SANTA SEVERINA (KR) – Parte il progetto “Ci vediamo in biblioteca”

Parte a Santa Severina il progetto “Ci vediamo in biblioteca” dopo che nei giorni scorsi c’è stata la firma tra l’amministrazione comunale, vincitrice del bando Giovani in biblioteca, e la presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento politiche giovanili).

Ciò ha ufficialmente dato inizio al progetto “Ci vediamo in biblioteca”, del quale il Comune ha da poco avviato le attività di coordinamento, programmazione e organizzazione, necessarie per organizzare quanto previsto dal cronoprogramma.

Il sindaco Lucio Giordano ha espresso la propria soddisfazione per il risultato ottenuto, che «premia il valore di una proposta progettuale che contempla una rosa di attività che vedranno protagonisti giovani di età tra i 14 e i 35 anni. Con queste attività che si realizzeranno nel corso di un anno e mezzo, la biblioteca comunale diventerà il polo d’attrazione, il luogo da cui partire e a cui ritornare, la sede in cui saranno coinvolti non solo studenti, ragazzi inoccupati o disoccupati, giovani che intendono migliorare le loro competenze e la loro formazione, ma anche anziani, con il ruolo di testimoni privilegiati, nel tentativo di rafforzare attraverso la cultura i legami intergenerazionali e di promuovere la cultura locale trasmessa oralmente a dignità letteraria. Quindi i Giovani saranno protagonisti di tutte le attività progettuali e rappresenteranno, per l’amministrazione, un punto di riferimento per la costruzione di nuovi percorsi aggregativi».

Per la realizzazione del progetto l’amministrazione comunale si avvarrà della collaborazione dell’associazione Terra di Mezzo, partner fin dalla fase progettuale che, nel corso degli anni, ha maturato una grande esperienza, riconosciuta a livello nazionale, nella promozione della cultura e della lettura.

Con il progetto Giovani in biblioteca, la cui identità progettuale è racchiusa dal logo elaborato da Fernando Panza, si sperimenteranno strategie per avvicinare i giovani alla lettura, al mondo delle biblioteche, ma allo stesso tempo si promuoverà la riscoperta delle tradizioni locali, il ripensamento dei luoghi di incontro e socializzazione, l’ampliamento della conoscenza delle opportunità offerte dai bandi europei.

In questo progetto un ruolo determinante sarà svolto dall’Istituto omnicomprensivo “Diodato Borrelli”, la cui dirigente scolastica Antonella Ferrazzo, appassionata di “feste delle parole”, il cui nome è legato al Festival Sinapsi letterarie, è da anni impegnata nella promozione della lettura e ha sostenuto la partecipazione della propria scuola agli incontri di lettura ad alta voce della Terra di Mezzo negli ultimi due anni.

Il progetto Giovani in biblioteca ha già creato una rete di collaborazioni ampia che vede la presenza, oltre che dell’istituzione scolastica locale anche delle associazioni e cooperative che operano sul territorio, tra le quali la Pro Loco Siberene, la Cooperativa Aristippo, Itineraria Bruttii Onlus, l’associazione Anastasis.

Le prime attività in programma, che cominceranno nel mese di marzo/aprile e si concluderanno nel mese di giugno/luglio sono: Ad alta voce e Genius loci. Il programma e le modalità di iscrizione a queste attività, saranno rese note dall’amministrazione comunale e dall’istituzione scolastica tramite comunicazione sui propri canali.

Il presidente dell’associazione Terra di Mezzo ha dichiarato la disponibilità dell’associazione a organizzare alcune attività all’interno di percorsi di competenze trasversali e di orientamento (Pcto) e di percorsi estivi che potrebbero coinvolgere gli studenti del liceo e contribuire al recupero dei debiti formativi e al rafforzamento della motivazione ad apprendere. (rkr)

La maratona Rai tra Cutro e Crotone

di PINO NANOTre giorni di vera mobilitazione anche per la Rai, che a Cutro c’è già da venerdì 23 febbraio e rimarrà fino alla conclusione delle manifestazioni in programma per ricordare questa terribile tragedia del mare. 

