria, – ha commentato il Presidente Vecchio – una visibilità diversa. Oggi il ministro Zangrillo, ha evidenziato un problema che noi portiamo avanti come Confindustria Reggio Calabria da anni, il problema della burocrazia, e proprio in questa sede ci ha detto che queste nostre idee sono all’attenzione del governo, alla sua attenzione in maniera particolare, perché è convinto, come siamo convinti noi, da tantissimo tempo, che può rinascere il percorso virtuoso delle aziende solo con una collaborazione seria ed impegnata con la pubblica amministrazione e con il territorio». (rrc)

REGGIO – Il convegno “Etica e legalità di impresa”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 16.30, nella sede di Confindustria, si terrà il convegno dal titolo Etica e legalità di impresa, organizzato da Confindustria Reggio Calabria.

Al convegno interverranno relatori di nota esperienza, che approfondiranno argomenti di rilevanza pratica e concreta: dagli strumenti preventivi di compliance aziendale fino a misure specifiche previste dal nostro Codice antimafia. Il convegno è stato altresì accreditato presso l’Ordine degli avvocati di Reggio Calabria e dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Reggio Calabria.

 

REGGIO – Presentato lo sportello Imprendireggiocalabria dedicato ai giovani imprenditori

È stato presentato, a Reggio Calabria, Imprendireggiocalabria, lo sportello dedicato a giovani imprenditori o aspiranti tali, che vogliono avere un’assistenza gratuita, da parte di professionisti, nella creazione di un’impresa.

L’iniziativa nasce da una fruttuosa sinergia tra Confindustria, Digies, dipartimento di Giurisprudenza Economia e Scienze umane dell’università Mediterranea, Camera di Commercio, Ordini professionali e tanti altri partner.

«Noi siamo Confindustria, – ha dichiarato Angelo Marra, Presidente Terziario Innovativo Confindustria Reggio Calabria – ogni settore è coperto da un professionista, che può dare un supporto ai giovani imprenditori. L’università, si occupa di tutta la parte metodica, il network di professionisti, di dare un input molto specifico, su ogni tematica da affrontare. La novità di quest’anno consiste ne fatto che, vogliamo aiutare i ragazzi a definire un modello d’impresa che sia realizzabile, non solo un’idea, ma qualcosa che sia strutturata e che possa, da subito, camminare da sola».

L’evento è stato supportato sin dalla nascita, dal gruppo Giovani di Confindustria, molto attivi sul territorio, capitanati dal presidente Salvo Presentino.

«Lo sportello è il pezzo di puzzle mancante del percorso, che noi ogni giorno, come gruppo, facciamo con gli studenti e con i giovani in generale – ha spiegato Presentino –. Questo strumento, che Confindustria mette a disposizione, apre le porte a tutti coloro che hanno voglia, e, soprattutto, idee. Noi siamo qui a valutarle, per dare dei buoni consigli e supporto, perché, se sceglieranno di fare un’impresa, l’importante è che la realizzino nella nostra città».

Anche il Presidente di Piccola Industria Unindustria Calabria, Daniele Diano, ha voluto sottolineare la laboriosità dei Giovani di Confindustria, da sempre vicino alle esigenze dei loro coetanei, e capaci di ascoltarle le loro necessità e dare loro delle risposte concrete. «Questo sportello fa sì, che alcune idee imprenditoriali dei ragazzi, possano realmente tradursi in imprese, grazie al prezioso supporto del team di professionisti a loro disposizione».

«Lo sportello funzionerà con la formula tradizionale – ha spiegato Domenico Nicolò, Ordinario di Economia Aziendale Università Mediterranea – un gruppo composto da docenti, imprenditori, commercialisti e consulenti del lavoro, seguiranno ed assisteranno, gratuitamente, i giovani che si rivolgeranno a noi per avere un servizio di supporto, di consulenza e di assistenza alla redazione del business plan».

Un percorso cominciato nel 2013, andato avanti fino al 2019, poi rallentato a causa della pandemia, e adesso pronto per ripartire, anche grazie all’input del direttore del DIGIES, il professor Daniele Cananzi, che ha voluto riprendere questa attività.

«Non vediamo l’ora di ripartire con questa iniziativa particolarmente importante, Università, Impresa e territorio, ancora una volta, fruttuosamente, assieme per lavorare – ha detto Cananzi –. L’Università si fregia di aver contribuito alla formazione e alla partenza di numerose startup, che hanno avuto un ottimo successo, ma al di là del successo, la cosa importante è che i giovani e meno giovani, sappiano che c’è uno sportello al loro servizio, e questo, è già un risultato».

