Elezioni regionali, sorteggiata la posizione dei quattro candidati sulla scheda

È stata sorteggiata la posizione, sulla scheda elettorale, dei quattro candidati alle elezioni regionali in Calabria, in programma il 3 e il 4 ottobre.

Mario Oliverio, con la lista Oliverio presidente Identità CalabreseMario Occhiuto, con sette liste, il cui ordine è Coraggio Italia, Noi con l’Italia, Lega, Forza Azzurri, Fratelli d’Italia, Forza Italia, UdcLuigi De Magistris, con sei liste, Per la Calabria, Un’altra Calabria è possibile, De Magistris presidente, DemA, Uniti con de Magistris, Calabria resistente e solidaleAmalia Bruni, con sette liste, Partito animalista, Tesoro Calabria, Europa Verde Calabria, Movimento 5 Stelle, Pd, Psi, Amalia Bruni presidente Calabria Sicura(rrm)

Cgil, Cisl, Uil: Campagna elettorale non ci ha convinto, serve confronto con i candidati

Angelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, rispettivamente segretari generali di Cgil CalabriaCisl CalabriaUil Calabria, hanno sottolineato come «la campagna elettorale, fino a oggi, non ci ha convinto, contrassegnata come è stata dalla presenza ingombrante della pandemia da Coronavirus» e che «sarebbe utile e costruttivo incontrare i candidati governatori, per entrare nel vivo delle problematiche ancora aperte in Calabria».

«Vorremmo farlo senza indugio alcuno per recuperare il tempo perso e sanare il deficit di discussione che, sino ad oggi, ha contrassegnato la storia di questa terra» hanno aggiunto i segretari, che hanno sottolineato come «l’appuntamento di ottobre riveste una importanza determinante per il futuro di questa regione ed è nostra convinzione, ormai maturata da tempo, che sia necessario riannodare i fili di un confronto serio, aperto, informato, di merito e costruttivo fra le istituzioni e le forze sociali e produttive calabresi».

Occasione migliore, per discutere con i candidati, è la giornata di sabato, giorno in cui saranno presentate, ufficialmente, le liste elettorali.

«Cgil Cisl Uil Calabria – hanno evidenziato – già da tempo hanno gettato le basi del confronto. Lo scorso Primo maggio, unitariamente, abbiamo presentato un documento approfondito, aperto ed inclusivo su quello che serve alla Calabria per agganciare il treno della ripartenza. Su quello che necessita a questa regione per avere un mondo del lavoro giusto, rispettoso delle leggi, dove il precariato e la prevaricazione non trovino casa. Su questo atto concreto, ad oggi, non abbiamo registrato riscontri dal parte del mondo politico e oggi, ad un mese di distanza dal ritorno alle urne, vorremmo capire quale sia il pensiero dei candidati alla guida della cosa pubblica calabrese sulle proposte avanzate dal sindacato in uno sforzo di analisi unitario».

«La Calabria, questo è bene ricordarlo – hanno proseguito – si appresta alle urne per il rinnovo inatteso del Consiglio regionale in un contesto difficile, contrassegnato dalla contingente crescita dei contagi da Covid-19 e, nell’imminente futuro, con la programmazione degli interventi sostenuti finanziariamente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza  e, soprattutto, con la necessaria riprogrammazione dei fondi europei, operazione indispensabile quest’ultima per evitare di vanificare gli sforzi del passato e perdere definitivamente l’ingente dote messa a disposizione dall’Europa per la ricostruzione e il rilancio di questa terra».

«In questo contesto così drammatico, quindi – hanno concluso – appare necessario imprimere una forte accelerazione al confronto istituzionale. La Calabria, infatti, ha bisogno di partecipazione e discussione perché la situazione è tale che nessuno può pensare di andare avanti da solo, discriminando la logica partenariale per affrontare e risolvere i problemi di questa terra». (rcz)

Elezioni, Provenzano e De Luca in Calabria per sostenere Amalia Bruni

Nella giornata di domani, giovedì 2 settembre, Piero De Luca, vicecapogruppo alla Camera dei Deputati, e Giuseppe Provenzano, vicesegretario nazionale del Partito Democratico, saranno a Lamezia Terme a sostegno di Amalia Bruni.

Insieme ad Amalia Bruni, Piero De Luca terrà una conferenza stampa sui temi del Mezzogiorno e della Calabria, giovedì alle ore 11.00 presso la sede del comitato elettorale, in via delle Nazioni 13/sub a Lamezia Terme.

Nello stesso luogo, alle 18.00 Giuseppe Provenzano ed Amalia Bruni si confronteranno con i giovani del territorio sulla visione della Calabria che verrà.

