La Regione Calabria prima nella sperimentazione di un farmaco per trattare il Covid-19

La Regione Calabria è stata la prima ad aver richiesto e ottenuto di poter utilizzare il Ruxolitinib, un farmaco che viene usato in ematologia per le sindromi mieloproliferative croniche, per trattare i pazienti affetti da Covid-19.

Si tratta di una terapia sperimentale, partita lo scorso 27 marzo, autorizzata dal Comitato Etico regionale, che vede interessati, al momento, tre pazienti ricoverati presso il reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Cosenza. Per tutti e tre i pazienti si è notato un miglioramento clinico e dei dati obiettivi di laboratorio, mentre due di loro non hanno più avuto bisogno di ossigeno dopo due giorni di trattamento.

Lo studio è stato ideato dai dottori Mendicino e Botta dell’U.O. Ematologia di Cosenza e dal prof Marco Rossi dell’Università Magna Graecia e sarà esteso, anche, agli altri ospedali della regione.

Pur con le dovute cautele, i primi dati sembrano essere molto incoraggianti. Pertanto si prevede nei prossimi giorni di poter trattare un maggiore numero di pazienti. (rcz)

 

Ferro (FDI): Sostenere chi è in difficoltà

Il segretario della Commissione Parlamentare Antimafia e deputato di Fratelli d’ItaliaWanda Ferro, rivolge un appello al Governo: sostenere chi è in difficoltà e non consentire alle organizzazioni criminali di sostituirsi allo Stato.

«La crisi economica – ha proseguito il deputato Ferro – legata all’emergenza sanitaria rischia di trasformarsi in una vera e propria bomba sociale, soprattutto nelle regioni del Sud dove le organizzazioni criminali sono pronte ad inserirsi nelle situazioni di disagio, fomentando la tensione e sostituendosi allo Stato con la loro proposta di welfare, ovvero mettendo in circolo denaro con l’usura e ingaggiando manovalanza a basso costo».

«Le misure adottate dal governo – ha proseguito il deputato Ferro – sono assolutamente inadeguate a sostenere le famiglie in difficoltà. Le risorse vere messe a disposizione dei comuni sono del tutto insufficienti, il governo se n’è lavato le mani con un gioco di prestigio comunicativo scaricando sui sindaci la responsabilità di individuare le poche famiglie a cui destinare un buono spesa da poche centinaia di euro, escludendo quelle che già percepiscono una misura di sostegno come il reddito di cittadinanza».

«È come se Conte – ha proseguito il deputato Ferro – avesse detto ai cittadini in difficoltà di bussare alla porta del Municipio, come se i sindaci avessero ora la possibilità di accollarsi il peso di una crisi economica e sociale senza precedenti, che invece richiede un intervento forte dello Stato centrale, soprattutto per sostenere quelle imprese che, all’indomani della fine dell’emergenza, dovranno riaprire le saracinesche e riavviare l’attività produttiva, assicurando lavoro e continuando a reggere l’economia della Nazione».

«Il governo  – ha aggiunge il deputato Ferro – deve mettere in campo misure reali a sostegno delle imprese e dei lavoratori, non può pensare di dirottare la disperazione e la rabbia dei cittadini verso i sindaci, senza metterli nelle reali condizioni di sostenere i più deboli. Soprattutto, bisogna evitare che un soggetto economico forte come la ‘ndrangheta possa impossessarsi delle attività imprenditoriali in difficoltà attraverso l’usura, e soprattutto –  condividendo le preoccupazioni espresse dal capo della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro Nicola Gratteri – bisogna impedire che i mafiosi si presentino come benefattori che, a differenza dello Stato, difendono i diritti e aiutano chi ha bisogno, sostanzialmente offrendo loro la possibilità di ricostruire quel consenso sociale che con tanta fatica si è tentato di sgretolare attraverso la repressione e l’impegno culturale». (rp)

Io, studente, con il mio blog raccolgo fondi per l’Ospedale di Cosenza

«Mi chiamo Luigi Lanza, e sono uno studente universitario» e «da qualche giorno ho deciso di aderire anch’io alle tante iniziative di donazione agli ospedali italiani per l’emergenza che sta colpendo il nostro paese e tutto il mondo». Si presenta così l’autore di Meteofotolive, un sito che è una novità, sotto tutti i punti di vista.

