La Calabria per Dante continua il suo viaggio itinerante verso Cosenza

Da venerdì 16 giugno si sposta a Cosenza, nel Museo dei Brettii e degli Enotri, la seconda tappa di un viaggio entusiasmante tra i luoghi danteschi in Calabria, alla scoperta di un legame in parte inesplorato: quello tra la nostra regione e il Sommo Poeta, Dante Alighieri. Dopo Crotone, nella Torre Aiutante nel Castello di Carlo V, le suggestioni della Divina Commedia disseminate tra la bellezza e l’armonia paesaggistica e culturale si amplificano dal capoluogo bruzio e diventano il cuore del progetto “La Calabria per Dante”, prodotto per la prima volta in occasione del 700° anniversario della morte del Sommo Poeta, poi rinviato a causa del covid ed ora finalmente messo in opera per l’anno 2023. Il progetto porta la firma dell’associazione “Arpa”, l’Associazione di Ricerca, Produzione ed Animazione del Territorio che ha come oggetto prioritario la ricerca nel campo delle tradizioni popolari e la valorizzazione delle risorse endogene. L’Arpa Promuove attività di carattere culturale, artistico, formativo e editoriale per il recupero del patrimonio di tradizioni orali e la creazione di occasioni di crescita sociale ed economica del territorio.

Il progetto “La Calabria per Dante” è stato inserito fra gli Eventi Culturali 2021 della Regione Calabria (Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Eventi Culturali – Annualità 2021-DDG n°7864 del 29/07/2021), vuole essere un omaggio al contributo calabrese alla poetica dantesca.

“…E lucemi da lato il calavrese abate Gioacchino, di spirito profetico dotato…” (Paradiso, XII,139-141). Con queste parole messe in bocca a San Bonaventura, Dante presenta, nel XII canto del Paradiso , la figura di Gioacchino da Fiore, grande filosofo, esegeta e fondatore dell’Ordine monastico florense, il cui pensiero rappresenta una componente importante della formazione giovanile del sommo poeta fiorentino. Dante ebbe modo di conoscere il pensiero gioachimita dagli insegnamenti ricevuti nella scuola di Santa Croce, a Firenze, dove ebbe come suoi maestri grandi teologi come Pietro di Giovanni Olivi e Ubertino da Casale (quest’ultimo ripreso come personaggio nel celebre romanzo di Umberto Eco, “Il nome della rosa”),a utorevoli corifei del Gioachimismo in Italia e in Francia. L’influenza dell’abate calabrese, nato a Celico (presso Cosenza) verso il 1130 e morto nel monastero di S.Martino di Canale (Pietrafitta) nel 1202, fu davvero forte e illuminante, tant’è che nella Divina Commedia si riscontrano diverse similitudini con le affascinanti immagini frutto delle intuizioni mistiche di Gioacchino, come la figura della candida rosa dell’Empireo nel XXXI canto del Paradiso ispirata alla tavola XIII del “Libro delle Figure” di Gioacchino; così pure, nel XXII canto del Paradiso , quando contempla la Trinità, nel descriverla (“la Fede vede questi tre giri, di tre colori e d’una contenenza, ma la geometria non potrà vederli mai”) Dante s’ispira ai tre cerchi tricolori disegnati da Gioacchino nell’XI tavola del “Libro delle Figure”.

Anche a Cosenza la manifestazione itinerante si articolerà in due mostre una sui quattro luoghi citati e una sui termini dialettali calabresi presenti all’interno del poema.

E poi quattro eventi, conferenze-concerto, nelle quali si rintraccia un filo rosso che collega incredibilmente la poesia di Dante agli usi conservati nella musica popolare calabrese.

Venerdì 16 giugno alle 18 sarà inaugurata la mostra titolo “La Calabria nella Divina Commedia”, con la riproduzione e la spiegazione dei passi nei quali è citata la Calabria che potrà essere visitata fino al 13 luglio.

Sempre venerdì 16, alle 19 si terrà la conferenza-concerto dal titolo “Stilnovisti di Calabria”, tenuta dal prof. Danilo Gatto, con la partecipazione di Salvatore Megna, sulla continuità fra la scuola poetica del 1200 e la poesia popolare del Sud Italia. (rcs)

CROTONE – La Calabria per Dante domani nella Torre Aiutante del Castello

Con il concerto dei Phaleg, nella terrazza della Torre Aiutante del Castello di Crotone, chiude i battenti domani – giovedì 1° giugno – la prima tappa dell’evento itinerante “La Calabria per Dante”, realizzato dall’associazione Arpa (Associazione di Ricerca, Produzione ed Animazione del Territorio) in occasione del 700° anniversario della morte del Sommo Poeta.

Anche se in seguito alle numerose richieste, la mostra dedicata ai quattro luoghi citati nella Divina Commedia e ai termini dialettali calabresi potrà essere visitata fino al prossimo 14 giugno.