«L’apertura dell’Università, all’impresa ed alla società, è già un traguardo, – le parole del Delegato Rettore all’Imprenditorialità Accademica e Proprietà Intellettuale, Lucio Maria Bonaccorsi stiamo entrando nell’ordine di idee, che dobbiamo commercializzare la proprietà intellettuale e le nostre capacità di fare impresa, con alta specializzazione tecnologica, e quindi, anche noi, contribuire alla crescita della nostra società». 

Lo sportello Imprendireggiocalabria, è sicuramente un’occasione enorme che si dà ai ragazzi, a dichiararlo è il Presidente della Camera di Commercio reggina, Antonino Tramontana, «il mondo dell’imprenditoria ed il mondo dell’Università, che finalmente iniziano a dialogare, ed iniziano a progettare. Un’opportunità per portare avanti delle idee, che si concretizzeranno, speriamo, in attività, in aziende».

Presente anche il presidente Regionale dei Giovani di Unindustria Calabria, Umberto Barreca, che ha presentato la call for startup “Talentis”, realizzata dai Giovani Imprenditori di Confindustria, che si rivolge ad imprese innovative presenti nel territorio nazionale.

Durante l’incontro è stato anche presentato il regolamento del premio “Circular South”, un premio, che come specificato dalla madrina la dott.ssa Milly Tucci, nasce a Roma dal Conai, Consorzio Nazionale dell’Imballaggi, dallo European Institute of Innovation for Sustenability (Eiis), e dalla InGreen, azienda reggina, partner del progetto.

«Lo presentiamo oggi, orgogliosamente in Confindustria Reggio Calabria, perché siamo a caccia dei talenti del Sud, le migliori idee d’impresa, le migliori startup o i migliori progetti di ricerca universitaria, che applichino tecnologie abilitanti per il riuso e riciclo di materiali di scarto. Ci si può candidare fino al 26 marzo ed in palio ci sono €10.000».

A chiudere il pomeriggio, infine, l’intervento di Antonio Centorrino, imprenditore digitale, che negli anni ha partecipato alle iniziative dello sportello, che ha portato la sua esperienza, la realizzazione, insieme altri 3 imprenditori, di una nuova impresa denominata “Aliva”, che valorizza i rami tagliati degli ulivi, realizzando accessori di design, grazie alla fusione di “storia” e “tecnologia”. (rrc)

REGGIO – Successo per l’evento “Il Microcredito nella pianificazione degli investimenti delle Microimprese”

Successo, a Reggio, per il convegno Il Microcredito nella Pianificazione degli Investimenti delle Microimprese, organizzato dal Comitato Regionale Piccola Industria Unindustria Calabria con la Sezione Metalmeccanica/Installazione Impianti Unindustria Calabria.

Con questo evento, Confindustria, ancora una volta, dimostra la sua costante e continua presenza sul territorio, attraverso le sue associazioni di settore. Infatti, proprio muovendosi in questa direzione, è nata l’idea del Presidente di Piccola Industria regionale, Daniele Diano, e del Presidente Sezione Metalmeccanica/Installazione Giuseppe Febert, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Reggio Calabria e dell’Ente Nazionale per il Microcredito, di organizzare un incontro per parlare del Microcredito, un prezioso strumento finanziario, che non è solo un piccolo prestito, ma una vera e propria offerta integrata di servizi, per le Pmi.

Ad aprire il convegno, i saluti del Presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio, che dopo aver fatto gli onori di casa, ha sottolineato l’importanza del microcredito, quale soluzione per le piccole imprese che intendono avviare o potenziare un’attività di microimpresa. Dopo il presidente Vecchio, i saluti anche del Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Reggio Calabria, Stefano Poeta, del Presidente della Confcommercio di Reggio Calabria, Lorenzo Labate, e dell’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Reggio Calabria, Angela Martino.

Ad aprire i lavori, Giuseppe Febert, che ha introdotto l’argomento Microcredito, facendo presente quanto sia stato determinante, soprattutto durante la pandemia, quando le aziende in sofferenza, con questo sistema sono riuscite a sopperire alle necessità derivate dalla particolare situazione.

«Un ottimo escamotage – le parole del Presidente Febert – per poter uscir fuori dal momento di crisi, e poter affermare la propria personalità e le proprie caratteristiche aziendali». 

Al tavolo presenti illustri relatori, che con puntualità hanno presentato il tema del convegno, moderato dalla giornalista di ReggioTV, Eva Giumbo.

Marco Paoluzi, Responsabile Area Finanza Ente Nazionale per il Microcredito, si è occupato della spiegazione dello strumento Microcredito: «Come Stato stiamo cercando di ricostruire il tessuto imprenditoriale, la positività, la fiducia da parte delle persone che vogliono fare impresa. Il microcredito è uno strumento utile in questo senso, aiuta la nascita delle nuove attività, – ha chiarito Paoluzi – perché a differenza di altri strumenti finanziari, punta all’idee e non alle risorse possedute, cercando di dare quindi gambe alle varie iniziative imprenditoriali».