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Il blog «permette alla gente di conoscere il meteo di un luogo attraverso delle semplici foto scattate giornalmente; un modo anche per permettere di vedere posti» ha spiegato lo studente Luigi Lanza, di Fuscaldo, che racconta: «sfrutto il mio viaggiare per tirocini vari e per gli studi all’unical per aggiornare giornalmente il sito con nuovi posti e foto».

Il luogo scelto da Luigi Lanza è Cosenza, ed è proprio all’Ospedale bruzio che sarà devoluto «ogni guadagno del blog», al cui interno è indicato il collegamento diretto al portale che gestisce le donazioni. (rcs)

 

CATANZARO – Ordinati i primi tre ventilatori polmonari

Grazie alla campagna di raccolta fondi #primachesiatardi, lanciata dall’’Ordine Distrettuale degli Avvocati di Catanzaro e con l’Ordine dei Commercialisti, d’intesa con la Fondazione Politeama, sono stati ordinati i primi tre respiratori polmonari.

«Gli ospedali calabresi – si legge in una nota – e tutto il qualificato personale medico e paramedico che vi opera, hanno rappresentato e rappresentano un solido e qualificato punto di riferimento per tutti i cittadini calabresi, seppur nelle mille difficoltà in cui in questi anni si sono trovati ad operare a causa delle note criticità del sistema sanitario calabrese».

«L’attuale emergenza sanitaria nazionale – prosegue la nota – ha già comportato la saturazione dei posti disponibili nelle terapie intensive dei nosocomi del Nord, al punto che, in alcuni casi, i pazienti rischiano di non poter essere presi in carico e non poter essere sottoposti alle cure necessarie e in altri di essere smistati in altre regioni».

«Nel caso di una significativa diffusione dell’infezione da Covid-19 nella nostra regione – prosegue la nota – la situazione, già di per sé appesantita da una grave sottodotazione strumentale dei reparti di terapia intensiva e subintensiva, potrebbe presentarsi ancora più critica!»

«Le istituzioni – prosegue la nota – si stanno attivando per programmare un incremento delle dotazioni mediche. Tuttavia gli interventi potrebbero rivelarsi non sufficienti e, pertanto, le nostre strutture ospedaliere hanno bisogno del sostegno di tutti i calabresi».

«Dopo appena quattro giorni dal lancio – prosegue la nota – la campagna ha già prodotto una raccolta di oltre 30.000 euro ed è già stato emesso l’ordine dei primi tre ventilatori polmonari! Completare la raccolta, anche attraverso singole donazioni minime, rappresenterebbe un importante traguardo a sostegno della nostra sanità e di tutti i concittadini che dovessero trovarsi ad averne bisogno».

«La raccolta – prosegue la nota – è supportata dalla piattaforma Opstart che, in piena crisi, ha già lanciato una campagna crowdfunding di successo a sostegno dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, e dalla piattaforma catanzarese Ideacrowdfunding».

«La Fondazione – prosegue la nota – ringrazia tutti i calabresi che stanno sostenendo la campagna di raccolta pur in un momento di grande difficoltà, le aziende private, gli ordini professionali, operatori dell’informazione e altre istituzioni che hanno aderito in qualità di partner, sia attraverso donazioni sia fornendo una valida collaborazione che è stata segnalata con la presenza del proprio logo sul sito».

«L’auspicio – prosegue la nota – è che aumenti l’adesione ed il sostegno anche attraverso donazioni minime in modo da poter acquistare altre macchine respiratorie che possano contribuire a salvare vite umane. L’emergenza cresce ma tutti hanno il dovere di fare crescere la speranza anche con un piccolo gesto #primachesiatardi».

È possibile effettuare la donazione sul sito www.calabriaunitaperlavita.itLa donazione può godere, ovviamente, dei benefici fiscali previsti dall’art. 66 del Decreto “Cura Italia” pubblicato il 17.03.2020.  (rcz)

CASTROVILLARI (CS) – Una task force di specialisti medici per chi ne ha bisogno

A Castrovillari, gli specialisti di più branche mediche stanno stilando una lista, ancora aperta a tutti, per dare risposte, via telefono o mail, ai pazienti che pongono, attraverso gli stessi mezzi, quesiti a partire dalle loro patologie.