Un magico viaggio che dall’inaugurazione dello scorso 13 maggio ci ha permesso di conoscere e approfondire attraverso le immagini della mostra, le conferenze e i concerti il rapporto fra Dante e la Calabria. Oltre all’influsso riconosciuto del pensiero di Gioacchino da Fiore si narra infatti – sia pur in assenza di riscontri storici puntuali – di una sua permanenza a Cerenzia, dove avrebbe trascorso una parte del proprio esilio e abbozzato, addirittura, il progetto della Divina Commedia.

Nel corso di due settimane, quindi, i tanti visitatori e fruitori della mostra e delle iniziative organizzate a corredo hanno potuto apprendere la lezione degli Stilnovisti di Calabria abbiamo potuto apprendere come le nostre canzoni hanno conservato quello stile poetico raffinatissimo della donna angelicata; ma anche approfondire come alcuni degli strumenti musicali citati da Dante nel suo poema siano ancora in uso nella tradizione orale calabrese.

Domani alle 19, quindi, grande attesa per il concerto dei Phaleg gruppo musicale rinomato, che degli strumenti musicali citati da Dante continua a fare uso in una versione che mette insieme le tradizioni più antiche con le sensibilità diverse dei suoi sette componenti.

I Phaleg (che in qualche antica lingua mediterranea dovrebbe significare popolo errante) nascono nel 1995 dall’esperienza del gruppo Re Niliu, ad opera di Danilo Gatto e Salvatore Megna.

Nel corso degli anni la formazione vede la partecipazione di diversi musicisti, tra cui Antonio Critelli e Filippo Scicchitano che ne divengono una componente stabile. Pubblicano tre dischi: Psychè (Teatro del Sole, 2000); Taragnawa (CniMusic, 2004); E ninna quantu è bella (I dischi dell’arpa, 2014).

Ma nel cuore rimane indelebile il ricordo di Luigia Muleo, voce del gruppo durante il periodo 2007-2010, e del caro Pietro Aldieri, chitarrista dei Phaleg per oltre un decennio.

Nel 2022 i nuovi Phaleg ritornano sulla scena, con un progetto rinnovato nei suoni e nei componenti. Agli storici Salvatore Megna (voce, chitarra battente), Danilo Gatto (organetti, zampogna a chiave, voce), Antonio Critelli (lira, zampogne, fiati, voce) e Filippo Scicchitano (contrabasso) si aggiungono Francesco Loccisano (chitarra battente), Andrea Piccioni e Francesco Magarò (tamburi a cornice), grazie alla stimolante collaborazione artistica nata all’interno del Dipartimento di Musiche Tradizionali del Conservatorio “Tchaikovsky” di Catanzaro-Nocera Terinese.

Il risultato è un concerto tutto da ascoltare, in cui ancora una volta gli antichi canti ad aria, a disperata, a ricottara si intrecciano con armonie modali, ritmi irregolari e sonorità nuove degli strumenti tradizionali. In cui c’è sempre tanta Calabria, che a partire dalla sua musicalità propria, è sempre più capace di aprirsi al dialogo con le altre musiche del mondo. (rkr)

Parte da Crotone il progetto itinerante “La Calabria per Dante”

Un legame intenso e ancora in parte inesplorato quello che lega la Calabria, e i calabresi, al Sommo Poeta Dante Alighieri. Un rapporto nato dagli approfondimenti del Vate fiorentino delle opere e della spiritualità di Gioacchino da Fiore, fondatore dell’Ordine florense e fra i maggiori pensatori dell’Europa medievale che nacque e visse gran parte della propria vita sull’ Altopiano Silano.

Il rapporto fra Dante e la Calabria, apparentemente tenue se non occasionale, in effetti è molto più intenso di quello che potrebbe apparire. Oltre all’influsso riconosciuto del pensiero di Gioacchino da Fiore si narra – sia pur in assenza di riscontri storici puntuali – di una sua permanenza a Cerenzia, dove avrebbe trascorso una parte del proprio esilio e abbozzato, addirittura, il progetto della Divina Commedia.

Le suggestioni del contributo dell’estrema regione della penisola alla Divina Commedia costituiscono il cuore del progetto “La Calabria per Dante”, prodotto per la prima volta in occasione del 700° anniversario della morte del Sommo Poeta, poi rinviato a causa del covid ed ora finalmente messo in opera per l’anno 2023.

Il progetto porta la firma dell’associazione “Arpa”, l’Associazione di ricerca, produzione ed animazione del territorio che ha come oggetto prioritario la ricerca nel campo delle tradizioni popolari e la valorizzazione delle risorse endogene. L’Arpa promuove attività di carattere culturale, artistico, formativo e editoriale per il recupero del patrimonio di tradizioni orali e la creazione di occasioni di crescita sociale ed economica del territorio.
Il progetto “La Calabria per Dante” è stato inserito fra gli Eventi culturali 2021 della Regione Calabria (Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Eventi culturali – annualità 2021-Ddg n°7864 del 29/07/2021), vuole essere un omaggio al contributo calabrese alla poetica dantesca.