In prima linea ci sarà il Caporedattore della Sede Rai della Calabria Riccardo Giacoia, che da vecchio cronista e da vecchio inviato sui grandi fatti di cronaca italiana, ha organizzato una vera e propria maratona di collegamenti con i TG regionali e con le reti Rai che chiederanno un collegamento in diretta per assicurare la presenza della TV di Stato sui luoghi della tragedia. 

Un impegno professionale fortemente voluto e condiviso con la direzione di Testata, Alessandro Casarin il direttore, e Roberto Pacchetti il condirettore responsabile per la Sede Calabrese, e che vedrà a Crotone e a Cutro l’intera squadra esterna della sede calabrese, parliamo di tecnici di alto profilo e di grande esperienza sul campo.

I giornalisti inviati sui luoghi della tragedia saranno Gabriella D’Atri, Lorenzo Gottardo, Ilaria Raffaele e Mariateresa Santaguida

I colleghi tecnici sono invece Emanuele Franzese, che è il Capo della produzione, poi Alessio Crupi, Flavio de Leo, Pasqualino Pedace e Franco de Cario. Nel corso delle dirette Riccardo Giacoia ha previsto anche la presenza di una serie di ospiti ed esperti che commenteranno quello che sta per accadere a Cutro e a Crotone in queste ore, e ricorderanno i dettagli della tragedia che si verificò esattamente un anno fa.

Rigorosamente in diretta anche l’edizione di lunedì di Buongiorno Regione, nel corso della quale la conduttrice Gabriella D’Atri darà conto di quanto sarà accaduto tra la notte di sabato e la notte di domenica sulla spiaggia di Steccato di Cutro.

Come sempre, una grande Rai, al servizio dell’informazione pubblica, e come sempre è stato anche in passato in occasione di tragedie simili a queste. (pn)

CROTONE – Gli studenti del Pertini-Santoni partecipano al progetto “PretenDiamo legalità”

Per il progetto “PretenDiamo legalità”, promosso dal ministero degli Interni di concerto con il ministero dell’Istruzione e del merito, gli studenti delle seconde classi del Pertini–Santoni di Crotone hanno incontrato funzionari e agenti della polizia postale e delle telecomunicazioni e della Questura locale.

Nell’ottica della prevenzione e con l’obiettivo di promuovere il ruolo dei giovani come protagonisti del cambiamento positivo per costruire città e società più inclusive contro ogni forma di razzismo, di intolleranza e discorsi d’odio, di violenza e di prevaricazione, sono state affrontate le tematiche della cittadinanza digitale, della sicurezza on line e dell’educazione all’affettività.

Il dialogo con gli studenti è partito proprio dal tema dell’educazione all’affettività, fondamentale per educare alla parità di genere, al superamento degli stereotipi sociali ed al contrasto alla violenza ed è stato trattato da Claudia Iasevoli, Claudia Spiricito e Chiara Lorenzo, agenti in servizio presso la Divisione Anticrimine e l’Ufficio Minori della Questura di Crotone le quali, dopo un lungo (purtroppo) elenco di nomi di Donne vittime di “femminicidio” hanno focalizzato l’attenzione degli studenti sulla importanza del rispetto reciproco e dell’empatia quale fisiologica componente di una relazione nonché sui segnali d’allarme, da non trascurare, che ne costituiscono la trasformazione “patologica” e la sua conseguente estrema pericolosità. Segnali che molte volte si trascurano o si minimizzano fino a trovarsi coinvolti in una relazione “tossica” che può giungere ad un esito drammatico.

Ed invece, dal tunnel dell’odio si deve uscire. Una relazione “tossica” va interrotta senza se e senza ma. Con l’aiuto della famiglia, degli amici, senz’altro, ma soprattutto rivolgendosi alla forze dell’ordine e denunciando quanto sta accadendo. Oggi, grazie alle nuove norme del Codice rosso, le forze di polizia e la magistratura devono agire in tempi rapidissimi, fondamentali per scongiurare che il nome di una ennesima, nuova, vittima salga tragicamente agli onori della cronaca nera per poi finire nell’oblio.

Molti di questi segnali d’allarme, d’altronde, oltre a manifestarsi nella realtà concreta di un rapporto, si manifestano nella realtà virtuale da cui i giovani sono ormai conquistati da tempo con il rischio, in caso di un uso inconsapevole del web, di una evoluzione estremamente pericolosa per la vasta platea di potenziali vittime di manifestazioni di odio in rete come il bullismo e cyberbullismo, il body shaming ed il revenge porn.

