A Copanello di Stalettì attivata la Stazione Metereologica

È stata attivata, a Copanello di Stalettì, la prima e unica Stazione Metereologica della zona, realizzata grazie all’impegno della Stazione Meteorologica Sant’Elia di Catanzaro, diretta da Francesco Benevento.

L’inaugurazione della stazione meteorologica di Copanello, rappresenta un traguardo importante per la meteorologia calabrese e per la comunità locale. Grazie all’impegno della Stazione Meteorologica Sant’Elia e all’Associazione Insieme per Copanello, guidata da Danilo Sorrenti, questa località nota in tutto il mondo si prepara a diventare un punto di riferimento per la ricerca climatica e la salvaguardia ambientale.

La stazione meteorologica, finanziata interamente con fondi privati, è stata installata in un punto strategico per raccogliere dati sul clima locale, influenzato dalla vicinanza al mare e dai rilievi circostanti.

Questo progetto non rappresenta solo un’innovazione tecnologica, ma anche un contributo essenziale alla rete regionale di monitoraggio climatico. La collaborazione con l’associazione Insieme per Copanello, ha giocato un ruolo determinante nell’individuazione del sito e nella logistica dell’installazione. L’associazione si è impegnata per garantire il successo dell’iniziativa.

«La stazione di Copanello rappresenta un grande passo avanti per il monitoraggio climatico in Calabria»,  ha sottolineato Francesco Benevento.

«Siamo orgogliosi di aver contribuito a un progetto così significativo per la nostra comunità – ha dichiarato il presidente Sorrenti. –. Questa stazione non solo aiuterà a monitorare il clima, ma rappresenta un esempio di come la cooperazione possa portare valore aggiunto al nostro territorio».

Il fondatore e presidente del Premio Mar Jonio, Luigi Stanizzi, ha evidenziato come tutte le iniziative, mirate alla valorizzazione e tutela della Costa Jonica, vadano salutate con gratitudine e riconoscenza nei confronti di tutti i meritevoli promotori.

La stazione è dotata di strumenti avanzati per rilevare parametri come temperatura, umidità, velocità e direzione del vento, pressione atmosferica e pluviometria. Grazie a un sistema di trasmissione dati via satellite, i risultati saranno disponibili in tempo reale, fornendo informazioni essenziali per la prevenzione di eventi meteo estremi, come mareggiate e piogge torrenziali, che spesso colpiscono la zona. (rcz)

Riapre al culto il Duomo di Cropani

Dopo anni di restauri, il Duomo di Cropani riapre al culto. Domani, infatti, alle 17, mons. Claudio Maniago, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, presiederà la cerimonia di riapertura al culto dell’Insigne Collegiata dell’Assunta di Cropani.

Il programma prevede i saluti iniziali del parroco padre Francesco Critelli, del sindaco Raffaele Mercurio e dell’ing. Luigi Pelaggi, progettista e direttore dei lavori, che farà una relazione tecnica descrittiva del restauro conservativo della Collegiata. Le conclusioni sono a cura di mons. Maniago.

Il Duomo di Cropani, Insigne Collegiata dell’Assunta, è rimasto chiuso per tanti anni. Da poco è stato concluso il consolidamento conservativo e strutturale della copertura e della cupola. Ha il campanile più alto della Calabria e la sua facciata è fra le più importanti d’Italia.

All’interno custodisce tanti tesori d’arte, oltre alla teca con la rotula del ginocchio destro di San Marco Evangelista, donata da marinai veneziani ai cropanesi per averli salvati da un naufragio. Ai cropanesi come segno di gratitudine venne anche concessa la cittadinanza veneziana, che prevedeva tanti benefici sui noli.

Per l’evento della riapertura al culto dello storico e artistico edificio sacro, vsarà aperta la Biblioteca Comunale “Saverio Grande”, ubicata proprio di fronte all’Insigne Collegiata dell’ Assunta, nella suggestiva Piazza Duomo. Il Comitato di gestione della biblioteca è presieduto dal sindaco Raffaele Mercurio, che ha fortemente voluto questo polo culturale, e composto da Luigi Stanizzi,  Responsabile; Giulia De Fazio, Vice responsabile; Paolo Dragone segretario; Giuseppina Ruffo, rappresentante della maggioranza consiliare;  Anita Brescia, Rappresentante della minoranza consiliare; Rosita Femia, Rappresentante della scuola primaria Istituto comprensivo Cropani-Simeri Crichi; Santina Logozzo, Rappresentante della scuola secondaria di primo grado Istituto comprensivo Cropani-Simeri Crichi; Pietro Pitari, Noemi Grano, Luigi Loprete e Gianluca Pitari componenti esperti.

