Tornano le Giornate Fai d’Autunno

Domani e domenica 13 ottobre anche in Calabria si terranno le Giornate Fai d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano Ets e giunte alla 13esima edizione.

Sono 700 i luoghi visitabili questo weekend e, in Calabria, altrettanti numerosi i luoghi da visitare e scoprire, oltre che un’occasione per godersi il patrimonio artistico e ambientale che la regione può offrire.

Le Giornate FAI d’Autunno vedono una speciale partecipazione dei giovani volontari del Fai, organizzati nei Gruppi Fai Giovani che, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione e agli “Apprendisti Ciceroni”, con fantasia ed entusiasmo racconteranno l’Italia in due giorni di festa intitolata alla conoscenza del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo del nostro Paese. Un patrimonio che non consiste solo nei grandi monumenti, ma anche in edifici e paesaggi sconosciuti, luoghi che custodiscono culture e tradizioni e che tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per sempre e per tutti, come è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.

A Longobucco si può visitare il Museo della ginestra, della lana e della seta “Eugenio Celestino”, ospitato all’interno del palazzo della Famiglia Celestino. Al piano terra si trova l’esposizione di ricercati manufatti, foto e documenti della storia della ditta artigiana; al primo piano la bottega storica e i laboratori con gli antichi telai in legno; al piano superiore, un’ulteriore esposizione con la rappresentazione di tutti i disegni originali e delle lavorazioni più recenti. Negli anni Venti il giovane Eugenio Celestino intuì l’importanza della tessitura artistica a livello imprenditoriale e riunì nel suo laboratorio le donne che in casa tessevano sugli antichi telai, avviando nel 1930 un’attività che prosperò, divenendo famosa per il pregio e la bellezza dei manufatti. Celestino diede vita a lavorazioni originali, tra cui coperte, tappeti e scialli, riprendendo disegni antichi e rimettendo in uso l’arte della colorazione con tinte vegetali; nel 1938 le sue creazioni furono esposte al Palazzo delle Esposizioni a Roma, alla presenza della principessa Maria Josè e la bottega giunse a servire la casa reale. In occasione delle Giornate Fai d’Autunno, nei laboratori di tessitura del museo, sarà illustrato il ciclo della trasformazione della ginestra e la storia delle produzioni d’arte della famiglia Celestino; durante la visita sarà presente una tessitrice che mostrerà il lavoro al telaio orizzontale calabrese e le varie fasi di realizzazione dei decori a mano, rimaste identiche in un secolo di attività.

A Campo Calabro, invece, si potrà ammirare il forte Poggio Pignatelli, che sorge nel pieno dell’area naturale protetta ZPS <- Zone di protezione Speciale Costa Viola. Il forte, di epoca post-unitaria, fa parte di un grande Piano generale di fortificazione del nuovo Stato (le cosiddette “Fortificazioni umbertine”) che prevedeva la costruzione, sia in Sicilia che in Calabria, di ben 24 fortezze, vere e proprie piazze d’armi bastionate e ridossate, per il posizionamento della cosiddetta “Artiglieria da costa” in difesa dello Stretto. L’edificio è collegato ad altre due opere che si trovano nelle immediate vicinanze, la cosiddetta Batteria Matiniti Inferiore e Forte Siacci, attualmente impiegato per grandi eventi culturali, come la Biennale dello Stretto. Il sito verrà eccezionalmente aperto a tutti in occasione delle Giornate d’Autunno, con priorità riservata agli iscritti Fai. Un percorso naturalistico sarà abbinato alla visita del Forte in compagnia di esperti del settore.

A Francavilla Angitola, durante le Giornate Fai si visiteranno la Chiesa del Rosario, decorata a stucco dai fratelli Riga da Pizzo; il vicino Palazzo Mannacio, generalmente chiuso al pubblico, ex convento dei domenicani, con la biblioteca e il Museo dell’Identità; la Chiesa di San Foca Martire, costruita a fine Settecento sul castello medioevale; la chiesa di Santa Maria delle Grazie ricostruita dopo il terremoto del 1783; infine, l’area archeologica del “Pendino”, antico insediamento di origine medievale. Sarà possibile, anche, visitare le Cantine Benvenuto.

Anche a Cropani si potrà ammirare il Borgo e Villa Albani, mentre a Spezzano della Sila i Giganti della Sila. A Sant’Agata del Bianco sarà possibile, invece, visitare i musei e Murale nel Centenario di Saverio Strati. Infine, anche a Scandale (KR) sarà possibile visitare il centro storico. (rrm)

 

Tornano le Camminate nella Biodiversità del Fai

Questo weekend – sabato 18 e domenica 19 maggio e poi il 25 e 26 maggio – in Calabria si terranno le Camminate nella biodiversità, promosse dal Fondo Ambiente Italiano in occasione della Giornata mondiale della Biodiversità.

L’iniziativa, diffusa a livello nazionale, rientra nella campagna #FAIbiodiversità, di sensibilizzazione e attivazione a partire dalla conoscenza. La campagna #FAIbiodiversità vuole porre l’attenzione sulla necessità di preservare la natura, che è anche negli ambienti cittadini, e anzi incrementarla, perché oggi non basta più proteggere la natura esistente, ma bisogna recuperare quella perduta. È questo il principio, innovativo e ambizioso, su cui si basa la legge sul “ripristino della natura”, che il Parlamento Europeo ha approvato il 27 febbraio 2024 come strumento principale della Strategia sulla Biodiversità 2030: asse portante del Green Deal insieme al piano di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

Guide d’eccezione, studiosi o tecnici, dai biologi, agli agronomi, dai botanici agli apicoltori, e molti altri esperti, condurranno il pubblico in una piacevole passeggiata volta a osservare e conoscere le specie vegetali e animali che abitano i luoghi curati e gestiti dalla Fondazione e a toccare con mano il valore della biodiversità caratteristica di ciascun territorio. Un’opportunità per scoprire che la biodiversità non dipende solo dalla natura, ma anche dalla storia e della cultura, e che pertanto è anche responsabilità dell’Uomo, nel bene e nel male.

