CROTONE – Caterina Villirillo chiede all’Aterp i locali della sede per “Libere donne”

In una lettera indirizzata alla sig.ra Iannini, dottoressa Maria CarmelaCaterina Villirillo, presidente dell’Associazione Libere Donne Crotone, ha denunciato come «i suoi colleghi dr. Ambrogio Mascherpa e Paolo Petrolo hanno, purtroppo, dimenticato le promesse e gli impegni assunti».

«E allora le scrivo, il presente appello – si legge –, davanti a tutta la Calabria come Presidente dell’Associazione “Libere Donne”, come donna e soprattutto come mamma del giovane Giuseppe Parretta, ucciso il 13.01 2018, a Crotone, in via Ducarne, 35 (nel Centro Storico). Sono delusa, confusa e sbalordita, e mi sto chiedendo perché in uno Stato di diritto come il nostro, una mamma come me, che ha già il suo dolore, che ha tutti i documenti in regola, debba aspettare anni, per avere le chiavi del locale, assegnato all’Associazione che presiedo, nel lontano 24 gennaio 2019 e sito a Crotone, in Via Messina n.20».

«C’è stata e sussiste ancora – ha evidenziato – molta superficialità nel mettere la mia vita, quella dei miei figli e quella delle volontarie a rischio, dimenticandosi di quell’atto di consegna firmato, in illo tempore, negli uffici del dr. Mascherpa, Commissario Aterp dell’epoca. Inoltre voglio sottolinearle che l’avvocato Petrolo, incontratomi nei vostri uffici in diversi episodi, dove più volte si è messo in comunicazione con il mio avvocato Emanuele Procopio, aveva dato ampie rassicurazioni, alla sottoscritta ed anche agli addetti dell’ufficio stampa dell’Associazione “Lidu” di Roma, che avrebbe consegnato l’immobile al più presto, ma ancora quel giorno addì da venire».

«Mi rivolgo a lei, alla sua sensibilità di donna e madre – ha continuato –, affinché ponga fine a questo calvario e faccia, quanto nelle sue possibilità, perché vengano consegnate le chiavi, della precitata sede di Via Messina, 20, prima che succeda qualche altra tragedia. Qui, dove il sole non batte quasi mai, nulla è cambiato, spaccio di droga e criminalità organizzata, purtroppo, la fanno ancora da padroni».

«Sono trascorsi 5 anni che mio figlio è stato ucciso – conclude la lettera – proprio per la prossimità della sede di via Ducarne con ambienti criminali, e ahimè mi vedo costretta ancora a scriverle. Non credo sia necessario aggiungere altro. Rimango disponibile per qualsiasi confronto». (rkr)

Nelle Camere del Lavoro di CZ, KR e Vibo nasce lo Sportello di Educazione Finanziaria

Sarà attivo, nelle sedi delle Camere del Lavoro della Cgil di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, lo Sportello di Educazione Finanziaria, ideato con l’obiettivo di offrire ai cittadini un percorso di consapevolezza sui bisogni presenti (gestione dei consumi e indebitamento) e futuri (obiettivi di vita, pensione, protezione). Il servizio si propone di favorire comportamenti responsabili orientati alla messa in sicurezza del bilancio familiare.

Lo hanno reso noto la Cgil Area vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, la Fisac Cgil in collaborazione con la Federconsumatori Calabria.

L’obiettivo principale dello sportello è di aiutare le persone e le famiglie a gestire al meglio le risorse di oggi e a programmare il proprio futuro, nonché quello dei propri figli. Ciò sarà possibile grazie a una consulenza professionale fornita da educatori finanziari qualificati, esperti del settore, che accompagneranno e supporteranno i cittadini nell’individuare e pianificare la realizzazione dei propri obiettivi di vita. Tra questi, rientrano l’acquisto della casa, l’istruzione universitaria per i figli, la costruzione di una pensione adeguata, e altro ancora.

