COSENZA – Bilancio consolidato, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Mazzuca soddisfatto

«Compatta, unita e determinata la maggioranza di Palazzo dei Bruzi, ancora una volta ha mostrato piena fiducia nei confronti del sindaco Franz Caruso, votando a favore del Bilancio Consolidato che passa senza alcun voto contrario, ma con la sola astensione, doverosa oserei dire, dei colleghi di minoranza che ringrazio per l’atto di estrema responsabilità assunto per Cosenza ed i Cosentini». Così il presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Mazzuca, all’indomani della riunione dell’assise cittadina nel corso della quale sono state affrontate diverse problematiche, non ultima la protesta dei lavoratori Amaco, spenta a seguito dell’intervento del sindaco, Franz Caruso, e dello stesso Presidente del Consiglio Comunale.

«Franz Caruso – prosegue Giuseppe Mazzuca – sta portando avanti, con il sostegno della sua intera maggioranza, un lavoro difficile, complesso e delicato per fare uscire Cosenza dalle secche in cui l’abbiamo trovata. Contestualmente sta proiettando la città oltre i propri confini, entrando nel dibattitto politico regionale e nazionale con visione e lungimiranza, al fine di affermarne il suo ruolo di Capoluogo di provincia, spesso sostituendosi ad altri Enti che si mostrano, invece, distanti dalle problematiche e dalle necessità dei cittadini. E’ il caso, per fare solo pochi esempi, della presa di posizione netta e decisa contro l’Autonomia differenziata proposta dal Ministro Calderoli, della protesta forte e vibrata contro i metodi utilizzati per l’abolizione del Reddito di Cittadinanza o, per ultimo, ma solo in ordine di tempo, della sollecitazione a non perdere tempo per far arrivare anche in Calabria l’alta velocità. Tutti temi di stringente attualità e di straordinario interesse per la nostra regione, ma anche e soprattutto per Cosenza che vogliamo ritorni a crescere ed a svilupparsi per renderla una città moderna, bella e sostenibile, punto di riferimento per l’intero Mezzogiorno del Paese».

«Un obiettivo, quest’ultimo – conclude il presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Mazzuca – per il quale siamo stati scelti dai cittadini elettori e che dobbiamo raggiungere insieme, affrontando, con il piglio che ci contraddistingue, le emergenze ricevute in eredità, per risolverle a beneficio della nostra collettività. Per questo motivo sono particolarmente soddisfatto del voto espresso ieri dal Consiglio Comunale per l’approvazione del Bilancio Consolidato. Un documento importante grazie al quale oggi possiamo guardare con maggiore fiducia alle nuove sfide che ci attendono, tra cui quella del trasporto pubblico locale. Affronteremo, infatti, la vicenda del fallimento di Amaco, consapevoli di non poter più intervenire direttamente, ma certamente rilanceremo sul servizio di trasporto pubblico locale lavorando per nuove e migliori opzioni». (rcs)

COSENZA – Un libro e un concerto nel fine settimana del Museo dei Bretti e degli Enotri

I prossimi appuntamenti al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza saranno in programma nel prossimo fine settimana.

Venerdi 1 dicembre alle ore 17.00, in occasione della Giornata Mondiale del Dono, per la rassegna Librincomune, ci sarà la presentazione del libro di Mariacristina Zangari, “La battaglia di Beatrice. Diario di una guerriera”, edito da Pellegrini.

