COSENZA – Alterazioni festival, sesta edizione sotto le stelle del jazz

Alterazioni festival, a Cosenza sesta edizione sotto le stelle del jazz e della sperimentazione alla Villa Vecchia l’ultimo weekend di giugno

Metti un teatro all’aperto nel cuore della città vecchia e le note nelle sere d’estate: Alterazioni Festival torna nell’ultimo weekend di giugno, sempre all’insegna della musica di qualità.

La rassegna, giunta alla sesta edizione, prevede all’interno della villa vecchia i live della Sweet Life Society e di Irene Robbins accompagnata da una band di grandi musicisti della scena jazz italiana e internazionale.

Alterazioni Festival è promosso da Mk Live con la direzione artistica di Marco Verteramo. La rassegna si svolgerà all’interno del Cosenza Wine District.

Ad accompagnare Irene Robbins alla voce, Maurizio Rolli (basso), Giulio Gentile (piano e tastiere), Gaetano Partipilo (sax) e Alex Napolitano (Batteria) per una formazione di grande qualità.

Il quintetto trova sempre modo per miscelare colori e cerca un approccio originale alla musica. Questa energia è sempre ben distribuita nei numerosi progetti in cui la voce e gli strumenti si uniscono ad altre arti in gruppi originali.

The Sweet Life Society è un progetto che nasce dall’incontro dei due producer Gabriele Concas e Matteo Marini che, dopo i primi esperimenti sonori ed esibizioni, diventano una band grazie al coinvolgimento di musicisti live dando presto vita alla Sweet Life Orchestra. I due produttori uniscono nel loro stile unico il groove di melodie vintage e sonorità caraibiche con i beat del puro hip hop made in USA e la più la poderosa bass music britannica in un mix elegante, raffinato e sorprendente, dove la ricca sessione di fiati e la chitarra si fondono alla perfezione sulle basi costruite live con drum machines e sampler, il tutto accompagnato dalla voce esplosiva dei due mc Giulietta Passera e Moreno Turi aka Emenél. (rcs)

COSENZA – Tutto pronto per il Wine district in Villa Vecchia che inizia domani

E’ tutto pronto per la seconda edizione di “Cosenza wine district”, la manifestazione dedicata al vino di Calabria e alle sue produzioni più significative e che torna ad animare il centro storico di Cosenza e, in particolare la Villa Vecchia, venerdì 30 giugno, dopo una prima edizione, quella dello scorso anno, che ha riscosso particolare apprezzamento richiamando in città un gran numero di appassionati e cultori, oltre che di addetti ai lavori, che, con la loro presenza, hanno qualificato l’importante appuntamento.

La manifestazione è stata illustrata nella Commissione consiliare attività economiche e produttive, presieduta dalla consigliera comunale Assunta Mascaro, dal responsabile di “Feed It srl”, Mauro Nigro, che organizza l’evento insieme a “Saturnalia” e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.

Un patrocinio che l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso ha inteso rinnovare anche in virtù dei positivi riscontri che l’appuntamento ha fatto registrare lo scorso anno. «La nostra città – ha sottolineato, infatti, il primo cittadino in una dichiarazione – è ben lieta di ospitare la seconda edizione di “Cosenza Wine District”, una vetrina giovane, ma già strutturata, cui è affidata una duplice funzione. Da un lato, quella di offrire, attraverso le oltre 40 cantine partecipanti, una narrazione e una declinazione quanto mai significative delle enormi potenzialità e peculiarità dei vini calabresi e cosentini; dall’altra la possibilità di promuovere quella rinascita del centro storico nella quale, come Amministrazione comunale, siamo fortemente impegnati, attraverso un’azione sempre più protesa a valorizzare quello che, a giusta ragione, può essere considerato, per la concentrazione del suo patrimonio culturale, uno dei gioielli più preziosi della nostra città».

Nel corso della seduta della commissione attività economiche e produttive, dopo l’introduzione della presidente Assunta Mascaro, è stato l’organizzatore dell’evento Mauro Nigro ad indicare le novità dell’edizione di quest’anno. «L’idea è nata per dare la possibilità a tutta l’area urbana di avvicinarsi al settore enologico. L’adesione di oltre 40 cantine offrirà un ampio spettro di quanto di buono si muove, in campo enologico, sul territorio regionale e cosentino, tenendo ben presente che il distretto del vino in Calabria può confrontarsi ad armi pari con altre realtà consolidate da tempo nel resto del Paese».

