PORTIGLIOLA (RC) – Sabato in scena “I Persiani”

Sabato 5 agosto, a Portigliosa, alle 21.15, al Palatium Romano di Quote San Francesco, in scena Mariano Rigillo nella tragedia I Persiani, diretta da Patrick Rossi Gastaldi.

L’evento rientra nell’ambito del Festival del teatro Classico tra Mito e Storia. Sul palco, assieme a Rigillo, in scena Anna Teresa Rossini, Silvia Siravo, Alessio Caruso, Alessandro D’Ambrosio e Stefano De Maio, che sfoggeranno i costumi di Annalisa di Piero e saranno saranno accompagnati dalle musiche di Francesco Verdinelli.

I Persiani riprenderà fedelmente il testo della più antica tragedia greca pervenuta fino a noi e una delle poche opere di questo tipo a mettere in scena un fatto storico e non la rielaborazione di un mito. Scritta da Eschilo attorno al 480 a.C., la tragedia ruota infatti attorno alle vicende legate alla battaglia di Salamina, combattuta tra greci e persiani appena 8 anni prima, alla quale verosimilmente la maggior parte degli spettatori dell’epoca (e lo stesso autore) avevano partecipato in prima persona. Caratterizzata dalla presenza di pochi personaggi, da una trama lineare a da un coro che assume il ruolo di un vero e proprio personaggio aggiunto, nella rilettura di Rossi Gastaldi I Persiani, già di per sé caratterizzata da sorprendenti picchi di modernità, rappresenterà il modo ideale di riflettere su una contemporaneità in cui l’hybris denunciata nei persiani è diventata la causa del fallimento dell’uomo del presente, fino al raggiungimento di un finale dal sapore beckettiano in cui l’azione si trasforma in un’attesa che blocca i personaggi sia sul piano fisico sia su quello mentale. (rrc)

PORTIGLIOLA (RC) – Sabato in scena “Falstaff di Shakespeare

Sabato 13 agosto, a Portigliola, alle 21, al Palatium Romano di Quote San Francesco, in scena lo spettacolo Falstaff e le allegre comari di Windsor con Edoardo Siravo e la regia di Carlo Emilio Lerici.

La pièce rientra nell’ambito della settima edizione del Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia, quest’anno curato dal Gal Terre Locridee e inserita nel programma di promozione della Locride in qualità di Capitale Italiana della Cultura 2025 e che si fregia della direzione artistica di Elisabetta Pozzi.

La leggenda vuole che la regina Elisabetta, conquistata dal personaggio di Falstaff visto nell’Enrico IV e nell’Enrico V, ordinò la stesura di una commedia che lo vedesse protagonista assoluto. Desiderio che Shakespeare si affrettò a esaudire scrivendo Le Allegre Comari di Windsor in appena quattordici giorni, inserendo al suo interno il meglio del proprio repertorio: l’amore contrastato tra giovani, equivoci, scambi, travestimenti e beffe.

E proprio a partire da questa leggenda si svilupperà il Falstaff che vedremo in scena, frutto di un adattamento di Roberto Lerici, che reimmagina il gentiluomo in qualità di reduce dalla Prima Guerra Mondiale, mentre raccoglie e commenta la più belle pagine che il drammaturgo di Stratford-Upon-Avon ha scritto su di lui. L’interpretazione di Edoardo Siravo, accanto al lato dichiaratamente brillante di Falstaff, aggiungerà uno spessore, una profondità e un’umanità che lo renderanno nostro contemporaneo, in grado di riflette su un mondo comandato da un’idea di successo fagocitante e bombardato da false notizie e false calunnie. (rrc)

Festival del Teatro Classico, domenica in scena “Il carro di Dionisio”

Domenica 8 agosto, a Portigliola, alle 21.30, al Teatro Greco Romano, in scena lo spettacolo Il carro di Dionisio di Vito Cesaro.

L’evento rientra nell’ambito del Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia.

Dramma satiresco riconducibile alla sfera del culto del dio Dioniso, dio dell’estasi, del vino, dell’ebbrezza e della liberazione dei sensi, Il Carro di Dioniso narra di Cèrilo, ricco signore siciliano innamorato della figlia del Principe di Gela, Asteria, tanto bella quanto altera. Quando Cèrilo sentirà la sua amata giurare: «solo di un Nume io sarò oppure diventerò sacerdotessa», il principe si rivolgerà a Fliace, direttore di una compagnia di comici girovaghi che lo aiuterà a realizzare un piano che, basato su un’antica credenza popolare, lo vedrà impersonare nientemeno che il dio Dioniso per rapirla.

L’opera, che presenta la struttura della tragedia e il colorito farsesco della commedia, può essere intesa come un esempio di messa in scena di elementi burleschi e grotteschi. Originariamente scritta in versi, è andata in scena per la prima volta a Siracusa nel 1914, scritta da Ettore Romagnoli, grecista e docente universitario a Catania, Roma e Milano. Romagnoli divenne celebre come saggista e critico letterario traducendo con grande perizia critica varie opere greche, tra cui le tragedie di Euripide, Eschilo e Sofocle, le commedie di Aristofane, l’Iliade e l’Odissea di Omero, divenendo un conoscitore così attento della cultura classica da aver prodotto una vera e propria perla teatrale, facilmente assimilabile a una rappresentazione antica.

La versione messa in scena domenica, adattata e diretta da Vito Cesaro, presenta invece una versione più scorrevole e scoppiettante dell’opera, che diviene così rappresentazione comica grazie anche ai suoi personaggi particolari, divertenti, per certi versi surreali. A dare corpo e voce ai protagonisti ci penseranno lo stesso Vito Cesaro, l’ex miss Italia Denny Mendez, Massimo Pagano, Claudio Lardo, Christian Salicone e Filippo D’Amato, vecchie conoscenze del Festival che sapranno come valorizzare al meglio la scena essenziale, sfavillante e colorata ideata dal team creativo di Assoteatro.

Un appuntamento imperdibile che, al netto delle tante risate che ci strapperà, non mancherà certo di arricchirci e farci riflettere.

A causa delle norme imposte dalla pandemia, l’accesso al pubblico sarà limitato. È consigliato pertanto l’acquisto dei biglietti in prevendita. (rrc)