Domani sera, a Catanzaro, alle 21.00, al Teatro Politeama, Mogol e Gianmarco Carroccia in concerto per raccontare Lucio Battisti a 20 anni dalla sua morte.
L’evento rientra nell’ambito del Festival d’Autunno, con la direzione artistica di Antonietta Santacroce. (rcz)
Domani sera, a Catanzaro, alle 21.00, al Teatro Politeama, il concerto di Cristiano De Andrè dal titolo De Andrè canta De Andrè.
L’evento rientra nell’ambito del Festival d’Autunno, con la direzione artistica di Antonietta Santacroce.
Lo spettacolo è un vero e proprio show multimediale. La prima parte ripropone integralmente il concept album Storia di un impiegato, in una sorta di opera rock in cui le immagini proiettate e le luci si integrano con la musica per un effetto scenico straordinario.
Brani come Canzone di maggio, Il bombarolo e Verranno a chiederti del nostro amore, sono stati rinnovati con inserti di elettronica per attualizzare un album datato 1973, pur restando fedele all’opera originale. (rcz)
Questo pomeriggio, a Catanzaro, alle 18.30, nella sala giunta del Palazzo della Provincia, l’incontro Le parole dell’informazione. Tra social e fake news: come orientarsi nel mondo della comunicazione 3.0.
L’evento, che rientra nell’ambito del Festival d’Autunno, diretto da Antonietta Santacroce, è un dibattito sul giornalismo e, in particolare, sulla comunicazione 3.0 ai tempi dei social e delle fake news.
Intervengono Edvige Vitaliano, Antonio Ricchio, Danilo Monteleone, Alessandro Manfredi, Stefania Papaleo, Davide Lamanna. Modera Giuseppe Soluri, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria. (rcz)
Fra i tanti artisti che passano per Catanzaro, di certo non ci si poteva aspettare che, fra questi, fosse proprio Mogol. L’artista, in Calabria per una conferenza, ha fatto tappa nel capoluogo per incontrare Antonietta Santacroce, direttore artistico del Festival d’Autunno, che ospiterà, l’8 novembre, al Teatro Politeama, il concerto Emozioni di Mogol con Gianmarco Carroccia ed Orchestra.
«Quello a cui il pubblico assisterà – ha dichiarato Mogol – sarà uno spettacolo che metterà in luce le qualità vocali straordinarie di Gianmarco Carroccia che, oltre alle sue doti di ottimo performer, ha una grande capacità nel coinvolgere il pubblico, che non esista a cantare con lui».
«Sarà – ha proseguito l’artista – un concerto mai visto, supportato da una orchestra di sedici elementi».
Carroccia, infatti, è uno degli allievi che ha frequentato il Cet, che «può essere considerata una delle Scuole più importanti al mondo».
«Una Scuola – ha proseguito Mogol – che ha visto nascere le carriere artistiche di Arisa, Giuseppe Anastasi e Amara. Gianmarco Carrocchia ha invitato a un suo spettacolo a Sperlonga e, quando sono arrivato sul posto, ho visto che ad attenderlo c’erano 3000 persone che, alla fine, non volevano che lui finisse il suo concerto».
Mogol, poi, ha parlato di uno degli aspetti dello spettacolo al Politeama, che sarà la spiegazione dei testi scritti per Battisti.
«Io sarò lì – ha spiegato l’artista – a spiegare i testi che si rifanno a questioni di vita e il pubblico riuscirà ad avere una idea più esatta del loro significato. Tutto questo renderà il concerto più interessante perché, da sempre, ognuno dà una interpretazione personale delle canzoni di Battisti». (rcz)
Non è stato un semplice tributo quello di Ron, che si è esibito al Teatro Politeama di Catanzaro per il Festival d’Autunno. Eleganza e rispetto. Era quanto richiedeva l’approccio a un repertorio importante come quello di Lucio Dalla, amico di sempre che accompagna l’artista nella sua vita artistica e umana.
Non è stato un semplice concerto, no. Si è trattato di una lettera a cuore aperto che, ad ogni concerto, legge e rilegge con un affetto profondo che sprigiona infinite emozioni, rendendole vive e amplificandole all’infinito.
E quanto sia importante per Ron la sua “lettera” lo si è capito dal titolo che ha dato al tour, ma anche al suo recente album, Lucio!, con il punto esclamativo è più di un rafforzativo. È un urlo che entra impetuosamente nei cuori, devastandoli e facendoli sanguinare ad ogni nota, ad ogni pausa.
Ron è l’interprete ideale dei brani scritti da Dalla, eseguiti in maniera personale e con molto coinvolgimento. Senza che nulla sia stato stravolto. Brani scritti insieme e non, che rappresentano una stagione della vita che non tramonterà mai.
Un amore condiviso, prima del concerto, attraverso alcuni contributi video di colleghi, artisti e attori che hanno conosciuto Dalla, apprezzando pensieri e filosofia di vita prima ancora del suo essere musicista. Tra loro Pupi Avati, Gino Paoli, Renzo Arbore e Francesco De Gregori.
Ron ha cantato ma anche raccontato il suo amico, dandone una immagine più amplificata della sua grandezza. Un riconoscimento al suo valore.