L’iniziativa sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook del Partito Democratico della Calabria. (rcz)

Cara Giusy… De Magistris risponde all’appello della scrittrice Staropoli Calafati

di LUIGI DE MAGISTRIS – Cara Giusy, facciamo insieme appello ai giovani andati via: “Tornate a votare per liberare finalmente la Calabria”.

“A partecipare al peccato, si va all’inferno. La Calabria non può più essere terra di spolpo, né di spopolo”. Leggo con grande coinvolgimento e partecipazione le righe che la scrittrice calabrese, Giusy Staropoli Calafati, ha voluto rivolgere ai candidati alla presidenza della Regione Calabria, in una lunga e appassionata lettera.

Un bel documento-riflessione, in cui ricorre al pensiero di nomi illustri, tra intellettuali, scrittori e poeti della terra di Calabria e non solo. Una donna che si presenta, giustamente, come figlia, moglie e madre, a sua volta, di 4 figli che, scrive, «non riesco più a trattenere, perché questa terra chiede il doppio di quello che dà, non fa niente per farti restare. È incapace di trattenerti. Quaggiù chi si strafoga di potere e chi muore di fame».

Mi viene in mente una canzone del cantautore cosentino Brunori Sas, bel volto recente che dalla Calabria parla a tutta l’Italia: «Devo prendere il treno per scappare perché qui in Calabria non c’è niente, proprio niente da fare, c’è chi canta e chi conta e chi continua a pregare».

Cara Giusy, quando sono stato eletto europarlamentare a Bruxelles incontravo, ogni giorno, giovani, donne e uomini emigrati dal sud Italia, in tanti dalla Calabria, e mi raccontavano il dramma della fuga. La costrizione e mai (solo) la scelta di partire. Con loro mi confrontavo, ascoltavo le storie, i percorsi. È stato questo che mi ha spinto a tornare al sud, per candidarmi a sindaco di Napoli, dove in giunta ho nominato diversi assessori giovani. Molti di loro alla prima esperienza.

Giusy, il suo sentimento è anche il mio, di amore e dolore per la Calabria. Questa terra, in un certo senso, ha espulso anche me, quando da magistrato della procura di Catanzaro, indagavo per difendere le meravigliose ricchezze naturali, i mari Jonio e Tirreno, l’acqua pubblica bene di tutti. Eppure, sono tornato perché alla Calabria sono fortemente legato e ho avuto la fortuna di incontrare tante persone libere, che hanno deciso di costruire e mettere la faccia insieme a me, per occuparci e prenderci cura, come dice giustamente lei, di questa terra.

Per “proteggerne i contenuti, la storia, l’identità, le tradizioni”. Lo scrittore calabrese Michele De Marco, detto Ciardullo, scriveva: «Calavrisi, jettati la sarma, finarmenti, ca l’ura è venuta e ‘llu fuocu sbambati de l’arma, ca vidimu s’angunu lu stuta». Gettare via la rassegnazione, far sì che il fuoco sacro delle genti calabresi, rimasto sotto cenere per decenni, sia il motore del cambiamento.

Questo il mio impegno. Attraverso la voce di Pitagora e Campanella, il mito di Ulisse, le imprese di Annibale, le pagine più nascoste di Lorenzo Calogero, Sharo Gambino, dei padri del sapere di queste terre e di tutti quelli che vorranno unirsi a noi. Facendo tesoro delle parole di chi, come lei, rivendica la possibilità per i propri figli di vivere pienamente, di poter scegliere di restare. Perché, come scrive Vito Teti, profeta della Restanza e del Rinascimento calabrese: «Restare non è uno slogan, non è una scelta di pigrizia. Richiede lucidità, pazienza, vocazione all’accoglienza e la capacità di sentirsi dentro e fuori, in viaggio, in esilio, sradicati anche nel posto in cui si vive e che si ama e che vorremmo rendere vivibile e abitabile». La gente che quotidianamente si batte per rigenerare e riabitare la Calabria ne è la prova.

Sono tornato e voglio provare a liberare la Calabria da chi la sta soffocando da troppo tempo, non solo perché anche questa terra – come dice lei, Giusy – ha il diritto di sognare. Ma deve avere, per prima cosa, “il diritto di avere diritti”. Come diceva e ha scritto più e più volte il professore Stefano Rodotà, giurista dei diritti fondamentali, a cui la Calabria ha dato i natali. Diritti essenziali negati da chi questa terra la sta spolpando e divorando. Per questo ho scelto di tornare in una regione che sento casa mia, per istigare alla ribellione culturale, per “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale al pieno sviluppo della persona umana”. Perché rimuovere non è un verbo giuridico, è un verbo di militanza.