Su questi ultimi temi è poi intervenuto il viceispettore Otello Chimenti della polizia postale e delle telecomunicazioni che da anni ormai infaticabilmente incontra gli studenti per informarli e formarli ad un corretto utilizzo della rete e che anche oggi non poteva mancare per dare il prezioso contributo, derivante dalla sua lunga esperienza, ai temi trattati.

A conclusione dell’incontro, coordinato dai proff. Elisabetta Barbuto e Roberto Rossitti che hanno portato ai relatori, agli studenti ed ai docenti, il saluto della dirigente, dott.ssa Annamaria Maltese, numerose le domande degli studenti cui ha risposto, oltre ai relatori, anche il dr. Lorenzo Manna, commissario presso la Questura di Crotone.

«Per noi – ha dichiarato una giovanissima studentessa – una esperienza significativa e molto importante di cui faremo senz’altro tesoro nei rapporti umani ed affettivi. Denunciare fa paura ma va fatto se qualcuno ti soffoca la vita con il suo odio. Ed una riflessione importante va fatta anche da chi l’odio lo manifesta nei confronti degli altri. Sono sicura, ha poi concluso, che incontri come questo servono a difendersi ma anche a cambiare rotta se si è intrapresa una brutta strada perché stare insieme significa accettarsi l’un l’altro con i nostri pregi ma anche con le nostre debolezze umane. E a rispettarsi. Sempre e comunque». (rkr)

CROTONE – S’inaugura la mostra “I sogni attraversano il mare”

Domani pomeriggio, a Crotone, alle 16, al Museo di Pitagora, sarà inaugurata la mostra I sogni attraversano il mare realizzata da Il Crotonese in occasione dell’anniversario della strage di migranti avvenuta a Steccato di Cutro a causa del naufragio dell’imbarcazione Summer Love.

L’esposizione, inserita nelle manifestazioni organizzate dalla Rete 26 febbraio per ricordare la Strage di Steccato di Cutro, resterà aperta fino al 26 pomeriggio. Successivamente sarà trasferita, a cura del Consorzio Jobel, nella sala mostre del Museo archeologico di Capocolonna.

Saranno esposte 94 immagini, un numero che rievoca le vittime di quel drammatico evento, scattate dal direttore de il Crotonese, Giuseppe Pipita, che è stato il primo giornalista ad arrivare sulla spiaggia del naufragio. Sono fotografie che raccontano quanto accaduto dal 26 febbraio tra Cutro e Crotone.

Una mostra che parte dai momenti drammatici del naufragio e descrive quanto accaduto successivamente: dalla camera ardente del Palamilone, alla visita del presidente Mattarella, dal Consiglio dei ministri a Cutro, alla protesta dei peluche, alle iniziative dei cittadini per chiedere verità e giustizia. Ogni immagine è accompagnata da una breve citazione tratta da testimonianze dei sopravvissuti, da articoli pubblicati in quei giorni, da brani di scrittori, poeti e cantanti che servono a ampliare il significato delle immagini.

«Il titolo della mostra, ‘ I sogni attraversano il mare’ – ha spiegato Giuseppe Pipita – è provocatorio: vuole sottolineare che donne, bambini e uomini sono scappati dai regimi totalitari verso l’Europa per cercare di realizzare i propri sogni: sogni di una vita libera, dignitosa. Sulla spiaggia di Steccato di Cutro, sulla spiaggia di un Paese europeo, però, hanno attraversato il mare solo i loro sogni perché le politiche dei paesi europei continuano a sbarrare le strade a chi è in cerca di diritti. A chi sognava di correre con quelle scarpette rimaste tra i flutti del mare». (rkr)

CROTONE – Una giornata di formazione per la Simeup

Una giornata di formazione molto importante. Il 9 febbraio scorso è stata una giornata speciale per la Simeup Crotone, si è svolto infatti un importante corso obbligatorio di retraining dedicato agli istruttori nazionali certificati secondo le ultime linee guida Ilcor 2020, un momento di crescita professionale e personale che ha visto la partecipazione massiccia dei membri della società scientifica.