Le Camminate nella biodiversità sono organizzate in 23 Beni della Fondazione, ma non solo: il calendario delle iniziative si arricchirà quest’anno, per la prima volta, grazie allo straordinario contributo della rete di volontari delle Delegazioni FAI attive in tutte le regioni, che organizzeranno oltre 80 visite di approfondimento e percorsi accompagnati da specialisti della biodiversità in tanti e diversi territori, alla scoperta di questo patrimonio di natura e cultura che caratterizza l’intero nostro Paese.

Nella nostra regione, è stato organizzato un evento speciale a I Giganti della Sila, a Spezzano della Sila (CS), con visite a cura di Gianluca Congi, ornitologo e Giacomo Gervasio e Francesca Crispino, naturalisti.

Sarà possibile, infatti, partecipare a suggestive camminate che racconteranno la biodiversità del territorio silano: la ricchezza delle specie presenti, le forme di tutela da mettere in atto e la convivenza dell’uomo con queste specie. Le visite speciali verranno svolte grazie al supporto di esperti già impegnati in maniera attiva sul territorio. La narrazione partirà dallo scrigno di biodiversità e resilienza che è il bosco dei Giganti della Sila, per poi svilupparsi attraverso i sentieri che costeggiano la riserva dove, grazie alla partecipazione di appassionati ed esperti studiosi, si approfondiranno le tematiche più attuali che riguardano la tutela della biodiversità, puntando la lente di ingrandimento su alcuni tra i più importanti bioindicatori faunistici: il lupo e gli uccelli. 

Alle 11, Gianluca Congi, ornitologo, racconterà ai visitatori l’importanza degli uccelli quali tassello fondamentale del mosaico della biodiversità. Attraverso il loro studio si ricavano, infatti, dati fondamentali per comprendere le principali minacce alla biodiversità del pianeta. Gianluca Congi parlerà di questi pericoli, primo fra tutti il cambiamento climatico in corso e di come gli uccelli mettono in atto strategie di adattamento. Durante la visita, inoltre, sarà possibile assistere ad un esempio di monitoraggio di uno dei tanti uccelli che abitano I Giganti: il picchio. Vedremo quali specie di picchi sono presenti in Sila, le loro caratteristiche e il loro stato di salute, grazie anche ai recenti studi pubblicati. I picchi sono più facili da ascoltare che non da vedere: i visitatori potranno testare la tecnica di censimento più appropriata che consiste nel lancio di richiami registrati a cui gli uccelli, se presenti, generalmente rispondono (tecnica del playback). Una attività emozionante per grandi e piccoli. Inoltre la visita sarà l’occasione, per realizzare una check-list degli uccelli forestali presenti in periodo riproduttivo all’interno della riserva, attività a cura del Glc Lipu Sila tramite metodo del transetto e dei punti di ascolto.

Alle 15, Giacomo Gervasio e Francesca Crispino, da molti anni impegnati in studi e ricerche sul lupo in vari ambienti del Sud Italia, accompagneranno i visitatori alla scoperta della vita del lupo attraverso il racconto di esperienze dirette e dei dati raccolti dai due ricercatori sul territorio. Ripercorrere la storia della conservazione del lupo in Italia, conoscere meglio la sua etologia e biologia è un’ulteriore occasione per sfatare miti e leggende che continuano a condizionare l’esistenza del più affascinante predatore che popola queste montagne.

Ma non solo nel Cosentino: il Gruppo Giovani Fai di Vibo, per sabato 18, ha organizzato una visita al Centro Visite Parco delle Serre Rosarella considerato un importante patrimonio culturale naturalistico, caratterizzato da una vasta varietà di piante e corsi d’acqua.

Nella mattinata si svolgerà una passeggiata a cura delle Guide delle Serre, lungo il sentiero che collega la Certosa di Serra San Bruno al Vivaio, occasione per far immergere i nostri visitatori nella varietà del racconto storico-naturalistico e mistico di un luogo unico.

Qui, le esperte guide botaniche del Parco Regionale delle Serre mostreranno ai visitatori la ricchezza della biodiversità del territorio, dalle piante ai fiori e perfino l’antichissima felce bulbifera (Woodwardia radicans) preistorica e protetta, considerata un vero «fossile vivente» che si trova solo lì.

La delegazione Fai di Reggio, insieme alla Delegazione Fai Locride e Piana, ai Gruppi Giovani del Fai Reggio Calabria e Locride e Piana e al Gea – Gruppo Escursionisti d’Aspromonte  invece, ha organizzato per il 19 maggio una camminata nella biodiversità nel Sentiero del Brigante, con l’esperto agronomico Francesco Tassone e gli esperti del Gea.

A Catanzaro, per domenica 19 maggio, la delegazione Fai ha organizzato una camminata alla scoperta della foresta incontaminata del Gariglione, con gli esperti botanici del Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro.

La foresta del Gariglione è una delle più incontaminate dell’Italia Meridionale, tutelata entro i confini del Parco Nazionale della Sila. Il monte Gariglione è coperto da una selva di alberi ad alto fusto in cui predominano faggi, abeti e pini larici. Per l’alto grado di naturalità è stato inserito nei siti del progetto Bioitaly ed ha suscitato l’interesse del mondo scientifico in quanto la varietà locale di Abies alba ha proprietà che inducono maggiore resistenza alle piogge acide.