Sabato 2 dicembre, per la XXIV Stagione Concertistica Internazionale Autunno musicale, ci sarà il concerto “Contaminazioni sonore del Mediterraneo” con il Duo Mefitis (Valeria Veltro Contralto e Gaetano Agoglia Chitarra), un appuntamento dal gusto caldo e avvolgente, con due musicisti che fanno vivere le melodie e le emozioni della musica napoletana. (rcs)

COSENZA – Successo per l’opera teatrale “Il Vajont di tutti” andata in scena al Rendano

Emozioni fortissime ed occhi lucidi al Teatro Rendano di Cosenza al termine delle due repliche della prima e unica tappa in Calabria de “Il Vajont di tutti, riflessi di speranza”, la nuova emozionante pièce teatrale scritta da Andrea Ortis, regista ed eccezionale interprete del commovente spettacolo, autore peraltro di altre grandi opere come La Divina Commedia e Van Gogh Cafè. La particolarissima Opera teatrale e musicale, prodotta dalla Mic International Company con numerosi Patrocini tra cui quello della Fondazione “Vajont 9 ottobre 1963”, è stata inserita nel progetto “Insieme per… l’Ambiente” dell’Associazione Culturale Art-Music&Co di Giusy Leone, con la direzione artistica di Ruggero Pegna e il Patrocinio di Legambiente Calabria, Comune e Provincia di Cosenza.

Andrea Ortis, nel suo ruolo di protagonista, narratore e costruttore dell’intera sceneggiatura, in questa sua “creatura” ha sfoderato una prova attoriale davvero magistrale, trascinando il pubblico in un racconto coinvolgente e commovente. Vedere gli studenti del matinée scolastico attenti per oltre due ore e al termine finanche commossi, con gli occhi pieni di lacrime, ha confermato la grandezza di questo spettacolo, capace di calamitare e affascinare, ma anche indignare, in un processo di immedesimazione in questa incredibile storia vera, raccontata secondo un format narrativo originale e potente.

Uno spettacolo da vedere e, forse, da rivedere, certamente tra i più belli, suggestivi e creativi visti in un Teatro, come hanno confermato anche i commenti del pubblico di adulti del serale, tutto in piedi a tributare dieci minuti di applausi.

Ortis, che dopo Van Gogh Cafè ci regala un’altra performance strabiliante, a ritmo incalzante porta il pubblico sui luoghi della tragedia, li avvince con una narrazione ammaliante, a tratti ipnotica, drammaturgicamente perfetta. Bravi tutti gli altri attori: Michele Renzullo nel ruolo dell’ingegnere Carlo Semenza, progettista della Diga, Selene Demaria nei panni della giornalista Tina Merlin, che per prima iniziò a denunciare la pericolosità dell’opera, i performer Elisa Dal Corso, Mariacarmen Iafigliola, Jacopo Siccardi, a cui sono stati affidati momenti musicali e coreografie che hanno scandito il racconto storico di quegli anni. Lo spettacolo si è snodato su due binari narrativi paralleli, con il dettagliato racconto dello scenario storico dagli anni ‘20 ai ‘60 del Novecento italiano, e la ricostruzione delle dinamiche che portarono al disastro, a causa di negligenze, sottovalutazioni e superficialità. Serviva energia per ricostruire il Paese e ottenerla, con la costruzione di dighe e laghi artificiali, diventò un immenso affare per numerose aziende, spesso senza alcun rispetto per il territorio e la natura.

Dopo aver conquistato l’attenzione degli spettatori con un racconto ricco di dettagli tecnici ma al contempo umanamente struggente, arriva impietoso l’incredibile boato che la sera del 9 ottobre 1963 segnò il momento della frana sconvolgente che, precipitando dal pendio del Monte Toc, causò la tracimazione del bacino idroelettrico artificiale del torrente Vajont. L’acqua dell’invaso si tramutò in un’onda gigantesca che aggredì i paesi di Erto e Casso, vicini alla riva del lago e poi, scavalcando lo sbarramento della diga, si abbatté su alcuni abitati del fondovalle, tra cui Longarone, provocando oltre 2000 morti.

Con “Il Vajont di tutti” è stato centrato pienamente l’obiettivo di portare in scena la drammatica attualità del complesso rapporto tra uomo e natura e della necessaria tutela dell’ambiente e degli equilibri millenari di ogni forma di vita. Riuscito anche il raccordo narrativo, segnato dalla dimensione del dolore per la perdita evitabile di vite umane, con i fatti tragici di Sarno, della Val di Stava, fino alle vicende di San Giuliano di Puglia, Amatrice, Rigopiano e Genova. Eventi tragici in cui il comune denominatore sono l’avidità dell’uomo e la sua scientifica aggressione delle risorse naturali attraverso il disboscamento, la cementificazione selvaggia, l’edificazione abusiva, la speculazione a dispetto della sicurezza.