Il corso è stato reso significativo dalla presenza di illustri figure, a cominciare dalla dott.ssa Stefania Zampogna, presidente nazionale della Simeup e primario della Uoc Pediatria di Crotone e responsabile del centro di riferimento Simeup per Italia Meridionale, il dott. Giovanni Capocasale e la dott.ssa Anna Maria Sulla, rispettivamente direttore di centro e del corso, nonché past president della Simeup Calabria e la partecipazione della vicepresidente Calabria, dott.ssa Rita Dolceamore. Questa affluenza di figure di spicco ha conferito un alto valore al corso, sottolineando l’importanza che la società scientifica attribuisce alla formazione continua dei propri membri.

La dott.ssa Stefania Zampogna ha dichiarato: «Tanto è stato l’entusiasmo vissuto durante la giornata formativa , caratterizzata non solo dai contenuti scientifici ma anche dal grande senso di appartenenza che tutti gli istruttori hanno manifestato, riconoscendo il modello formativo Simeup Calabrese da sempre considerato la Patria della nostra società».

Il corso guidato dall’istruttore nazionale e coordinatore delle professioni sanitarie dott. Daniele Ermanno, ha assicurato un’organizzazione impeccabile e una conduzione fluida dei temi trattati. Impeccabile la presenza della dott.ssa Paola Carosi e dal dott. Michele Quero.

La Dott.ssa Paola Carosi: «Nel nostro incontro abbiamo sperimentato e approfondito quanto le emozioni presenti interferiscano nel processo di comunicazione e come rendere quest’ultimo più efficace. Abbiamo anche appreso tecniche di respirazione, utili ed efficaci per rendere possibili interventi sulla emotività in situazioni di stress e/o traumatiche. Abbiamo provato tutti a “toccare” le nostre emozioni attraverso una esercitazione in circle time molto sentita».

Gli argomenti esposti durante il corso hanno spaziato dall’analisi del concetto di appartenenza e passione alla Simeup condotto dalla dott.ssa Anna Maria Sulla, nel contesto della formazione e dell’insegnamento, fino all’esplorazione dei nuovi strumenti didattici disponibili. Sono emerse relazioni focalizzate sugli elementi fondamentali di un arresto cardiaco e il valore degli istruttori laici all’interno della società scientifica, evidenziando il ruolo cruciale che essi ricoprono all’interno della comunità.

L’entusiasmo e l’attenzione dimostrati dai partecipanti hanno confermato il successo del corso, sottolineando quanto sia fondamentale investire nelle risorse umane e nella loro formazione continua. La Simeup Crotone, con il suo impegno e la partecipazione attiva dei suoi membri, si è confermata come una realtà solida e valida a livello regionale e non solo, supportata da un team che si identifica non solo come un gruppo di colleghi, ma come una vera e propria famiglia.

In conclusione, il corso di retraining del 9 Febbraio ha rappresentato un momento di crescita e rinnovamento per la Simeup Crotone, consolidando ulteriormente il suo ruolo come punto di riferimento per la formazione e lo sviluppo professionale nel settore sanitario e non solo della Regione Calabria. (rkr)

MELISSA (KR) – “Basta vittime sulla strada statale 106” ricorda Antonio Francesco Dati

Domenica 25 febbraio, alle 17 al Grand hotel Balestieri di Torre Melissa, l’organizzazione di volontariato “Basta vittime sulla strada statale 106” ricorderà Antonio Francesco Dati nel giorno in cui avrebbe compiuto 30 anni.

L’evento si chiama “Buon compleanno Antò…” e prevede i saluti di Leonardo Caligiuri (Presidente dell’odv “Basta vittime sulla strada statale 106”), di don Pino Mauro (parroco della chiesa del Ss. Crocifisso di Torre Melissa), e di don Pino Giorno (parroco della chiesa di San Nicola vescovo di Melissa). Interverranno la dott.ssa Marina Agostino (dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII di Melissa) e Maria Francesca Lonetti (mamma di Antonio Francesco Dati). Conclude l’ing. Fabio Pugliese (direttore operativo dell’odv “Basta vittime sulla strada statale 106”).

Nella tarda serata del 31 luglio 2022 l’intera Calabria è stata travolta dalla notizia dell’ennesima tragedia stradale avvenuta sulla Statale 106. Nel tratto di strada all’altezza della nuova rotatoria che permette l’ingresso nell’abitato di Cirò Marina morirono sul colpo Antonio Francesco Dati di 28 anni, residente nel Comune di Melissa e Cataldo Francesco De Novaro di 30 anni, residente a Cirò Marina.