La manifestazione, oltre al clou nella Villa Vecchia, il polmone verde della città, prevede anche una serie di eventi collaterali, dai concerti agli eventi diffusi in 4 locali del territorio urbano, all’abbinamento tra cibo e vino con un’area dedicata al food, più una msterclass promossa dal Consorzio Terre di Cosenza. «Vogliamo dare continuità al percorso già intrapreso lo scorso anno – ha concluso Mauro Nigro – per proseguire il processo, già avviato, di ripopolamento degli eventi nel centro storico».

Tra gli interventi che si sono susseguiti in commissione, quello del consigliere Francesco Alimena ha evidenziato il feedback molto positivo che la manifestazione ha ricevuto lo scorso anno, lodando l’impegno «di un gruppo di ragazzi cosentini che non fanno questo per lavoro, essendo abitualmente impegnati in altre professioni. Sono cosentini di origine che amano la città, ma la loro attività quotidiana si svolge altrove, anche nel Nord Italia».

Al termine dell’incontro, la consigliera Bianca Rende ha sottolineato la qualità dell’evento che rende attrattiva la manifestazione anche oltre i confini regionali. Curiosità ha, infine, suscitato il taglio innovativo dell’edizione di quest’anno attraverso una partnership con una società attiva nel settore della robotica agricola. Ci saranno delle dimostrazioni pratiche su come la robotica viene impiegata nel settore enologico per la raccolta dell’uva e il trattamento delle vigne. (rcs)

S. STEFANO DI ROGLIANO (CS) – Francesca Comandè vince la prima tappa di Miss Italia

Grande partecipazione, lunghi applausi e tanto entusiasmo per la prima tappa di Miss Italia Calabria, a Santo Stefano di Rogliano presso il ristorante “Il cacciatore”, che ha incoronato la sua prima reginetta di bellezza: Francesca Comandè. Ad aggiudicarsi la fascia di Miss Rocchetta Bellezza è stata la seconda classificata Gessica Vanzillotta. Miss Framesi è la terza classificata Melissa Minervini. La quarta classificata Giulia Ongia, la quinta classificata Ilaria Aquilino, sesta classificata Daria Szafranska.

La nuova stagione di Miss Italia Calabria, curata con passione e dedizione dagli esclusivisti regionali Linda Suriano e Carmelo Ambrogio, titolari della Carli fashion agency, nelle prossime tappe riserverà al pubblico e alle aspiranti miss tantissime sorprese. La prima serata è stata ricca di novità, impreziosita da momenti di spettacolo che hanno raccontato la storia della kermesse italiana più amata e longeva di sempre, dal 1939 ai giorni nostri, con la direzione artistica di Linda Suriano e la collaborazione di Francesca Marchese e Carola Cesario. Il corpo di ballo è stato coordinato da Lia Molinaro. Durante la serata, il pubblico ha potuto apprezzare la voce della giovanissima cantante Pia Ilaria Gencarelli.

Miss Italia Calabria non celebra solo la bellezza ed il talento delle candidate e degli ospiti che hanno l’opportunità di esibirsi in ogni serata, ma punta alla valorizzazione e alla promozione del territorio e, da quest’anno, anche dei dialetti. Il pittoresco paese di Santo Stefano di Rogliano che ha ospitato la manifestazione, incastonato nella parte terminale del valico di Piano Lago, è un luogo assolutamente unico che collega in modo suggestivo Valle del Crati e Valle del Savuto. Un capolavoro naturale, caratterizzato da una forma geografica inconfondibile: una clessidra. Un sottile istmo, lungo soltanto poche decine di metri, collega con eleganza due aree di rara bellezza, quella pianeggiante e quella montagnosa. Grazie a questa posizione geografica privilegiata, chi si trova a Santo Stefano può godere di uno straordinario panorama, che abbraccia con lo sguardo la maestosità della catena montuosa del Pollino fino ad arrivare all’incantevole Appennino tirrenico.

Il sindaco di Santo Stefano di Rogliano Lucia Nicoletti ha evidenziato che ospitare una kermesse di portata nazionale come Miss Italia Calabria «è uno degli obiettivi che ogni comunità vorrebbe avere. Sono entusiasta ed emozionata. Non smetterò mai di ringraziare la Carli fashion agency per aver deciso di organizzare la prima serata nella mia amata città. Da primo cittadino, per giunta donna, ci tengo a sottolineare orgogliosamente che Santo Stefano di Rogliano ha ospitato la kermesse più bella che l’Italia ha. È il primo evento della nostra stagione estiva. Non potevamo iniziare nel modo migliore! Auguro a tutte le partecipanti di realizzare i loro sogni».

