L’iniziativa “La Calabria sceglie la Calabria” per l’educazione energetica

Si intitola La Calabria sceglie la Calabria l’iniziativa che vede unite Omnia Energia, il Mercato delle Eccellenze di CalabriaTerredamare, per l’economia circolare.

Il progetto, presentato nei giorni scorsi nella sede di Omnia, prevede che i lidi e gli stabilimenti che aderiscono al Consorzio, ospiteranno gli espositori con i brand e le produzioni del Mec e la campagna di educazione energetica di Omnia.

La presentazione è avvenuta alla presenza dell’ad Vincenzo D’agostino, di Gianni Guido, responsabile del Mercato delle Eccellenze di Calabria e di Francesco Imbroisi, direttore generale del Consorzio Terredamare.

Stimolare il consumo di prodotti calabresi e promuovere l’economia circolare – è stato ribadito – è l’obiettivo che mette insieme le tre importanti realtà regionali.

In un territorio in cui regna l’individualità, l’iniziativa vuole essere da esempio e accompagnare nuove forme di collaborazione e sinergie per supportare il mercato e incentivare la tutela dell’ambiente; dalla terra l’energia per l’economia circolare. (rcs)

NUOVA VITA DAI RIFIUTI AGROALIMENTARI
I RISULTATI DELLA RICERCA DELL’UNICAL

di FRANCO BARTUCCILa trasformazione industriale dei prodotti agroalimentari è accompagnata, spesso, da una tale quantità di sottoprodotti che a volte supera, in peso, il prodotto finito. Da sempre gli scarti di lavorazione sono stati utilizzati per scopi secondari, o come mangime per animali o come fertilizzanti.

Tuttavia, oggi i procedimenti per valorizzare gli scarti di produzione sono molto attenzionati e sono oggetto di numerosi studi che mirano all’ottenimento di materie prime ad alto valore aggiunto che vanno dalla produzione di carta, di coloranti, fragranze, di cosmetici nutraceutici e farmaci, packaging commestibile, plastica compostabile, biocarburanti, alle biomasse.

Oggi, il paradigma di economia circolare impone una revisione profonda di tutti i cicli produttivi, in cui la valorizzazione dei sottoprodotti significa, non soltanto risparmiare i costi di smaltimento e salvaguardare l’ambiente, ma significa anche garantire la sostenibilità di un processo produttivo.

In Calabria, le grandi produzioni agroalimentari riguardano le colture di olivi, viti e agrumi intorno alle quali si sono interessate molteplici industrie farmaceutiche e biochimiche per la creazione di sinergie virtuose e la realizzazione di estratti ad alto valore aggiunto caratterizzate principalmente dalla presenza di polifenoli, composti antiossidanti che consentono di contrastare il fenomeno ossidativo apportando effetti benefici sulle malattie croniche

Nella produzione del vino si stima che per ogni ettolitro di vino prodotto si producano circa 30 kg di scarti costituiti da vinacce, raspi, e altri residui. Da sempre gli scarti della lavorazione del vino sono stati utilizzati per produrre prodotti secondari. Le vinacce sono utilizzate per produrre la grappa, l’acido tartarico e il cremor tartaro.

Possono essere utilizzate come fertilizzante o addizionate ai mangimi per animali o semplicemente come biomasse per la produzione di energia. Dai vinaccioli, ovvero i semi dell’uva, viene ricavato un olio. Gli scarti dunque sono inseriti integralmente nella filiera produttiva. Anche le olive, che come l’uva accompagnano la storia dell’umanità, vengono sfruttate al 100%, dopo la spremitura per ricavare l’olio il residuo, costituito dai noccioli frantumati e dalla polpa e la buccia delle olive, viene filtrato e si separano i frammenti dei noccioli. Questi frammenti sono ricchi di potere calorico per la presenza di olio e vengono trasformati in pellet per il riscaldamento civile o industriale.