Nel tragico impatto fu coinvolto anche Marcello Agresta di 24 anni, giovane residente a Rocca di Neto che lottò tra la vita e la morte fino al pomeriggio del 17 agosto, quando il suo cuore cessò di battere per sempre nell’ospedale di Catanzaro.

Quello non fu solo un incidente che provocò la scomparsa di tre giovani figli della nostra Calabria ma fu, soprattutto, un avvenimento tragico che segnò profondamente le comunità di Cirò Marina, Rocca di Neto e Melissa, nella provincia di Crotone.

Nell’ambito dell’iniziativa sarà presentato anche il libro dedicato ad Antonio Francesco Dati, un volume che racconta la vita ed i pensieri annotati del giovane che da poco si era laureato a Bari diventando agronomo e che, per scelta, aveva deciso di rimanere in Calabria poiché fortemente convinto che la nostra terra avesse bisogno di giovani professionisti per progredire e svilupparsi.

L’iniziativa, fortemente voluta dall’odv “Basta vittime sulla strada statale 106”, è aperta a tutti e segnerà un momento di sensibilizzazione sul rispetto del codice della strada e, quindi, sull’educazione stradale; ribadirà l’importanza del rispetto della vita umana quale valore assoluto; farà memoria sulla vita di Antonio Francesco Dati affinché quanto accaduto a lui non possa ripetersi mai più.

L’iniziativa, infine, sarà anche utile per ricordare le 8 vittime della statale 106 dall’inizio dell’anno fino ad oggi. Sono 7 i giovani che hanno perso la vita sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”: Antonella Romeo, di 19 anni, Elisa Pelle, di 25, Domenico Romeo, di 28, e Teresa Giorgi, di 35, Mattia Porto, di 19 e Alfedo Aleardi, di 32, e Marco Pezzati di 31 anni insieme al dott. Maurizio Docimo di 65 anni. (rkr)

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Il Comune dona alle scuole il libro di Fulciniti

Il Comune di Isola Capo Rizzuto dona alle scuole il libro di Vitaliano Fulciniti. Questa mattina sono state consegnate le copie del libro intitolato “Ovunque – Qualcuno, storie di condivisione e accoglienza”, scritto dall’ex direttore del centro d’accoglienza di Sant’Anna, alle scuole del territorio. Il testo rappresenta la terza parte di una trilogia sull’immigrazione e trae ispirazione dall’esperienza dell’autore come direttore del centro di accoglienza per richiedenti asilo di Sant’Anna. Alla presentazione del libro hanno partecipato i dirigenti scolastici delle scuole “Karol Wojtyla”, “Gioacchino da Fiore” e della paritaria parrocchiale “Formare educando” alla presenza del sindaco Maria Grazia Vittimberga e del consigliere con delega alla Pubblica istruzione Carlo Cassano.

«Il libro “Ovunque qualcuno” – sottolinea Fulciniti ai dirigenti – racconta non solo storie di immigrazione, ma anche storie di emigrazione, evidenziando le scelte compiute dai nostri connazionali che hanno lasciato l’Italia alla ricerca di migliori opportunità di vita. Nasce dalle domande di alcuni bambini che mi chiedevano la differenza tra i nostri nonni emigrati all’estero e i migranti di oggi, cosi ho deciso di approfondire attraverso storie reali».

In questo testo Fulciniti esplora le diverse sfaccettature dell’emigrazione, tratteggiando un quadro sociale, culturale e storico dell’argomento. Le copie del libro sono state distribuite con l’intento di trasmettere ai ragazzi i valori dell’amore e della condivisione, un gesto promosso dall’amministrazione comunale tramite l’impegno del consigliere con delega all’istruzione Carlo Cassano che afferma: «L’obiettivo principale è quello di contrastare il clima d’odio che sembra diffondersi tra i giovani, ponendo l’accento sul legame storico che unisce le partenze dei nostri nonni verso il Nord Italia o l’estero alla situazione dei migranti che oggi lasciano i loro paesi di origine». (rkr)

SANTA SEVERINA (KR) – Domani la premiazione delle borse di studio “Salvatore Cucè”

Domani, venerdì 23 febbraio, doppia cerimonia per la consegna di 12 borse di studio in memoria di Salvatore Emmanuel Cucè. La prima cerimonia per la consegna delle borse di studio agli studenti risultati vincitori in un progetto avente come tema la sicurezza sul lavoro è in programma, per le 9 di domani, presso l’Auditorium del liceo classico di Santa Severina. La seconda cerimonia, prevista per le 11, si terrà presso la biblioteca della scuola secondaria di primo grado “A. Iaquinta” di Roccabernarda.