Questo percorso ha, inoltre, un ulteriore punto di forza, che è rappresentato dalla presenza di un professionista, un tutor, che affiancherà e seguirà, fino alla fine del percorso l’imprenditore, così come evidenziato da Valerio Valzelli, Vicario del Direttore Territoriale Calabria e Sicilia Bper Banca.

«Il ruolo del tutor è decisamente fondamentale in questo tipo di assistenza, in quanto segue tutta l’iniziativa fino alla sua conclusione, ed il tutoraggio è molto importante, per noi banche, in quanto ci consente di poter saggiare la crescita che l’impresa fa e di poterla assistere in tutte le sue fasi».

Presente all’evento, anche il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria ed Unioncamere Calabria, Antonino Tramontana, che ha posto il focus sul sistema produttivo reggino, con i dati sulle PMI della città metropolitana. Ed infine, l’ultimo intervento in programma, è stato quello del Vicepresidente Piccola Industria Confindustria, con delega Economia, Finanza e Fisco, Pasquale Lampugnale: «In un momento come questo, in cui dobbiamo portare avanti la transizione digitale la transizione sostenibile, diventa fondamentale il rapporto tra imprese e mondo bancario, in quanto, sarà importante sostenere con ulteriori liquidità il sistema dell’impresa, affinché possa portare avanti investimenti e strategie di sviluppo».

Il convegno è stata anche l’occasione per presentare il nuovo Sportello Territoriale per il Microcredito, a conferma dell’impegno di Confindustria nella diffusione dei valori d’impresa, affidata a Salvatore Presentino, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Reggio Calabria.  

Per le conclusioni ha preso la parola il Presidente Comitato Regionale Piccola Industria Unindustria Calabria, che ha fortemente voluto l’evento, Daniele Diano.

«Con questo convegno ci siamo voluti rivolgere, a quelle imprese – ha detto – che hanno difficoltà ad accedere al sistema bancario, e che oggi, grazie all’Ente Internazionale del microcredito, hanno la possibilità di superare queste difficoltà, di bypassarle, con questo nuovo modo di fare credito, basato non più su norme o su parametri finanziari, ma basati sul merito di chi presenta questo piano di sviluppo, passaggio molto importante per noi imprenditori»

 

Confindustria RC sigla atto di indirizzo per il supporto dell’Audiovisivo in Calabria

Supportare l’audiovisivo sul territorio reggino. È questo l’obiettivo dell’atto di indirizzo siglato da Confindustria Reggio Calabria.

«L’obiettivo – ha dichiarato Domenico Vecchio, presidente di Confindustria RC – che intendiamo raggiungere è quello di incentivare le società di produzione cinematografiche nazionali e internazionali, ad investire sul territorio favorendo i propri associati al fine, tra l’altro, di beneficiare di forme di Tax Credit, e per formare le imprese e le industrie calabresi sui benefici che derivano dall’investimento nel settore audiovisivo». 

«Le produzioni, anche secondo quanto previsto dalla Guida di Federturismo Confindustria, “Turismo e valorizzazione: verso una nuova visione di rigenerazione territoriale in chiave 2021-27,” – ha concluso Vecchio – potranno realizzare prodotti audiovisivi che valorizzino il Cineturismo, con individuazione di soggetti, sceneggiature, location regionali su cui poter investire».

Una partnership, che sicuramente favorirà la promozione del territorio e del suo patrimonio culturale, storico ed imprenditoriale. Un’opportunità importante, sia per gli associati di Confindustria, che per le società di produzione. 

L’Audiovisivo, infatti, è un fenomeno in forte espansione nel mercato industriale, che determina sui territori ricadute di sviluppo immediato e a lungo termine. Le produzioni, che investono sui territori i propri prodotti audiovisivi, determinano effetti positivi sia in termini di economia (acquisto di beni e forniture di servizi, risorse umane) che di Cineturismo. (rrc)

L’ambasciatore d’Israele in Italia Dror Eydar ha incontrato il presidente di Confindustria RC Vecchio

È stato un incontro in cui si è discusso su eventuali possibili soluzioni in alcuni settori, come ad esempio quello industriale, dell’agricoltura e della sicurezza, per dare una mano alle imprese reggine, quello avvenuto tra l’ambasciatore d’Israele in Italia, Dror Eydar con il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio.