Un importante servizio in più, tra i diversi già in atto sul territorio municipale grazie a capacita singole ed associazioni,  di cui è stato informato il sindaco, Domenico Lo Polito, per diffondere ancora meglio, nella cittadinanza, tale disponibilità che desidera offrire migliori livelli essenziali delle prestazioni e ulteriore sollievo nonché sostegno alle persone più vulnerabili in questo  difficile momento, caratterizzato da rigide misure per contrastare il contagio dal subdolo ed insidioso Covid-19.

Un’attenzione per tanti, tra noi, che «hanno bisogno e si vedono smarriti in questa difficile guerra» ha sottolineato il sindaco Lo Polito.

«È con questa consapevolezza e visione delle cose che ringrazio – ha proseguito il sindaco Lo Polito – a nome dell’Amministrazione Comunale e per conto della Comunità, gli specialisti che hanno dato vita a tale nuova cordata di solidarietà, la quale  testimonia, ancora con determinata volontà, che insieme ce la faremo, grazie a sinergie e, soprattutto,  rispetto accurato delle regole le quali chiedono a ciascuno di fare la propria parte stringendo più forte la collettività a protezione dei beni imprescindibili come lo sono  la salute e la vita». (rcs)

LAMEZIA – L’appello di Ruggero Pegna alla presidente Santelli

Il promoter Ruggero Pegna lancia un appello alla presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, in quanto «tra i settori a risentire maggiormente delle conseguenze prodotte dal Coronavirus, anche in Calabria c’è certamente quello dell’organizzazione e produzione di eventi musicali e di spettacolo dal vivo».

«Consapevole delle priorità che in questo momento ha la salute dei calabresi – ha scritto il promoter Pegna – e del suo apprezzatissimo impegno alla tutela e a garanzia di quanto necessario per la prevenzione e la cura del virus in questa regione, per il quale come cittadino le esprimo grande riconoscenza, da produttore di eventi culturali e di spettacolo in Calabria mi tocca riportarle l’eccezionale difficoltà di questo settore, anche in una visione di superamento non immediato della gravissima crisi prodotta».

«Come lei ben sa – ha proseguito Pegna – avendo sempre dimostrato eccezionale sensibilità per la Cultura nei suoi precedenti ruoli istituzionali, questo è un settore importantissimo per la Calabria in ragione delle sue molteplici ricadute: culturali, promozionali, turistiche, economiche e occupazionali, interessando migliaia di figure professionali soprattutto giovani e un enorme indotto, con numerosissime attività coinvolte in modo diretto e indiretto».

«Negli ultimi anni – ha proseguito Pegna – la Regione Calabria ha finanziato centinaia di eventi di varia tipologia, attraverso vari bandi rivolti in particolare alla valorizzazione dei beni culturali e al potenziamento dell’offerta culturale. Tale sforzo economico a vantaggio di moltissime realtà del territorio calabrese ha prodotto, però, un sovraccarico di lavoro per gli uffici preposti alle verifiche delle rendicontazioni, propeduetiche al saldo dei contributi, ulteriormente aggravato dalla situazione in corso».

«Purtroppo – ha proseguito Pegna – i mancati pagamenti derivanti rischiano di far sparire una delle più preziose realtà di questa regione, costituita da imprese, associazioni e fondazioni culturali. È un rischio che la Calabria non può permettersi. Allo scopo di evitare questo autentico disastro, è necessario che si proceda con urgenza al pagamento dei contributi di ogni progetto completato e rendicontato, anche sulla base di semplici autodichiarazioni e/o polizze fidejussorie, consentendo agli uffici di espletare poi la parte burocratica nei tempi che saranno loro necessari».

«Peraltro – ha proseguito Pegna – se piuttosto di pagamento a rendicontazione, si fosse proceduto o si procedesse in futuro con il metodo della fatturazione per prodotto fornito e verificato, si sarebbe evitato quello che ritengo un inutile sovraccarico di mera burocrazia per i competenti uffici regionali».

«Oltre a ciò – ha proseguito Pegna – che sarebbe soluzione di sicuro buon senso, trattandosi di eventi comunque portati a termine e rendicontati, si rende necessaria l’immediata attivazione di ogni procedura per la realizzazione dei “progetti storicizzati”, già così riconosciuti, per l’anno in corso e i prossimi, possibilmente con la formula triennale già sperimentata con successo e con incremento delle risorse per ciascun progetto».