Mentre domenica 26, sempre a Catanzaro, il Gruppo Giovani Fai ha organizzato una visita guidata presso il birrificio Lametus Beer Co. di Lamezia Terme a cura del birraio nonché fondatore Niccolò Crapis, per scoprire la ricchezza botanica della produzione artigianale della birra. (rcz)

REGGIO CALABRIA – La Giornata mondiale della Terra celebrata dal Fai

Per la celebrazione della Giornata mondiale della Terra vi è stato un momento comune di sensibilizzazione da parte del Fai sez. di Reggio Calabria rappresentata dal suo capo delegazione arch. Dina Porpiglia, da parte delle guide ufficiali del Parco nazionale d’Aspromonte nella persona del presidente dott. Luca Lombardi e dal Tam del Cai con la sua presidente regionale dott.ssa Mariuccia Papa commissione Tutela ambiente montano nonché operatore nazionale Cai Tam ai fini della protezione ambientale in un evento organizzato e promosso dall’avv. Eliana Carbone.

Ha introdotto il tema l’avv. Eliana Carbone ricordando che la Giornata della Terra (Earth day) viene celebrata ogni anno il 22 aprile e che essa è stata istituita dall’Onu nel 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra in un tempo in cui devono essere affrontate dai governi e dalle Istituzioni diverse problematiche come: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli habitat naturali, l’estinzione di migliaia di specie di animali e di piante, l’esaurimento delle risorse non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturale).

L’avv. Carbone ha quindi passato la parola al dott. Luca Lombardi presidente delle Guide ufficiali del Parco nazionale d’Aspromonte che ha riferito che le Guide del parco si occupano principalmente di accompagnamento all’interno del parco e divulgazione sullo stato dell’habitat naturale e sulla biodiversità in esso radicata nonché di eventuali pericoli che possano comprometterne la sopravvivenza, in maniera tale che le azioni che vengono svolte dagli enti siano poi ben comunicate alla cittadinanza tramite progetti di educazione ambientale, incontri nelle scuole e attività in generale.

Ha poi continuato il dott. Lombardi dicendo che per il Parco nazionale d’Aspromonte in particolare ci sarebbe ancora molto da fare in un contesto internazionale in cui viene richiesto che un determinato territorio deve essere ricoperto da almeno il 30% delle aree naturali protette sia marine che terrestri e di conseguenza si potrebbe dire certamente che il nostro parco dovrebbe essere più grande.
«Il nostro parco – ha concluso Luca Lombardi – ha comunque avuto due riconoscimenti Unesco in tutto il parco ed è Global geopark Unesco affiliato alla rete mondiale dei geoparchi e vi è anche la faggeta di Valle infernale che rientra sempre come riconoscimento Unesco in una serie di siti seriali di faggete antiche dei boschi vetusti».

Vi è stato, quindi, anche l’intervento del capo delegazione Fai sez. di Reggio Calabria architetto Dina Porpiglia che ha precisato che il Fai è un fondo per l’ambiente italiano, una fondazione senza scopo di lucro, nato nel 1975 e che esso si occupa della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale, paesaggistico italiano e che la delegazione di Reggio Calabria prosegue ovviamente e continua questa mission nazionale basandosi sul binomio cardine istitutivo dei principi del Fai che sono la conoscenza e la concretezza ed in particolare quest’ultima perché il Fai opera sul territorio ed in particolare la Fai sez. di Reggio Calabria opera su un territorio vasto che va dalla Piana di Gioia Tauro fino all’Area grecanica, mentre il secondo principio cardine è la conoscenza perché attraverso di essa si può promuovere un processo naturale di valorizzazione del nostro patrimonio culturale, paesaggistico, storico, artistico ed ambientale non solo da parte degli operatori del settore ma di tutti i cittadini ed in questa direzione c’è ad es. il progetto “apprendisti Ciceroni”, un progetto su base nazionale che vede protagonisti cinquantamila ragazzi delle scuole superiori in tutto il territorio italiano che verranno formati proprio nella conoscenza del patrimonio ambientale e paesaggistico della nostra Terra dai volontari Fai e di conseguenza, con la consapevolezza di quello che verranno a conoscere, avranno un maggiore amore e volontà di rispettare e salvaguardare la natura, la biodiversità, i monumenti storici, artistici, culturali.

Ha concluso la celebrazione della Giornata mondiale della Terra la dott.ssa Mariuccia Papa presidente regionale commissione Tutela ambiente montano (Tam) del Cai ed operatore nazionale Cai Tam che ha evidenziato che le commissioni regionali e i gruppi sezionali Tam, sono la parte operativa del Cai occupandosi di far conoscere gli ambienti naturali e di segnalare al Cai centrale, ai soci, alle istituzioni etc. tutte le situazioni di criticità ambientale di cui si viene a conoscenza e che allo stesso tempo collaborano con altre associazioni di tutela del territorio e svolgono un’importante attività di divulgazione fra i soci, sul territorio e soprattutto nelle scuole.

«Nessuno come gli escursionisti – ha sottolineato la dott.ssa Papa – conosce il territorio ed è in grado di segnalare ogni eventuale abuso. Infatti il nostro motto è: camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare».

E proprio in un’ottica di protezione ambientale ha concluso Mariuccia Papa molte sono le iniziative promosse dal Cai per la Giornata della Terra, anche in Calabria e le più significative sono segnalate sui siti ufficiali del Cai e della Cctam. E con questo impegno comune di protezione ambientale e cura del territorio delegazione Fai sez. di Reggio Calabria, Tutela ambiente montano (Tam) del Cai e Guide ufficiali del Parco nazionale d’Aspromonte hanno celebrato insieme la Giornata mondiale della Terra del 22 aprile. (rrc)

REGGIO – Sabato si presentano le Giornate Fai di Primavera

Sabato 18 marzo, a Reggio, alle 10, a Palazzo San Giorgio, si terrà la conferenza stampa di presentazione delle Giornate Fai di Primavera, in programma il 25 e 26 marzo.

Artista, critico e storico dell’arte, studioso e strenuo difensore dei beni culturali della Calabria: Alfonso Frangipane sarà al centro della 31esima edizione delle Giornate di Primavera del Fondo Ambiente Italiano, a cura della Delegazione reggina del FAI guidata da Dina Porpiglia.

