Tutta Forza Italia calabrese è d’accordo su un punto: che quella fatta dal Roberto Occhiuto, presidente della Regione e commissario ad acta, sull’accertamento del debito sanitario, è un’operazione straordinaria.
«Un’operazione storica», come l’ha definita lo stesso Occhiuto ma che è solo l’inizio di un lungo percorso di ripartenza. «Abbiamo tantissimo da fare: sui pronto soccorso, sull’emergenza urgenza, sul reclutamento dei medici, su tutta la riorganizzazione del sistema sanitario», ha ribadito il Governatore in un video su Facebook.
Giuseppe Mangialavori, deputato e coordinatore regionale azzurro in Calabria, ha evidenziato come le importanti novità illustrate da Occhiuto «costituiscono un nuovo inizio e la premessa fondamentale per voltare finalmente pagina nel delicato e complesso campo dei servizi sanitari in Calabria».
«Il presidente Occhiuto – insieme all’intera struttura commissariale e al Dipartimento regionale – è riuscito a mettere in campo un’operazione verità che nessuno, in oltre dieci anni di commissariamento del settore – ha concluso – era riuscito a realizzare. Si tratta per la Calabria di un altro obiettivo centrato, e la dimostrazione che alla guida della Regione vi sia un amministratore che pone i diritti fondamentali – quale è quello alla salute – al centro della propria agenda di governo».
La sottosegretaria agli Esteri e dirigente di FI, Maria Tripodi, ha definito l’azione del commissario ad acta «un primo fondamentale passo verso l’accertamento del debito sanitario della nostra Regione».
«Da decenni – ha ricordato – si fantasticava su un debito miliardario della sanità calabrese: c’era addirittura chi ipotizzava cifre superiori a 3 o 4 miliardi di euro. Oggi il governo regionale – dopo che per 12 anni i commissari non erano riusciti in questa impresa – in pochi mesi ha ricostruito la storia contabile delle Aziende sanitarie e ospedaliere».
«Le richieste di presunti crediti maturati al 31 dicembre 2020 – ha continuato – sono di poco superiori a 862 milioni di euro, quelle riferite agli anni 2021 e 2022 quasi 364 milioni di euro».
«Cosa vuol dire? Che queste sono le cifre massime – ha detto ancora –, quanto chiedono i creditori, ma il debito reale – al termine delle operazioni di verifica condotte anche con l’ausilio della Guardia di Finanza – sarà molto probabilmente inferiore del 20/25%. In linea, dunque, con tante altre Regioni. Altro che debito monstre. Da qui potrà ripartire la sanità, da qui si potrà ricominciare a investire per i servizi e per la cura. Il presidente Occhiuto sta ancora una volta dimostrando che la Calabria può essere governata, governata bene e con piglio».
Giovanni Arruzzolo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, l’ha definita «un’ottima notizia per la Calabria».
«Per anni, con pregiudizio – ha spiegato –, si è lucrato su un’immagine della sanità calabrese irrecuperabile. Il commissariamento dei governi nazionali non solo non ha quantificato il debito sanitario, ma ha limitato all’osso i livelli di assistenza e alimentato a dismisura l’emigrazione sanitaria».
«Il presidente Occhiuto, in soli pochi mesi – ha ricordato – ha lavorato con determinazione e soprattutto ha realizzato un sistema di organizzazione senza precedenti per certificare finalmente il debito sanitario calabrese. Ora, per la nostra Regione si apre davvero una nuova era in questo settore, in cui si potranno finalmente restituire ai cittadini quelle condizioni di civiltà che per anni sono state negate».
Il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, ha evidenziato come «Occhiuto ha dimostrato che la sanità in Calabria può essere governata e anche bene».
«Con la ricognizione aritmetica, dettagliata e precisa del debito della sanità la Calabria dimostra al Paese e all’Europa di essere una Regione normale, meritevole di ancora più fiducia e considerazione», ha detto Graziano, aggiungendo che «non occorreva molto, solo capacità e la consapevolezza di assolvere ad un ruolo – quello del governo – con coraggio e determinazione».
«È quanto ha dimostrato il governatore Roberto Occhiuto – ha detto ancora Graziano – restituendo alla nostra terra, in poco più di un anno, l’orgoglio di poter essere amministrata da una classe dirigente che finalmente si assume la responsabilità delle proprie azioni. Più che per la ricognizione del debito che oggi ci fornisce un quadro chiaro su come tracciare la rotta e uscire finalmente da quasi tre lustri di incertezze e decisioni abominevoli, ora siamo felici per aver ricollocato la Calabria nell’alveo della normalità che significa nuova programmazione e, per i calabresi, speranza in un futuro migliore. E tutto questo grazie a Roberto Occhiuto».
Francesco Cannizzaro, deputato di FI, ha dichiarato: «finalmente trasparenza e chiarezza segnano il governo della sanità in Calabria».
«Per la prima volta, nella storia recente della Regione – ha aggiunto – dopo oltre dieci anni di commissariamento, e grazie alla spinta del presidente Occhiuto, i cittadini calabresi hanno un quadro su bilanci, conti, debiti e crediti di un mondo che fino a poco tempo fa appariva agli occhi dei più come una grande e inavvicinabile nebulosa».
«Il debito sarà molto inferiore al miliardo di euro – ha continuato – Le cifre catastrofiche che hanno raccontato per anni non esistono e non esistevano. Semplicemente, in tanti in passato non sono stati in grado di fare bene il proprio mestiere. Ha vinto la determinazione del governo Occhiuto, ha vinto la buona amministrazione che consentirà ora alla Calabria di intraprendere un nuovo cammino nella tutela del diritto alla salute». (rcz)