L’iniziativa rappresenta un importante passo verso la promozione di una maggiore consapevolezza finanziaria all’interno della comunità: i cittadini interessati possono usufruire di questo servizio gratuito, in modo da acquisire le competenze necessarie per una gestione finanziaria responsabile e orientata al futuro. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare direttamente le Camere del Lavoro della CGIL nelle sedi di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. (rcz)

CROTONE – Ordini e associazioni chiedono di essere coinvolti per il rifacimento di Piazza Pitagora

La riqualificazione di Piazza Pitagora a Crotone deve essere il più condivisa possibile. Questo il senso di un documento firmato dall’Ordine degli architetti di Crotone, da quello degli ingegneri e dal Collegio provinciale dei geometri insieme alla partecipazione delle associazioni Confartigianato, Confcommercio, FenImprese, Confesercenti e Cna e diretto al Comune.

«L’amministrazione comunale – è scritto nella nota – annuncia la volontà di avviare un progetto di riqualificazione di Piazza Pitagora, un significativo spazio pubblico riconosciuto come un potenziale attrattore turistico per la città. L’iniziativa, finalizzata a migliorare l’aspetto estetico, la funzionalità e l’accessibilità della piazza, non può non ricevere un caloroso sostegno da parte di associazioni di categoria e ordini professionali. In risposta alle frequenti richieste di interventi da parte di vari settori della comunità nel corso degli anni (es. progetto centro commerciale naturale), l’amministrazione comunale si impegna a rispondere con azioni concrete per valorizzare questo spazio pubblico fondamentale».

Continua il comunicato: «Considerando l’importanza strategica dell’idea, si ritiene essenziale coinvolgere un ampio spettro di interessi e rappresentanze. Le associazioni di categoria e gli ordini professionali accolgono positivamente l’annuncio, ma sottolineano l’importanza di riconoscere e coinvolgere attivamente le competenze e le prospettive diverse presenti nella comunità per garantire un progetto partecipato e rappresentativo. L’obiettivo ambizioso di trasformare Piazza Pitagora in un “salotto moderno della città” che favorisca gli scambi culturali, sociali ed economici è da ritenersi come prioritario. Pertanto i cittadini, le associazioni, gli ordini professionali si aspettano che L’Amministrazione comunale si attivi per invitare la comunità a partecipare al confronto e alla condivisione di idee, riconoscendo che questa partecipazione attiva contribuirà a rendere il progetto più inclusivo e rispondente alle reali esigenze cittadine».

«Al fine di garantire un processo decisionale equo e rappresentativo – conclude il documento – le associazioni e gli ordini professionali chiedono l’istituzione di un tavolo di confronto che coinvolga i vari portatori di interessi. Questo passo è ritenuto indispensabile per assicurare una progettazione che rifletta le diverse voci della comunità e che soddisfi le aspettative di tutti i cittadini in un’ottica di visione futura della città». (rkr)

CROTONE – All’Istituto Rosmini il quarto appuntamento con “L’Umanità raccontata”

Sarà l’Istituto Rosmini il protagonista del quarto appuntamento con “L’umanità raccontata”, progetto itinerante proposto dall’associazione E io ci sto, che tramite una mostra fotografica e una serie di incontri tematici punta a sensibilizzare i più giovani sull’arte e il concetto di migrazione, facendo tappa in 15 scuole crotonesi. A partire da domani, martedì 9 gennaio, presso la sede del Principe di Piemonte (via Santa Croce, 110). Per l’occasione saranno presenti: Vincenzo Voce, sindaco di Crotone; Filly Pollinzi, assessore alle politiche sociali del Comune di Crotone; Fabrizio Oliverio, dell’associazione E io ci sto; Vincenzo Montalcini, autore del libro “Quale Umanità?” e Francesco Pupa, che proporrà il reading tratto dal libro di Montalcini.

“L’umanità raccontata” è un progetto itinerante della durata di sei mesi, finanziato dal Comune di Crotone, in cui all’interno dei diversi istituti scolastici verrà allestita la mostra fotografica collettiva Thàlatta! Thàlatta! a cura di Giada De Martino e contemporaneamente sarà presentato “Quale umanità?”, libro di Vincenzo Montalcini, attraverso il reading dell’autore e attore Francesco Pupa. L’allestimento sarà impreziosito da una scenografia creata dall’artista e scultore Gaspare Da Brescia dal nome “Poesie interrotte”raffigurante una imbarcazione spezzata con impresse le frasi della poesia “Alì dagli occhi azzurri” di Pier Paolo Pasolini.