Un viaggio di scoperta, attraverso le sue opere e i suoi preziosi lasciti, conservati in questo straordinario polo culturale che detiene una collezione rappresentativa della cultura figurativa calabrese tra ‘800 e ‘900, completata dalle opere di artigianato realizzate nei laboratori della scuola.

Le Giornata Fai di Primavera si arricchiranno, inoltre, dell’inaugurazione dello studio di Frangipane e riserveranno ai visitatori l’apertura speciale dei laboratori.

Nella giornata del 24 marzo un convegno di studi sarà l’occasione per approfondire, a latere delle Giornate, tutta la complessa attività di creazione, scoperta e valorizzazione di cui Frangipane si è reso protagonista.

Un illustre calabrese che si è adoperato moltissimo in favore della formazione artistica, investendo tutte le sue energie per la creazione di una vera e propria fucina di artisti, fondando a Reggio Calabria l’Istituto d’Arte prima (1933) e il Liceo Artistico dopo (1948).

Una imperdibile occasione di scoperta, attraverso la quale la Delegazione reggina del Fai intende valorizzare l’eredità lasciata da Alfonso Frangipane, mediante l’incontro con le sue opere, le testimonianze della sua vita professionale, un convegno di studi, una attesa inaugurazione e aperture di luoghi, vissuti dal grande studioso, solitamente non accessibili al pubblico.

Come ogni anno, saranno i giovani Apprendisti Ciceroni del Fai a guidare i visitatori. 

Intervengono Sindaco ff Città Metropolitana, Carmelo Versace, Sindaco ff Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, Capodelegazione FAI Reggio Calabria, Dina Porpiglia, Delegato regionale FAI Ambiente, Rocco Gangemi, Annunziato Tripodi, Direttore Museo d’arte Frangipane, Maria Mallemace, Direttrice Archivio di Stato – Reggio Calabria, Giuseppe Bova Presidente del Rhegium Julii, Dirigenti e tutor scolastici Istituti aderenti al progetto “Apprendisti Ciceroni”. (rrc)

Ai Giganti della Sila le “Sere Fai d’Estate”

Tornano, fino al mese di settembre, le Sere Fai d’Estate, il ricco calendario di appuntamenti nei Beni del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano che resteranno aperti eccezionalmente oltre l’abituale orario e che vedranno protagonisti, in Calabria, i Giganti della Sila.

Tantissimi gli eventi in programma nel maestoso  bosco secolare affidato in concessione al Fai dal Parco Nazionale della Sila nel 2016. Un sito unico nel suo genere, che sopravvive intatto dal Seicento all’ombra dei suoi imponenti “patriarchi” – alberi alti fino a 45 metri, dal tronco largo 2 e dall’età straordinaria di 350 anni, testimoni delle antiche selve silane – dando vita a un grandioso spettacolo della natura.

In particolare, il 9 e 23 luglio, l’11, 12 e 25 agosto e il 3 e 18 settembre, alle ore 18, si potrà partecipare a “Benessere in natura: immersione forestale”, una passeggiata rilassante e gradualmente immersiva all’interno del bosco della riserva.

Accompagnati dalla guida del Parco Nazionale della Sila Tommaso Talerico, il pubblico potrà “connettersi” con la natura attraverso le sensazioni fisiche avvertite: i colori, gli odori, i suoni distensivi del bosco primordiale forniscono alla mente una piacevole pausa, ripristinando così le energie psicofisiche del corpo e aiutando a ridurre ansia, stress e cattivo umore. Il contatto con la vegetazione circostante e il ritmo respiratorio in sintonia con quello della vita nel bosco attivano inoltre molti stimoli sensoriali con ricadute benefiche sulle funzioni vitali.

Biglietti di ingresso: Intero 20 €; Ridotto (ragazzi 6-18 anni), Studenti fino a 25 anni e Residenti 15 €; Iscritti FAI 10 €; Bambini 0-5 anni gratuito.

Il 5 agosto, alle ore 18, sarà la volta di “Benessere in natura: sessione di mindfulness”, una speciale seduta di meditazione immersi nella natura monumentale dei Giganti della Sila. Serena Criscuolo, counselor e life coach dell’Associazione La Presenza che curerà l’iniziativa insieme al FAI, accompagnerà i partecipanti lungo un percorso costituito da 4 momenti principali: quello della “porta”, ovvero il momento di introduzione alla disciplina con i primi 10 minuti di pratica in piedi a occhi chiusi; il secondo costituito da una camminata di 10 minuti in cui si sperimenterà cosa significa avere consapevolezza di se stessi e mantenere alta l’energia; il terzo sarà svolto presso il “cerchio della luce” e consisterà in 10 minuti a occhi chiusi e sdraiati; per ultimo quello del “ritorno”, 10 minuti a occhi aperti al termine dei quali verrà consegnato un piccolo omaggio in ricordo dell’esperienza. Consigliato abbigliamento comodo.

Biglietti di ingresso: Intero 20 €; Ridotto (ragazzi 6-18 anni), Studenti fino a 25 anni e Residenti 15 €; Iscritti FAI 10 €; Bambini 0-5 anni gratuito.

E ancora, attesissimi gli appuntamenti di “Astronomi per una notte”, la rassegna di osservazioni notturne del cielo estivo in programma il 6, 20 e 26 agosto, alle ore 21. Durante le tre serate verrà proposta un’emozionante esperienza guidata dall’esperto astrofilo Francesco Veltri, che illustrerà le meraviglie del cielo attraverso un’osservazione astronomica a occhio nudo: un appassionante viaggio alla scoperta di stelle, costellazioni e miti sotto il cielo dei Giganti della Sila, che faranno da sfondo a una passeggiata in notturna dal grande fascino.

Biglietti di ingresso: Intero 20 €; Ridotto (ragazzi 6-18 anni), Studenti fino a 25 anni e Residenti 15 €; Iscritti FAI 10 €; Bambini 0-5 anni gratuito.