Cara Giusy, lo dico da tempo, il 3 e il 4 ottobre per la Calabria sarà un referendum storico. Uno spartiacque. Come quando, il 2 e 3 giugno del ’46, tutta l’Italia fu chiamata a scegliere tra Monarchia e Repubblica. A ottobre 2021 tutte le calabresi e i calabresi potranno scegliere se diventare finalmente liberi, o se restare sudditi del vecchio sistema impastato di malapolitica, mafie e corruzione. Io credo che sia una scelta facile facile. Ovvia e scontata. Scelta che spero compiano tanti giovani, prendendo quel “treno di Brunori” al contrario.

Per tornare a votare e liberare insieme la Calabria. Per il presente e futuro loro e delle loro famiglie”. (ldm)

 

«Sogno di costruire una regione normale»: Una lettera di Amalia Bruni

di AMALIA BRUNI – Cara Giusy,

non ci conosciamo personalmente ma, entrambe, siamo due pezzi di tanti (o pochi?) calabresi rimasti abbarbicati in questa terra come le radici di una quercia antica, di un olivo o di un platano millenario che sopravvive a dispetto di tutto in un territorio ostile.
Anch’io figlia, di un padre coraggioso e illuminato, moglie, di un medico dall’umanità profonda e dallo spirito di servizio incollato come una pelle, madre, di figli già andati via che guardano a questa terra con un misto di amore e orrore, medico e ricercatore che avrebbe voluto, e continua a desiderare, e a sperare forse contro tutte le evidenze, che  in questa terra si possa innescare un processo di cambiamento.
Ho sempre pensato, e per questo sono  tornata, che, con il mio lavoro, avrei potuto contribuire alla crescita de mio Paese. Dopo tanti anni e dopo aver costruito conoscenze e competenze che altre regioni hanno preso immediatamente, con avidità, facendone tesoro, mi rendo conto che nulla (o molto poco) è servito per aiutare un processo di cambiamento di cui la Calabria ha bisogno come l’ossigeno perché sta morendo.
Sta morendo nonostante le cose buone che esistono ma sono piccole, o meno piccole, molecole disperse che non fanno sistema che non creano il cambiamento come non lo ha innescato il mio lavoro… È per questo che ho accettato questa sfida “titanica” della candidatura. Io che non ho fatto mai politica nei partiti, io che ho sempre combattuto come don Chisciotte contro i mulini a vento e contro la nebbia delle Istituzioni. Un dovere morale, il senso di una donazione totale, un Servizio a questa terra con la speranza di “innescare la speranza”. Di riaccendere il senso di orgoglio e di appartenenza, il desiderio di non sentire mai più i giovani e meno giovani che fuori “ si vergognano” di dire che sono calabresi. Il desiderio di far rialzare la testa e non subire più, di riprogettare un sistema tra e con persone sane di principi che vanno avanti a costruire rispetto ad un unico obiettivo, senza personalismi, che è quello di cambiare pagina anzi, capitolo, anzi iniziamo un nuovo libro.
Ce la metto tutta, anche di più, con l’apertura mentale che mi viene dal profondo amore della medicina che mi ha insegnato il rispetto per l’uomo; della scienza che mi ha insegnato guardare lontano. Alto e lungo, ho detto sempre ai miei collaboratori, deve essere lo sguardo. Solo la proiezione nel futuro ci consente di ri-costruire un presente, una collettività che impara a rispettare e a rispettarsi, che si responsabilizza e che abbandona il pensiero fisso che «è sempre colpa degli altri» di quello che accade.
Una collettività che diventa “politica” e innesca tutti i processi per trattenere i figli  (due generazioni intere – intere abbiamo perso, andate ad arricchire il resto del mondo) o per farli tornare perché riesce a ri-progettare il lavoro, il diritto  ora negato) alla salute, al vivere con una qualità di vita che da troppo tempo è sotto terra. Ho il sogno di costruire una regione normale che proprio perché Calabria sarà speciale, perché ce l’ha nel dna questa nostra terra (lo dico con consapevolezza scientifica). Tuttavia, c’è un ma, Giusy, che è quello della responsabilità a cui ognuno di noi è chiamato.
La responsabilità collettiva è la sommatoria della responsabilità dei singoli. La mia saggia mamma mi diceva che «ognuno di noi è artefice del proprio destino». Dobbiamo crederci tutti che questa terra possa invertire la rotta e comportarci di conseguenza.
Abbandonare il senso di fallimento, la sfiducia  (sono tutti uguali, qui non cambia mai niente), i comportamenti di disinteresse, sostituire l’io al noi. Andare a votare, non è solo un diritto ma un dovere di tutti. (am)

Elezioni, Giovanni Toti in Calabria per ‘Coraggio Italia’

Giovanni Toti, governatore della Liguria e vicepresidente vicario di Coraggio ItaliaGiovanni Toti, sarà nel Cosentino e nel Vibonese per confermare il sostegno al candidato di centrodestra, Roberto Occhiuto.

