Viene dall’opposizione in Consiglio regionale un pressante appello al presidente Mimmo Tallini perché l’Assemblea di Palazzo Campanella proceda «con urgenza e tempestività agli ulteriori adempimenti dettati dallo Statuto della Regione Calabria e dal Regolamento interno del Consiglio regionale». La lettera è firmata dai presidenti dei gruppi consiliari di Io resto in Calabria e del Pd, Pippo Callipo e Domenico Bevacqua.
La risposta del presidente Tallini non si è fatta attendere: «Stiano tranquilli – ha replicato – i capigruppo Bevaqua e Callipo: il Consiglio sta adempiendo, nei termini previsti, ogni incombenza necessaria per entrare a pieno regime. Nonostante l’emergenza da Covid-19 abbiamo tenuto la prima seduta consiliare e presto, una volta eletti i Presidenti dei Gruppi, terremo la seduta per eleggere gli Uffici di Presidenza delle Commissioni permanenti e speciali e soprattutto per approvare, non avendolo fatto la maggioranza che ha governato nella scorsa legislatura, il bilancio della Regione, approntando provvedimenti utili a fronteggiare la crisi che la Calabria sta attraversando. Il punto su cui vorrei richiamare l’attenzione – sottolinea il presidente Tallini – è che il mutamento del contesto politico e sociale intervenuto con la pandemia, richiede alla politica ed a ciascuno di noi un rinnovamento anche nell’approccio ai problemi, più sostanziale e meno formalistico. In tal senso, stiamo anche lavorando per approntare una proposta organica che, utilizzando i risparmi ottenuti con il bilancio del Consiglio, possa dare subito una risposta cospicua alle tante famiglie in difficoltà. Circa le osservazioni sulla nuova Commissione che si vuole istituire, intendo chiarire che l’idea, da me formulata per dare rilevanza ai rapporti con l’Unione Europea e non certo per avere nuove poltrone, è aperta ad ogni valutazione e ad ogni confronto. Tenendo presente, tuttavia, che se l’opposizione è legittimata a non condividerla, la stessa libertà d’orientamento è in capo alla maggioranza che, qualora la ritenesse utile per concretizzare il proprio programma, pur nella massima correttezza e lealtà istituzionale, non potrà che prenderne atto e determinarsi in merito».
I lavori del Consiglio, avevano scritto i due capigruppo, ancora oggi «appaiono in una fase di preoccupante ed inspiegabile stallo» visto che «non sono stati ancora formalizzati tutti i Presidenti dei gruppi consiliari, nonostante il regolamento del Consiglio preveda che la loro costituzione avvenga entro un termine di 7 giorni dalla prima seduta consiliare». Di conseguenza, «non è mai stata convocata la Conferenza dei capigruppo, strumento di confronto fondamentale per esaminare e approvare il programma dei lavori consiliari».
«Un altro tassello istituzionale fondamentale per l’attività legislativa – si legge nel documento firmato da Callipo e Bevacqua – è l’immediata costituzione delle Commissioni consiliari che devono essere votate in Consiglio regionale» e, a questo proposito, nella missiva si sottolinea come sia «inaccettabile l’eventualità dell’istituzione di una nuova commissione consiliare con relativo aggravio di spesa sul bilancio regionale».
«La Regione Calabria – affermano i due capigruppo – ha bisogno di un’azione di governo e di un’attività legislativa tempestiva ed all’altezza della situazione di emergenza che si è venuta a creare in questo particolare momento storico. Bisogna dunque convocare al più presto il Consiglio regionale che deve ancora esaminare la relazione programmatica della Presidente della Giunta, un passaggio politico che con l’emergenza in corso appare di fondamentale importanza per il futuro della Calabria».
Per quanto concerne il Bilancio, i capigruppo di Iric e Pd ritengono «necessario conoscere nel più breve tempo possibile i contenuti del provvedimento approvato dalla Giunta in modo da porre la minoranza nelle condizioni di concorrere, con le proprie proposte, alla definizione e all’approvazione di una manovra finanziaria che, mai come in questo momento, appare cruciale per il destino economico e sociale della Regione».
Callipo e Bevacqua auspicano inoltre l’intervento del presidente del Consiglio regionale «al fine di sollecitare la Presidente della Regione a relazionare periodicamente in Consiglio sulla situazione dell’emergenza in Calabria ed in particolare sulla vicenda della Rsa di Chiaravalle».
«Un ulteriore rallentamento delle attività consiliari – concludono i capigruppo di Iric e Pd – soprattutto se motivato da questioni di ordine politico interne alla maggioranza, non sarebbe più accettabile e avrebbe conseguenze rovinose per i cittadini calabresi che attendono risposte ed azioni di aiuto e sostegno concreto a fronte di disagi economici e sociali sempre più gravi». (rp)