Impeccabili e fortemente innovative le scene di Gabriele Moreschi, le luci di Virginio Levrio, i video di Mariano Soria. A completare le firme di uno spettacolo evento davvero indimenticabile Francesco Iannotta per il suono, Francesco Cipullo per gli arrangiamenti, la produzione esecutiva di Lara Carissimi.

«La storia del nostro Paese – dice Andrea Ortis con la sua forza recitativa capace di stregare il pubblico – è piena di vicende non risolte, nascoste, occultate; storie senza pace e senza giustizia, in cui a rimetterci sono gli ultimi, la gente comune e a soccombere è l’uomo con tutta la sua umanità. A volte, è proprio questo dolore che crea partecipazione e unisce tutti in una comunità allargata, solidale, stimolata da fatti che ci colpiscono e ci chiamano in causa… Ognuno ha il suo dolore, ecco perché la storia del Vajont è la storia di tutti e, nella storia delle mie origini friulane, è il mio!». (rcs)

ALTOMONTE (CS) – Made in Calabria, Barbieri protagonista in Messico

La famiglia Barbieri continua a far conoscere il proprio nome e le proprie pietanze in giro per il mondo. La Calabria è stata protagonista per la seconda volta al Foro Mundial de la Gastronomìa Mexicana, conclusosi nei giorni scorsi, su progetto di Patrizia Nardi, con Laura Barbieri, ambasciatrice appassionata delle produzioni autentiche, delle ricette della tradizione e delle esperienze del gusto.

«Il cibo della tradizione – ha detto Laura alla platea di esperti e appassionati presentando l’esperienza imprenditoriale e familiare Barbieri, riconosciuta come autentico modello dell’accoglienza – è il fulcro dell’identità di una comunità ma anche un potente strumento di turismo esperenziale che può e deve rappresentare il motore per i piccoli borghi».

Dalla giurgiulena, ricetta tipica delle festività natalizie che utilizza il sesamo come ingrediente principale confezionato a mò di torrone; alla schicchiulata, il cous cous del Pollino che si ottiene bagnando la farina con l’acqua, unici due ingredienti per realizzare questa ricetta che ha una tradizione antichissima; fino agli zafarani cruschi, peperoni croccanti che vengono infilati in collane lasciate ad essiccare al sole e che vengono poi fatti friggere per pochi secondi nell’olio caldo e salati.

Sono, queste, alcune delle ricette ereditate dalla cultura araba a cui ha fatto riferimento Laura Barbieri durante il suo intervento accennando alle contaminazioni (arbëreshe, occitana e greca) che hanno influenzato la cucina della Calabria.

Laura Barbieri ha partecipato per il secondo anno consecutivo all’evento internazionale, grazie alla collaborazione con Patrizia Nardi, esperta internazionale della Convenzione Unesco 2003 e responsabile del progetto Calabria-Messico: la cultura della tradizione che unisce (con il quale la Calabria ha rappresentato l’Italia).

«Il progetto Messico – ha continuato – è una grande opportunità di confronto per i nostri chef con una platea prestigiosa, latino-americana ed europea. Lavorare con le comunità praticanti è di grande interesse per gli esperti di patrimonio culturale immateriale, perché si ha la possibilità di decodificare il loro saper fare passato indenne nei secoli e di ricodificarlo secondo regole che servano a salvaguardarlo. La cucina è una fonte importante di storia identitaria ed al contempo è la risultante di modi e di stili di vita che si sono conservati e che abbiamo il dovere di custodire, valorizzare e trasmettere alle giovani generazioni».