Si tratta di una manifestazione itinerante fra i quattro luoghi della Calabria citati, in maniera diretta o indiretta, nella Divina Commedia: San Giovanni in Fiore, Crotone, Cosenza, Scilla.
Il progetto consiste in due mostre, una sui quattro luoghi citati e una sui termini dialettali calabresi presenti all’interno del poema.

E poi quattro eventi, conferenze-concerto, nelle quali si rintraccia un filo rosso che collega incredibilmente la poesia di Dante agli usi conservati nella musica popolare calabrese.
La prima tappa è quella di Crotone, da sabato 13 maggio a giovedì 1° giugno nella Torre Aiutante del Castello di Carlo V.

Il progetto prevede una mostra dal titolo “La Calabria nella Divina Commedia”, con la riproduzione e la spiegazione dei passi nei quali è citata la Calabria che potrà essere visitata dal 13 maggio a giovedì 1° giugno: appuntamento alle 10 per l’inaugurazione.

Sempre sabato 13, alle 19 si terrà la conferenza-concerto dal titolo “Stilnovisti di Calabria”, tenuta dal prof. Danilo Gatto, con la partecipazione di Salvatore Megna, sulla continuità fra la scuola poetica del 1200 e la poesia popolare del Sud Italia. (rkr)

Le opere dell’artista calabrese Maurizio Carnevali alla mostra su Dante di Firenze

C’è un po’ di Calabria nella mostra Dante e il suo tempo nelle biblioteche fiorentine alla Biblioteca Riccardiana di Firenze, con la presenza della scultura L’anima del poeta eterno e il bassorilievo con i volti di Dante e Boccaccio, realizzati dall’artista reggino Maurizio Carnevali.

L’esposizione, visitabile da venerdì 24 settembre al 12 gennaio 2022, è patrocinata dal Comitato per le Celebrazioni del Centenario dantesco e con il conferimento della Medaglia del Presidente della Repubblica, intende seguire Dante attraverso le sue opere. Di particolare importanza la sezione dedicata alla Commedia, che vede esposti il Ricc. 1005, parte riccardiana del famoso manoscritto Riccardiano-Braidense, uno dei manoscritti più antichi della Commedia e la Commedia Ricc. 1035, autografo di Giovanni Boccaccio.

L’anima del Poeta Eterno presenta il volto di Dante scolpito sulla Divina Commedia, posto su un piedistallo fregiato da bassorilievi a tema dantesco, e un bassorilievo con i volti di Dante e Boccaccio sul fronte della cartella che raccoglie disegni realizzati su pagine manoscritte, anche questa nell’edizione speciale limitata (anch’essa numero 3 di 20).

Le opere di grande pregio commissionate da Patrimoni d’Arte all’artista Carnevali, hanno ricevuto il plauso di personalità uniche, come il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha inviato il suo ringraziamento a Patrimoni d’Arte dopo aver ricevuto, nella giornata del Dantedì, 25 marzo 2021, proprio la scultura L’anima del Poeta Eterno.

Sua Santità, Papa Francesco, dopo aver ricevuto in dono un’opera di Carnevali, ha ringraziato con una lettera scritta di suo pugno Patrimoni d’Arte ed elogiato l’eccellenza dell’artista. Si trattava di Una preghiera nel silenzio, un bassorilievo figurante Papa Francesco solo in piazza San Pietro che regge Cristo sulla Croce, realizzata in occasione del toccante Urbi et Orbi del 27 marzo 2020, simbolo indelebile dell’anno della pandemia. (rrm)

PAOLA (CS) – Il reading “A riveder le stelle. Dante e la fede”

Domani sera, a Paola, alle 21, al Piazzala del Santuario San Francesco di Paola, il reading A riveder le stelle. Dante e la fede a cura dei Giovani Teatro Unla, a cura dell’Ente Morale Unla, sezione di Paola, in collaborazione con l’Accademia Danceart School e la Lan Produzioni.

L’evento rientra nell’ambito dell’ iniziativa nazionale Ora viene il bello, promossa dalla Cei – Conferenza Episcopale Italiana, che vede i principali Santuari italiani riprendere le attività che si sono fermate a causa della pandemia in un ottica di speranza condivisa attraverso percorsi di positività che avranno nella Bellezza il punto di forza.

A riveder le stelle. Dante e la fede sarà un recital che vedrà protagonista la lettura di alcuni versi della Divina Commedia di Dante, rappresentativi dell’ascesi verso la beatitudine; inoltre momenti di musica e coreografie allieteranno la serata. Musiche dal vivo a cura della Tyrrenian Ensemble, con la partecipazione straordinaria della Corale del Santuario di San Francesco di Paola.  (rcs)