La frazione rimanente separata dall’ acqua è detta sansa e viene usata come aggiunta al mangime bovino. Le acque reflue di lavorazione delle olive vengono filtrate e se ne ricavano acqua pulita, un residuo melmoso che si aggiunge alla sansa ed un concentrato di polifenoli che possono essere utilizzati dall’ industria cosmetica e farmaceutica oppure possono essere usati come concime fogliare.

Ma è intorno ai sottoprodotti della trasformazione industriale degli agrumi che si è concentrata la maggior parte della ricerca innovativa. Negli scarti di lavorazione di tutti i membri del genere citrus, sono presenti composti bioattivi, dalle molteplici proprietà funzionali, quali attività antiossidante, antinfiammatoria, anticancerogena, antivirale e antimutagena.

Ad oggi, gli agrumi rappresentano una delle colture di frutta più importanti ed abbondanti del mondo, con una produzione annuale superiore a 122,5 milioni di tonnellate, di cui un terzo viene lavorato e destinato per la produzione di succhi, marmellate o per l’estrazione di oli essenziali. Il processo produttivo di un’azienda agrumaria produce principalmente due rifiuti: il pastazzo di agrumi (quantitativamente pari al 50-60% della frutta processata) e le acque reflue.

Durante la lavorazione, i residui di buccia sono la frazione primaria degli scarti, pari a quasi la metà del peso totale del frutto. La maggior parte della ricerca volta alla valorizzazione dei sotto prodotti si è concentrata proprio su questi residui, che hanno in realtà un grande valore, in quanto contengono una serie di importanti composti bioattivi, come pectina, polifenoli e terpeni che possono essere riutilizzati in svariati settori (nutraceutica, alimentazione umana e animale, agricolo, cosmetico, ecc.). Molti processi innovativi di recupero di sostanze funzionali da pastazzo di agrumi riguardano le estrazioni di pectina (con un grado di esterificazione notevolmente basso), di polifenoli (flavanoni e derivati dell’acido idrossicinnamico) e di terpeni (principalmente d-limonene) migliorando soprattutto il rendimento e la durata di processo.

La ricerca applicata ha portato anche alla messa a punto di metodiche innovative per l’estrazione di una fibra cellulosica dalla buccia d’arancia, o da altri scarti dell’industria di produzione di succhi di agrumi. Questo rappresenta una frontiera della valorizzazione dei sottoprodotti agrumari. Le fibre, infatti, pur se vengono estratte mediante reagenti chimici dagli scarti degli agrumi dopo la spremitura, dopo essere filate creano un tessuto versatile e biodegradabile.

Quindi, il completo riutilizzo sembra essere il destino di tutti i residui dei processi di trasformazione di prodotti agroalimentari, soprattutto per l’interesse verso quelle sostanze ad alto valore aggiunto contenute nei sottoprodotti. 

Fatta questa ampia premessa sulle nuove frontiere per il recupero degli scarti agroalimentari, con il contributo illustrativo del prof. Giancarlo Statti, entriamo nel merito di una importante ricerca e lavoro progettuale europeo in corso di svolgimento all’Università della Calabria ed in collaborazione con altre Università europee, del quale ne parliamo a seguire in quanto il gruppo si è appena trovato nel Campus universitario di Arcavavata.

Tutto rientra nel progetto Erasmus KA2 “Strategie per la valorizzazione dei sottoprodotti agro-alimentari come alimenti funzionali nel contesto di un’economia circolare (BYPRODUCTS) project no. 2020-1-RO01-KA203-080172”, che ha visto coinvolti  il prof. Giancarlo Statti e la prof.ssa Filomena Conforti del dipartimento di Farmacia, Scienze della Salute e della Nutrizione dell’Università della Calabria, condividendone il percorso di studio e ricerca con altri colleghi della Facoltà di Ingegneria Alimentare dell’Università di Scienze della Vita “King Mihai I” di Timisoara (Romania), della Facoltà di  Scienze e tecnologie alimentari dell’Università di Scienze Agrarie e di Medicina Veterinaria di Cluj Napoca (Romania), dell’Istituto di Scienze Agrarie e Ambientali della Università di Estonia, di Scienze della Vita di Tartu, nonché dell’associazione non governativa Rompan (Patrocinio rumeno dell’industria della molitura, dei prodotti da forno e della farina) di Bucarest. 