«È doveroso precisare  – si legge in una nota – che la Biblioteca Comunale di Cropani è aperta al pubblico da mesi,  in particolare grazie ai turni  quotidiani dei volontari Paolo Dragone, Giulia De Fazio, Rosita Femia, Giusy Ruffo, Noemi Grano che tengono aperti i battenti della struttura, punto di riferimento e organizzatrice di molteplici iniziative culturali.

«Sarà un momento pieno di entusiasmo e gioia – ha detto il sindaco Mercurio – in quanto garantirà, d’ora in poi, alla comunità residente e non, di fruire di un bene inestimabile di valore, intorno al quale ruota la nostra storia e cosentirà, inoltre, di rivalutare e potenziare l’attività turistica nel nostro territorio, per cui gli addetti sono già all’opera». (rcz)

CROPANI – Si presenta “Un corpo sbagliato” di Carmine Folino

Domani pomeriggio, a Cropani, alle 17.30, nella Biblioteca Comunale “Saverio Grande”, sarà presentato il libro “Un corpo sbagliato” di Carmine Folino.

L’evento è organizzato dall’Associazione “Primo Maggio” col patrocinio del Comune di Cropani, guidato dal sindaco Raffaele Mercurio.

Presenta e modera Noemi Grano, apprezzata e attivissima componente del Comitato di gestione della Biblioteca Comunale. Intervengono il sindaco  Mercurio e il Responsabile della Biblioteca Comunale, Luigi Stanizzi.

In un sintetico ma significativo romanzo autobiografico, Carmine Folino racconta la storia della sua vita, segnata nell’istante in cui è venuto al mondo con una tetraparesi spastica. Nel libro ripercorre le tappe più significative della sua vita attraverso lo sguardo di un bambino, poi di un ragazzo e, infine, di un uomo che non ha conosciuto solo lotta e devastazione, ma anche solidarietà e gratitudine. Due protagonisti, una lotta, due acerrimi nemici. Da una parte un corpo, segnato da un male incurabile, che lo porterà ad abbracciare la solitudine nel turbinio della disperazione. Dall’altra una mente acuta, geniale, che lo porterà ad abbattere muri, a coltivare passioni, e a vivere con forza e consapevolezza in quel suo universo fatto di semplicità, amore e incontri incredibili. Un libro da leggere, una storia da conoscere, un esempio di rivalsa dinanzi ad un destino non roseo. Un uomo che non si arrende, nonostante tutto. Una storia emblematica che insegna anche a chi ha tutto, la salute in primis, ma  non ha la capacità di apprezzare il miracolo della vita.

CROPANI (CZ) – Martedì si presenta il libro “Padri e Padrini” di Emilio Grimaldi

Martedì 20 agosto, a Cropani Marina, alle 21.30, al Teatro a Mare, sarà presentato il libro “Padri e Padrini” di Emilio Grimaldi ed edito da Officine Editoriali di Cleto.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione Ginevram dal Comune di Cropani e da Officine Editoriali da Cleto.

