Federbalneari Calabria: Prezzi degli stabilimenti balneari rimarranno invariati

Massimo Nucera, presidente di Federbalneari Calabria, ha dichiarato all’Adnkronos che «i prezzi degli stabilimenti balneari rimarranno più o meno stabili rispetto all’anno scorso, l’orientamento è quello di non ritoccarli».

«Se ci sarà qualche euro in più da pagare – ha aggiunto – probabilmente sarà solo nella ristorazione, perché è aumentato tutto, dal costo dell’olio per le friggitrici, che quasi non si può comprare, ai piatti di plastica, al gas e molto altro».

«Il costo di un ombrellone con due lettini è di circa 12 euro, massimo 13, per tutta la giornata – ha spiegato – e credo rimarrà lo stesso. L’aumento, ripeto, riguarderà magari il piatto di pasta, che non costerà 10 euro ma un po’ di più, ma non ombrelloni, sdraio, lettini o docce. Chi verrà da noi, dunque, pagherà più o meno quanto l’anno scorso».

«Certo – ha concluso – c’è stato un forte aumento del costo delle materie prime, legno, ferro e il resto, ma non possiamo, però, ammortizzarlo in una stagione. In questo periodo di pandemia gli italiani hanno risparmiato, e inoltre hanno certamente voglia di uscire, svagarsi, non baderanno certo ai dieci euro in più, ma questo non significa che devono essere tartassati». (rrm)

Federbalneari Calabria: I Comuni non estendono le concessioni demaniali al 2033

Massimo Nucera, presidente di Federbalneari Calabria ha denunciato che «sui comuni costieri della Calabria vi è una progressiva disapplicazione delle norme statali, dopo oltre 20 mesi di concessione rilasciata per il periodo previsto dalla legge al 2033».

«Denunciamo – ha  aggiunto – il mancato rispetto per il grande lavoro delle imprese e dei loro sforzi proprio in avvio di stagione. il turismo ha bisogno di garanzia di continuità mentre, ad oggi, ci troviamo di fronte ad una situazione di rischio molto forte a causa di probabili sospensioni del servizio turistico su molte fasce costiere calabresi. Stiamo valutando con l’ufficio legislativo federale il reato di omissione d’atti d’ufficio per far rispettare la legge dello Stato ad oggi disattesa sulla base di riunioni di conferenza Stato – Regioni e di qualche atto dell’Antistrust che peraltro continua a ledere fortemente le prerogative del Parlamento, unico soggetto legiferante».

Continua, quindi, l’impegno incessante di Federbalneari Calabria, pronta a denunciare i soprusi dei Comuni contro le imprese legittime concessionarie che ricorda che la pandemia è tuttora in corso e non si può far finta che non vi siano norme statali a tutela della ripartenza economica, occupazionale e dei consumi. Per Federbalneari Calabria vi sono, infatti, specifiche casistiche che debbono essere attenzionate mentre la certezza d’impresa viene costantemente minata da una anarchia amministrativa che pervade la politica dei territori e dei dirigenti di diversi comuni calabresi che, senza alcun fondamento, disapplicano in piena estate i titoli. Occorre capire meglio perché succede questo e soprattutto dare alle imprese un futuro certo e già assegnato.

«Tra i Comuni che stanno disattendendo la norma statale – ha spiegato Nucera – ci sono Motta San Giovanni, Locri, Condofuri, Cassano, Melito Porto Salvo, e tanti altri che i concessionari ci stanno segnalando. Chiediamo alle Procure di mettere ordine, e andremo da ora a denunciare situazioni di “malagestio” da parte dei Comuni calabresi inosservanti delle vigenti norme italiane in materia di concessioni demaniali marittime e del nostro vigente Codice della Navigazione».

«Siamo sicuri che sia necessario ora più che mai creare i presupposti per rilanciare il turismo della Calabria – dichiara il presidente di Federbalneari Italia, Marco Maurelli – e con esso l’occupazione ed i consumi e la parola d’ordine è “Ripartenza” attraverso il sostegno ad occupazione e lavoro e la certezza d’impresa costituzionalmente garantita». (rcz)

Federbalneari Calabria: I Comuni rispettino le norme per le concessioni demaniali

I Comuni rispettino le norme dello Stato per quanto riguarda le concessioni demaniali, «evitando di mandare in confusione un sistema che oggi consente al nostro turismo di partire con grande slancio». È quanto ha chiesto Massimo Nucera, presidente di Federbalneari Calabria, in quanto regni, in alcuni e isolati Comuni della Calabria, una grande confusione sul tema.

«Sul tema delle concessioni demaniali marittime – ha detto Nucera – siamo da sempre per la certezza della norma, con l’estensione della durata delle concessioni al 2033 su tutti i comuni della Calabria. Non si capisce come mai ci siano dei comuni costieri, nella nostra regione, ancora indecisi sull’adempimento della norma e che non abbiano ancora esteso le concessioni al 2033, dopo la chiara e netta presa di posizione della circolare di fine aprile emessa dalla Regione sulla quale vi è stato l’impegno di Federbalneari Calabria e delle altre associazioni».

«Ci sono comuni come Reggio Calabria – ha detto ancora – che fanno deliberazioni di giunta citando di essere in attesa di presunte “leggi ponte” mettendole in delibera come aspettative, questo modo di fare non è corretto sotto il profilo giuridico ed amministrativo, come conferma il nostro ufficio legale federale. È necessario, quindi, ristabilire il giusto rapporto con le norme dello Stato che, per il settore sono decisamente chiare».

«Ricordiamo –  ha concluso – che anche il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, sollecitato su questa fantomatica ormai quarta “norma ponte”, ha confermato a mezzo stampa che il quadro normativo è chiaro e ci sono due norme a regolare il rapporto concessorio. Non occorre alcuna altra ulteriore ed inutile così detta “norma ponte” che anzi rischierebbe di porre in confusione l’attuale quadro normativo». (rrm)