«Abbiamo rappresentato quello che sono oggi le nostre aziende, le nostre importanti realtà, che sono affini a quelle del Popolo israeliano. Abbiamo chiesto all’ambasciatore – ha commentato il presidente Vecchio – un intervento importante ed incisivo di collaborazione con la nostra realtà imprenditoriale, e devo dire che abbiamo intravisto da subito grande interesse e disponibilità. Sappiamo che la loro tecnologia israeliana è la più all’avanguardia a livello mondiale, in tanti settori, nella sicurezza informatica, nella sicurezza bancaria, nell’agricoltura, quindi noi non possiamo che trarre vantaggio da questa collaborazione, ma anche loro da noi, visto il grande potenziale che la nostra terra offre». 

E, infatti, l’ambasciatore Eydar ci ha tenuto a sottolineare la bellezza e la grande forza della regione.

«Secondo me la Calabria ha un grande potenzialità e grandi possibilità di crescita in futuro, soprattutto dal punto di vista del turismo e dell’agricoltura. Questa terra con le soluzioni israeliane può ottenere grandi risultati, e noi vogliamo accettare questa sfida. Abbiamo aziende che possono duplicare o triplicare i prodotti di ogni campo, senza aumentare il territorio, siamo forti nel settore dell’energia solare, nella sicurezza bancaria e degli aeroporti, ma anche nella medicina, in particolare la telemedicina, che grazie alla tecnologia più avanzata nel mondo può portare il servizio sanitario anche in posti molto lontani e difficili da raggiungere».

«Sono sicuro – ha concluso l’ambasciatore – che se si risolveranno alcuni problemi il futuro di Calabria sarà molto ricco». (rrc)

Accordo tra Confindustria RC e Ptp Science Park per tutela delle eccellenze agroalimentari

Importante accordo di collaborazione è stato sottoscritto tra Confindustria Reggio Calabria e PTP Science Park S.c.a r.l. per la tutela delle eccellenze del comparto agroalimentare calabrese.

Grazie a questo accordo, infatti, l’intera filiera agroalimentare calabrese potrà utilizzare il marchio registrato Dna controllato per certificare la qualità e la genuinità dei propri prodotti, a tutela da frodi e contraffazioni.

Il marchio Dna controllato potrà essere utilizzato, a condizioni agevolate, dalle imprese aderenti a Confindutria Reggio Calabria che sottoscriveranno e si atterranno ad un rigido piano di campionamento e relative analisi molecolari dei loro prodotti agroalimentari, svolte presso il laboratorio Agroalimentare di PTP Science Park S.c.a r.l.

La certificazione Dna controllato prevede l’analisi di regioni specifiche del Dna per ogni prodotto, in grado di fornire risultati rapidi ed efficaci, utili alla tutela del produttore e del consumatore; queste analisi saranno svolte presso il laboratorio di Lodi di PTP Science Park S.c.a r.l., in possesso di accreditamenti ministeriali per l’effettuazione di analisi di rispondenza varietale ed accreditato UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018. 

Il laboratorio Agroalimentare di PTP Science Park S.c.a r.l. dispone di diversi metodi molecolari per la certificazione di prodotti del comparto agroalimentare, nazionale e internazionale, ma grazie alla sottoscrizione di questo accordo saranno messi a punto e sviluppati nuovi metodi di analisi per la certificazione a marchio DNA controllato® delle produzioni agroalimentari di alta qualità del territorio calabrese.

«L’accordo di collaborazione sottoscritto con Confindustria RC rappresenta un altro tassello dell’impegno di PTP Science Park S.c.a r.l. per la valorizzazione e la tutela dei prodotti agroalimentari di eccellenza del ‘Made in Italy’. La sottoscrizione di questo accordo segue altre esperienze di successo messe in campo negli ultimi anni per valorizzare produzioni di eccellenza dell’agroalimentare italiano e rappresenta per noi un ulteriore passo avanti per la promozione e la tutela di prodotti unici e rinomati e di territori ricchi di storia e di tradizioni», ha dichiarato Andrea Di Lemma, Amministratore Delegato di PTP Science Park S.c.a r.l.

«Confindustria RC attraverso l’accordo sottoscritto con il Centro di Ricerca PTP Science Park, la cui mission è la promozione della ricerca scientifica e del trasferimento tecnologico nel settore agroalimentare – ha dichiarato Domenico Vecchio, presidente di Confindustria RC – offre ai propri associati un servizio di notevole importanza nel campo agroalimentare».

«L’agroalimentare, come ben sappiamo – ha concluso – ha un’importanza essenziale nell’export e costituisce un settore chiave per l’economia e il commercio. Qualità e sicurezza alimentare sono concetti interconnessi fra loro poiché la globalizzazione e l’internazionalizzazione dei mercati sollevano un’attenzione sempre maggiore sul tema della sicurezza alimentare e il DNA controllato offre alle nostre aziende la possibilità di una identificazione sicura e univoca di ogni prodotto dell’intiera filiera». (rrm)