«Ultimo aspetto – ha proseguito il promoter Pegna – riguarda la graduatoria definitiva dell’ultimo bando 2019 per “eventi storicizzati”. Per le stesse ragioni, è necessario che si possa procedere urgentemente alla firma delle convenzioni e al pagamento degli acconti previsti».

«Sono certo – ha concluso Pegna – dell’attenzione che darà a quanto esposto, nell’interesse di un comparto che esprime creatività e professionalità ai massimi livelli nazionali, autentico patrimonio e strumento di valorizzazione della nostra Calabria. Con l’occasione, formulo a lei e alla sua giunta i migliori auguri, certo di interpretare il desiderio di tutto il settore, sempre disponibile a partecipare ad un eventuale tavolo di discussione per i relativi temi generali  e della specifica emergenza». (rcz)

Covid-19/ La Regione apre al confronto con il Terzo Settore

L’assessore regionale al Welfare e all’Agricoltura, Gianluca Gallo, propone di dare una mano a famiglie e a fasce deboli della popolazione attraverso misure straordinarie e un lavoro di concertazione e confronto con il Terzo Settore.

«L’emergenza sanitaria scatenata dall’avanzata della Covid 19 – ha dichiarato l’assessore regionale Gallo – ha aggravato le situazioni di precarietà e criticità preesistenti, aprendo nuovi fronti sui quali è necessario intervenire per arginare l’incedere della povertà e dello stato di bisogno».

«Nessuno, da solo, può farcela – ha proseguito l’assessore regionale Gallo -. Per questo quanto prima avvieremo un confronto con il Terzo Settore, con particolare riguardo alle associazioni di volontariato, alle cooperative sociali, alle associazioni di promozione sociale alle strutture socio-assistenziali ed a tutti gli enti attivi in questo ambito».

Unico l’obiettivo: definire insieme possibili strategie di intervento. «Le risorse finanziarie – ha proseguito l’assessore regionale Gallo – a disposizione della Regione nel campo del welfare, storicamente limitate rispetto alle tante esigenze da soddisfare, non sono state implementate dal Governo, col decreto Cura Italia, in maniera adeguata rispetto alle risposte che la crisi presente, diffusa e pervasiva, rende invece necessaria».

«Occorre, perciò – ha proseguito l’assessore regionale Gallo – sollecitare il Governo a fare di più, ma anche verificare la fattibilità di percorsi alternativi, quali ad esempio il disimpegno ed un diverso utilizzo di almeno parte dei fondi strutturali europei, per poter contare così con urgenza sui fondi che servono per far fronte alle mille necessità».

«In questo cammino – ha aggiunto l’assessore regionale Gallo – accidentato ma inevitabile, intendiamo avere come compagni di viaggio i soggetti da sempre in prima fila sul fronte dell’assistenza e dell’accompagnamento in favore di famiglie, bambini, anziani, persone con disabilità».

«Confidiamo che anche dalla rete dei centri servizi al volontariato – ha concluso l’assessore regionale Gallo – possa venire un contributo determinante. Nelle prossime ore, pur dovendo fare di conto con l’emergenza sanitaria, faremo in modo di aprire canali di dialogo e favorire modalità di confronto capaci di portare senza indugio alla definizione di percorsi unitari ed a misure idonee, nell’interesse della Calabria e dei calabresi». (rcz)

Con il progetto “Ricuciamo”, le detenute di Reggio realizzano mascherine

La sezione femminile del carcere “S. Pietro” di Reggio Calabria, con il progetto Ricuciamo, si impegna per la società, e lo fa realizzando, nel laboratorio di sartoria, le mascherine in tessuto non tessuto destinate, in via prioritaria, ad uso interno dell’Amministrazione Penitenziaria.

Tale iniziativa è stata possibile grazie ad Area Democratica per la Giustizia – Sezione Reggio Calabria che ha voluto riattivare la collaborazione insieme alla Direzione della Casa Circondariale, e al Garante regionale delle Persone Detenute o private della Libertà Personale della Calabria e alle donne detenute già coinvolte nel progetto.

Una simile produzione, poi, sarà avviata anche nell’altra sezione femminile in Calabria, al carcere di Castrovillari.