«La Calabria – ha detto Toti – è una terra speciale che con un presidente come Occhiuto può solo crescere e potenziare le sue qualità. C’è bisogno di una svolta, di un passo in avanti, ce lo chiedono i calabresi e noi rispondiamo nel migliore dei modi. Per governare una Regione come la Calabria, in molte cose simile alla mia Liguria, è necessario avere una visione seria e un programma concreto per intervenire lì dove c’è stata per troppo tempo mala gestione e confusione».

«Penso, per esempio – ha aggiunto – alla sanità, al turismo, al settore marittimo, ai trasporti, alla logistica, alle imprese e al settore agricolo. Questa Regione ha la possibilità di rinascere ed essere ancora più attrattiva. Come dice il nostro slogan: ‘se cresce la Calabria, cresce anche l’Italia’. Io ci credo».

«La presenza tra noi dei massimi leader nazionali del partito – ha sottolineato Francesco Bevilacqua –  rafforza l’attenzione per la nostra terra e alimenta il convincimento che la ripartenza dell’intero sistema Paese dipende dalla ripartenza della nostra regione. Non a caso, lo slogan coniato per questa campagna elettorale, “Se cresce la Calabria, cresce l’Italia”, testimonia che un cambio di passo è ancora possibile».

Bevilacqua si dice  convinto «che con i programmi adeguati e, soprattutto, con gli uomini giusti in grado di metterli in atto, il sogno è realizzabile.Basta crederci e volerlo. Dipende tutto da noi e dai calabresi».

Prima tappa (venerdì 27) nel Cosentino.

Alle  14,15 aperitivo rinforzato Gran caffè Tabù Rende di Rende. Toti incontrerà dirigenti provinciali e candidati.  Un’ora dopo visita guidata all’impianto di depurazione di Coda di Volpe Rende, con il presidente del Consorzio Valle Crati, Maximiliano Granata.  All’iniziativa prenderanno parte anche i  dipendenti del consorzio e alcuni sindaci che partecipano all’ente consortile.

Ultimo step cosentino all’Hotel Royal di Via delle Medaglie d’Oro (ore 16.30)  per l’incontro con la stampa a cui saranno presenti i candidati della lista regionale di “Coraggio Italia” e della lista per le comunali di Cosenza “Coraggio Cosenza” ).

Alle 19. 30 Toti sarà, invece, nel Vibonese. Nelle Sala Zanzibar  di via Matteotti, a  Serra San Bruno, previsto un incontro pubblico con i giovani. (rrm)

 

Elezioni, Anghelone (Cambiamo!): Presenza di Brugnaro avvia campagna elettorale in Calabria

Per Saverio Anghelone, coordinatore provinciale di Cambiamo con Toti per Reggio Calabria, ha sottolineato come «la presenza nella provincia di Reggio Calabria del Presidente di Coraggio Italia, Luigi Brugnaro, rappresenta l’avvio della campagna elettorale del partito in Calabria».

«Inizia – ha spiegato – un importante percorso politico che, sicuramente, vedrà Coraggio Italia protagonista in Calabria, grazie al lavoro sul territorio fatto in questi mesi e che ci ha visto sempre in prima linea vicino alla gente e nella promozione di iniziative costruttive. Coraggio Italia si arricchisce ogni giorno di nuove e rilevanti adesioni politiche ma anche di cittadini che hanno voglia di riscattare il proprio territorio».

«Brugnaro – ha sottolineato Anghelone – che, assieme a Giovanni Toti, ha dato vita a questa nuova creatura politica, movimento che ha raccolto sin da subito consensi, si presenterà alle elezioni regionali del prossimo autunno al fianco di Roberto Occhiuto per conquistare un ruolo fondamentale all’interno del Consiglio Regionale, con l’obiettivo di offrire il proprio contributo alle politiche regionali calabresi».

«In Calabria – ha proseguito – serve una politica che operi sulla base di grandi principi, pensando al bene comune a lungo termine ed in grado di avviare processi i cui frutti saranno raccolti dalle future generazioni. Queste ultime, rappresentano il futuro della nostra regione e anche dell’Italia.  La lungimiranza per la crescita del territorio consiste nel riuscire a cogliere le esigenze ed a convertirle in innovazione. Le opportunità offerte dal Pnrr devono concretizzarsi a livello progettuale e di realizzazione».

