Questo pomeriggio, a Caulonia, alle 18.30, presso il Salone della Scuola Elementare, la presentazione del libro Cose storte. Documenti, fatti e memorie attorno alle “Navi a perdere” di Andrea Carnì.
L’evento è stato organizzato da Mag. La ladra di libri con il patrocinio del Comune di Caulonia.
Intervengono l’autore e Carlo Macrì, del Corriere della Sera. Modera il giornalista Gianluca Albanese.
Il libro è edito da Falco Editore.
Sinossi
«Ventidue anni, sei legislature, sette Commissioni parlamentari – includendo quella sul caso Alpi/Hrovatin – e diverse indagini della magistratura sono i numeri che mostrano il peso della vicenda ma anche la difficoltà di pervenire a conclusioni univoche sull’intero fenomeno». Questo scrive la Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti nella Relazione sulle “navi dei veleni”, invocando la riapertura delle indagini rispetto un caso che non è ancora chiuso. Attraverso i documenti declassificati presi in esame, le interpretazioni dei fatti più controversi, le testimonianze acquisite, le fonti documentarie raccolte e organizzate in un archivio finora inedito, si prova a mettere a sistema le tessere di un mosaico frammentato e disorganico. Potrà essere un ulteriore stimolo per la ripresa delle ricerche sulle “navi a perdere” e sulle morti di Natale De Grazia, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin? Nuccio Barillà, Franco Neri, Maurizio Torrealta e Alberto Vannucci affiancano Andrea Carnì nello sforzo teso a evitare l’oblio e a compiere un passo ulteriore nella ricerca della verità e della giustizia. (rrc)
Sabato 6 aprile, a Tropea, alle 17.30, presso il Centro Culturale (ex Prefettura), la presentazione del libro La dieta anti-infiammatoria come educare il sistema immunitario a non attaccare la tiroide di Francesco Garritano.
Il libro, edito da Falco Editore, nasce in seguito a diverse ricerche scientifiche che hanno condotto il dott. Garritano a creare un proprio metodo alimentare, da personalizzare in base al soggetto che ha di fronte ed all’entità della patologia. Il libro guida il lettore, esperto e meno esperto, in un viaggio che porta alla conoscenza delle correlazioni della tiroide con le altre ghiandole e a capire come educare il sistema immunitario a mantenere la capacità di distinguere tra ciò che è self (proprio dell’organismo) e quello che è non self (estraneo e pertanto un nemico dell’organismo da attaccare distruggere) in una o più sedi dell’organismo, tiroide compresa: se il sistema immunitario riceve segnali ingannevoli si creano le condizioni per generare un’infiammazione cronica.
Il libro, inoltre, è suddiviso in due parti: nella prima si descrive la patologia e gli alimenti che potrebbero peggiorarne la sua evoluzione, nella seconda si spiega l’approccio dietetico dal momento che l’autore considera la “corretta nutrizione come il vero farmaco” da utilizzare: è ormai noto che un’alimentazione di buona qualità e in giusta quantità, un corretto stile di vita (crononutrizione, dormire bene, movimento costante) ed una integrazione mirata a spegnere la flogosi alla base del processo autoimmune, devono diventare i punti di forza del trattamento di questa patologia. (rrv)
12 dicembre 2018 – Oggi a Reggio, alle 17.00, presso il salone di Palazzo “Corrado Alvaro”, l’iniziativa A mani nude contro i carri armati – Onore al Capitano Natale De Grazia.
L’evento è stato organizzato dal CircoloLegambiente di Reggio Calabria, in occasione dell’anniversario della tragica – e misteriosa – morte di Natale De Grazia, eroe reggino della lotta alle ecomafie.
«Il nostro intento – ha spiegato Nicoletta Palladino, presidente del Circolo di Legambiente – è quello rinnovare la memoria di Natale De Grazia, persona di cui tutta la comunità reggina dovrebbe essere orgogliosa e, allo stesso tempo, documentare le novità intervenute, rinnovando l’impegno collettivo teso a non dimenticare e non smettere di chiedere giustizia e verità sulle cause della sua morte, rafforzando l’attenzione sul tema degli ecoreati».
Dopo i saluti istituzionale di Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio, e l’introduzione di Nuccio Barillà, dirigente dell’Associazione, ci saranno alcune testimonianze su Natale De Grazia: quella della studiosa in criminologia a Bologna, Carmen Squillaci, autrice di una tesi di laurea sulle “navi a perdere”, e di Antonino Samiani, ex Comandante della Capitaneria di Porto di Messina, amico e collega del capitano di corvetta.
Ad impreziosirne il ricordo, la lettura da parte di Lucia Federico e Gaetano Tramontana di brani del libro Cose storte – documenti, fatti e memorie attorno alle navi a perdere, di Andrea Carnì, che sarà presentato nel corso dell’evento. Ne discutono Michele Falco, editore, Claudio Cordova, giornalista e autore del libro Terra Venduta, Lidia Liotta, comitato scientifico di Legambiente Reggio Calabria.
La testimonianza “Quella nave fantasma a Cetraro” è a cura della giornalista Anna Maria De Luca. (rrc)
16 ottobre – Oggi pomeriggio, a Vibo, alle 18.00, presso la sede dell’Associazione “L’Isola che non c’è”, sarà presentato il libro “Il caso Aversa, tra rivelazioni e misteri” del giornalista Antonio Cannone.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione L’Isola che non c’è in collaborazione con la Lidu (Lega Italiana Diritti dell’Uomo), e rientra nell’ambito della quinta edizione della rassegna letteraria “Un libro al mese: visti da vicino”.