Francesco Granata, titolare del ristorante “Il cacciatore” che ha ospitato la prima tappa di Miss Italia Calabria, ha dichiarato che «per noi è motivo di orgoglio. Insieme a Carmelo e Linda siamo riusciti ad organizzare questa serata. Abbiamo ideato una cena spettacolo. Un evento particolare a cui tenevamo molto. Ringrazio tutto lo staff. Ho conosciuto persone splendide. Portiamo lontano l’orgoglio calabrese. Le nostre ragazze sono le più belle d’Italia».

Miss “Il cacciatore”, Francesca Comandè, con immensa gioia ha confessato che: «Miss Italia rappresenta un sogno per molte ragazze. Aver ricevuto questa fascia per me è un grande onore. Sinceramente, non mi sarei mai aspettata di arrivare prima o comunque di conquistare una fascia. Sono molto emozionata e veramente grata. Spero di continuare questo percorso di Miss Italia».

A proclamare la vincitrice della prima tappa di Miss Italia Calabria è stata la giuria composta da: Lucia Nicoletti (sindaco di Santo Stefano di Rogliano), Santo Orrico (assessore di Santo Stefano di Rogliano), Ferdinando Isabella (direttore editoriale di Cosenza Post), Mariella Chiappetta (dirigente scolastico), Martina Cundari (studentessa), Roberto Perri (commerciante), Erika Liuzzi (Piano B eventi e produzioni), Valentina Zinno (in rappresentanza della gioielleria Scintille per Miluna), Carola Cesario (autrice), Antonio Pugliatti (rete vendita Framesi).

Carmelo Ambrogio e Linda Suriano, esclusivisti Miss Italia Calabria, hanno dichiarato che: «Organizzare quasi 40 serate non è semplice. Chiediamo a tutti grande collaborazione. Ringraziamo i genitori che fanno tanti sacrifici e percorrono molti chilometri, le aspiranti miss che hanno deciso di mettersi in gioco. Miss Italia può essere un trampolino di lancio per il mondo dello spettacolo, ma anche una bella esperienza di vita. Un’esperienza che può forgiare il carattere e favorire la nascita di nuove amicizie. Ringraziamo la patron Patrizia Mirigliani per la fiducia che ripone in noi da nove anni e tutto staff nazionale. Ringraziamo la nostra grande squadra di Miss Italia Calabria. Ringraziamo lo staff de “Il cacciatore” per averci ospitato, l’amministrazione comunale e tutti i giurati. Quest’anno, ci saranno tante sorprese». (rcs)

COSENZA – Alla Camera di Commercio si presenta la Card del volontario

Domani mattina, a Cosenza, alle 11, nella Sala Petraglia della Camera di Commercio, sarà presentata la Card del volontario.

Si tratta di uno strumento che permetterà a tutti i volontari  di accedere, durante l’anno, ad una serie di sconti e agevolazioni concessi da diversi esercizi commerciali che hanno scelto di aderire a Cosenza Capitale Italiana del Volontariato 2023.

I dettagli saranno illustrati da Klaus Algieri, presidente della Camera di Commercio di Cosenza e il presidente del Csv Cosenza, Gianni Romeo(rcs)

Il consiglio dei Ministri scioglie il Comune di Rende per infiltrazioni mafiose

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Rende e l’affidamento della gestione del Comune, per la durata di diciotto mesi, a una Commissione straordinaria.

Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose è stato disposto in conseguenza degli esiti del lavoro svolto dalla Commissione di accesso anitmafia, nominata nei mesi scorsi dal prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, e composta dal prefetto Antonio Reppucci, dal vicequestore aggiunto Giuseppe Zanfini e dal tenente colonnello dei carabinieri Dario Pini, e a seguito del coinvolgimento del sindaco, Marcello Manna e dell’ex assessore ai lavori pubblici, Pino Munno, nell’inchiesta denominata “Reset” condotta dalla Dda di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri contro le cosche della ‘ndrangheta attiva nell’area urbana di Cosenza.