«Se cresce la Calabria cresce l’Italia” è il motto –  ha concluso Anghelone – che il sindaco Brugnaro ha pronunciato in diverse occasioni durante questa visita in Calabria, e che rappresenta il ruolo che l’imprenditore immagina per la Calabria. Una regione la cui crescita potrà essere di impulso per tutta la nazione. Basti pensare al turismo della costa calabrese che costituisce un patrimonio unico, non valorizzato adeguatamente, il cui valore è incalcolabile».

La visita del Sindaco Brugnaro si concluderà con un grande evento previsto martedi 24 agosto alle ore 21:00 sul Lungomare di Reggio Calabria nelle adiacenze di Piazza Indipendenza, con ospite Dj Matrix che, con la sua energia, e le sue note arricchirà la serata. (rrc)

Elezioni regionali, De Magistris: No a ritiro da candidatura e da coalizione

Luigi De Magistris, candidato alla presidente della Regione Calabria, apprezzando «la presa di distanza di Mario Oliverio dai vertici del commissariato partito democratico calabrese», ha ribadito, a lui e a tutti, «che non esiste nessuna possibilità di un ritiro della mia candidatura e della nostra coalizione».

«Noi – ha spiegato – non siamo tra l’altro nel recinto di un centro sinistra asfittico. Siamo oltre. Parliamo a tutte le calabresi e a tutti i calabresi. Stiamo lavorando per rompere un sistema politico terribile che ha devastato diritti e speranze e vogliamo garantire un futuro florido alla Calabria con un governo di persone oneste, libere, competenti e coraggiose».

«Rappresentiamo l’alternativa che parla al popolo – ha concluso – e che renderà protagonista la gente che vuole passare senza più paura dal ricatto al riscatto. Chi vuole il cambiamento e ama la Calabria ci sostenga senza se e senza ma e noi non tradiremo la fiducia». (rcz)

Elezioni regionali, Oliverio: Pronto a passo indietro se lo fanno anche Bruni e De Magistris

Mario Oliverio, si è detto pronto a «ritirare la mia candidatura e sedermi attorno ad un tavolo con la Bruni e De Magistris, se loro faranno altrettanto, ricercando poi la candidatura capace di unire su basi pluralistiche e democratiche le diverse anime del centrosinistra e per mettere a disposizione ogni energia e progettualità per definire una strategia vincente rispetto al centrodestra».

«Il tutto – ha dichiarato Oliverio – nello spazio di pochissimi giorni, in maniera da non concedere margini a furbizie o a tornaconti strumentali. In merito alle candidature, anche queste non vanno affidate all’arbitrio di nessuno ma a un codice etico oggettivo, poggiante su regole e leggi applicabili in ogni stato di diritto, rifuggendo da fondamentalismi fuorvianti e liberticidi».

Oliverio parla agli altri due candidati di centrosinistra: «A chi, come Amalia Bruni  sostiene che l’unico obiettivo per i progressisti calabresi debba essere quello di rimettere in piedi la Calabria, rispondiamo, senza se e senza ma, che questo dovrebbe essere per ciascuno di noi, tutti, nessuno escluso, la priorità delle priorità».

A questo proposito,  «mi preme ricordare come, da sempre – ha detto ancora – questo sia stato l’assillo, che ha rappresentato l’anima di tutte le mie dichiarazioni, assieme al carattere inclusivo, democratico e pluralistico su cui doveva, e comunque dovrà, poggiare l’unità del centrosinistra. La candidatura a Presidente doveva essere espressa ricorrendo alle elezioni Primarie, come fortemente e inascoltatamente richiesto da più voci».

«Sottolineo, infine, come la mia decisione – ha spiegato ancora – di scendere in campo e quindi affrontare, congiuntamente ad una vasta area del centrosinistra che condivide con me questa scelta, da protagonisti la competizione elettorale, è arrivata buon’ultima e distante nel tempo rispetto alle altre, dopo aver verificato che le mie parole rimanevano non solo senza risposta, ma addirittura senza interlocuzione».

Poi Oliverio fa riferimento al sindaco di Napoli: «De Magistris affida la sua risposta ad una replica in cui sostiene che non basta evitare la polverizzazione delle candidature ma occorre dare un carattere effettivamente alternativo al progetto progressista anche facendolo sostenere da persone credibili».

«Ora, malgrado tutto – ha concluso Oliverio – voglio prendere positivamente ed estremamente sul serio le affermazioni di Amalia Bruni e di Luigi de Magistris». (rcz)