“Quale Umanità?” è il libro scritto da Vincenzo Montalcini, che racconta le prime due settimane successive al naufragio di Steccato di Cutro: dalla terribile mattina del 26 febbraio fino alla grande manifestazione che si è svolta sulla stessa spiaggia quattordici giorni dopo. C’è il racconto della prima cronaca in diretta sul luogo, a pochissime ore dell’impatto con la secca da parte della “Summer Love”, il caicco partito quattro giorni prima dalla Turchia e distruttosi a 100 metri da quel traguardo tanto sognato. Ci sono le storie di chi sognava una vita diversa, delle famiglie e dei bambini vittime della tragedia. Il libro racconta anche il modo in cui la città di Crotone ha vissuto la vicenda, la solidarietà dimostrata e i messaggi d’ affetto lasciati in quello che è diventato “il muro del pianto del Palamilone”. L’instant book fotografa, inoltre, il grande lavoro di assistenza, ascolto e supporto che è stato fornito dal servizio sociale professionale di Crotone, la cui esperienza e testimonianza diretta potrà essere messa a disposizione delle scuole che vorranno approfondire e conoscere tutti quelli che sono i servizi di cui oggi dispone l’ente locale.

Durante ogni presentazione verrà proiettato anche un video con le cronache di quei giorni. Il libro ha le prefazioni di Angela Caponetto (RaiNews24) e Elvira Terranova (Caposervizio Adn Kronos Sicilia) e nella seconda ristampa sono presenti alcuni QR code che, una volta inquadrati con i propri smartphone, rimandano alle dirette realizzate proprio in quei giorni relativi a quelle parti del libro. Un modo per coinvolgere i ragazzi nella lettura, anche con l’utilizzo dei propri smartphones. Di conseguenza, si parlerà anche di un utilizzo responsabile dei nuovi strumenti di comunicazione, dei social network. Si leggeranno le storie dei ragazzi della stessa età, che purtroppo non ce l’hanno fatta e quella di altri due giovani sopravvissuti che, per prima cosa, hanno espresso il desiderio di andare a scuola.

Il progetto si rivolge a studenti che frequentano le scuole secondarie di primo e secondo grado e grazie all’allestimento che durerà circa 7/10 giorni all’interno di ogni istituto, gli interessati potranno fruirne organizzando sessioni di studio sull’argomento con una didattica innovativa e immediata. Da ciò deriva l’idea di un contest finale, dal titolo omonimo del progetto, in cui alla fine dell’evento i ragazzi coinvolti potranno dare libero sfogo alla propria creatività su un argomento tanto delicato quanto importante.

Thàlatta! Thàlatta! rimanda al greco Θάλαττα! θάλαττα! – ossia il mare sognato e sospirato che Senofonte narra nella sua Anabasi, che fece esplodere i greci in quelle “grida immense” sul monte Teche. Lo stesso mare che ogni giorno diventa scenario di pericolo, di ferocia, ma anche di speranza e di salvezza. La mostra fotografica dal titolo omonimo curata da Giada De Martino, è una collettiva di ricerca che esplora attraverso i singolari punti di vista di diversi autori, il complesso tema dell’immigrazione, prendendo in considerazione la metafora del “viaggio” come punto di partenza per affrontare l’urgenza che questa condizione ha nella contemporaneità. Comprende una selezione di immagini tratte da “Primo sonno. Nella pancia della balena”, progetto fotografico del regista e filmmaker Matteo Delbò; una selezione di dieci fotografie tratte dal lavoro di ricerca “Mapping Migration” prodotto dal fotografo Alfredo D’Amato; e un’installazione audiovisiva dall’archivio “Libera Espressione”, indagine di ricerca documentaria dell’isola di Lampedusa, curata da Antonino Maggiore. (rkr)

Il surreale campanilismo dei calabresi a proposito del Capodanno

di SERGIO DRAGONE – La surreale guerra di Capodanno combattuta a colpi di rivendicazioni sui numeri dei partecipanti nelle principali piazze della regione e sulla qualità dell’offerta artistica suscita un po’ di ilarità e un po’ di preoccupazione. Rappresenta un’evoluzione del campanilismo calabro, passato in mezzo secolo dai moti per il Capoluogo ai moti per Amadeus.