La decisione di istituire le dodici borse di studio in ricordo del trentatreenne operaio di Roccabernarda fu presa e comunicata, nel corso del convegno “Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro: partiamo dalla scuola” che si tenne lo scorso mese di novembre, dai rappresentanti dell’associazione “Amici di Salvatore”, nata in ricordo di Salvatore Emmanuel Cucè, e dai rappresentanti della Fillea Cgil, il sindacato a cui Salvatore era iscritto.

A entrambe le manifestazioni saranno presenti, tra gli altri, Antonio Di Franco, della segreteria nazionale Fillea Cgil, Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria, Simone Celebre, segretario generale Fillea Cgil Calabria, Enzo Scalese, segretario generale Cgil Area Vasta Cz, Kr, Vv, e i rappresentanti dell’associazione “Amici di Salvatore”.

«Per la Fillea Cgil – spiega Simone Celebre – le manifestazioni di venerdì vogliono essere un esempio di come la scuola possa collaborare al fine di focalizzare l’attenzione sui giovani e sulla loro formazione. La scuola svolge, nella società, una funzione fondamentale di promozione umana, favorisce l’autonomia del pensiero e della decisione, apre alla responsabilità personale, forma il carattere, rende sensibili ai problemi sociali, introduce alla cultura della democrazia ed educa al futuro. La vita di ognuno di noi non è mai frutto del caso o di un destino, ma il risultato di una fatica e di un preciso percorso che coinvolge genitori, insegnanti, educatori ma anche tutti i membri delle comunità in cui viviamo. Con la consegna delle dodici borse di studio vogliamo ricordare soprattutto ai giovani, che la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro va nutrita e coltivata. Le manifestazioni di venerdì arrivano dopo lo sciopero nazionale di due ore proclamato dopo la strage sul lavoro avvenuta a Firenze con i 5 morti nel cantiere Esselunga e le recenti morti nei cantieri (più di 40 nei primi 15 giorni di febbraio)».

Continua Celebre: «Ormai è provato che più lunga è la catena degli appalti più si risparmia sulla sicurezza e sul salario dei lavoratori: solo chi non è stato mai in un cantiere può affermare il contrario. L’ultimo subappaltatore del subappaltatore dell’appaltatore principale che ha contrattualizzato l’opera già con un forte ribasso per produrre un minimo di profitto non potrà che tagliare sulla sicurezza, sui controlli e sul salario dei lavoratori. Servono cose concrete e noi chiediamo di procedere immediatamente a estendere le tutele e la normativa degli appalti pubblici a tutti quelli privati, servono competenze specialistiche e tempi di reazione celeri per evitare altre morti; rafforzare gli organismi di controllo procedendo ad assumere ispettori tecnici sia nelle Asl che presso gli Ispettorati territoriali del lavoro; infine, serve procedere all’attuazione di quanto previsto dalla legge 81/08 in materia di qualificazione delle imprese, la cosiddetta “patente a punti”». (rkr)

MELISSA (KR) – Successo per le manovre salvavita

Anche a Melissa ci si forma per conoscere le manovre salvavita che possono essere fondamentali in alcuni particolari e drammatici momenti.

Il 17 febbraio si è tenuto il secondo corso di formazione Blsd (Basic life support and defibrillation) presso la scuola Giovanni XXIII. Questa iniziativa, volta a formare il personale laico e sanitario sulle pratiche di rianimazione cardiopolmonare, ha rappresentato un importante passo avanti per la comunità locale.

La formazione Blsd è cruciale per fornire le competenze necessarie per intervenire in caso di arresto cardiaco, salvando vite in situazioni di emergenza. Il coinvolgimento del personale laico amplia la rete di individui pronti a rispondere in modo tempestivo e efficace a tali situazioni critiche.

