Incontro con lo scrittore Mimmo Gangemi alla Cittadella regionale

1° luglio – Successo dell’incontro alla Cittadella regionale di Germaneto con lo scrittore Mimmo Gangemi che ha parlato del suo libro “La signora di Ellis Island”, un delicato quanto drammatico affresco sull’emigrazione calabrese d’inizio secolo, un libro straordinario e ricco di suggestioni.
All’incontro hanno partecipato l’assessore alla Cultura Maria Francesca Corigliano, il vicepresidente della Regione Calabria Francesco Russo, Marcello Furriolo (ex sindaco di Catanzaro e fine intellettuale) e il presidente dell’Associazione “Progetto Gutenberg” Armando Vitale, moderati dal giornalista e scrittorer Filippo Veltri.
L’iniziativa odierna rientra in un ciclo di appuntamenti promossi dalla Presidenza della Giunta regionale sul tema della nuova letteratura calabrese che negli ultimi anni sta vivendo un momento di grande produzione culturale.
«Nelle prossime settimane – ha spiegato Veltri introducendo l’incontro – seguiranno anche altri incontri con scrittori e giornalisti calabresi, che con le loro opere, da diverse ottiche culturali, raccontano la Calabria attraverso un’immagine nuova e diversa dai soliti cliché. L’idea è di utilizzare la sede regionale come luogo di cultura, di incontri, dibattiti e approfondimento su temi legati alla realtà economica e sociale della regione».
Secondo il Vicepresidente Russo «non si può prescindere dall’apporto intellettuale nella ricostruzione di una nuova immagine della Calabria». «È vero – ha aggiunto – che i fatti economici cambiano i rapporti sociali. Nei tre anni di lavoro con il Presidente Oliverio abbiamo lavorato a una trasformazione radicale della regione da un punto di vista infrastrutturale. Penso alla nuova Linea Ferroviria Jonica elettrificata, soltanto un sogno al nostro insediamento; alle oltre seicento scuole in cui sono stati fatti interventi di adeguamento antisismico; alla Zes nel Porto di Gioia Tauro, all’approvazione degli appalti per la nuova statale 106. Tutte cose che non esistevano e che creano una modificazione strutturale della Calabria e la proiettano in una dimensione moderna e migliore della vita sociale. Ma resta prioritaria – ha ribadito Russo – l’importanza del messaggio intellettuale che si ottiene dai libri e da una narrazione diversa della realtà calabrese come nel caso del libro di Gangemi: un autentico capolavoro di quella tradizione letteraria del Mediterraneo iniziata oltre un secolo fa con Salgari».
L’Assessore Corigliano ha sottolineato l’importanza di questo ciclo di incontri con gli autori calabresi all’interno di un contesto istituzionale come la Cittadella regionale. «Andremo ancora a fondo con questo tipo di iniziative che arricchiscono il dibattito sulla Calabria. E ci avvicineremo sempre di più alle scuole perché proprio i giovani necessitano di emozionalità nella conoscenza della nostra storia. L’approccio con un libro capolavoro come questo di Gangemi può innescare nuove chiavi di lettura nel percorso sociale dei nostri studenti, talvolta poco stimolati dalla retorica scolastica di alcuni testi. Inoltre – ha aggiunto l’Assessore Corigliano – conoscere i fatti, non così lontani, dei nostri avi, attraverso un romanzo sull’emigrazione in America di fine 800, come “La Signora di Ellis Island” ci può far comprendere meglio l’attualità straziante dei tanti fratelli africani che oggi affrontano sui barconi lo stesso amaro e straziante destino dei nostri connazionali che scapparono in America cercando un po’ di fortuna».


Mimmo Gangemi ha voluto ringraziare la Regione e il Presidente Oliverio per questa iniziativa che dà voce agli autori calabresi. «Finalmente – ha detto – dopo oltre 30 anni, la letteratura calabrese vive un ottimo momento produttivo. Un risveglio che nasce probabilmente da una condizione sociale, per troppi anni profondamente degradata, che ha stimolato la nascita di una maggiore sensibilità culturale. Un libro non è di chi lo fa ma di chi lo legge. Anch’io di tanto in tanto scopro dai dibattiti inedite chiavi di lettura. Mi fa sorridere – ha aggiunto Gangemi – pensare a quanta ipocrisia esista oggi nelle espressioni del Governo italiano sul tema dell’accoglienza. Nel mio libro racconto ad esempio che uno dei principali motivi di respingimento dei nostri emigrati in America era determinato dalla pellagra, una malattia causata dalla carenza o dal mancato assorbimento di vitamine del gruppo B, di cui soffrivano gli italiani del Nord a causa di un’alimentazione scarna fatta quasi soltanto di polenta».
Marcello Furriolo, riprendendo un’affermazione del giornalista Curzio Maltese, ha definito il libro di Gangemi «un autentico capolavoro della nostra epoca, quasi due romanzi in uno, una grande opera d’arte composita e complessa in cui risalta la grande umanità dell’autore e una straordinaria capacità descrittiva».
Vitale, infine, ha invitato la Regione a proseguire in questo corso di valorizzazione della letteratura moderna calabrese, integrandola sempre di più con un rapporto vivo con le scuole e gli studenti. (rcz)