Certo, meglio gli imbarazzanti lustrini di Malgioglio che il fumo delle barricate a Sbarre e Santa Caterina. Meglio i superstiti dei Ricchi e Poveri che i superstiti dei Boia chi Molla. Ma come non ammettere che questa stupida competizione rappresenta un’involuzione culturale preoccupante che sposta su un terreno frivolo la competizione tra i territori. Crotone, Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia più che schierare big più o meno attempati sui palchi del Capodanno, sciorinare cifre più o meno attendibili sulle persone in piazza, rivendicare supremazie culturali, bene farebbero a poggiare la concorrenzialità su fatti e progetti concreti, duraturi e che vadano oltre lo spazio di una notte. Ovviamente, è un bene che le città abbiano festeggiato l”arrivo del nuovo anno.

E i numeri registrati su Rai Uno da L’Anno che Verrà giustificano abbondantemente l’investimento della Regione. Al contrario dell’inquietante pista di pattinaggio a Milano. Quel che voglio dire è che i calabresi farebbero molto male ad adagiarsi sugli allori di una notte più o meno magica. O attardarsi su questa inedita versione del campanilismo, inseguendo primati di cartone. Si facciano funzionare le città, gli ospedali, gli impianti di depurazione, le scuole e le università.

È questo il terreno del sano campanilismo che mi piacerebbe vedere in Calabria. (sd)

PALLAGORIO (KR) – Al Muzè la mostra Echi dal passato

Un evento dedicato alle tradizioni del mondo dell’arberia si è tenuta al Muzè Spazio Arberia di Pallagorio. La serata è stata inaugurata con l’emozionante apertura della mostra fotografica “Echi dal Passato” di Grazia Beatrice Posteraro, onorata da Raffaella Liuzzo, nipote delle ultime cantrici arbereshe di Pallagorio, Teresina e Raffaelina Ammirati che hanno mantenuto in vita e donato a studiosi e ricercatori un patrimonio di canti, aneddoti e racconti dell’arberia crotonese.

Il gruppo folk Oreste Ventrice di Shën Kolli ha incantato il pubblico con il suggestivo Ballo Tondo, riportando in vita le tradizioni attraverso la danza a serpentina e il canto antico. Un coinvolgimento che ha spinto adulti e bambini a ballare insieme la Vagha che è ritornata a Pallagorio dopo tanti anni. Particolarmente apprezzato lo show cooking della cucina arbëreshe con Rosina, Franca e Augusta, presentando le deliziose dromësat, la pasta benedetta e i kulomoli. Giovanni Bellio e Nicola Basile hanno tenuto un’esibizione magistrale, intrattenendo la serata con la loro straordinaria musicalità.

«La cultura arbëreshe – ha detto Ettore Bonanno di Fili Meridiani e Instaruga – è un patrimonio prezioso che va preservato e celebrato. Siamo entusiasti di aver realizzato iniziative come Una notte al Muzé e tante altre, che contribuiscono a promuovere e preservare le radici culturali della nostre comunità. Attività come queste stimolano tutti a ricercare pezzi della propria identità che si stanno progressivamente perdendo o deteriorando. Dobbiamo continuare a lavorare sul recupero della memoria comunitaria, sul racconto e sulla promozione e sull’accesso al patrimonio culturale e linguistico ad un pubblico sempre più vasto. Si tratta di un’esperienza straordinaria e rivolgo un invito aperto a tutti coloro che vogliono condividere la bellezza delle tradizioni Arbëreshe: venite a trovarci in Arbëria». (rkr)

Saccomanno (Lega): Grazie a Occhiuto la Calabria nel mondo

Il commissario regionale della Lega, Giacomo Saccomanno, ha evidenziato come «grazie all’intuizione del Presidente Occhiuto è stata, ancora una volta, valorizzata la nostra regione e le sue enormi bellezze, oltre che le tradizioni, la storia e i beni archeologici».