Il 9 e 19 agosto, alle ore 17, da non perdere Benessere in natura: sessione di yoga”, un evento dedicato al risveglio del corpo e dello spirito, grazie a una sessione di yoga ai piedi dei pini larici più antichi d’Europa, guidata dall’istruttrice Maria Assunta Brogno dell’Associazione Atma Namastè ODV. La disciplina è basata su esercizi e pratiche che hanno l’obiettivo di controllare la mente e dominare il corpo ed è adatta a ogni età. I benefici sono molteplici e si amplificano se lo yoga è praticato all’aperto, a contatto con la natura. 

Ai partecipanti è richiesto di indossare un abbigliamento comodo e portare con sé un tappetino.

Biglietti di ingresso: Intero 20 €; Ridotto (ragazzi 6-18 anni), Studenti fino a 25 anni e Residenti 15 €; Iscritti FAI 10 €; Bambini 0-5 anni gratuito.

Infine, sabato 13 e 27 agosto, l’appuntamento è con “Trekking al tramonto”, un piacevole percorso di 6 chilometri, della durata di circa 4 ore e di difficoltà T (turistica), ideale per le famiglie e per tutti coloro che desiderano conoscere il territorio circostante la Riserva, con partenza alle ore 17. L’itinerario, guidato da Tommaso Talerico e che al calar del sole offre scenari molto pittoreschi, consentirà agli escursionisti di immergersi nella meraviglia dell’altipiano silano riconoscendone peculiarità naturalistiche e paesaggistiche, rappresentative della biodiversità del Parco Nazionale della Sila.

Ma non solo: l’attraversamento della storica “difesa di Fallistro” consentirà ai partecipanti di ripercorrere alcuni episodi chiave della storia della Sila, legati soprattutto alla contesa della proprietà terriera e al tentativo di superamento delle logiche del latifondo. Il racconto spazierà dai fratelli Bandiera fino al secolo scorso quando, dopo la liberazione d’Italia, si diede inizio alla riforma agraria silana e alla nascita dell’Opera di Valorizzazione della Sila (O.V.S.). 

Il trekking si concluderà con la visita guidata all’interno della Riserva I Giganti della Sila. È consigliato abbigliamento a strati e possibilità di rifornimento acqua lungo il percorso.

Biglietti di ingresso: Intero 20 €; Ridotto (ragazzi 6-18 anni), Studenti fino a 25 anni e Residenti. (rcs)

Manifico (Fai): Villa Zerbi divenga Polo espositivo e culturale

Marco Magnifico, presidente nazionale del Fondo Ambiente Italiano, ha ribadito la necessità di «riaprire Villa Zerbi» a Reggio Calabria. L’appello è avvenuto nel corso dell’incontro interregionale Calabria e Sicilia del Fai, durante il quale il capodelegazione reggino del Fondo Ambiente ItalianoRocco Gangemi, ha chiesto al sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, di «aprire alle visite Palazzo Alvaro e andare incontro alla forte richiesta di conoscenza che arriva dalla città e dai visitatori».

Gangemi, ha espresso gratitudine «per la scelta di Reggio Calabria, perché  il nostro presidente nazionale, Marco Magnifico (che ha partecipato alla giornata in collegamento online) è legato alla nostra città per aver vissuto qui parte della sua infanzia. Ma anche perché – ha aggiunto Gangemi– questa occasione ci consente di portare a termine una promessa: quando, nel 2019, aprimmo per la prima volta alle visite Palazzo Alvaro, capimmo che c’era un profondo desiderio di conoscerlo. Abbiamo realizzato un percorso di visita e studiato opere finora anonime alle quali abbiamo ridato una identità, lo consegniamo oggi al sindaco con la richiesta formale perché questo giacimento d’arte sia a disposizione di tutti».

Proposta accolta con favore da Versace: «Oggi, insieme al Fai – ha detto – si concretizza un percorso sinergico. Nella quotidianità c’è già una collaborazione costante. Oggi la sanciamo istituzionalmente e, nel ringraziare il presidente Magnifico, chiedo al Fai di affiancarci per utilizzare i fondi del PNRR per la cultura».

Una sinergia “benedetta” dal presidente nazionale del Fondo che ha ringraziato il Capodelegazione Gangemi per quanto fatto sul territorio: “«Ho vissuto a Reggio gli anni della mia infanzia – ha ricordato Magnifico – in questa terra meravigliosa ho imparato le cose più importanti della mia vita: ho imparato a scrivere alla scuola Carducci, a nuotare a Cannitello e a sciare a Gambarie. Di Reggio è il mio più caro amico». E, rivolgendosi al sindaco, Magnifico ha aggiunto: «Il Fai nasce per collaborare con le istituzioni: come l’art. 118 della Costituzione sancisce. Reggio merita molta più conoscenza e considerazione nel Paese: è il momento di riaprire Villa Zerbi».

«È affacciata – ha spiegato – su uno dei panorami più belli al mondo ed è un polo culturale per vocazione naturale. Grazie ai presidenti FAI di Calabria e Sicilia nel Sud abbiamo fatto e faremo grandi cose. A tutti i presidenti, capidelegazione e delegati il mio più grande “Grazie”, perché è la rete territoriale la forza del Fai».

Si è dato, così, avvio alla densa giornata di lavori.

A partire dall’intervento della presidente regionale del Fai Calabria, Annalia Paravati: «Dico grazie ai nostri vicepresidenti Laura Carratelli e Gennaro Cosentino, alle nostre sei delegazioni e alla nascente delegazione di Crotone, ai nostri capidelegazione, ai delegati e ai gruppi giovani: la nostra rete è estremamente coesa – ha continuato – e ha un unico obiettivo, valorizzare la Calabria. Abbiamo eccellenze che devono essere raccontate, ancor prima che viste».

Ad Annalia Paravati ha fatto eco il presidente Fai Sicilia, Giuseppe Gini, portando alla platea l’esperienza della propria regione. Dal Vulcano alla Palermo Arabo-Normanna, dalla sfida ambientale alla valorizzazione dei territori agricoli. 

Il presidente Magnifico, dalla sua, ha risposto ai due presidenti intervenuti: «A voi donne e uomini del Sud manca e mancherà sempre quello che abbiamo noi, donne e uomini del Nord: la meraviglia e lo stupore che proviamo quando arriviamo nel Mezzogiorno, gioiello non d’Italia, ma d’Europa. Adesso dobbiamo far conoscere tutto questo agli italiani».

A fornire gli aggiornamenti sull’andamento del FAI, la relazione del direttore generale Davide Usai, con i dati estremamente positivi delle annualità 2021 e 2022: «È merito della qualità e della quantità delle iniziative messe in atto”. Di “Rete, connessione e diffusione» si è dibattuto con la relazione di Maurizio Vento, Direttore della Comunicazione FAI, con una illuminante relazione su quanto si fa per disseminare le iniziative per la Bellezza del Paese e del Sud”. La parola è, quindi andata, alla responsabile Rete Territoriale, Irene Mearelli, per parlare dell’impegno per il territorio: tra attività e divulgazione. Da qui, il viaggio nei progetti del Fondo in Calabria e Sicilia si è concentrato sulle esperienze dei territori e sulla varietà dell’offerta FAI.

Laura Carratelli, Capo Delegazione di Cosenza e Vice Presidente regionale FAI Calabria, ha ricordato il restauro del Tricolore attribuito ai Fratelli Bandiera, l’apertura straordinaria di San Francesco da Paola, come luogo di cultura, e il grande successo per il Codex Purpureus. O, ancora, l’osservazione delle stelle dal sito dei Giganti della Sila, il cielo tra i più puri d’Italia. «Adesso – ha concluso – non molliamo sulla sfida di Casino Mollo, ricordando che la tutela resta il nostro faro».

A seguire le esperienze portate alla platea dai Capidelegazione Sabrina Milone, di Palermo, Gloria Samà, Catanzaro, Giulia Carciotto, per Caltanissetta.

Il vicepresidente Fai Calabria, Gennaro Cosentino, ha voluto ribadire «L’importanza di trattare i macrotemi: i luoghi della letteratura, il brigantaggio, le isole linguistiche, la società operaia, temi – ha detto Cosentino – sui quali lavorare anche in virtù del ruolo sociale che nelle nostre regioni del Sud il Fai ricopre e svolge, contro la criminalità. Solo così passerà quel messaggio tanto caro a Carlo Levi “Il futuro ha un cuore antico”».

Per la divulgazione delle attività sul territorio, Daria Sansotta, Capo Gruppo giovani della Locride e della Piana, e Martina Palumbo, Capo Gruppo giovani di Catania, hanno incantato le delegazioni con le esperienze frizzanti realizzate con le forze più fresche del Fondo ambiente italiano. Infine, uno sguardo ai Beni e ai grandi progetti del FAI in Italia con Daniela Bruno, Vice Direttrice Generale per gli Affari Culturali, Marco Di Luccio, Direttore dei Beni FAI, e Paola Candiani, Direttore Restauri e conservazione, che hanno relazionato sui più importanti interventi, realizzati e in corso d’opera in Italia.

Con le visite culturali dei delegati nei poli culturali e al Museo di Reggio Calabria si è concluso un incontro che ha gettato le basi per nuovi anni di Bellezza e impegno, all’insegna di una missione e uno stile che connotano il Fondo ambiente italiano: «Il Fai è un’isola di civiltà, un imperativo gentile». (rrc)

Al via l’11esima edizione del Censimento Fai “I luoghi del Cuore”

Fino al 15 dicembre 2022, si potrà votare per i propri Luoghi del Cuore, promosso dal Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa San Paolo.

Un censimento che, dal 2003, ha raccolto 9,6 milioni di voti in favore di oltre 39.000 luoghi in più di 6.500 comuni: luoghi cari, da salvare dall’abbandono, dal degrado o dall’oblio, perché siano recuperati e valorizzati, conosciuti e frequentati.

Attraverso “I Luoghi del Cuore” il FAI incoraggia e stimola ciascuno a fare la sua parte, e rende protagoniste le persone che i luoghi li abitano, li amano e possono salvarli, recuperandoli e trasformandoli in meglio, per il bene di tutti. In un momento di grande cambiamento per la crescita dell’Italia, imposto dalla transizione ecologica e favorito dal PNRR, il FAI offre ai cittadini la possibilità concreta di contribuire alla trasformazione a partire dai luoghi che sono patrimonio di storia, arte e natura del Paese, in cui le comunità locali si riconoscono e si identificano, e che potrebbero essere leve efficaci per lo sviluppo. Nell’ambito dell’iniziativa, FAI e Intesa Sanpaolo hanno finora sostenuto 139 progetti di restauro e valorizzazione in 19 regioni, e in molti casi è stata sufficiente la raccolta voti per innescare circoli virtuosi di azioni che hanno inaspettatamente e radicalmente cambiato le sorti di un territorio. Questa è la potenza, e la chiave del successo, de “I Luoghi del Cuore”: rendere possibile quel che sembrava impossibile con un semplice gesto alla portata di tutti, il voto, da esprimere con un click sul sito www.iluoghidelcuore.it o attraverso i moduli di raccolta firme.

«È uno straordinario esercizio di democrazia – ha dichiarato il Presidente del FAI, Marco Magnifico  – che dà potere ai singoli cittadini, chiamandoli alla partecipazione e richiamandoli alla responsabilità che tutti abbiamo, in quanto parte della Repubblica, nei confronti del patrimonio da tutelare e promuovere del nostro Paese, come sancito dall’articolo 9 della Costituzione e in piena attuazione del principio di sussidiarietà previsto dall’articolo 118». 

I luoghi più votati verranno premiati a fronte della presentazione di un progetto: 50.000 euro, 40.000 euro e 30.000 euro saranno assegnati rispettivamente al primo, secondo e terzo classificato. FAI e Intesa Sanpaolo, dopo la pubblicazione dei risultati, lanceranno inoltre il consueto bando per la selezione dei progetti di intervento in base al quale tutti i proprietari (pubblici o non profit) e i portatori di interesse dei luoghi che avranno ottenuto almeno 2.500 voti potranno presentare alla Fondazione una richiesta di sostegno sulla base di specifici progetti d’azione. 

Per la Calabria, tantissimi i posti candidati a diventare Luoghi del Cuore: Ci sta la Chiesa di Piedigrotta di Pizzo, la Chiesa Affrescata di Sinopoli, la Certosa di Serra San Bruno, la Cattedrale di Mileto, l’Oasi naturale dei Laghetti di Saline Joniche, l’Altopiano di Monteporo di Vibo Valentia, la Fortezza di Le Castella a Isola Capo Rizzuto, i ruderi dell’antico convento di San Domenico di Soriano Calabro, il Tempio Greco Apollo Aleo di Cirò Marina, la Tonnara di Palmi, i Boschi della Sila di Albi, Badolato e diversi luoghi come la Chiesa di San Domenico, la Chiesa dell’Immacolata, il Borgo antico e convento degli angeli.

E ancora, lo Scoglio della Regina a Pantana – Santa Rosalia – Macchia di Cosenza, ci sono addirittura le Terme Luigiane di Acquappesa, la Chiesa di San Domenico di Acri, le terrazze della Torre di Albidona, il centro storico di Aiello Calabro.

Insomma, nella nostra regione ci sono tantissimi luoghi e monumenti che meritano di essere votati e, soprattutto, di essere valorizzati. Sicuramente, il censimento del Fai sarà un’ottima occasione per permettere ai più di scoprire e (ri)scoprire le bellezze straordinarie della Calabria.

Si può votare tramite questo link (rrm)

In copertina, foto del Fai la Chiesa di Piedigrotta di Pizzo, che al momento è il più votato in Calabria con quattro voti.

 

Dal 22 al 27 novembre tornano le Giornate Fai per le Scuole anche in Calabria

Dal 22 al 27 novembre, sono in programma le Giornate Fai riservate alle scuole, giunte alla decima edizione, pensate per affiancare e supportare docenti e studenti nel percorso scolastico di educazione civica.

Per l’occasione, i beni aperti in Calabria sono il Museo Archeologico Lametino di Lamezia Terme, il Museo Diocesano di Catanzaro.

«L’ambiente è una priorità per tutti – si legge in una nota – per le istituzioni e per i cittadini, e in particolare per le giovani generazioni, i cittadini di domani, che sentono come non mai il desiderio di contribuire concretamente alla transizione ecologica e alla costruzione di un futuro sostenibile, che si fonda su politiche globali, ma anche sui comportamenti virtuosi di ciascuno di noi, piccole buone azioni alla portata di tutti».

Il fai, dunque, «intende collaborare con il mondo della Scuola – continua la nota – offrendo i suoi luoghi, le sue conoscenze e la sua esperienza per integrare e arricchire l’insegnamento dell’educazione civica con questa visione dell’Ambiente: non solo conoscenza della natura, ma anche scoperta del territorio, della sua evoluzione storica, economica e sociale, del suo valore artistico, della memoria e della cultura tradizionale, così come dei nuovi scenari, tecnologici e scientifici, imprescindibili per il futuro della nostra civiltà, per i cittadini di oggi e di domani».

In Calabria, le Delegazioni di volontari Fai organizzeranno in tutte le regioni visite speciali riservate alle classi “Amiche Fai” e gestite interamente dagli Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati dai volontari FAI che operano in un dialogo continuo con i docenti. Indossati i panni di narratori d’eccezione, gli Apprendisti Ciceroni accompagneranno le classi in visita alla scoperta di luoghi dal valore storico, artistico, naturalistico e comunque identitari, ovvero significativi per loro e per le loro comunità. 

Chiese e palazzi, sedi delle istituzioni, riserve naturali, parchi e giardini storici, quartieri cittadini e molti altri luoghi saranno aperti e raccontati agli studenti dagli studenti, in un progetto di educazione tra pari di grande soddisfazione per tutti; un’esperienza formativa unica e originale, che è anche l’occasione per i ragazzi di valorizzare il proprio territorio, mettendosi al servizio della loro comunità.

 In occasione dell’evento verrà infatti lanciata una nuova edizione del contest online #Latuaideagreen: dal 4 novembre 2021 al 31 gennaio 2022 gli studenti potranno scegliere l’opera di street art che ritengono più significativa per riflettere sul tema della salvaguardia dell’ecosistema marino, in linea con gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 definiti dall’Onu – Organizzazione delle Nazioni Unite. L’intervento si propone anche come strumento di riqualificazione urbana, unendo mezzi di espressione artistica, giovani delle scuole e territorio. 

I ragazzi avranno, inoltre, la possibilità di vincere un premio del valore di 500€ e far dedicare alla loro scuola il contributo che Agn Energia destinerà alla manutenzione annuale della Baia di Ieranto a Massa Lubrense (NA), Bene del Fai dal 1987. (rrm)

BOVA (RC) – Con le Giornate Fai riapre l’antica Giudecca di Bova

In occasione delle Giornate Fai d’Autunno, in programma il 16 e 17 ottobre, la Delegazione Fai di Reggio Calabria, guidata da Rocco Gangemiaprirà, in via straordinaria, l’antica Giudecca di Bova.

La Giudecca è un quartiere di Bova che fu abitato tra la fine del XV secolo e gli inizi del periodo successivo, da una piccola comunità ebraica. Quasi del tutto dimenticata, questa suggestiva porzione di spazio urbano, è stata inserita all’interno di una sezione del Museo della Lingua Greco-Calabra Gerhard Rohlfs e valorizzata dall’installazione di arte contemporanea dell’artista Antonio Puija Veneziano.