Dopo i saluti del sindaco Raffaele Mercurio, il giornalista Luigi Stanizzi (moderatore) intavolerà una discussione con l’autore Emilio Grimaldi. Interverranno l’editore Marco Marchese e l’insegnante Giuseppina Mazza.
Entrando nel merito del libro, è stato chiesto all’autore: «Ma perché un uomo e una donna che si sono amati in passato quando poi si lasciano si odiano e si fanno del male?»
«La risposta – puntualizza Emilio Grimaldi – l’ho affidata a una ninfa, a Scilla. Che compare all’interno del romanzo come una visione. Le teorie sulla comunicazione, sociologiche e antropologiche, non bastano a svelare le motivazioni più irrazionali e più viscerali. E ho chiesto ausilio a un mito della nostra terra. Mi sono coperto la testa di cenere e ho viaggiato alla ricerca di una parola rivelatrice, quasi ristoratrice. La trovate all’interno del mio ultimo libro #Padriepadrini. Una storia comune, di un padre che deve combattere contro i mulini a  vento per avere giustizia. Ma non tanto comunemente accettata perché abbiamo sempre bisogno di un partito, di prendere parte di una fazione a discapito dell’altra».
«È più facile essere parte di qualcosa – ha proseguito – che essere semplicemente se stessi in mezzo agli altri, con o senza l’altro. Che non è solo “l’inferno” come direbbe Sartre. Ma una persona come noi con cui, volenti o nolenti, dobbiamo sforzarci di condividere la fortuna di vivere questo scampolo di vita. Oppure di non farlo. Ma senza farci trascinare dalle tare personali che come zavorre ci incatenano all’odio e al male. A un mondo sotterraneo. Senza luce e senza speranza».

CROPANI (CZ) – L’incontro “La nave del folle… un viaggio verso il se”

Domani sera, a Cropani, alle 19, nella Biblioteca Comunale “Saverio Grande”, si terrà l’evento La nave del folle… un viaggio verso il Se, promosso dal Rotary Club Cropani con il patrocinio del Comune di Cropani, guidato dal sindaco Raffaele Mercurio.

Intervengono il presidente del Rotary Club Cropani, avv. Giancarlo Pitari, il dott. Michele Gabriele Rossi, direttore Dipartimento Salute mentale e Dipendenze, il prof. Marcello Sestito, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
È prevista la proiezione del docufilm I tasti Giusti, prodotto da Salvatore Paravati.
L’iniziativa, spiegano i promotori, «ha lo scopo di poter dare un Focus su questo importante argomento, con la presenza del professore Marcello Sestito, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che propone l’idea di realizzare un Museo di Opere artistiche sulla Follia nella città di Girifalco ma da poter riproporre in altri luoghi. Tracciare quindi memoria di una condizione sempre vissuta con lo Stigma sociale.  Successivamente, verrà proiettato un cortometraggio sul paziente psichiatrico autore di reato,  in un ideale percorso che va dal reato all’inclusione sociale e lavorativa, attraverso l’opera quotidiana di operatori e strutture della Salute Mentale dell’Asp di Catanzaro».
«Rilevante la promozione culturale che porta avanti il Rotary Club Cropani, autorevolmente presieduto dall’avvocato Giancarlo Pitari, per lo sviluppo del territorio, certificata da eventi di alta valenza», ha evidenziato la Presidenza del Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, rappresentata da Luigi Stanizzi, precisando che, anche in questo caso, il Rotary ha saputo cogliere l’apporto di prestigiose personalità come Salvatore Paravati, filmmaker indipendente, regista, montatore e operatore di macchina.
La storia è di 25 minuti e racconta come un autore di reato, da paziente psichiatrico, viene reinserito nella vita comune grazie al lavoro della psicologa della Rems di Girifalco. (rcz)

Nella rubrica “Dove si va?” della Rai si parla della reliquia di San Marco custodita a Cropani

Domani mattina, alle 7.30, nella rubrica Dove si va di Buongiorno Regione del Tg Rai Calabria, su Rai 3, si parlerà della reliquia di San Marco custodita a Cropani, in un servizio realizzato dal Capo redattore Rai Pasqualino Pandullo.

Nel servizio – con le testimonianze del sindaco Raffaele Mercurio, del parroco dell’Insigne Collegiata di Santa Maria Assunta, padre Francesco Critelli e del giornalista Luigi Stanizzi – anche il tema del legame che, nel nome di San Marco, unisce Cropani a Venezia.

Il servizio su Cropani è realizzato I cropanesi salvarono l’equipaggio veneziano della nave che trasportava i resti del corpo di San Marco. Come segno di gratitudine ricevettero una preziosa reliquia del Santp e la cittadinanza veneziana San Marco è uno dei simboli di Venezia. Le sue reliquie giunsero nella città veneta grazie ai cropanesi, gli abitanti di Cropani. Come riportato da padre Giovanni Fiore nel suo “Della Calabria Illustrata” (1691), nell’anno 831 alcuni veneziani trafugarono i resti del corpo di San Marco da Alessandria di Egitto, luogo dove l’evangelista era morto.