Sul palcoscenico con Ron, Roberto Di Virgilio, alla chitarra, Roberto Gallinelli, al basso, Elio Rivaglia, alla batteria, e Giuseppe Tassoni, al piano. Una band che ha saputo “tradurre” le sensazioni e l’amore di Ron per i brani inseriti in scaletta. In particolare Tassoni è riuscito a creare ricami sonori disegnati con sapienza. Una esibizione la sua, catanzarese di nascita, salutata con un lungo applauso dai suoi concittadini. (rcz)
Stasera, a Catanzaro, alle 21.00, al Teatro Politeama, il concerto di Carmen Consoli.
L’evento rientra nell’ambito della 17esima edizione del Festival d’Autunno, diretto da Antonietta Santacroce.
Carmen Consoli propone al pubblico un concerto caratterizzato dalla sua versatilità musicale, che la contraddistingue e l’accompagna da sempre, rendendola una delle artiste più eclettiche del panorama musicale italiano e internazionale.
L’artista riproporrà la sua storia musicale, sperimentando nuovi arrangiamenti dei suoi capolavori tra i quali non mancheranno
“Amore di plastica”, “In bianco e nero”, “Parole di burro”, “Mandaci una cartolina” e “L’ultimo bacio”. (rcz)
Questo pomeriggio, a Catanzaro, alle 18.30, al Museo Marca, il reading di poesia Ma rimane il canto di Pietro Santacroce.
L’evento è stato organizzato in occasione del decennale della scomparsa di Pietro Santacroce nell’ambito del Festival d’Autunno, ideato da Antonietta Santacroce.
Saranno gli attori del Teatro di Calabria ad interpretare le sue liriche, mentre il critico Luigi La Rosa presenterà il percorso poetico compiuto dall’autore, che, attraverso la poesia, esprime «il suo mondo sensibile e il suo sentire sul mistero e sull’uomo».
Al Teatro Politeama di Catanzaro è stata una vera festa il concerto di Luca Carboni per il Festival d’Autunno, ideato e diretto da Antonietta Santacroce.
È stato Effenberg, un giovane cantautore, ad aprire la serata con tre brani del suo ultimo album Il cielo era un corpo coperto, in versione voce e chitarra, dai quali traspare una velata malinconia. Un futura promessa della canzone italiana sul quale Carboni è pronto a scommettere.
Introdotto da un coloratissimo scenario di effetti di luce e laser, Carboni ha iniziato a pilotare la sua navicella spaziale avanti e indietro nel tempo suscitando con i suoi brani inevitabili emozioni e ricordi che hanno riunito generazioni diverse. Giochi di luce che hanno avuto l’effetto di proiettare lo spettatore in un viaggio nel futuro e con le canzoni che hanno saputo mantenere l’attenzione al presente grazie ai testi sempre attuali.
Parole d’amore, quello più romantico ma anche quello dei giorni nostri, quello digitale che non scalda più i cuori. Segni del tempo, Amore digitale e Il tempo dell’amore sono stati l’ideale inizio di una scaletta che ha colpito i cuori come una freccia di Cupido, che affonda fino a far male quando Carboni esegue L’amore che cos’è.
Con lui, sul palcoscenico, il tastierista Fulvio Ferrari Biguzzi, i chitarristi Mauro Patelli e Antonello D’Urso, il bassista Ignazio Orlando e il batterista Antonello Giorgi. Musicisti che condividono la scena e che, al tempo stesso, diventano protagonisti grazie ai loro interventi solistici.
Carboni sin dall’inizio della sua carriera non si è mai soffermato sulle proprie idee, sviluppandole e cercando sinergie con le nuove generazioni. A conferma di ciò il duetto con Effenberg quando ha eseguito Prima di partire, il suo nuovo singolo. C’è stato spazio anche per un set acustico iniziato con Farfallina, brano tra i più amati del suo repertorio, al termine del quale, con un fuori programma, ha reso omaggio al suo amico Lucio Dalla, anticipando quello di Ron, ospite del festival con “Lucio il tour”il 12 ottobre, cantando una parte di Quale allegria. Momento di grande intimità terminato con Silvia lo sai, con cui “ritrova” la sua band sul finale e riaccende i razzi del suo Sputnik.
Cori, battiti di mani, gente che ballava in piedi tra le poltrone e nei palchi. La festa si è consumata con un finale incandescente. I ritmi potenti dettati dalla cassa in 4/4 sono sembrati una liberazione per gli spettatori che non aspettavano altro. Ci vuole un fisico bestiale ha fatto alzare tutti in piedi. Era la conclusione che il pubblico non voleva. Inevitabile il bis. Fragole buone buone e Vieni a vivere con me è il finale festoso con cui si è congedato dal pubblico entusiasta letteralmente stregato dal suo sound. (rcz)
Questa sera, a Catanzaro, alle 21.00, al Teatro Politeama, il concerto di Luca Carboni.
L’evento rientra nell’ambito del Festival d’Autunno, con la direzione artistica di Antonietta Santacroce.
Luca Carboni chiuderà il suo Sputnik tour – Luca Carboni in concerto con la data di Catanzaro. Il concerto, arricchito da spettacolari scenografie dello spazio che lo vedono rappresentato come un astronauta tra pianeti e satelliti, circondato da luci e laser, si snoderà tra momenti acustici e atmosfera da festa.
Carboni eseguirà i suoi successi più recenti come “Una grande festa”, “Io non voglio”, “Amore digitale”, e le hit storiche di una carriera straordinaria, come “Farfallina”, “Inno nazionale”, “Silvia lo sai”.
Un’inaugurazione travolgente, grazie ad un concerto carico di adrenalina e davvero divertente. (rcz)
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