Sapia, d’Ippolito (M5S): elezioni in Calabria, da irresponsabili chiedere di anticiparle

I deputati del Movimento 5 StelleFrancesco SapiaGiuseppe d’Ippolito, condividono la scelta del Governo di fissare tra il 10 febbraio e il 21 aprile la data in cui si andrà a votare in Calabria.

«È un giusto compromesso tra la prudenza – ha aggiunto –dovuta all’attuale fase emergenziale per il Covid, e la necessità di fornire alla Regione una guida legittimata dal voto».

«La “forbice” – hanno continuato i due deputati – fissata dal Cdm di ieri sera dà alla Regione la giusta discrezionalità nella fissazione della data. Le forze politiche che in queste settimane, forse timorose di vedere il loro consenso erodersi, hanno premuto per anticipare le elezioni, non dimentichino che i cittadini, il personale sanitario, gli imprenditori e i lavoratori stanno facendo enormi sacrifici per contenere e combattere la pandemia e che sarebbe stato da irresponsabili mettere a repentaglio la salute dei calabresi per meri calcoli politici». (rp)

Bruno Bossio (PD): Subito doppia preferenza di genere in legge elettorale calabrese

La deputata del Partito DemocraticoEnza Bruno Bossio, ha annunciato di aver «firmato l’interrogazione che vede come primo firmatario il collega Stefano Ceccanti, costituzionalista e capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, per sollecitare l’adozione della doppia preferenza di genere nelle prossime elezioni regionali in Calabria che saranno indette in seguito alla morte della presidente Jole Santelli».

«Chiediamo che – ha aggiunto – in caso di inadempienza da parte del Consiglio regionale calabrese il Governo adotti i poteri sostitutivi analogamente a quanto accaduto in Puglia. Si tratta di applicare un principio costituzionale che crei le condizioni effettive della parità di genere nella selezione delle cariche elettive. Auspico che il Consiglio regionale della Calabria provveda autonomamente ad adeguare la propria legge elettorale regionale senza subire l’iniziativa del governo».

«È venuto il momento – ha proseguito la parlamentare – di voltare pagina e bandire una volta per tutte le ostilità e le “furbizie” autoreferenziali che nella scorsa legislatura hanno impedito alla Calabria di adeguarsi ad una norma di tale rilievo e che, ricordo, ha esposto le stesse elezioni del gennaio scorso ad un ricorso tuttora pendente al Tar». (rp)

L’appello della Cisl Calabria alla politica: si vada presto a elezioni

Tonino Russo, segretario generale della Cisl Calabria, ha lanciato un appello alla politica, chiedendo di andare presto alle elezioni, in quanto «urge, in una fase difficile e delicata, dare alla Calabria un governo autorevole, scelto dai cittadini».

«Momenti delicati e difficili come quelli che stiamo vivendo – ha aggiunto – richiedono, infatti, una guida legittimata dal voto popolare, con una prospettiva di lavoro che guardi ai prossimi anni, in grado di interloquire autorevolmente con il Governo in una fase in cui si deciderà l’utilizzo e la destinazione delle risorse europee provenienti dal Recovery fund e – come la Cisl chiede con forza – dal Mes per il riordino della Sanità».

«In tutto il Paese – ha proseguito Russo – la realtà sociale sta subendo, a causa della pandemia, un profondo cambiamento. I dati drammatici del Rapporto 2020 della Caritas sulla povertà, presentato il 17 ottobre, ci descrivono lo scenario economico e sociale dell’attuale crisi da Covid19: si profila in Italia una grave recessione economica; i nuovi poveri che nel 2020 si sono presentati per la prima volta ai centri di ascolto sono passati dal 31% al 45%: famiglie con minori, donne, giovani che dal precariato sono passati alla disoccupazione. E in Calabria le conseguenze della crisi rischiano di essere devastanti. Meno di un anno fa, prima della pandemia, i dati dell’osservatorio Barometro Cisl parlavano di una regione ultima per quanto riguarda il lavoro e la coesione sociale, penultima (prima della Sicilia) per l’istruzione. Una regione in cui il numero elevato dei neet (i giovani che non studiano né lavorano né seguono una formazione professionale) rivela una crisi di motivazione e di speranza; in cui sul versante lavoro si registrava nel dicembre scorso un tasso di occupazione al 40% con l’incidenza del part time (spesso solo sulla carta) più elevata in Italia (20%). Una regione prima per i lavoratori dipendenti con reddito troppo basso (il 21% con paga inferiore ai 2/3 della media) e in cui i disoccupati “di lunga durata” (cioè da più di dodici mesi) erano dieci mesi fa il 68%».