«Oggi, come ieri, non abbiamo nulla da temere. Abbiamo sempre agito con trasparenza per il bene comune, per la nostra città. Dimettersi, questo sia chiaro a chi oggi canta vittoria disconoscendo le basilari norme del diritto e senza rendersi conto del danno fatto a questo municipio, non avrebbe cambiato il corso di una storia, purtroppo già scritta». Lo sostengono, in una nota congiunta, la Giunta, il presidente del Consiglio comunale e i consiglieri di maggioranza di Rende in merito allo scioglimento dell’ente per infiltrazioni mafiose deciso ieri dal Consiglio dei ministri.

«Tante le avversità riscontrate – prosegue la nota – e tuttavia questa giunta e i consiglieri comunali di maggioranza hanno continuato l’azione amministrativa. Ci siamo infatti trovati dinanzi poteri forti, abbiamo pagato lo scotto di aver contrapposto alle vecchie logiche partitiche un nuovo modello civico di governo in un clima di perenne conflitto, contro chi rema non nell’interesse delle comunità, ma per interessi di parte. Ingiustizia è fatta: con amarezza dobbiamo constatare che a queste latitudini la storia è difficile da cambiare. Nonostante tutto, la nostra visione di una Calabria nuova, prosegue, a prescindere da queste narrazioni faziose. Non appena conosceremo le motivazioni di tale provvedimento, intraprenderemo ogni azione legale necessaria a ripristinare la verità. Siamo certi, come già successo, che il tempo ci darà ragione».

«La notizia dello scioglimento del Comune di Rende decretato dal governo per infiltrazioni mafiose non è arrivata, purtroppo, inaspettata ma rappresenta comunque una ferita dolorosa per una città da sempre all’avanguardia per la vivacità culturale, produttiva e politica».

Lo affermano i portavoce del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico, Vittoria Baldino, Laura Ferrara, Elisa Scutellà e Riccardo Tucci.

«Uno scenario – dicono – che temevamo così come lo temevano tutti quei cittadini che, come noi, avevano posto delle questioni di opportunità istituzionale e politica considerato l’evolversi delle vicende giudiziarie che hanno investito, a più riprese, la guida della città e la sua conduzione amministrativa. Tutte criticità espresse pubblicamente, in più circostanze, che ci avevano condotto da un lato a scendere in piazza insieme a sindacati, associazioni e persone comuni, lo scorso novembre, per chiedere legalità ed aprire una riflessione e dall’altro lato a ricevere per questo strali ed insinuazioni di ogni natura da parte di diversi esponenti della maggioranza di governo cittadino».

«Il rammarico – prosegue la nota – è che, probabilmente, questo provvedimento si sarebbe potuto evitare con una tempestiva assunzione di responsabilità da parte di chi ha provato a rimanere in sella alla guida di Rende percorrendo ogni strada possibile senza imboccare però la scelta più confacente alla situazione, ovvero un passo indietro per il bene della comunità se è vero, come è vero, che l’approvazione del piano urbanistico è avvenuta proprio di recente con un autentico blitz in aula consiliare privo di ogni qualsivoglia sintesi politica e della serenità richiesta per un atto così importante».

«Siamo tuttavia convinti che – concludono gli esponenti pentastellati – sebbene le conseguenze dello scioglimento si protrarranno a lungo, almeno 18 mesi, la comunità di Rende saprà rialzarsi da questa brutta pagina istituzionale e politica dimostrando che la questione morale è un atto di cittadinanza e non può certo passare di moda». (rcs)

CARIATI (CS) – Arriva la Carta solidale in aiuto per le famiglie: 382,50 una tantum

Un contributo economico di 382,50 euro da destinare ai nuclei familiari di Cariati con un Isee familiare al di sotto dei 15 mila euro. Sarà possibile utilizzarlo per l’acquisto di beni alimentari attraverso la Carta Solidale, una prepagata rilasciata da Poste Italiane, disponibile già dal mese di luglio.

«Per usufruirne – fa sapere l’ufficio comunale Area servizi alla Persona – non occorre presentare alcuna domanda. L’ente provvederà a contattare e consegnare agli aventi diritto il bonus che potrà essere speso nelle attività commerciali convenzionate».