«Vogliamo costruire – si legge in una nota di Area Democratica per la Giustizia di Reggio Calabria – una società più solidale e giusta, e pensiamo di doverlo fare partendo dal carcere, crocevia della sofferenza umana e simbolo del riscatto cui tutti, individualmente e collettivamente, aneliamo oggi più che mai».

Inoltre, Area Democratica ha avviato una raccolta fondi per la produzione delle mascherine in carcere, a tutela del diritto alla salute delle persone detenute e di tutta l’Amministrazione Penitenziaria della Calabria, «alimentando un virtuoso dialogo istituzionale con quanti interagiscono con le complesse problematiche del carcere e con l’intera popolazione».

«Come Garante regionale dei Detenuti – ha dichiarato Agostino Siviglia – mi sento di rivolgere un sentito grazie alla Magistratura reggina di Area Democratica per la Giustizia, per la sensibilità e attenzione riservata al carcere, non senza ribadire, ancora una volta, il mio ringraziamento alle persone detenute in Calabria ed a tutta l’Amministrazione Penitenziaria calabrese, per l’alto senso di responsabilità collettivo fin qui posto in essere incentrato, in sostanza, su una collaborazione autentica e su un dialogo veritiero e, perciò, costruttivo». (rrm)

AMARONI (CZ) – L’azienda Errebiemme regala mascherine sartoriali

L’azienda di Amaroni, Errebiemme, di MariaBarbara Olivadoti, che da 40 anni opera nel settore dell’abbigliamento, ha raccolto l’appello «servono più mascherine» e ha riconvertito la produzione, per realizzare quante più mascherine possibile.

A darne notizia, Confartigianato Imprese Calabria che, con grande orgoglio, annovera l’azienda Errebiemme tra le proprie imprese aderenti all’Associazione territoriale di Catanzaro.

«Con il fermo della nostra produzione – ha spiegato Barbara Olivadoti – e vista la grande richiesta di mascherine, abbiamo deciso di metterci a disposizione e produrre quanti più pezzi possibile, dopo aver sterilizzato le macchine».

«Lavoriamo in assoluta sicurezza – ha proseguito Barbara Olivadoti – nel rispetto delle misure previste dai decreti legge, con guanti, mascherine e disinfettante. La prima tranche di mascherine l’abbiamo realizzata utilizzando materiale anti-goccia bianco, che è idoneo alla realizzazione delle mascherine».

«Dopo aver esaurito questo materiale procediamo con tessuto doppio strato, il primo è cento per cento cotone, il secondo è in tessuto non tessuto, proprio per renderle più spesse e a norma».

Le mascherine sono state distribuite, gratuitamente, agli ospedali di Catanzaro e Soverato, a privati, a Comuni e alle Forze dell’Ordine. (rcz)

 

 

CATANZARO – Il sindaco Abramo: una rete solidale per la consegna degli alimenti

Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha lanciato una iniziativa per la consegna degli alimenti alle famiglie in difficoltà, e che ha raccolto, subito, una prima generosa adesione da parte di alcuni imprenditori locali che hanno voluto donare un notevole quantitativo di prodotti a lunga conservazione da destinare alle persone che più hanno bisogno in questo periodo di emergenza coronavirus.

«Voglio ringraziare gli imprenditori Cusimano e Mottola Di Amato – ha evidenziato il sindaco Abramo – per la sensibilità dimostrata in un momento particolarmente critico in cui è necessario stare vicini e dare supporto alle famiglie in difficoltà e a rischio isolamento».

Il sindaco ha voluto ringraziare, allo stesso modo, anche Mario Tomasello, capo area Crai che, per conto della Crai Calabria Gruppo Regina, ha donato 2mila euro in buoni spesa, e il consigliere comunale Eugenio Riccio per il supporto personale all’iniziativa.

«Chi dovesse avere necessità – ha continuato il sindaco Abramo – può rivolgersi ai parroci del proprio quartiere, che svolgono ora più che mai un ruolo prezioso di ascolto e vicinanza sul territorio. Gli stessi contatteranno poi i volontari del Gruppo comunale di Protezione civile, a cui va il mio plauso, che provvederanno a consegnare gli alimenti nel rispetto delle prescrizioni a tutela della salute. Spero vivamente che questa rete solidale possa crescere con l’aiuto di quanti vorranno dare il proprio contributo». (rcz)

In copertina, da sinistra, Riccio, Abramo e Tomasello