Durante il loro ritorno verso Venezia, una tempesta colse la loro nave nel Golfo di Squillace e naufragarono proprio sulle spiagge limitrofe a  Cropani. Gli abitanti del paese calabrese salvarono e rifocillarono i naufraghi e, successivamente, si prodigarono affinchè potessero riprendere la via per la città lagunare. I veneziani, in segno di gratitudine per l’accoglienza e l’aiuto ricevuto, lasciarono in dono al paese la rotula del ginocchio destro del santo.

Da allora la reliquia di San Marco è conservata in una teca nell’Insigne Collegiata dell’Assunta di Cropani; attualmente si trova al Convento dei Padri Cappuccini di Cropani perché la Collegiata è chiusa da tanti (troppi) anni per restauri. Ai cropanesi venne anche concessa la cittadinanza veneziana, che non rappresentava solo un fregio di prestigio ma aveva alcuni vantaggi sui noli, in quanto i cittadini veneziani erano esentati da certi pagamenti. (rcz)

CROPANI (CZ) – Ha aperto i battenti la Biblioteca comunale “Saverio Grande”

A Cropani ha aperto, ufficialmente, la Biblioteca Comunale “Saverio Grande”. Lo ha reso noto il Comitato di gestione della Biblioteca, indicando gli orari in cui si potrà fruire dei servizi di aula studio; punto di consegna donazioni libri; attività culturali e di aggregazione: lunedì, mercoledì e venerdì, la mattina dalle 10 alle 12 e il pomeriggio dalle 16 alle 18.

Il Comitato, nell’ottica di arricchire il patrimonio bibliotecario, ha predisposto un avviso pubblico con oggetto la richiesta di donazioni di libri a soggetti pubblici e privati. Questa dovrà essere effettuata rispettando alcune fasi: compilare l’elenco dei libri che si intendono donare in allegato all’avviso, inviarlo alla mail biblioteca@comune.cropani.cz.it e, dopo aver ricevuto il consenso del Comitato in risposta alla mail, i libri potranno essere consegnati in biblioteca secondo il calendario su esposto.

I libri dovranno essere in buone condizioni e rispettare le sezioni e sottosezioni (indicate in allegato all’avviso) per essere accettati e far così parte del patrimonio bibliotecario. (rcz)

CROPANI (CZ) – Iscrizioni e corsi totalmente gratuiti per tutti alla “Banda Musicale Giuseppe Cimino”

Iscrizioni e corsi totalmente gratuiti per tutti alla “Banda Musicale Giuseppe Cimino” di Cropani. A chiusura della processione della Naca, all’una di notte, il direttore della banda musicale di Cropani maestro Luigi Cimino, ha convocato i musicisti come da antica radicata tradizione.

L’incontro del Venerdì Santo si è protratto così fino all’alba del Sabato Santo. Il maestro Luigi Cimino ha tracciato un programma di forte rilancio della “Banda Musicale Giuseppe Cimino”, che ancora una volta spalanca le porte ai nuovi allievi, dai bambini/e ai pensionati/e, che possono iscriversi gratuitamente per imparare a suonare uno strumento musicale, seguiti direttamente dal prestigioso maestro e dai musicisti talentuosi.

Dalla bottega musicale di Cropani, ha ricordato Luigi Stanizzi che da anni cura gratuitamente la comunicazione della banda, sono venuti fuori musicisti come Francesco Cimino (detto Amedeo), Mario Capellupo, Maggiorino Colosimo, Damiano Flecca, Gregorio Sinatora, il cantautore Michelino Stanizzi, impossibile citarli tutti. O che comunque sono rimasti contagiati dall’atmosfera musicale che storicamente si respira a Cropani, come il famoso Gianluca Ruggeri docente di percussioni al Conservatorio di L’Aquila e oggi a Roma all’Orchestra Nazionale dell’Accademia di Santa Cecilia e compositore; il compianto compositore e tastierista Michele Guzzi; il giovane pianista Francesco Grano, prodigio nato a Roma da genitori cropanesi Pino Grano (chitarrista) e Angela Cimino, che sta scalando una carriera prestigiosa nella Capitale e all’estero, onore e vanto anche per il piccolo paese, Cropani.