Il transnational meeting (così è stato definito) appena concluso presso l’Università della Calabria ha evidenziato importanti strategie per la valorizzazione dei sottoprodotti come fonte di reddito aggiunto per le industrie di produzione e di trasformazione dei settori agroalimentari.

«Tali strategie innovative – ha dichiarato il prof. Giancarlo Statti –  possono trovare applicazioni di immediata attuazione, che aumentano la sostenibilità economica, ambientale e sociale di molte imprese operanti nel settore agroalimentare in Calabria, come dimostrato anche dagli accordi di collaborazione realizzati con le aziende che hanno ospitato parte del meeting: la START-Up Reolì S.r.l. e la società agricola Terzeria».

«Come output di progetto – ha concluso il prof. Statti – il team si è proposto di intraprendere congiuntamente ricerche finalizzate all’ottenimento di nuove tecnologie per la realizzazione di estratti ad alto valore aggiunto, dalle colture tipiche dei paesi partner, utilizzabili in settori di rilevanza economica, quali quello nutraceutico e cosmetico, che rappresentano settori ancora in forte crescita in Europa». (fb)          

REGGIO – Proroga al 30 settembre bando economia circolare

Si può aderire fino al 30 settembre al bando sull’economia circolare, un investimento da 3,8 milioni di euro, sui fondi del React-Eu”, che il Comune di Reggio Calabria ha deciso di destinare alle imprese per condurle più facilmente verso una transizione ecologica.

I contributi, a fondo perduto per il 60%, andranno a coprire spese che possono arrivare fino a 100.000 euro.
«L’iniziativa – ha ribadito l’assessora allo Sviluppo economico, Angela Martino – è stata costruita, mattone su mattone, insieme a Camera di Commercio, Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Coldiretti, Casartigiani, Confesercenti, Cna ed a tutte le associazioni di categoria affinché imprenditori ed artigiani possano convertire il proprio circolo produttivo sotto un aspetto “green” ed ecosostenibile».
«Puntiamo – ha sottolineato Martino – ad un uso sostenibile delle risorse, immaginando percorsi di miglioramento dell’esistente attraverso le energie rinnovabili, il riciclo di materiali di scarto o l’eliminazione della plastica. Sono soltanto alcuni esempi che, comunque, possono servire alle imprese, al mondo commerciale e dei servizi per efficientare le loro attività con risvolti positivi in termini di impatto ambientale».
«Le risorse ci sono – ha affermato, ancora, la delegata comunale – e vanno spese entro il 31 dicembre 2023 per come imposto dalle direttive Europee. Visti i tempi strettissimi, insomma, abbiamo pensato di allargare i termini di presentazione delle proposte affinché la platea dei partecipanti possa essere la più ampia possibile».
«L’occasione – ha concluso l’assessora Angela Martino – è utile anche per tornare a ringraziare le associazioni di categoria e quanti si stanno spendendo, anche fra dirigenti e funzionari dell’Ente, per la realizzazione di un progetto ambizioso e che può davvero segnare un nuovo percorso per le future generazioni». (rrc)

Da Lamezia un modello di rilancio del Mezzogiorno nel segno dell’economia circolare

Pnrr e sostenibilità sono le due parole chiave che hanno caratterizzato la seconda edizione del convegno Economia circolare per il rilancio del Mezzogiorno de La Vita Agile, svoltosi a Lamezia Terme.

In questa importante occasione, politici, parti sociali e rappresentanti delle istituzioni pubbliche si sono confrontati per definire un modello di rilancio del Mezzogiorno.

Sul tema degli investimenti del Pnrr come volano per il rilancio del Mezzogiorno, è intervenuto il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, che ha evidenziato come sia «necessario mettere al centro il piano di fattibilità tecnico-economico».