L’evento in Messico è stato sostenuto dall’Assessorato all’Agricoltura, Risorse agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria, patrocinato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria e da Calabria Straordinaria e realizzato in collaborazione con i Consorzi del Bergamotto di Reggio Calabria, del Cedro di Calabria, della Cipolla di Tropea, con la famiglia Barbieri, con l’Officina del Gusto di Reggio Calabria, con il Rotary F. Rach che lavora sui beni culturali nel mondo, insieme al Rotary E-Club di Reggio Calabria. (rcs)

COSENZA – Il Lions Club “combatte” per prevenire il diabete

Il Lions Club combatte per prevenire il diabete. Si stima che circa 463 milioni di adulti in tutto il mondo convivano con il diabete e che la diffusione di questa malattia sia in rapido aumento. Entro il 2045 questo numero potrà raggiungere i 700 milioni. Il diabete è un’epidemia globale che affligge il mondo intero.

Il diabete è uno dei grandi impegni dei Lions e Leo di tutto il mondo attraverso attività di sensibilizzazione e di educazione sanitaria che sono fondamentali per favorire una diagnosi tempestiva della malattia e diffondere la cultura di una corretta alimentazione ai fini della prevenzione.

Lo scorso 25 novembre, perciò, presso la Farmacia Caruso, il Lions Club Cosenza Castello Svevo, nell’ambito della giornata di prevenzione contro la malattia diabetica ha organizzato uno screening gratuito per il controllo della glicemia a cui si sono sottoposti circa 70 cittadini.

L’iniziativa ha visto coinvolto, in prima persona, il presidente del club dott. Saverio Daniele, che, anche nella sua qualità di medico, ha spiegato l’importanza della prevenzione e dell’individuazione precoce dei soggetti a rischio di sviluppare la malattia per consentire un intervento tempestivo. (rcs)

COSENZA – Le clementine antiviolenza voluta da Confagricoltura donna

Una rete territoriale che cresce di anno in anno per dire un No deciso alla violenza di genere. Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la sede di Confagricoltura Cosenza ha ospitato i responsabili di associazioni, service e sindacati che hanno colto l’invito di aderire alla campagna di raccolta fondi delle “Clementine Antiviolenza”.

«È partita da Cosenza undici anni – ha esordito la presidente dell’Unione provinciale agricoltori Paola Granata – l’iniziativa delle imprenditrici agricole che garantisce un aiuto concreto a chi è vittima di violenza. Dall’omicidio di Fabiana Luzzi, studentessa di Corigliano Calabro, il cui corpo fu rinvenuto nell’agrumeto di una nostra socia. Da allora abbiamo voluto associare la clementina Igp, prodotto identitario della nostra terra, ad un gesto di sensibilizzazione contro la violenza di genere, diffondendolo a livello nazionale».

Oggi, infatti, nelle sedi territoriali in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Puglia e Sicilia i proventi derivanti dall’acquisto di un sacchetto di clementine verranno devoluti a favore dei Centri Antiviolenza territoriali. Per la Calabria è stata Confagricoltura Cosenza ad occuparsi dell’organizzazione dell’evento solidale che ha avuto un’eco positiva e una buona partecipazione.

Gremita la sala riunioni di via Piave dove l’incontro si è aperto con la proiezione di un videomessaggio di Vincenzo Chindamo, fratello di Maria, imprenditrice scomparsa il 6 maggio 2016 davanti all’ingresso della sua azienda, nel quale plaude all’iniziativa di Confagricoltura Donna «che aiuta coloro che subiscono violenza all’interno delle famiglie, dei luoghi di lavoro, della società in nome di chi ha pagato con la vita, come Fabiana e come Maria».