Il padre di Luigi Cimino, Giuseppe, a cui è intitolata la banda che ha diretto dagli anni ’50 in poi, alternandosi con il maestro Antonio Spagnuolo nell’incarico. Una struttura di grandissimo spessore anche sociale ed aggregativo, che ha inciso in modo profondo nella storia del paese. Impagabile il ruolo e la funzione svolti a favore di persone disagiate.

Ecco i protagonisti alla processione della Naca di Cropani. Clarinetti: prof. Gregorio Sinatora, prof. Antonio Cotroneo, prof. Rosario Garcea, prof. Maurizio Augruso, dott. Guerino Mannarino, dott.ssa Federica De Fazio, Emanuele Levato, Armando Laporta, Adriano Sinatora. Sassofoni: Luca Laporta, prof. Luigi Cimino. Luigi Basile, Antonio Mancuso. Accompagnamento ottoni. Corno in mib Basile Michele, trombe in sib: Giovanni Rosa, Vincenzo Murfone, Silvio Laporta, dott. Michele Guzzetti.

Percussioni: prof. Massimiliano Murfone, Rosario Giannotti, Tonino Tremoliti, Silvio Laporta, Franca Barbara Cimino. Trombe sib: Domenico Dragone, Stefano Olivadese, Pasquale Flecca, Michele Dragone, Francesco Trapasso. Flicornino mib solista: prof. Michele Travaglia. Trombone Sib: Rocchino Domenico. Flicorno Baritono Sib: prof. Domenico Patamia. Flicorni bassi gravi: Eugenio Tallerico, Mattia Cubello.

La processione ha richiamato il ritorno di tanti emigrati cropanesi; la banda ha eseguito antiche marce che hanno commosso, come sempre, i fedeli accorsi anche dai paesi vicini. Soddisfatto il parroco padre Francesco Critelli. La storica banda musicale di Cropani è un patrimonio che va tutelato e sostenuto da tutti, in particolare dalle istituzioni. (rcz)

A Cropani inaugurata la Biblioteca Comunale “Saverio Grande”

È stata inaugurata, a Cropani, la Biblioteca Comunale “Saverio Grande”, che già può vantare progetti di alta valenza culturale e sociale già avviati e un importante patrimonio librario che verrà acquisito. Una struttura, quella sita in Via Duomo, che ambisce a diventare, come ha spiegato il sindaco Raffaele Mercurio nel suo intervento, un polo di aggregazione determinate per lo sviluppo culturale del territorio. Il primo cittadino ha illustrato progetti e attività di alto prestigio, che coinvolgono istituzioni e associazioni. Per il sindaco Mercurio non bisogna pensare solo a realizzare opere pubbliche ma occorre attivarsi, al  massimo, per un’elevazione culturale della società.

La manifestazione è iniziata con lo svelamento della targa e il taglio del nastro, con la benedizione dei locali da parte del parroco, padre Francesco Critelli. E subito si è entrati in tema con Giulia De Fazio, che ha declamato un brano tratto da Il piacere della lettura di Marcel Proust. Il responsabile della biblioteca, Luigi Stanizzi, ha annunciato la donazione di libri introvabili da parte del Presidente Nazionale del Sindacato Libero Scrittori Italiani, chiarissimo Prof. Francesco Mercadante, che ha suggerito di promuovere i grandi calabresi Antonio Porchia e Giuseppe Occhiato. E altre donazioni da parte del prof. Alfonso Maria Lombardi Satriani e della prof.ssa Maria Gabriella Tigani Sava, ricercatrice presso l’Università di Malta.

Dopo avere riferito che è in stampa un libro su Padre Remigio Le Pera, il giornalista Luigi Stanizzi ha ricordato un  altro cropanese illustre, il prof. Oberdan Tommaso Scozzafava, che vive da tanti anni a Roma e che ha ambientato un romanzo proprio a Cropani. Tutte le  iniziative verranno sottoposte al vaglio del Comitato di gestione della biblioteca. Dopo la lettura magistrale di un estratto del discorso di Victor Hugo all’Assemblea Nazionale 1848, da parte del segretario dello stesso Comitato Paolo Dragone, e l’intervento del sindaco Mercurio, c’è stato un intermezzo musicale per chitarra di Pierpaolo Mercurio e Michele Stanizzi.