Il libro, edito da Falco Editore, ripercorre la tragica vicenda del duplice omicidio dei coniugi Salvatore Aversa e Lucia Precenzano, assassinati dalla mafia, a Lamezia Terme, nel 1992. (rvv)
8 settembre – Stasera il promoter Ruggero Pegna in Sila, a Camigliatello, si presenta sotto la veste – riuscita – di scrittore parlando del suo libro “Il cacciatore di Meduse” agli Incontri SIlani organizzati da Egidio Bevilacqua e Stefania Fratto. L’incontro, che chiude la sesta rassegna di letteratura nazionale, si terrà al PalaSila di Moccone di Camigliatello alle ore 18 e prevede, oltre alla partecipazione dell’autore, gli interventi di Cinzia Falcone, presidente Animed (Associazione Nazionale Interculturale Mediterranea), Maria Simone, esperta in scienze politiche e Rosalbino Turco, docente di storia e filosofia.
Durante l’estate, “Il cacciatore di meduse” ha animato numerosi incontri letterari e dibattiti aventi per tema migranti e diritto al futuro, accoglienza, integrazione, razzismo e ogni aspetto socio-umanitario connesso: da Vibo Valentia a Tresilico di Oppido Mamertina, da Cardeto (per il “Progetto New Frontiers – Sprar Cardeto”) a Serra San Bruno, all’interno del Santuario Regionale Santa Maria del Bosco, per organizzazione della Lidu (Lega Italiana per i Diritti Umani) di Vibo Valentia.
Il mondo visto con gli occhi di un bambino somalo e dei suoi amici immigrati e miseri di ogni parte del mondo, il viaggio, la solitudine, la speranza, raccontati in modo originalissimo e commovente nel romanzo, hanno catturato l’attenzione di associazioni, soggetti istituzionali e pubblico. Numerosi anche gli ennesimi riconoscimenti ricevuti questa estate, dal Premio Calabria d’Autore di Acri, al Premio San Francesco Saverio di Tessano di Dipignano. Nel 2017, “Il cacciatore di meduse” è stato anche inserito tra i tredici libri consigliati dalla World Social Agenda della Fondazione Fontana di Padova a studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado.
Il romanzo, difatti, è già stato introdotto in molti istituti scolastici (e in altri lo sarà nel corso del prossimo anno), proprio allo scopo di discutere sui temi dell’immigrazione e del rispetto di tutte le diversità contro ogni forma di razzismo. La storia di un bambino somalo, l’ombra della guerra, la solitudine e la miseria, il viaggio disperato, il dramma dei migranti che, spesso, si trasforma in tragedia. C’è un microcosmo di valori, sentimenti, storie, pensieri e promesse nell’animo del piccolo Tajil, il bambino speciale capace di catturare le meduse con le mani, e in quelli dei suoi amici, miseri ed immigrati di tutto il mondo. Una storia commovente, quella di Tajil, il bambino nero che non sapeva di essere diverso perché nel suo villaggio a Chisimaio tutti avevano il suo stesso colore della pelle, apre ai sentimenti, al rispetto degli altri e delle loro infinite diversità, apre alla bontà. E come dice nel libro il nonno di Tajil ‘la bontà non dipende dal colore della pelle, ma da quello del cuore’.
«C’è un pezzo di storia dei nostri tempi, l’avventura dei migranti vista con gli occhi di chi la vive, rischiando la vita stessa e sognandone una diversa e migliore! E’ un romanzo che ribalta il punto di vista. Qui a parlare sono proprio loro, i miseri ed emarginati del pianeta…», dice Ruggero Pegna, colpito nel 2002 da una leucemia fulminante a poche ore dal matrimonio, superata miracolosamente e raccontata nel precedente romanzo (“Miracolo d’Amore” – Rubbettino Editore).
«È una storia che mi ha commosso e fatto sorridere. Nonostante le sue circa quattrocento pagine è una grande poesia, un romanzo attuale e pieno di umanità. Una storia bellissima che, in questi giorni, dovrebbero leggere tutti, un autentico romanzo di formazione!”, ha affermato il professore Paolo Maulucci, storico e ricercatore, Presidente di giuria al Premio Co.re.Cultura assegnato lo scorso novembre al romanzo.
«Il cacciatore di meduse – sottolinea l’editore Michele Falco – racconta in modo emozionante e commovente l’incredibile dramma dei migranti, le sofferenze e i sogni di chi è misero o diverso, discriminato per il suo stato di povertà o per il colore della pelle».
Una storia dei nostri giorni, tra fiaba e realtà, che appartiene a tutti noi, incastonata nella storia mondiale degli ultimi anni: dall’elezione di Obama, primo presidente americano di colore, all’appello di Papa Francesco alla Comunità Internazionale. In un momento storico dominato dalle tragedie dell’intolleranza, dell’odio e del fanatismo terroristico, “Il cacciatore di meduse” parla di umanità e sentimenti, di uguaglianza tra uomini di ogni fede, razza e colore. Un libro struggente e attuale, una sorta di fiaba contemporanea, che ripropone il valore controcorrente del rispetto verso gli altri e la ricchezza della contaminazione tra diverse culture, affascinando anche i lettori più giovani. (rcs)
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