La presidente Granata ha proseguito riferendo dell’impegno preso con la Prefettura di diffondere fra le associazioni il Protocollo d’intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza nella provincia di Cosenza legato al numero 1522, dando poi la parola ad Anita Minisci dell’azienda Carpe Naturam, produttrice delle clementine messe a disposizione dell’Unione: «La nostra è un’impresa al femminile improntata al biologico, messaggera di un sostegno all’antiviolenza e alla lotta al femminicidio. Da noi non è il genere che fa la differenza ma le capacità. La clementina Igp racconta di una terra difficile ma portatrice di positività nella quale le donne possono fare la differenza nel mondo del lavoro per ridurre la differenza di genere», concetto condiviso anche dal vicepresidente di Confagricoltura Cosenza e presidente del Consorzio Igp Clementine Calabria Giorgio Salimbeni.

Unanime l’approvazione dei rappresentanti di service e associazioni che hanno voluto sposare l’iniziativa aggiungendo parole di condanna e sentita condivisione, oggi e in futuro, a cominciare dalla presidente di Soroptimist International Club Cosenza Francesca Stumpo, per continuare poi con Giovanni Molinari (Lions Club Host), Saverio Daniele (Lions Club Castello Svevo), Franca Ferrami (referente Presidio Libera Cosenza), Gabriella Coscarello (Xenìa Associazione Culturale), Lucia Nicosia (Fidapa Cosenza), Annamaria Palopoli (Fidapa Rende), Tiziana Serra (Ammi – Donne per salute) e, per la prima volta, i sindacati con Alessandro Di Callo (Flai CGIL Castrovillari), Carmela Paletta (Flai CGIL Cosenza), UILa Cosenza e l’ente paritetico Ebat-Fimi. Da segnalare anche la partita solidale organizzata da Pirossigeno Cosenza Futsal nell’ambito del progetto “We play for you”. Sono inoltre intervenuti Monica Perri, presidente di Unicef Cosenza, e Rosario Branda, direttore di Confindustria Cosenza.

Il ricavato della raccolti fondi di Cosenza – ha infine comunicato la presidente Granata – andrà al Centro Antiviolenza “Fabiana Luzzi” di Corigliano-Rossano. (rcs)

CASSANO (CS) – “Il Coraggio oltre la paura” per dire «basta» alla violenza contro le donne

Anche Cassano dice «no» alla violenza contro le donne. “Il Coraggio altre la paura”, l’iniziativa organizzata nel Teatro comunale di Cassano per il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata un vero e proprio successo. Una giornata sentita e carica di significato perché l’ultimo, ennesimo, femminicidio di Giulia Cecchettin ha segnato il passo toccando il cuore di tutti, grandi e giovani ma soprattutto quello degli studenti che sono stati i veri protagonisti dell’iniziativa.

La manifestazione, voluta e messa in piedi dal Comune di Cassano all’Ionio con il sindaco Giovanni Papasso e l’assessore Elisa Fasanella, da Anna Maria Schifini, presidente delle associazioni Artisti Eccellenze Calabresi e Artisti, ed Emanuela Maritato, presidente Ugdcec, Unione dei Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Castrovillari, è cominciata con i saluti del sindaco Papasso e di monsignor Francesco Savino, vescovo della Diocesi di Cassano all’lonio e vice presidente Cei. Proprio Papasso ha messo in risalto come «oggi si discuta di antidoti alla violenza contro le donne con l’obiettivo di passare dalle parole ai fatti gettando il coraggio oltre la paura e investendo sulla formazione e l’educazione sin dall’infanzia perché i ragazzi di oggi sono gli adulti e la classe dirigente di domani».

A seguire sono intervenuti Fabrizia Arcuri, giornalista con Master in Criminologia e Scienze Forense, Carmela Vitale, responsabile ufficio di piano dell’ambito territoriale socio-assistenziale – che ha spiegato il ruolo, le misure intraprese e l’importanza dei servizi sociali, Anna Liporace, dirigente scolastico IIS “Erodoto di Thurii” di Cassano, e dell’avvocato Luigi Malomo, cassazionista e docente di diritto Penale. Dopo una prima parte più divulgativa si è passati ad una seconda più tecnica dove si è parlato di questioni quali il bilancio di genere e le pari opportunità.