«Seguiamo – ha spiegato – sia le regole del Next Generation sia le regole del G20 che hanno definito anni fa cosa vuol dire costruire una infrastruttura sostenibile. Uno dei principi fondamentali del Next Generation è quello di non poter danneggiare l’ambiente. C’è una valutazione molto stringente, è un obbligo ed è l’occasione per cambiare il paradigma di come si cambiano le infrastrutture in Italia, superando il concetto che infrastrutture e ambiente non possano convivere. La legge prevede procedure semplificate e nuovi bandi con un piano di fattibilità tecnica economica per i progetti esecutivi che devono preparare le stazioni appaltanti».

«Si tratta di regole previste del Next Generation Eu – ha detto ancora – per costruire infrastrutture sostenibili, così come prevedono le leggi europee. In nove mesi abbiamo fatto quello che nel passato avrebbe richiesto 4 anni e mezzo, con un rigore tecnico che è indispensabile. È quello che sta succedendo nella tratta ferroviaria Salerno-Reggio Calabria».

«La tutela dell’ambiente – ha concluso – è oggi un principio della Costituzione. Nella scelta delle opere e delle procedure si riesce a trovare un equilibrio diverso dal passato. I cittadini inoltre hanno ben compreso la necessità di appoggiare questo cambiamento e farlo attivamente».

Presente anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha ricordato che molti comuni sono in predissesto o in dissesto, e che sarebbe auspicabile che «più che dare ai Comuni la possibilità di assumere tecnici è più utile affidare a Cassa depositi e prestiti una funzione di assistenza concreta alle amministrazioni locali. Questo lo stiamo applicando alle rinnovabili».

«A me pare che in Italia questa scommessa del Pnrr l’abbiamo colta un po’ in ritardo», ha poi concluso il Governatore.

Come evidenziato da Felice Saladini, founder e ceo di MeglioQuesto, «nel Mezzogiorno abbiamo faticato a tenerci le risorse professionali e intellettuali perché le infrastrutture sono scadenti. Ora che ci sono i piani per colmare questa distanza con il resto del Paese possiamo crescere in un modo straordinario. Se continuiamo sulla strada imboccata e non creiamo ostacoli artificiosi avremo finalmente una nuova base infrastrutturale di tecnologia, di reti, di trasporti, che non obbligherà più le imprese e i giovani a lasciare questi territori».

«Alla politica chiedo di semplificare le cose – ha concluso –. Servono regole chiare e risposte semplici, ma soprattutto veloci. La locomotiva del Paese adesso è sui binari del Sud». (rrm)

A Lamezia giovedì il convegno sull’Economia circolare per il rilancio del Mezzogiorno

Giovedì 16 giugno, a Lamezia Terme, alle 16, al Teatro Grandinetti, è in programma la seconda edizione del convegno Economia circolare per il rilancio del Mezzogiorno de La Vita Agile.

Il confronto si articolerà su tre momenti in cui saranno discussi e approfonditi i temi più rilevanti. Il primo tema sarà legato agli investimenti favoriti dal Pnrr come volano per il rilancio del Mezzogiorno.Interverrà tra gli altri il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, il Presidente Settima Commissione del Senato Riccardo Nencini, Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria, la Presidente di Fondazione Territorio Italia e Presidente di WWF Italia Daniela Ducato Vito Grassi, Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale e Vice Presidente Confindustria.
Il secondo tema tratterà la sostenibilità come elemento di valore per le aziende e tra gli altri vedrà l’intervento di Mauro Del Barba, Co-fondatore e Presidente Assobenefit e Corrado Passera, Ceo di illimity, già ministro dello sviluppo economico e ministro delle  infrastrutture e dei trasporti.
Terzo tema, la quotazione in Borsa come occasione di crescita, competitività e innovazione per le imprese del Mezzogiorno, con indicazioni concerete su quale sia il percorso, gli impegni e le opportunità portate dal mercato azionario. (rcz)

REGGIO – Presentato il bando da 3,6 mln per l’economia circolare

È stato presentato, a Palazzo San Giorgio di Reggio Calabria, il workshop organizzato dall’Amministrazione comunale per illustrare, alle piccole e medie imprese del territorio, agli Enti camerali ed alle associazioni di categoria, il nuovo bando da 3,6 milioni di euro (fondi Pon Metro) da investire per la transizione verso l’economia circolare.

