Avviare un’attività in Calabria è possibile. Lo dicono i dati emersi nel corso del Piccolo Festival della Microfinanza svoltosi nei giorni scorsi a Fuscaldo.
La kermesse, ideata da katia Stancato e organizzata dall’Istituto Ermanno Gorrieri e MicreoHub, ha affrontato i temi della valorizzazione della leadership femminile, superare i divari e allenare talenti.
Ma torniamo ai numeri: la BCC Mediocrati ha erogato 15 milioni di euro per 600 pratiche di microcredito. Con il percorso gratuito di formazione all’autoimpiego “Yes I Start Up” sono state finanziate 840 attività. 1960 imprese sono nate, invece, grazie all’intervento dell’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM). Per quanto riguarda Resto al Sud, in totale, sono stati 47mila i progetti presentati, 6800 in Calabria. Di questi ne sono stati approvati 2250, il 44% nella provincia di Cosenza.
Il microcredito rappresenta, dunque, uno strumento di sviluppo economico che permette l’accesso ai servizi finanziari alle persone in condizioni di povertà ed emarginazione. Nell’ultimo rapporto Istat sulla povertà aumentano le famiglie in condizione di disagio in Italia e in Calabria, più che altrove, sale vertiginosamente la soglia della povertà assoluta. La microfinanza può diventare, pertanto, uno degli strumenti per emanciparsi, per raggiungere autonomia economica, per crearsi un lavoro e soprattutto può essere un’occasione per i giovani.
«Lo spopolamento è il dramma dei nostri paesi – sottolinea la portavoce del Piccolo Festival della Microfinanza, Stancato che proprio per questo sceglie come location della kermesse piccoli centri come Fuscaldo – a questo dramma rischia di sommarsi una desertificazione del talento. Senza questo non ci può essere leadership, né imprese in attesa. Se ci lasciano i giovani non è solo un danno produttivo, ma anche un danno creativo. Il Mezzogiorno non solo deve restare, ma deve anche progettare. L’auspicio è costruire insieme un Mezzogiorno che ama il Mezzogiorno. La nostra piccola manifestazione vole essere un tassello di cambiamento per i nostri territori».
La Calabria, purtroppo, è molto indietro anche per quanto riguarda l’infrastrutturazione digitale. Per Giulio Veltri, consigliere di stato, capo dell’ufficio legislativo del Ministero delle imprese e del made in Itay il divario con il nord Italia è profondo e bisogna lavorare di più sul capitale umano, anche grazie all’aiuto dell’Università della Calabria.
E proprio all’Unical ci sono 50 start up che rappresentano un’opportunità di business per produrre reddito. Lo ha raccontato il professore Maurizio Muzzupappa, delegato del Rettore al trasferimento tecnologico che esprime anche preoccupazione per l’esodo che sta interessando la nostra regione. «I giovani laureati scappano dalle aziende calabresi perché il territorio fa fatica a capire che ci sono delle competenze che devono essere valorizzate, per l’imprenditore calabrese l’innovazione è cambiare i macchinari, ma non investire sulla creatività del giovane».
E le donne? Le donne fanno ancora fatica ad emergere, ma ci sono esempi positivi: Gabriella Pastore, vicedirettrice generale della BCC Mediocrati tra le 18 donne ad assumere questo ruolo nel credito cooperativo nazionale; Fulvia Caligiuri, attualmente commissaria Arsac, porta avanti, con forza ed orgoglio, la storia di sua nonna Concetta che ha fondato l’azienda Torre di Mezzo; Simona Lo Bianco, responsabile FAI I Giganti della Sila, tornata in Calabria per apportare il suo contributo alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale.
Alla due giorni hanno partecipato il sindaco di Fuscaldo, Giacomo Middea, