Gli Incontri speciali in 40 anni di Bel Paese, il racconto di quattro decenni di attività giornalistica del reggino Emilio Buttaro, sono sbarcati al Liceo Massèna di Nizza, nei giorni scorsi.
L’iniziativa in Costa Azzurra, promossa dallo storico Liceo, dall’Associazione Aspeica – Association des Petites Enterprises italiannes sur la Côte d’Azur e Costazzurra.news, con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia di Nizza, si è svolta in presenza di numerosi allievi delle classi di lingua italiana e di pubblico italiano e francese.
L’evento è stato moderato con garbo e competenza da Claude Longo, programmatrice di eventi culturali per il Liceo Masséna e Laura Albanese, organizzatrice di eventi e presidente di Aspeica.
Il Console Generale d’Italia a Nizza Emilio Lolli ha voluto mandare un messaggio di benvenuto: «Desidero ringraziare il Lycée Masséna e l’Associazione delle piccole imprese italiane per aver organizzato questo importante incontro con il celebre giornalista italiano Emilio Buttaro, al quale rivolgo il più caloroso benvenuto. Sono dispiaciuto di non poter essere con voi a questo bell’evento ma impegni di lavoro già da tempo in calendario non me lo hanno permesso».
«Sono comunque lieto – ha proseguito – che alle studentesse e agli studenti del Lycée Masséna, e a tutto il pubblico intervenuto, sia data questa straordinaria opportunità di ascoltare ed interloquire con una personalità del mondo del giornalismo italiano del livello di Emilio Buttaro. Auguro quindi a tutti voi un incontro piacevole e ricco di stimoli culturali, nel più vivo auspicio di ritornare a farvi visita quanto prima possibile».
Il cronista ha raccontato gli incontri e le interviste ai giganti dello sport e dello spettacolo italiano; tra gli altri, quello con Raffaella Carrà: «Uno dei più emozionanti che porterò nel cuore a vita. Per me lei è sempre stata la televisione in bianco nero, quel piccolo schermo fatto di passione e sentimenti che ha accompagnato tante generazioni del Bel Paese e non solo. Cosa mi colpì del suo modo di fare? Senza dubbio l’inesauribile energia ma anche l’eleganza e la simpatia. Non mi sembrava quasi vero di trovarmi di fronte la donna più amata e rivoluzionaria dello spettacolo italiano».
Poi il racconto dell’incontro con Maradona: «Ho visto il campione argentino palleggiare a pochi metri di distanza, lui con un atteggiamento rilassato e soddisfatto e noi che gli stavamo vicino, lì a guardarlo con grande emozione. Il pallone quasi lo pettinava e sembrava diventare una parte del suo corpo che si spostava. Ho iniziato a fare il giornalista negli anni in cui Diego diventava la stella del Napoli, l’uomo dei sogni. Vederlo da vicino, poterlo intervistare è stata un’emozione autentica, difficile da dimenticare anche a distanza di anni».
Un ricordo poi dell’incontro con Luciano Pavarotti: «Riuscii a intervistarlo all’inizio del 2006 in una località dell’Appennino Modenese durante un evento a cui partecipò Valentino Rossi e a sorpresa anche Lucio Dalla. Veniva presentata la nuova seggiovia a sei posti. Lucio Dalla fece anche un giro su una motoslitta guidata da Valentino. Ricordo nella breve intervista che realizzai a Pavarotti insieme a Valentino come si punzecchiavano tra di loro, perché il maestro grande tifoso della Juve e Valentino super interista… di lì a poco l’Italia si apprestava a vincere il suo quarto Mondiale».
Per il giornalista l’intervista che è ancora un sogno è quella con Sophia Loren. «È l’attrice italiana più amata di sempre, l’ambasciatrice della bellezza italiana. Oltre ai due Oscar e al suo talento fuori misura, credo che Sophia Loren sia molto più di una star: lei è un’autentica leggenda, il simbolo del cinema italiano nel mondo. Come lei nessuno mai».
Infine Buttaro ha spiegato il suo impegno per gli italiani all’estero: «Da circa 25 anni collaboro con giornali dedicati a loro ed ho avuto il piacere di presentare iniziative dedicate alla difesa e diffusione dell’italianità nel mondo. Fare qualcosa per gli italiani all’estero è una gioia che ti porti dentro a lungo». (rrm)