Si tratta di un’operazione a zero burocrazia. I fondi destinati a questo progetto sono stanziati dall’Inps che mette a disposizione dei Comuni le liste dei beneficiari in possesso dei requisiti previsti. I nuclei familiari saranno individuati tramite censimento da parte degli uffici comunali che si accerteranno anche dell’effettiva residenza dei soggetti beneficiari. (rcs)

COSENZA – Successo per “Vivi la vita nell’InCanto del cuore”

Ha riscosso grande successo il concerto di beneficenza “Vivi la vita nell’InCanto del cuore”, tenuto dal coro polifonico Aura Artis, diretto dal M° Saverio Tinto, nella magnifica cornice della chiesa Santa Maria delle Vergini di Cosenza, uno dei luoghi più belli e suggestivi del suo centro storico.

Il concerto, organizzato dall’Associazione Confluenze Aps in collaborazione con Il Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia, presieduto da Maria Pia Galasso, si colloca all’interno delle giornate della Festa della Musica 2023: il coro Aura Artis, che aderisce alla Feniarco, è tra gli enti organizzatori della Festa della Musica per quanto riguarda le attività corali.

Il tema della Festa per il 2023 è stato “Vivi la Vita”, un inno alla vita che si manifesta attraverso la musica e che, come ha affermato la presidente di Confluenze, Francesca Daniele «è riuscito ad arricchire il senso e il tema con un significato più profondo, quello di vivere la vita con il canto e con il cuore, per aiutare le persone sfortunate e bisognose, devolvendo i proventi derivati dalla generosità dei partecipanti alla Fondazione Santa Maria della Vergini».

Nel suo indirizzo di saluto, la presidente dell’associazione ha voluto ringraziare le sue colleghe omologhe e i numerosi rappresentanti delle associazioni cittadine e dei Club service con cui Confluenze collabora fattivamente in progetti e iniziative solidali, sottolineando l’importanza di fare rete «applicando quella sinergia utile che promuove un effetto moltiplicatore e che aiuta a raggiungere prima e meglio gli obiettivi prefissati, pur nel rispetto di ogni singola realtà associativa».

Le associazioni che hanno collaborato all’iniziativa sono state: Accademia New Style, Acli Artespettacolo, Associazione Apdem, Associazione Ars Enotria, Confidi Calabria, Fidapa Cosenza, L’Albero dei Sorrisi ODV, Lions Club Cosenza Castello Svevo e Socialnet Coop. Sociale. Sostenitore della serata è stato anche L’Ottico di Somma e Morrone.

La presidente Galasso, invece, nel tracciare gli scopi fondamentali dell’associazione da lei presieduta, ha introdotto l’intervento della presidente della Fondazione beneficiaria, con un breve cenno storico: «La fondazione Santa Maria delle Vergini, ex Ipab (Istituto Educativo Femminile Santa Maria delle Vergini), in precedenza denominato “Ospizio delle fanciulle in Cosenza” venne istituito nel 1765, quale stabilimento annesso alla Casa di nutrizione, la cui Fondazione, unitamente all’Ospedale Civile, ebbe origine, nell’agosto del 1441, con Bolla dell’Arcivescovo di Cosenza Pirro Caracciolo».

Della storia contemporanea della Fondazione ne ha invece parlato la sua attuale Presidente, Alessandra De Rosa, specificando che dal 2003 l’Istituto educativo delle fanciulle si è costituito in Fondazione di diritto privato con la denominazione di “Fondazione Santa Maria delle Vergini” al cui interno sono ospitate due realtà di accoglienza: una casa per donne in difficoltà e una casa famiglia per minori che dal 1 luglio sarà una casa famiglia per minori stranieri non accompagnati.

Per meglio conoscere il luogo in cui si è svolto il concerto, seguendo il solco dello spirito che anima l’associazione Confluenze, è stato dato ampio spazio al momento artistico, con un apprezzato e applaudito intervento di Francesco Paolo Dodaro, socio fondatore e Presidente dell’Associazione culturale Coriolano Martirano, che ha all’attivo svariate pubblicazioni in ambito storico-artistico, tra cui la monografia “I palazzi raccontano – guida alle dimore storiche dell’antica Cosenza”, affascinando i presenti con la descrizione storico-artistica del complesso di Santa Maria delle Vergini, la cui chiesa rappresenta uno scrigno prezioso di opere d’arte.

Il momento culminante della serata è stato l’esibizione del pluripremiato Coro Polifonico Aura Artis, attivo nella città di Cosenza fin dal 1994 e diretto dal M° Saverio Tinto, coadiuvato dal M° Olga Rovito.
Il coro ha eseguito brani assai diversi tra loro, affascinando il folto e attento pubblico, che ha dimostrato il grande apprezzamento con calorosi applausi e con richieste di bis.