Interventi affidati a Daniela Xausa, presidente del comitato “Pari opportunità” dell’Odcec di Castrovillari, ad Alfredo lannitelli, consigliere nazionale dell’Ungdcec, e a Rossella Varcasia, consigliere dell’Odcec di Castrovillari. Relazioni, invece, affidate ad Emanuela Maritato, presidente Ugdcec, Unione dei Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Castrovillari, su “Le Pari opportunità nel mondo delle professioni – “Senza Donne non se ne parla”, e Maxmilian Alberti, segretario Ugdcec di Castrovillari, su “Stereotipi e bilancio di genere”.

«Etica, opportunità e dignità – questa la ricetta della Maritato che ha aggiunto come – bisogna promuovere una politica di inclusione alle pari opportunità sin dall’età scolastica, abbiamo le condizioni per poter migliorare ed essere promotori di un cambiamento culturale che sia l’evoluzione per le nuove generazioni, pari opportunità per tutti. Gli strumenti per tutelare la parità di genere ma anche quelle generazionali sono l’informazione, il confronto e il dibattito con le istruzioni. Fare attenzione quando un diritto ci viene leso. L’Unione nazionale dei giovani commercialisti e la commissione studi delle pari opportunità hanno sempre cercato di dare valore ai diritti della persona non solo nell’ ambito della professione ma in tutte le sfere sociali. L’educazione alle pari opportunità è un investimento necessario».

Tanti gli intermezzi che hanno scandito i passaggi nelle varie relazioni come la visione di un video in ricordo di Giulia Cecchettin, una performance e musica a tema. Presenti anche altre autorità civili, come il vicesindaco di Cassano Antonino Mungo, il vice-questore della Polizia di Castrovillari Giovanni Arcidiacono, il tenente Attruia della Guardia di Finanza, altre autorità civili, militari e religiose segno di come l’iniziativa sia stata alta e altra. In chiusura, poi, spazio ai ragazzi dell’istituto Erodoto di Thurii i quali hanno prima presentato un monologo e delle frasi contro la violenza sulle donne e poi hanno invaso di domande tutti i relatori grazie alla loro voglia di sapere.

Una giornata, durata più di quanto previsto grazie alla proprio alla bravura dei relatori, alla sete di sapere dei ragazzi e alla particolarità del momento storico che sta toccando il cuore di tutti, che rimarrà nella mente di tutti per molto e molto tempo con la speranza che cessi questa spirale di violenza contro le donne che, come recita un vecchio detto, non andrebbero toccate nemmeno con un fiore. (rcs)

CASTROVILLARI (CS) – Le scuole raccolgono più di 1370 kg di cibo per la Colletta alimentare

Il cuore grande degli studenti di Castrovillari. Ancora una volta è stata data ragione della speranza che dimora in ciascuno e che tutto è possibile condividendo.

La raccolta per la 27ma giornata nazionale del Banco Alimentare nelle scuole cittadine ha fruttato 1.370,5 kg di cibo (portando l’asticella nel capoluogo del Pollino da 4973 chilogrammi, messi insieme il 18 novembre, a 6.343,5 chilogrammi), ed ha svelato pure come i più piccoli pensano ai loro simili. Un risultato importante per la città.

Non a caso nelle donazioni non sono mancati dolci come ovetti di cioccolato e giocattoli come peluche (e la foto mostra).

Gesti che rappresentano bene il Cuore dei più piccoli e dei giovanissimi, che spiazzano e sorprendono, interrogando ancora gli adulti su una Giornata che suscita e apre oltre ogni previsione e programmazione, facendo percepire cura e sincerità.

E’ con questa Bellezza, visibile, che si sono mossi tanti alunni e studenti – sottolineano, inteneriti, chi ha guidato questa raccolta degli istituti di ogni ordine e grado a Castrovillari grazie al coinvolgimento ed inclusione di dirigenti scolastici, docenti e collaboratori che hanno supportato i ragazzi nelle attività di mercoledì e giovedì come era stato annunciato nei giorni scorsi per il 22 e 23 novembre.