Le prime testimonianze della presenza a Bova di una comunità ebraica risalgono alla fine del Quattrocento. Sappiamo, infatti, che nel 1502 la Regia Corte di Napoli lamentava di non aver riscosso i tributi fiscali che la Giudecca di Bova doveva all’erario fin dal 1497.

L’insediamento ebraico a Bova potrebbe risalire alla cacciata dei giudei dalle terre di Spagna, nel 1492. In quell’anno degli ebrei di Sicilia si trasferirono a Reggio, dove due anni dopo furono smistati in tutto il circondario. Il secondo editto di Ferdinando il Cattolico (1511), che decretò l’espulsione degli ebrei dal Regno di Napoli, determinò l’abbandono della giudecca di Bova. In quello stesso anno, le autorità locali chiesero la cancellazione dai ruoli fiscali della Giudecca di Bova. Ciò nonostante una cronaca bovese, redatta del 1774 dall’erudito Domenico Alagna, ricorda che gli ebrei furono scacciati solo nel 1577, con l’accusa di aver diffuso la peste. È proprio Domenico Alagna a fornirci informazioni dettagliate sulla localizzazione della Giudecca di Bova, indicata ai margini della città, nel quartiere di Pirgoli (dal greco “torri”), confinata tra due porte che si aprivano rispettivamente a Sud, nelle vicinanze della Torre della Porta, e a Nord nei pressi della Torre Aghios Marini.

«Finalmente – ha dichiarato Gangemi – ci auguriamo di potere di nuovo incontrare tanti curiosi visitatori e nostri appassionati sostenitori, a cui faremo conoscere luoghi nuovi ed interessanti con una visita avvincente e ben raccontata. Ancora non avremo il supporto delle scuole, con i nostri entusiasti Apprendisti Ciceroni: purtroppo le incertezze dovute alla pandemia non ci consentono tuttora di riprendere il nostro bel progetto»

«Ma abbiamo unito tutte le nostre forze – ha aggiunto – per guidare e accogliere i visitatori, anche quest’anno, con la dedizione e la gioia di sempre».

Giornate particolari, nelle quali i volontari si porranno a disposizione dei visitatori, con una particolare attenzione perché le visite si svolgano in sicurezza e nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, per accedere sarà obbligatorio il green pass e l’uso della mascherina.

Una interessante installazione di arte contemporanea, realizzata da Antonio Pujia Veneziano, tra il 2019 e il 2020, regala suggestioni su questo antico quartiere, attualmente munito di una pannellistica didattica che consente di ascoltare dal proprio cellulare, in lingua inglese e italiano, la secolare storia degli Ebrei in Calabria.

Antonio Pujia Veneziano ha creato la sua installazione artistica elaborando una serie di ceramiche invetriate e graffite dal titolo Pirgos ceramiche parlanti, all’interno delle quali scorrono frammenti concernenti notizie sugli ebrei a Bova tra la fine del XV e gli inizi del secolo successivo, così come riporta anche una cronaca bovese del Settecento.

Ai cinque tondi l’artista ha aggiunto un altro disco, incastonato sulla parete adiacente l’ingresso secondario di Palazzo Mesiani, costruito alla fine del XVIII secolo sul sito dove era in precedenza insediata la giudecca di Bova. Il soggetto è un particolare della planimetria urbana del quartiere ebraico di Pirgoli raffigurato con l’intento di esaltare la percezione di uno spazio fisico quasi dimenticato, ma un tempo abitato da genti di religione ebraica.
Interessante è inoltre la presenza a Pirgoli di un pozzo, oggi inglobato nella corte di Palazzo Mesiani, elemento indispensabile ai bagni rituali e alla macellazione di carni kosher.

Il Fai Reggio Calabria presenta “La Giudecca di Bova” anche attraverso il suggestivo video realizzato da Stefano Mileto(rrc)

Ai Giganti della Sila la prima edizione della Festa del Circondario Fai

I Giganti della Sila sono uno dei nove beni Fai dove si svolgerà la prima edizione della Festa del Circondario, organizzato dal Fondo Ambiente Italiano, e che prevede un ricco calendario di visite, aperture di luoghi poco conosciuti, trekking, racconti di territorio, degustazioni.

«I Circondari – si legge in una nota – entreranno nei Beni, attraverso narratori che condivideranno ricordi personali, tradizioni locali, ma anche iniziative imprenditoriali e, laddove possibile, offrendo produzioni tipiche. E dai Beni FAI partiranno passeggiate a piedi ed escursioni in e-bike, con itinerari speciali, per scoprire, in collaborazione con molte realtà locali, i luoghi d’arte e di natura tanto vicini da essere a volte poco esplorati».

«L’invito a partecipare – continua la nota – a quella che vuole essere una vera e propria festa di scoperta è rivolto innanzitutto a chi abita i circondari dei Beni, ma naturalmente anche ai visitatori, a cui mostrare e raccontare luoghi, paesaggi e tradizioni forse meno noti, ma straordinariamente ricchi di valore».

Tra gli eventi in programma, tra visite libere e visite guidate, c’è quella denominata Il narratore racconta… la fauna della Sila! con Tommaso Talerico, guida Aigae  e guida ufficiale del Parco Nazionale della Sila, accompagnerà i partecipanti lungo il sentiero all’interno della Riserva alla scoperta della fauna tipica dell’altipiano silano: dallo scoiattolo nero al lupo, dalla poiana al picchio nero… e alle tante altre specie che popolano il Parco Nazionale della Sila. La visita è alle 15 e alle 16, con un massimo di 20 partecipanti.

Previsti, poi, espositori a Km0, dove sono esposti manufatti eco-sostenibili realizzati con materiale naturale del territorio e dimostrazioni a cura degli artigiani locali. (rcs)