Giuseppe Nucera, leader del movimento La Calabria che vogliamo, critica, senza mezzi termini, le misure adottate all’interno del Decreto Riaperture che, secondo lui, «distrugge il turismo italiano».
Il decreto, approvato il 21 aprile, che introduce misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19, per Nucera si «dovrebbe chiamare Decreto Distruggi Italia per le scelte prese da parte del Governo. Induce inequivocabilmente i turisti ad andare altrove, preferendo altre località rispetto alla nostra nazione. Appare incomprensibile la ratio di alcune misure, su tutte quella legata al coprifuoco alle 22. È una decisione che non ha alcun senso, se non quello di penalizzare in modo devastante il settore della ristorazione e creare pericolosi assembramenti nel resto della giornata».
«Chiedo – ha dichiarato – a nome del Movimento ‘La Calabria che vogliamo’ e anche in qualità di Presidente di Assobalneari Calabria, la mobilitazione di tutti i comparti interessati da queste restrizioni. Ristorazione, settore alberghiero e degli stabilimenti balneari, negozianti, imprenditori, bar, pub e locali di intrattenimento. Non c’è settore o categoria che non può dirsi fortemente danneggiata dalle misure inserite nell’ultimo Decreto. In particolare, tutta l’industria del turismo è messa in ginocchio».
«La Calabria – ha aggiunto – con i suoi 800 km di coste, ha nel turismo un comparto fondamentale, di fatto azzerato con questo ultimo Decreto. Nessun turista verrà in Calabria con il coprifuoco alle 22, nessun imprenditore farebbe investimenti o assunzioni. Tutti insieme dobbiamo chiedere con forza al Governo di fare un passo indietro, evitando di distruggere buona parte dell’economia italiana. Probabilmente all’interno del Governo ci sono politici che non hanno mai lavorato in vita propria e non capiscono la gravità delle misure adottate».
«Le riaperture – ha concluso Nucera – devono essere tali; in questo caso, invece, si tratta di chiusure mascherate che non aiutano in nessun modo l’economia e allontanano in modo inevitabile i turisti dall’Italia, con Grecia e Spagna che ringraziano Draghi e il Governo per l’involontaria collaborazione. Mancanza di dignità e incompetenza della classe politica non possono gravare sulle spalle degli imprenditori, bisogna correggere al più presto le storture presenti all’interno dell’ultimo Decreto». (rrm)