«Poi, la scelta di Crotone – ha aggiunto – è stata veramente una grande illuminazione: la città e la provincia che si trovano in grande difficoltà hanno avuto un momento di gloria e di ritorni economici e di crescita. Un momento magico che, sicuramente, non si fermerà e che consentirà alla Calabria di essere presente nel panorama delle mete da scoprire. Questo, però, non è il risultato, ma la partenza di un nuovo percorso che deve, oltre all’immagine ed alle bellezze, offrire anche servizi e competenze. Ecco la necessità delle nuove infrastrutture, di una programmazione mirata, si un nuovo modo di fare politica: poche chiacchiere e tanto impegno e lavoro».

«Un impegno comune che deve vedere la politica unita e come una grande squadra – ha concluso – non basta il campione, ma necessitano anche i mediani che corrono, corrono e macinano chilometri per sostenere ed aiutare tutti i giocatori. Questa, forse, è la sfida più difficile, ma, certamente, vale la pena giocarla». (rcz)

L’OPINIONE / Filippo Veltri: Da Cutro a Crotone

di FILIPPO VELTRI – Il 2023 si è chiuso in Calabria nel raggio di una decina di chilometri nel segno più. Finalmente. Era iniziato in quel giorno di febbraio con la tragedia dei migranti morti proprio sulla spiaggia di Steccato di  Cutro. Ma poi era venuta fuori l’anima forte della solidarietà vera concreta fattiva dei crotonesi dei cutresi dei calabresi tutti, che aveva bucato il muro mondiale dell’indifferenza e dato una immagine bella della Calabria. La sera del 31 dicembre il presidente della repubblica Sergio Mattarella nel suo tradizionale messaggio agli italiani a reti unificate non si è dimenticato di Cutro e ne ha fatto cenno, come uno degli esempi positivi dell’Italia nell’anno che ci ha lasciato da poco.

Bene, anzi benissimo perché un conto è la sensazione nostrana e un conto è il riconoscimento a un così alto livello e con quel trasporto non solo emotivo. Poi è iniziato, finito Mattarella, subito dopo lo spettacolo su Rai 1 di Amadeus, con l’Anno che verrà, proprio da piazza Pitagora di Crotone e da lì è venuto un altro momento che possiamo definire positivo non solo di Crotone. Ne ha scritto ieri il direttore Santo Strati, ma è giusto tornarci sulla bella immagine che Crotone e i crotonesi hanno dato, la sera del 31 ma anche nei giorni precedenti. Sarebbe giunta l’ora, dunque, di smetterla con le critiche pretestuose dei soliti saloni radical chic ad esempio sui tanti selfie dei crotonesi con il noto conduttore televisivo! Non hanno patria fenomeni del genere! Se ne facciano una ragione gli intellettuali da poltrona con la puzza sotto il naso o gli odiatori social da tastiera sempre pronti a fare le pulci non avendo nulla da fare evidentemente!

E riflettano bene anche quelli che si lamentano del marketing sulla Calabria andato in onda sulla rete ammiraglia della Rai, che non risolverebbe i nostri problemi etc. etc. ! Per non parlare dei soliti, inutili, patetici lamenti municipalistici di luoghi e città che sarebbero stati trascurati dagli spot televisivi la notte di Capodanno!

Certo che quel programma non risolve i nostri tanti problemi ! Nessuno può sognare che basta una festa di Capodanno da Crotone per risolvere problemi vecchi, drammatici e gravi che hanno nomi e cognomi, storie e geografie che tutti conosciamo. Ma è il problema dell’immagine della Calabria che deve essere portato alla luce e non è affatto secondario, anche rispetto a quelle emergenze, che si accenda una luce diversa, anzi pure una piccola fiammella!