L’assessore alla cultura del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi, ha immediatamente messo in rilievo la necessità di attivare al più presto il Sistema Bibliotecario, di cui il territorio del capoluogo della Calabria è incredibilmente sguarnito. Ha, quindi, espresso la totale disponibilità a collaborare con il Comune di Cropani per raggiungere obbiettivi edificanti, anche grazie all’ottima sintonia con il sindaco Mercurio.

È stata, poi, la volta degli interventi toccanti degli ex alunni del prof. Grande: il maestro Francesco Guzzi che, dopo un suo personale ricordo,  ha letto un articolo pubblicato su “Lo Zibaldone” diretto da Antonello Stanizzi anche lui compianto alunno di Saverio Grande; e il noto avvocato penalista Pietro Pitari, assistente del Governatore Rotary International Distretto 2102, che con commozione ha parlato del suo  maestro elementare, raggiungendo il culmine dell’ emozione quando ha mostrato una sua foto da scolaro in aula in braccio a Grande, esposta biblioteca.

Le alunne dell’istituto comprensivo Arianna Spada e Paola Quintino sono state chiamate a dare lettura di alcuni bei testi. Saverio Rizzo, famigliare di Saverio Grande, ha ringraziato tutti con un vivo, sentito e incisivo discorso molto apprezzato. Il sindaco di Gasperina, Gregorio Gallello, si è congratulato con il sindaco di Cropani ed ha tracciato l’esperienza già acquisita nella sua cittadina, in ambito culturale e sociale. Ha, poi, fatto un ricordo struggente e, al contempo, lucido sulla figura di Saverio Grande, originario di Gasperina, che in pratica ha anche  “creato” Pietragrande. Gallello, nel suo Intervento pacato ma fermo, ha rinnovato la disponibilità per una bella collaborazione fra i due Comuni, Gasperina e Cropani.

L’intermezzo di Noemi Grano, con la declamazione di una bella poesia, ha fatto riassaporare al pubblico le gioie letterarie.
La Presidente dell’Associazione “La Masnada” e referente del progetto BiblioVento, Paola Mazza, ha evidenziato il ruolo profondo della lettura in una società libera, emancipata, ed ha ricordato le innumerevoli iniziative portate avanti dalla Masnada in tanti anni di attività, oltre a quelle in cantiere che si concretizzeranno anche con la biblioteca.

La prof. Santina Logozzo, in rappresentanza del dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Cropani-Simeri Crichi, ha voluto rimarcare il ruolo fondamentale che svolgerà la biblioteca per gli allievi dell’ istituto e per l’intera comunità, evidenziando la ricchezza educativa che solo la lettura può dare. Il componente del Comitato, Luigi Loprete, ha parlato dell’ importanza a Cropani di un centro di irradiazione culturale così rilevante, che susciterà interesse e iniziative mirate anche alla presentazione di opere.

Appassionato e colto, com’è nel suo stile, l’intervento di Franco Cimino, che ha tratteggiato l’epopea di Saverio Grande, facendone venire fuori un’immagine quanto mai vera ma anche  incredibilmente mitica di questa personalità amata da tutti: un uomo buono, amico vero,  onesto, simpatico, affascinante, altruista, democratico e cristiano a modo suo. Non sono mancati accenni alla politica… di una volta.
Dopo l’ultimo piacevole brano di cantautorato di Michele Stanizzi e Pierpaolo Mercurio, ha chiuso gli intermezzi musicali il maestro Luigi Cimino che ha deliziato tutti con il suo sassofono.

Il sindaco di Cropani, Raffaele Mercurio, ha tratto infine le conclusioni di un evento che apre una nuova era nella storia del paese, grazie alla biblioteca: non un deposito di libri ma polo di attrazione culturale e aggregazione sociale a tutto tondo, per ogni età, dai bambini agli anziani, con letture, mostre, cinema, teatro, musica,  fotografia, performance, pittura, tutte le arti, collaborazioni, ricerche e tanto altro.