Si è trattato di un corso altamente partecipato e coinvolgente, durante il quale i partecipanti hanno avuto l’opportunità di acquisire conoscenze fondamentali sulla rianimazione cardiopolmonare, sull’utilizzo del defibrillatore e sulle procedure di emergenza. L’entusiasmo e l’impegno dimostrati dai partecipanti hanno reso l’esperienza formativa estremamente gratificante e promettente per il futuro della sicurezza e del benessere nella comunità di Melissa.

«Un ringraziamento speciale va alla scuola Giovanni XXIII di Melissa e al dirigente scolastico per la loro preziosa collaborazione e il sostegno nell’organizzazione di questo corso di formazione. Senza il loro impegno e la loro disponibilità, non sarebbe stato possibile realizzare un evento così significativo e benefico per la comunità», è scritto in un comunicato.

Il coinvolgimento del personale laico rappresenta un passo avanti nella promozione della sicurezza e della prontezza nell’affrontare situazioni di emergenza nella nostra città. L’importanza di una formazione diffusa sulle pratiche di rianimazione cardiopolmonare non può essere sottolineata abbastanza, e questo corso ha dimostrato il potenziale trasformativo di un’impegno comunitario condiviso verso la salute e il benessere di tutti.

«Guardando al futuro – è ancora scritto nella nota – ci auguriamo che iniziative simili possano continuare a crescere e ad avere un impatto positivo sulla nostra comunità, preparando sempre più persone a essere pronte ad agire in caso di emergenza e a salvare vite umane». (rkr)

CROTONE – Un anno dopo Cutro, l’iniziativa “Noi non dimentichiamo”

Si intitola Noi non dimentichiamo l’iniziativa in programma per mercoledì 21 febbraio, alla Lega Navale di Crotone e organizzata da Cgil Calabria e Cgil Area Vasta, insieme a l’Arci, La Cooperativa Agorà Kroton, l’Anpi, la Cooperativa Sociale Baobab, la Cooperativa Sociale Kroton Community, la Prociv Arci Isola di Capo Rizzuto, e la Cooperativa Sociale Orizzonti Nuovi.

All’iniziativa, che inizierà alle 15, saranno presenti oltre alla Segretaria Logiacco, la Segretaria Nazionale Cgil, Maria Grazia Gabrielli, Sara Palazzoli, Inca nazionale, Filippo Sestito, Arci Crotone aps; Alidad Shiri, rappresentante dei familiari delle vittime, monsignor Francesco Savino, vice presidente Cei per l’Italia meridionale, Mimmo Lucano, già sindaco di Riace, Filippo Miraglia, Arci nazionale, Vincenzo Voce, sindaco di Crotone. A moderare l’incontro il giornalista Salvatore Audia, direttore di Esperia Tv.

Nella seconda parte saranno presenti ed interverranno Gaetano Rossi, Prociv Arci Isola Capo Rizzuto, Giusy Acri, Anpi, Richard Braude, Arci porco rosso Palermo, don Rosario Morrone, direttore ufficio diocesano per la catechesi, Vincenzo Montalcini, giornalista. Modererà Fabio Raganello, cooperativa Agorà Kroton.

«Lo scopo – viene spiegato in una nota – è non solo quello di ricordare ed esprimere nuovamente cordoglio per le quasi cento vite perse in mare, tra i quali numerosi bambini, ma anche quello, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, di riflettere e denunciare».

«Il decreto Cutro non ha risolto il problema degli sbarchi e non ha migliorato le condizioni e le prospettive dei migranti – ha dichiarato Celeste Logiacco, segretaria Cgil Calabria con delega all’Immigrazione – anzi, le ha ulteriormente peggiorate. Ecco perché riteniamo non sia più rinviabile promuovere soluzioni e politiche di immigrazione e accoglienza diverse da quelle attuali. Accoglienza che la nostra Calabria continua a praticare ma che crediamo possa essere fatta in maniera diversa».

«Indispensabile, in tal senso – ha aggiunto – partire dalle opportunità dell’immigrazione per la nostra terra, dal ripopolamento delle zone interne destinate allo spopolamento, alla mancata chiusura delle scuole, fino alla riscoperta degli antichi mestieri». (rkr)