Sono stati eseguiti brani sacri e tanghi argentini rivisitati a cappella, nonché brani di altre nazioni.
Per comprenderne il significato e meglio apprezzarli, Brunella D’Angelo e Rodolfo Perri, soci dell’associazione Confluenze, hanno completato l’esecuzione dei brani con la lettura della traduzione dei testi. (rcs)

COSENZA – La Calabria per Dante, la conferenza-concerto con Le Mystère des voix calabres

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 18.30, al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, si terrà la conferenza-concerto Polifonie di Calabria con il Gruppo Le Mysteère des voix calabres.

L’evento rientra nell’ambito del progetto La Calabria per Dante, prodotto in occasione del 700° anniversario della morte del Sommo Poeta dall’Associazione “Arpa”, l’Associazione di Ricerca, Produzione ed Animazione del Territorio.

L’Arpa svolge attività di carattere culturale, artistico, formativo e editoriale per il recupero del patrimonio di tradizioni orali e la creazione di occasioni di crescita sociale ed economica del territorio: “La Calabria per Dante” è stato inserito fra gli Eventi Culturali 2021 della Regione Calabria (Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Eventi Culturali – Annualità 2021-DDG n°7864 del 29/07/2021).

Dopo l’inaugurazione della mostra dal titolo “La Calabria nella Divina Commedia”, con la riproduzione e la spiegazione dei passi nei quali è citata la Calabria, inaugurata lo scorso 16 giugno – e potrà essere visitata fino al 13 luglio”, continuano gli appuntamenti con la musica e la letteratura all’insegna dell’omaggio al contributo calabrese alla poetica dantesca.

Domani alle 18.30, infatti, sarà la volta della conferenza-concerto Polifonie di Calabria con il gruppo Le Mystère des voix calabres.

Il nome dato al gruppo che si esibirà in questa nuova giornata di animazione delle mostre sulla Calabria e Dante si richiama alle celebri voci bulgare: le polifonie calabresi hanno una bellezza, un fascino e una forza espressiva che merita di essere conosciuta, e vissuta in tutto il suo stupore e magia.

L’appuntamento di giovedì 29 giugno, segue l’apprezzata conferenza-concerto dal titolo Stilnovisti di Calabria, tenuta dal prof. Danilo Gatto, con la partecipazione di Salvatore Megna, sulla continuità fra la scuola poetica del 1200 e la poesia popolare del Sud Italia – e il successivo incontro condotto dal prof. Vincenzo La Vena, etnomusicologo e grande conoscitore degli strumenti popolare e della loro storia, e da Antonio Critelli, ricercatore, costruttore e abile polistrumentista. (rcs)

PAOLA (CS) – Una speranza di lavoro per 25 giovani reclusi

Importante momento integrativo finalizzato alla formazione di giovani detenuti presso la Casa Circondariale di Paola, diretta da Emilia Boccagna, alla presenza del Direttore del Centro per l’Impiego di Paola, Domenico Abramo, del Funzionario del Centro per l’Impiego, Maria Martello Panno e del Consigliere dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Paola, Michela Rizzaro.

Per la partecipazione al programma Garanzia Giovani, i funzionari del Cpi di Paola e dell’Odcec Paola hanno affiancato e sostenuto 25 giovani reclusi per lo svolgimento di percorsi di apprendimento che consentiranno alla giovane popolazione carceraria di guardare con speranza al proprio futuro.

I giovani detenuti saranno presi in carico dal Centro per l’Impiego di Paola e inseriti nel Programma Garanzia Giovani con particolare riferimento all’Asse 2A, quello dedicato alla formazione.

L’attività propedeutica e fondamentale del Centro per l’Impiego di Paola consentirà alle agenzie per la formazione di condurre corsi di formazione che daranno la possibilità agli iscritti di conseguire una qualifica professionale spendibile nel mondo del lavoro, utile a un reinserimento attivo nella società a fine pena.

L’azione sinergica tra Cpi Paola e Ordine dei Dottori Commercialisti di Paola dà seguito al protocollo d’intesa siglato tra le due istituzioni qualche mese fa alla presenza dell’Assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese.