Il sindaco Raffaele Mercurio ha ringraziato: l’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Catanzaro Nunzio Belcaro, Giancarlo Rafele della Kyosei Cooperativa Sociale per la collaborazione, i componenti del Comitato di Gestione, tutti. Presenti in sala fra gli altri il maresciallo dei carabinieri Gianluca Pagano,  il presidente del Consiglio comunale Paolo Colosimo, il prof. Enzo Bubbo, il poeta Serafino Schipani, amministratori comunali, esponenti di varie associazioni locali e nazionali.

La serata si è chiusa con un brindisi benaugurante offerto dai famigliari di Saverio Grande (Cittadino del Mondo), a cui è intitolata la biblioteca di Cropani che si apre così al territorio, senza confini (neanche nazionali), in tutte le forme di reciproca collaborazione. (rcz)

CROPANI (CZ) – Il giornalista Luigi Stanizzi ricorda il prof. Saverio Grande al quale è intitolata la biblioteca

Il giornalista Luigi Stanizzi ricorda il prof. Saverio Grande al quale è intitolata la biblioteca comunale di Cropani.

«Saverio Grande – esordisce Luigi Stanizzi – nasce a Gasperina il 15 settembre del 1927 ma trascorre gran parte della sua vita a Cropani, dove viene chiamato ad insegnare nelle scuole elementari, che diventa così la sua seconda patria anche se lui si autodefinisce sempre “Cittadino del Mondo”. La sua didattica innovativa, rivoluziona i rigidi schemi scolastici e diventa il “Professore” più amato dagli scolari ma, subito dopo, dall’intera cittadinanza per la sua generosità, simpatia contagiosa, disponibilità verso tutti. Milita nella Democrazia cristiana, ricopre incarichi politici prima a Gasperina e successivamente a livello provinciale. Anteponendo gli interessi della popolazione a quelli personali, è sempre dalla parte dei più deboli, impegnandosi ad aiutare i più bisognosi nel più assoluto riserbo. Giornalista pubblicista, scrive per la Gazzetta del Sud dell’allora direttore Nino Calarco ed altre testate, fra cui fino agli ultimi sui giorni di vita il Giornale di Calabria diretto da Giuseppe Soluri».

«Una lunghissima attività pubblicistica mirata soprattutto alla difesa del cittadino, ai temi sanitari, alla valorizzazione delle bellezze naturali, dei beni culturali della Calabria, oltre che delle personalità prestigiose della nostra terra. Si occupa di sanità entrando nel Comitato di gestione dell’Usl e dirige la rivista del settore. Anche nelle scuole elementari di Cropani viene chiamato ad incarichi direttivi. Attraverso la Proloco promuove mille iniziative per fare conoscere le bellezze della Scogliera di Pietragrande e dell’intera Costa Jonica, fin dagli anni in cui il turismo appannaggio dell’élite comincia a diventare fenomeno di massa.
Conosciuto in tutti gli ambienti politici e culturali della Calabria – mette ancora in rilievo il giornalista Luigi Stanizzi – dona tutto sé stesso per vedere progredire la nostra terra. A Cropani, dove rimane un ricordo indelebile della sua personalità allegra e al momento giusto severa, gli viene intitolato nel 1999 l’edificio scolastico di grande bellezza (le “scuole elementari”) ubicato in via Tommaso Campanella; alla memoria gli viene anche conferito un doveroso e meritatissimo Premio Mar Jonio. Nel suo paese natio, Gasperina, nel 1999, gli viene intitolata la Biblioteca comunale tutt’ora attiva. Tutti quelli che hanno la fortuna di conoscerlo restano attratti dalla sua genialità, altruismo, felicità di linguaggio, sedotti dalle sue frasi lapidarie, dal suo carattere un po’ scanzonato, anticonformista, dal suo fascino personale “alla Domenico Modugno”. Profondi gli incontri con il compianto Padre Domenico Spinelli, un sant’uomo, nostro grande padre spirituale».