Insieme all’assessora allo Sviluppo economico, Angela Martino, a Carmelo Versace, nella doppia veste di presidente della Commissione Attività Produttive e di sindaco metropolitano facente funzioni, alla dirigente di settore, Loredana Pace, ed al professore Luigino Filici dell’UniCal, sono stati presentati i dettagli dello strumento con il quale l’Ente, al temine di una fese di condivisione e partecipazione, punta a sostenere il circuito economico e produttivo cittadino attraverso il miglioramento dell’impatto e della rigenerazione ambientale.

Strategia, questa, ampiamente apprezzata dai rappresentati del mondo delle imprese che, a margine dell’incontro, hanno espresso soddisfazione per «i contenuti e l’approccio partecipativo scelti dell’amministrazione comunale nella redazione di un bando innovativo ed altamente qualificante».

Le aziende che vorranno sfruttare questa opportunità potranno contare su un sostegno minimo di 15 mila euro fino ad un massimo di 100 mila, ovvero una copertura a fondo perduto del 60% delle spese ammissibili per l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e di sistemi per il risparmio energetico, per l’adozione di innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, per l’acquisizione di strumenti e tecnologie finalizzati all’uso razionale dell’acqua ed alla depurazione della stessa, per l’adozione di strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo, per l’acquisizione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati.

Uno sviluppo “green” che, secondo l’assessora Martino, «segue le linee d’indirizzo fissate dal sindaco Giuseppe Falcomatà sin dal suo primo insediamento e rilanciate dal facente funzione, Paolo Brunetti, in un’efficace strategia di continuità». «Invitiamo le aziende ad investire in chiave ambientalista», ha detto la delegata allo Sviluppo economico sottolineando come «l’esecutivo abbia pensato di approfondire, accanto agli stakeholder reggini, i contenuti di un bando per una partecipazione consapevole con l’obiettivo di arricchire, attraverso lo stanziamento di 3,6 milioni di euro, il tessuto economico e produttivo della città».

«Con il workshop – ha concluso l’assessora Martino – forniamo strumenti di assistenza tecnica con il coinvolgimento dei dirigenti dell’Ente e di esperti del settore».

Per Carmelo Versace, dunque, siamo di fronte ad una «bellissima iniziativa che, almeno nella sua prima fase, arriva a compimento».

Il presidente della Commissione Attività produttive evidenzia, quindi, il metodo di coinvolgimento dell’organismo consiliare dove i consiglieri, anche grazie all’assessora Angela Martino, hanno avuto la possibilità di entrare nel merito di un bando molto importante che guarda all’ecosostenibilità, alla rigenerazione e ad uno sviluppo consapevole dell’economia cittadina».

«Le somme messe a disposizione delle aziende – ha continuato – andranno spese entro il 31 dicembre 2023 e rappresentano un’iniezione decisa che lascia ben sperare dopo gli anni bui della pandemia, infondendo consapevolezza e speranza nelle tante imprese che decidono di rimanere e investire nel nostro territorio». (rrc)

REGGIO – Il 13 giugno workshop sull’economia circolare

Lunedì 13 giugno, a Reggio, alle 10, nella sala dei Lampadari “Italo Falcomatà” di Palazzo San Giorgio, il workshop dal titolo Reggio Calabria verso l’economia circolare.

L’iniziativa, promossa dal settore Sviluppo economico, Cultura e Turismo del Comune di Reggio Calabria, accenderà i riflettori sul percorso di transizione verso l’economia circolare intrapreso dall’Ente nel quadro delle risorse Pon Metro 2014/2020.

I lavori del workshop, che vedranno la partecipazione di esperti del settore, apriranno un focus specifico inoltre, sull’avviso pubblico “Azioni di transizione verso l’economia circolare” pubblicato di recente dal Comune nell’ambito del Pon Metro e in cui sono previste risorse pari a circa 3,6 milioni di euro per le piccole e medie imprese.