«Bisogna, dunque – ha proseguito il segretario generale della Cisl calabrese – creare sviluppo e lavoro, mettere in sicurezza il territorio e tutelare l’ambiente, investire sull’istruzione e la formazione, sulle infrastrutture materiali (stradali, ferroviarie, portuali) e su quelle immateriali, sulla banda larga. Mentre la pandemia ci ha costretto ad attivare forme spesso improvvisate di didattica a distanza e di smart working, ci sono, infatti, tuttora aree prive di connessione o in cui ci si connette alla rete con grande difficoltà; è necessaria perciò su tutto il territorio un’infrastrutturazione digitale innovativa ed efficace. Bisogna sostenere e rilanciare la filiera agroalimentare che è – e dovrà essere sempre di più – un’eccellenza della Calabria e che durante il lockdown, non va dimenticato, ha portato il cibo sulle tavole dei calabresi e di tutto il Paese».

«Davanti ai segnali allarmanti – ha aggiunto – di una pandemia che colpisce seriamente in questi giorni anche il nostro territorio e si estende di ventiquattr’ore in ventiquattr’ore, con una Sanità messa in gravissima difficoltà da anni di tagli e di mancati investimenti, urgono la riorganizzazione della medicina territoriale, il riordino della rete ospedaliera, tecnologia, assunzioni di personale sanitario, unità anticovid».

«Il momento è decisivo. È necessario – ha concluso Russo – che ai cittadini sia restituita la parola per dare a sé stessi un governo che possa guidare questi processi, realizzare una programmazione di lungo respiro e promuovere un patto sociale per la Calabria perché, attraverso il confronto, il dialogo e le scelte condivise da istituzioni e parti sociali, si apra la strada alla speranza per i cittadini, i giovani, le famiglie». (rrm)

Tallini: La Calabria non può aspettare, presto al voto

Per il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, «la Calabria non può aspettare», in quanto le «emergenze causate dalla pandemia, sia di ordine sanitario sia di ordine economico, necessitano di scelte straordinarie che non possono essere assunte in un regime ordinario di prorogatio».

La data più probabile per elezione potrebbe essere il 15 gennaio, salvo un serio accentuamento dell’emergenza Covid che costringerebbe a un inevitabile rinvio. Il Consiglio regionale si riunirà la prossima settimana per prendere atto ufficialmente del decesso della presidente e dichiarare lo scioglimento del Consiglio stesso. Da quel momento scatteranno i 60 giorni previsti dalla legge per l’indizione delle nuove elezioni.

« C’è bisogno, al più presto – ha spiegato – di un governo regionale legittimato dal voto popolare che possa riannodare il filo delle azioni messe in campo dal presidente Jole Santelli e che la sua tragica scomparsa ha spezzato». 

Per il presidente Tallini, infatti, «c’è bisogno di reggere un confronto serrato e forte con il Governo centrale e all’interno della Conferenza Stato-Regioni sui provvedimenti più idonei ad arginare la nuova ondata di contagi. Non si tratta evidentemente di sottovalutare l’autorevolezza e la competenza dell’attuale Giunta – che sono fuori discussione – ma piuttosto la necessità vitale di dotare la Calabria di una guida che possa legittimamente assumere tutte le determinazioni necessarie per fronteggiare la doppia crisi sanitaria ed economica».

«Alla luce di queste considerazioni – ha proseguito il presidente del Consiglio regionale della Calabria – ritengo che la Calabria debba andare al voto al più presto, senza indugi, anche per evitare il rischio che l’opinione pubblica possa pensare a tattiche dilatorie per allungare i tempi di una legislatura già conclusa».

«La presidenza del Consiglio Regionale farà la sua parte – ha concluso Tallini – rispettando alla lettera gli adempimenti e la tempistica previsti dalla legge. Ritengo che ci siano tutte le condizioni perché le elezioni regionali siano convocate al più presto, restituendo la parola agli elettori a cui spetta il compito di indicare la futura guida della Regione». (rrm)