Il Direttore del CpI di Paola, Domenico Abramo, ha così commentato l’avvio dell’iniziativa: «Abbiamo accolto con grande entusiasmo l’invito di collaborazione richiesto dal Presidente dell’Odcec di Paola, Fernando Caldiero, e dalla Direttrice della Casa Circondariale di Paola, Emilia Boccagna. La speranza è che l’azione formativa che verrà fornita ai detenuti possa essere per gli stessi un momento di crescita. Un’azione che darà loro la possibilità di acquisire competenze e capacità certificate spendibili nel loro reinserimento nella società». (rcs)

“Caro Emanuele Giacoia…”: Un anno dopo la sua morte Cosenza ricorda il grande giornalista Rai

di PINO NANO – È passato un anno, quasi, dal giorno della sua scomparsa. Era il 18 agosto, ed era di pomeriggio, quando si sono svolti nella chiesa di Santa Teresa a Cosenza i funerali del giornalista Emanuele Giacoia, per lunghi anni capo della redazione giornalistica della Rai in Calabria, e per lunghi anni anche direttore del Quotidiano del Sud.

Se io fossi oggi alla guida del Coordinamento Sedi della Rai proporrei alla direzione generale di Viale Mazzini di fare intitolare il grande cortile alberato del nuovo palazzo Rai di Viale Marconi a lui, al giornalista Emanuele Giacoia, perché era quella la sua vera casa. Quella è stata la sua casa per quasi 40 anni consecutivi, e in quella casa sono nati i suoi gioielli migliori, che non sono i suoi figli, Riccardo Sergio Valerio Arianna e Antonella, ma tutti noi altri che allora, ancora ragazzi, pendevamo dalla sue labbra e percorrevano questa regione in lungo e in largo come lui ci aveva chiesto di fare.

Se ne è andato un anno fa Emanuele, all’età di 93 anni, li aveva compiuti il 4 marzo 2022, stremato ormai da una malattia che lo aveva costretto ad una lunga degenza in ospedale. Se ne è andato stringendo la mano a Riccardo, con attorno gli altri suoi figli Valerio, Sergio Antonella e Arianna e ai suoi funerali quel giorno c’erano anche i suoi tanti nipoti, una squadra di ragazzi che aveva avuto in tutti questi anni la fortuna di goderselo come nonno amorevole e sempre pronto a correre da loro.

Quando è morto, Emanuele aveva lasciato la Rai da ormai 25 anni, ma la gente per strada continuava a chiedere di lui. Cordoglio, cordoglio, e ancora cordoglio in tutta la regione per la sua morte. 

La storia di Emanuele Giacoia è in fondo la storia del giornalismo calabrese, soprattutto del giornalismo radiotelevisivo, grande cronista sportivo ma anche scrupolosissimo direttore del TG regionale, un “testimone del nostro tempo”. 

Non a caso forse, a ricordarlo sarà giovedì sera 29 giugno a Villa Rendano Franz Caruso, il sindaco della città di Cosenza, la città che al suo arrivo da Napoli lo aveva accolto e coccolato e che poi diventerà nei fatti la vera città di adozione del grande cronista.

Testimonial della serata del ricordo saranno Francesco Repice, cronista Rai di lunga esperienza e di grande impatto mediatico, forse il più bravo cronista radiofonico di questi ultimi 20 anni di storia della radio. E con lui Patrizia Giancotti, antropologa autrice e conduttrice di RAIRadio3. Ma ci saranno con collegamenti video anche vecchi amici cari del giornalista scomparso, Vincenzo Mollica, Bruno Vespa, Bruno Pizzul, Sergio Cammariere, Massimo Palanca. A moderare l’incontro sarà invece uno dei vecchi “ragazzi” di Emanuele Giacoia, il giornalista Mario Tursi Prato, arrivato in segreteria di redazione quando aveva 20 anni e cresciuto all’ombra di quello che poi diventò il suo e “nostro” Caporedattore. Tra un intervento e l’altro, in programma anche la performance di una grande musicista calabrese, quale è Rosa Martirano

Emanuele era stato il mio capo, il mio amico più caro, il mio “principe”. Ho imparato da lui quello che nessun altro avrebbe mai potuto insegnarmi. 

Aveva una grande dote, era la modestia con cui viveva la sua vita quotidiana e questo suo modo sarcastico ironico e gioioso di prendere la vita. Ma forse, la dote più grande e impareggiabile che aveva era la capacità di ascoltarti, dall’inizio fino alla fine, senza mai distrarsi un attimo, lui che apparentemente sembrava un marziano prestato alla professione giornalistica, eternamente sognante, quasi un filosofo dell’ottimismo e della serenità, e che trovava sempre il modo e il tempo per farti sentire al centro del mondo.