«Si tratta di un appuntamento importante che intende rafforzare il percorso di orientamento e sostegno rivolto al tessuto produttivo locale che l’amministrazione comunale ha avviato con decisione, di concerto con le associazioni di categoria», sottolinea l’assessora comunale alle Attività produttive, Angela Martino che aggiunge: «non a caso il workshop sarà animato dai contributi qualificati di esperti del settore e consentirà anche una concreta e diretta interazione dei partecipanti, con l’obiettivo di fornire un quadro chiaro ed esaustivo rispetto alle procedure previste dall’avviso pubblicato nelle scorse settimane».

«La sfida ambientale che abbiamo di fronte – conclude la rappresentante di Palazzo San Giorgio – è centrale all’interno delle dinamiche di crescita e sviluppo economico, soprattutto in ambito locale, ed è di fondamentale importanza affrontare le nuove tematiche con adeguate informazioni e maggiore consapevolezza». (rrc)

REGGIO – Si presenta l’avviso pubblico a sostegno delle imprese per economia circolare

Domani mattina, a Reggio, alle 10.30, nella Sala “Italo Falcomatà” di Palazzo San Giorgio, la conferenza stampa di presentazione dell’Avviso pubblico, elaborato dal settore Sviluppo economico, per la concessione di aiuti agli investimenti delle Piccole e medie imprese per la transizione verso l’economia circolare.

All’incontro con i giornalisti interverranno il sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, l’assessora allo Sviluppo economico, Angela Martino, e la dirigente del settore, Loredana Pace. (rrc)

Economia circolare e riciclo rifiuti, al via le consultazioni di mercato del primo appalto pre-commerciale

La vicepresidente della Regione Calabria, Giusy Princi, ha reso noto che hanno preso il via le consultazioni di mercato  del primo appalto pre-commerciale per l’economia circolare che la Regione Calabria propone alle imprese e ai centri di ricerca, in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgiD) e FinCalabra. Collaborazione quest’ultima dall’alta valenza politica e amministrativa.

Si tratta di «un appalto inusuale e altamente innovativo, basato sul confronto competitivo tra soggetti diversi. In Calabria non si era mai sperimentato prima» ha spiegato la vicepresidente, spiegando che «siamo l’unica regione del Sud Italia ad utilizzare una procedura così innovativa».

«È la prima volta anche per Noi – ha spiegato ancora – sulla falsa riga di poche altre realtà, rivolgendoci al mercato in maniera inconsuet, stimolando un dialogo aperto con tutti gli operatori. Abbiamo scelto un settore di priorità strategica preminente, quello dei rifiuti, affrontando la delicata questione del riciclo e riutilizzo degli scarti di produzione e dei rifiuti, anche in ottica di Economia Circolare. È diventato imprescindibile infatti partire da esigenze espresse dal Territorio, a maggior ragione se seguono il trend delle linee comunitarie e nazionali».

La Regione Calabria ha selezionato come primo fabbisogno da avviare a gara l’individuazione di nuove tecnologie di lavorazione delle materie prime seconde (plastica, alluminio e vetro) per il loro riutilizzo come materie prime.

Con la consultazione si apre il confronto tra operatori di mercato per acquisire tutti gli elementi utili alla preparazione della gara, in un confronto aperto che coinvolge imprese, start-up, associazioni, università e centri di ricerca. Si tratta di una fase propedeutica di basilare importanza per la riuscita del progetto, in quanto le imprese avranno qui l’opportunità di confrontarsi e comprendere gli aspetti tecnici e procedurali per raggiungere il risultato finale, vale a dire sviluppare progetti di ricerca atti a soddisfare il fabbisogno delle pubbliche Amministrazioni sul tema dello smaltimento dei rifiuti.

Al termine della consultazione, che durerà circa un mese e mezzo, verrà dato seguito alla procedura d’appalto di innovazione attraverso la pubblicazione di uno o più bandi di gara con l’impiego di risorse Por Calabria 2014/2020 per circa 4 milioni di euro.