Un mettersi in gioco – con occhi e visi felici, soddisfatti di esserci – che ha detto tanto per comprendere cosa significa veramente affiancare il bisogno e, attraverso questo, costruire pure coesione sociale: quella che lega e genera umanità nuova.

Non a caso l’idea di fondo dell’iniziativa è partecipare da protagonisti per vivere intensamente il reale. Una testimonianza che trascina e stupisce, meravigliando per ciò che provoca attraverso l’implicazione di ciascuno.
La proposta a questi ragazzi- rilanciano dal Banco -vuole far riscoprire la gratuità come dono che va coltivato.
Un modo per fissare il momento di carità, come dimensione fondamentale del vivere, e per trasformarlo in un propellente che, nel tempo, possa mutarsi in una continua opportunità di crescita diffusa e presupposto per una convivenza capace di costruire una prospettiva di pace. E’ una delle cose più formative che si possa immaginare e che la compagnia come metodo aiuta a creare. Insomma siamo un tutt’uno con chi vuole il bene comune in questa reciprocità d’intenti. (rcs)

ROSETO CAPO SPULICO (CS) – Studenti sentinelle del mare

A Roseto Capo Spulico l’educazione ambientale parte dai più piccoli. Conoscere il mare e la sua affascinante biodiversità per accostarsi sempre di più alle buone pratiche della salvaguardia e della tutela di questo inestimabile patrimonio: è stato il leit motiv dell’incontro tenutosi nella mattinata di venerdì 24 novembre nell’Antico Granaio sul Lungomare di Roseto Capo Spulico, dal titolo “Importanza della biodiversità marina e strategie di tutela ambientale”.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione di Promozione Sociale “Mediterraneo Interiore”, guidata dal consigliere parlamentare Antonio Pagano, in collaborazione con il Comune di Roseto Capo Spulico e l’Università degli Studi di Bari – dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie ed Ambiente, ha visto la partecipazione dei giovanissimi studenti frequentanti la Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo di Amendolara-Oriolo-Roseto Capo Spulico. Si sono alternati – stimolati dal giornalista e direttore di Paese24.it, Vincenzo La Camera – gli interventi di tre biologhe marine, intervallati dagli spunti di riflessione del sindaco di Roseto, Rosanna Mazzia e del dirigente scolastico, Sergio Scibilia.

Dopo l’introduzione del preside Scibilia che ha posto l’accento sull’importanza che rivestono nelle scuole le iniziative di educazione ambientale marina e terrestre, è toccato alla responsabile scientifica di “Mediterraneo Interiore”, la biologa marina Felicetta Mazzei, tracciare il percorso intrapreso dall’Associazione in tema di tutela del mare con il coinvolgimento delle istituzioni: sinergia che ha portato alla realizzazione del progetto unico nel suo genere di salvaguardia della biodiversità marina mediante il contrasto alla pesca a strascico illegale con la posa di dissuasori al largo della costa di Montegiordano.

Di questo progetto, denominato Pro.Bio.Mar. (Protezione Biodiversità Marina) ne ha tracciato le caratteristiche la biologa marina e ricercatrice dell’Università di Bari, Carlotta Nonnis Marzano, la quale ha spiegato ai ragazzi le cause che possono portare ad un grave danneggiamento dei fondali marini e quindi della biodiversità tra flora e fauna. La pesca a strascico, certamente, tra le cause dirette ma anche il surriscaldamento del pianeta e la famigerata plastica gettata o trascinata in mare, tra le cause dirette.