Ricordo che entrava in redazione alle otto del mattino e alle nove della sera era ancora lì alla sua scrivania, al terzo piano di Via Montesanto, intento alle sue mille telefonate. Ho trascorso con lui anni nella sua stessa stanza, lui aveva la scrivania accanto a quella di Elio Fata, e io di fronte alla sua, e lui che non faceva altro che parlare con tutto il mondo, di calcio e della sua squadra più amata che era il “Catanzaro Calcio” di Ceravolo, Palanca, Ranieri, Silipo.

La cosa che mi emozionava era sentirlo alla radio, in collegamento dalla Spagna per i mondiali di calcio di quell’anno, una classe, una perfezione, un rigore e una chiarezza che era tipica di un grande maestro del giornalismo parlato. 

In redazione era un capo meraviglioso, mai uno screzio, mai un conflitto, conosceva l’arte della mediazione come nessun altro, e quando doveva dire di no non conosceva remore. Preciso, informatissimo, sempre perfettamente al suo posto. Impeccabile, garbato, soprattutto curioso come ogni cronista di razza dovrebbe esserlo.

Conosceva la Calabria come le sue tasche. L’aveva vissuta e attraversata da cima a fondo quando per andare da Cosenza a Reggio Calabria servivano almeno 5 ore di viaggio in macchina, quando la Calabria era davvero l’ultimo fanalino di coda del mondo. «Eppure, lui in televisione o alla radio riusciva a raccontare questa terra meglio di tutti noi – mi raccontava quel leone della carta stampata che era Franco Martelli una terra che alla fine era diventata anche la sua, con una dolcezza e un senso di umanità davvero impareggiabili».

Caro Emanuele, lavorare con te è stato molto bello, ma questo te lo riconoscono tutti i nostri vecchi compagni di gioco e di lavoro. Dico “compagni di gioco” perché, quando tu eri a lavoro sembrava si giocasse tutti insieme al più bel gioco del mondo.

Risentivo l’altro ieri in televisione l’ultimo saluto che Alberto Angela aveva dedicato a suo padre, e vorrei dirti che, come Piero Angela aveva fatto con il figlio, anche tu alla fine ci avevi abituato a crederti immortale. Ma mentre Piero Angela aveva spiegato al figlio Alberto che il mistero della morte in realtà è la cosa più scontata e più naturale della vita, tu invece continuavi a tenerci per la corda dandoci sempre appuntamento al tuo prossimo compleanno.

Ricordo l’ultima torta che Riccardo ti aveva fatto preparare per i tuoi 90 anni aveva questa scritta “Arrivederci ai prossimi dieci”. E tutti noi eravamo convinti che tu avessi suggellato con la morte un patto segreto, e invece te ne sei andato via in silenzio in piena estate, senza dare fastidio a nessuno, per come avevi vissuto tutto il resto della tua vita.

Il dolore degli ultimi, la solitudine della gente comune, gli ammalati abbandonati in ospedale, i senza tetto e i senza nome, i relitti della società, i paesi e i quartieri più poveri, i diseredati: solo a quello Emanuele sapeva pensare al mattino quando doveva mettere in piedi la scaletta del suo telegiornale. 

E così ha fatto quando dopo la Rai è andato a dirigere Il Quotidiano del Sud. Anche lì la stessa classe, lo stesso stile, lo stesso rigore, e soprattutto il rispetto assoluto per la società 

Una cosa da dirti ce l’ho ancora: il 18 agosto di un anno fa non sono venuto ai tuoi funerali, ma non perché io fossi quel giorno a migliaia di chilometri lontano da lì. Ma mi piaceva ricordarti come ti ho sempre conosciuto e vissuto, con questa tuo sorriso ironico e questa tua aria bamboleggiante, da perfetto compagno di strada e di vita, geniale e visionario, poeta e filosofo: Venendo da te quel giorno avrei trovato solo una semplice bara di legno, senz’anima, senza storia, senza nessun legame con le poesie che invece amavi scrivere. Non potevo accettarlo. Tu avevi un’anima che credo non morirà mai, almeno per me, e voglio portarti dentro di me sorridente e sereno come lo sei in questa foto che Santo Strati ha scelto per questo giorno del ricordo, accanto a tuo figlio Riccardo nello stesso studio televisivo che hai visto nascere, e che insieme a Franco Martelli e a Enzo Arcuri hai tenuto a battesimo. (pn)