«Questo meccanismo prevede benefici duali – ha sostenuto Giusi Princi – perché da un lato offre alla collettività soluzioni innovative a problemi di natura sociale, dall’altro stimola le imprese a sviluppare soluzioni moderne sulla base delle quali consolidare nuove opportunità di mercato. Ricerca e innovazione sono la base su cui stiamo fondando gran parte del nostro operato, in controtendenza col passato e soprattutto nel solco tracciato in primis dal Governatore Occhiuto». (rcz)

San Ferdinando scelta da una start up finlandese per un progetto di salvaguardia ambientale

La città di San Ferdinando è stata scelta dalla start up finlandense Snuffit di Ulf Nygren, per il suo progetto sull’economia circolare basato sul recupero e la trasformazione dei mozziconi di sigaretta.

Per il lancio del progetto, a cui collabora anche il Cnr, è stata scelta San Ferdinando che, per le proprie dimensioni e per la sensibilità della sua comunità alle tematiche ambientali, rappresenta il luogo ideale in cui testare l’efficacia del modello di economia circolare.

«Anche se l’idea di Snuffit – ha dichiarato Ulf Nygren – ha già generato a molto interesse a livello internazionale, è dalla Calabria, la mia terra di adozione, che sta partendo un vero e proprio movimento di sensibilizzazione. È da qui, infatti, che vogliamo continuare a sviluppare il progetto e promuovere in primis l’adozione della nostra soluzione di riciclo, grazie alla collaborazione dei gruppi di cittadinanza attiva e ai professionisti già presenti sul territorio». 

A San Ferdinando, grazie al coinvolgimento di Luca Gaetano, assessore comunale e membro del team Snuffit, nonché ideatore di Ecowalk, sono già attive le partnership con il gruppo Ecowalk e il Comitato 7 Agosto. «Ci sembrava naturale continuare a condividere il nostro impegno per l’ambiente con una comunità così attiva e sensibile». 

San Ferdinando ha, infatti, risposto in maniera entusiasta all’idea di diventare la comunità di riferimento per sperimentare Snuffit; oltre alla sinergia già creata con i gruppi di cittadinanza attiva, tra cui i giovani del progetto viennese “We Drive Local Action” declinato in “Casettiamo”,  sono diversi gli esercizi commerciali che hanno sposato la visione innovativa del progetto: i primi littering kit sono stati già distribuiti al Tabata Beach, a IllusionZ Trentacinque, all’enoteca Polimeni e ai ristorante Gibran e Carullo’s.

La piattaforma di adesioni sta crescendo di giorno in giorno: bar Acquachiara, Angolo Divino Restaurant e rosticceria Logudoro sono in attesa dei loro kit personalizzati, mentre con tutti gli altri esercizi Snuffit sta perfezionando i contatti.

Il modello Snuffit propone un ingegnoso sistema di raccolta dei mozziconi basato sulla collaborazione tra cittadini ed esercizi commerciali e su incentivi che stimolano l’utilizzo di un posacenere personalizzato da portare in tasca o in borsa e in cui riporre le cicche. I bar, i ristoranti e gli altri luoghi di incontro di San Ferdinando potranno fornire alla propria clientela il kit personalizzato che, una volta registrato sulla piattaforma Snuffit e riconsegnato riempito, può dare la possibilità di vincere consumazioni e gadget. 

La raccolta dei posacenere pieni riportati sui punti di distribuzione permette poi a Snuffit di dare il via alla fase di riciclo e re-inserimento nella filiera produttiva come “Mps” (materia prima seconda). La cellulosa di cui sono composti i mozziconi è infatti un materiale naturale e prezioso che può essere rigenerato dando vita a prodotti in ecoplastica e carta vegetale. 

Snuffit ha già sperimentato la fase di trasformazione creando ad esempio carta di varie dimensioni e spessori già utilizzati da diversi artisti internazionali per la realizzazione di opere su carta pregiata proveniente dal riciclo. (rrc)