Il ricordo di Saverio Grande ancora oggi suscita in tutti un sorriso di affetto, che diventa commosso al pensiero che non c’è più. Determinante il suo apporto, il suo entusiasmo per la nascita della Filodrammatica di Cropani al Teatro del Convento dei monaci. Ed è tuttora vivo il ricordo, a distanza di mezzo secolo, dell’opera “Credo” nella quale da impareggiabile attore protagonista incarna la parte di un ateo che alla fine si converte, facendo commuovere tutti i presenti, fino al pianto. La regia? Di un suo alunno, naturalmente, diventato a sua volta maestro elementare: Francesco (Ciccio) Guzzi. La commovente voce fuori campo? Di un suo alunno, naturalmente, diventato giornalista: Antonello Stanizzi.

A scuola segna un’epoca, appunto l’Epoca del “Professore Grande”. Molti dei suoi allievi diventano professionisti e onesti lavoratori, o artisti di successo, seppure molti costretti a lasciare la Calabria falcidiata dall’emigrazione. Ma a lui fanno riferimento anche gli ex scolari rimasti a Cropani e diventati adulti. Se il “Professore Grande” viene a sapere che stanno prendendo cattive strade, va direttamente nelle loro case a dissuaderli, a redimerli, a riportarli sulla retta via, ad aiutarli anche economicamente, a consigliare i genitori. Ecco la grandezza di questo Maestro che resta una guida sicura, un punto di riferimento per tutta la vita.
Sono gli Anni Cinquanta. La sua didattica, mai vista prima e che anticipa i decenni a venire, spalanca i cancelli della scuola al mondo esterno, alla società. I suoi piccoli alunni con cappello d’ordinanza e paletta vanno in strada a fare i vigili urbani, a regolare la viabilità, a fermare le automobili in transito per fare attraversare i pedoni sulle strisce bianche. Armati di picozza, vanno nell’orticello della classe, di fronte all’edificio scolastico, fra gli ulivi e le calendule a seminare fagioli, o a piantare pomodori, alberelli, innaffiare, scoprire sotto i loro occhi i miracoli della natura: dal libro alla realtà, dalla teoria alla pratica. In un edificio di grande pregio, tenuto con grande cura, con le violette turchesi e gialle sui bordi delle finestre, lungo il susseguirsi dei vetri adornati da rondini in volo, ritagliate dalle copertine nere dei quaderni. O dai mandorli in fiore.

«Tante lezioni di cittadinanza – va avanti Stanizzi con un pizzico di irrefrenabile nostalgia – di educazione civica, mai messe in pratica prima di Grande nella scuola. L’impegno senza sosta per insegnare la lingua italiana, in un paese in cui si parla solo il dialetto cropanese. Una trovata originale per costringere gli scolari ad esprimersi in italiano, anche fuori dall’aula. Una sfida titanica, perché abituati fin dalla nascita a pensare e, naturalmente, a parlare esclusivamente in cropanese. Ci si vergogna ad esprimersi in lingua italiana, quel poco che si riesce ad imparare. Tanti e(o)rrori: “Cosa stai fando?” “Nooo, si dice facendo!!! Te l’ho detto mille volte!” Allora il maestro Saverio Grande escogita un sistema curioso ma molto efficace. A fine mattinata scolastica consegna ad uno scolaro un grande anello di metallo, denominato “oggetto”, l’allievo può disfarsene soltanto cedendolo a qualche suo compagno di classe che, uscito da scuola, viene sorpreso a parlare in dialetto. Ecco quindi gli “agguati” pomeridiani o serali ai compagni, da parte di chi ha l’oggetto, per toglierselo cogliendo l’amico in flagranza, mentre pronuncia anche una sola parola in dialetto. E chi lo riceve suo malgrado, si mette subito in azione per trovare un altro bambino che non si esprime in italiano, per disfarsi dell’oggetto “scottante”. Sì, perché sono guai per chi si presenta il giorno dopo a scuola con quell’anello. Il Professore Grande infatti infligge per punizione dieci pesanti rigate alle mani, e mai nessuno si lamenta, né alunni né genitori, perché capiscono che anche quello è un modo efficace per imparare».

«Un docente illuminato – conclude il giornalista Luigi Stanizzi – un giornalista onesto, un politico generoso, un uomo geniale che ha tracciato un solco profondo nella comunità di Cropani. E i cropanesi, grati, non lo dimenticheranno mai. Si spegne all’età di 71 anni a Roma, il 12 Marzo del 1998, a causa di gravi problemi cardiaci. Ora riposa al cimitero di Cropani». (rcz)