La sindaca Rosanna Mazzia, apprezzando il progetto Pro.Bio.Mar., ha teso la mano perché la stessa iniziativa possa realizzarsi anche a Roseto per arricchire un percorso di tutela e valorizzazione del mare già avviato e che vede il comune federiciano particolarmente attivo nelle best practices di fruizione del mare, non solo nel suo aspetto puramente ricreativo, ma anche come macro attrattore turistico per una economia locale ecosostenibile.
La biologa marina e ricercatrice Martina Mazzetti, anch’ella dell’Università di Bari, ha coinvolto gli studenti in un viaggio alla scoperta della biodiversità del mare, tra le numerose specie che abitano i fondali tra plancton, pesci, molluschi, alghe e piante; raccontando, tra le altre cose, ai ragazzi, delle praterie di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa ampiamente diffuse nei fondali del Mediterraneo e purtroppo vittime della pesca a strascico illegale che le sradica letteralmente.

La dottoressa Mazzetti ha illustrato pure il lavoro della biologa marina tra immersioni (con foto e video di quelle realizzate da lei stessa nelle acque di Montegiordano per il progetto Pro.Bio.Mar.), campionamenti e attività di laboratorio. Intanto, i dissuasori che verranno calati al largo di Montegiordano (dove il progetto Pro.Bio.Mar. è stato illustrato la settimana scorsa), verranno monitorati nel tempo per capire come influiranno sul contrasto alla pesca a strascico e quindi sul conseguente ripristino della biodiversità e sul ripopolamento del mare a vantaggio della pesca artigianale e perciò dei pescatori locali.

L’incontro si è concluso con le interessanti domande degli studenti – le vere sentinelle del mare – guidati dal professor Emilio Mormandi, sostenitore del progetto Pro.Bio.Mar. Una corretta educazione ambientale, partendo dalle nuove generazioni, per poter fruire correttamente del mare, senza sfruttarlo per meri interessi economici. Una presa di coscienza dell’enorme potenzialità di questo tesoro blu da salvaguardare e tutelare al fine di renderlo definitivamente il motore trainante per uno sviluppo ecosostenibile del territorio: questo il messaggio che vuole lanciare il progetto Pro.Bio.Mar. e la coinvolgente giornata di sensibilizzazione tenutasi a Roseto Capo Spulico. (rcs)

LORICA (CS) – Riunione del consiglio nazionale della Federazione italiana cuochi

Nella località dell’altopiano silano si è dato il via ai lavori del Consiglio Nazionale della FIC, organizzato dall’Associazione Cuochi San Giovanni in Fiore e dall’Unione Regionale Cuochi Calabria, sotto il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza, della Città di San Giovanni in Fiore, del Parco Nazionale della Sila e del GAL Sila, con la collaborazione dell’Ipssar “Leonardo da Vinci” di San Giovanni in Fiore.

Per tre giorni, una nutrita delegazione di cuochi professionisti provenienti da ogni regione d’Italia si ritrovano radunati nella Perla della Sila e, sulla riva del lago Arvo, discuteranno in modo collegiale sulla futura programmazione della Federazione Italiana Cuochi.

All’introduzione di Emilio Vaccai sono seguiti i saluti di benvenuto del presidente dell’associazione provinciale, rivolti ai colleghi dallo chef Gustavo Congi, e del presidente regionale dei cuochi calabresi, Carmelo Fabbricatore.

Il presidente nazionale della FIC, Rocco Pozzulo, affiancato per l’occasione dal Segretario Generale Salvatore Bruno, dallo chef Alessandro Circiello e dalla presidente della categoria lady chef, Alessandra Baruzzi, ha ribadito fortemente alla folta platea dei suoi colleghi cuochi che il presente e il futuro dell’ordine passa dal rafforzamento di una formazione sempre più qualificata, tesa alla salvaguardia dell’integrità culturale della cucina italiana, da promuovere soprattutto all’estero, e alla ricerca di un’innovazione che si rinnova nella tradizione e nel confronto con le cucine di tutto il mondo.

Folto il calendario dei lavori, che prevede però anche qualche piacevole fuori programma: dalla visita all’Abbazia Florense alla contemporanea Festa del Cioccolato, sino alle visite dei suggestivi luoghi silani di Monte Botte Donato. (rcs)