Cutro e Crotone sono un inizio? Forse. Possibile. Auspicabile. Non bastano assolutamente ma, certo, piangersi addosso o recriminare o lamentarsi non può essere lo sport tradizionale preferito a queste latitudini. Cominciare bene dunque il 2024 con un pizzico di positività non sarebbe affatto male. (fv)

La felicità del sindaco Voce: «E’ stata una notte bellissima»

Soddisfatto, orgoglioso e felice: il sindaco di Crotone non ha mancato di condividere i suoi sentimenti con i suoi concittadini: «È stata una notte bellissima, magica. Grazie ad un lavoro di squadra, ad una sinergia istituzionale che ha consentito di presentare all’Italia e al mondo Crotone in tutta la sua bellezza».

«Ringrazio – ha detto il sindaco Voce – la Regione, il presidente Occhiuto, Calabria Film Commission, la Rai ed Amadeus che ha avuto parole dolcissime per la nostra città. Un lavoro di squadra, dalla Prefettura, alla Questura, ai Carabinieri, ai Vigili del Fuoco. E poi la Protezione Civile, la Croce Rossa, Akrea, la nostra Polizia Locale, i nostri tecnici, i nostri operai e dipendenti. Una presenza discreta ed efficace che ha consentito che la festa si svolgesse senza problemi».

Voce ha rimarcato il successo della serata su Raiuno grazia a «una organizzazione che ha ribaltato tanti stereotipi e che ha dimostrato che anche a queste latitudini si può fare qualcosa di grande e di bello. Ma il ringraziamento più sentito va ai miei concittadini. Avete dato una prova di civiltà e di responsabilità che ha consentito che l’evento si svolgesse in sicurezza e senza alcun disordine. Grazie per la grande partecipazione, per l’entusiasmo, per il calore che attraverso gli schemi televisivi avete trasmesso all’intero paese. Leggere sui vostri volti la felicità, vedere i vostri sorrisi mi ha commosso».

«Grazie di cuore, buon 2024. Insieme continuiamo a cambiare e a far crescere la nostra città». (rkr)

Amadeus testimonial della Calabria: «Ha una bellezza particolare»

Un testimonial straordinario per promuovere la Calabria. Amadeus ha conquistato i crotonesi ed è rimasto particolarmente colpito dalla città e dai calabresi (peraltro è stato spesso spesso protagonista di fortunate serate nella regione).

«Siamo qui – ha detto –, nella città di Rino Gaetano, uno dei grandi geni della musica italiana scomparso troppo presto. Qui c’è un’atmosfera bellissima, un’accoglienza fantastica, l’energia di questa città, della Calabria, del Sud».

«Un evento che scombussola una città, lo so bene – ha aggiunto – ma è un evento importante e la Rai, come d’abitudine, li organizza sempre al meglio, basta vedere l’immagine del palco, con questa piazza che quasi lo abbraccia».

«È un’immagine che tutto il mondo vedrà da casa, immagini che saranno perfette, meravigliose, straordinarie proprio come il claim di questa regione».

Un nuovo fan della Calabria di Crotone, Amadeus: «La gente, il pubblico che non per forza sono di Crotone avranno voglia di organizzare una vacanza, sono sicuro che già dalla prossima estate verranno qui. Io consiglio a tutti di venire qui perché c’è un’accoglienza fantastica».

«Mi auguro che questa terra possa raddoppiare i visitatori. La vostra è una gran bella città».
Durante la conduzione de l’Anno che verrà Amadeus ha esaltato la città: «Crotone stasera è come se si sia trasformata in Capitale D’Italia, d’Europa e del mondo con questo Capodanno spettacolare che non dimenticherò mai, come non dimenticherò mai l’accoglienza del popolo crotonese».

Lasciando Crotone, ieri mattina, Amadeus ha lasciato un ulteriore entusiasta messaggio sulla sua permanenza nella città di Pitagora: «Con tutta la mia famiglia volevo ringraziare la città di Crotone per tutto l’affetto che ci dimostrato e per averci regalato un evento bellissimo. Viva Crotone!». (rkr)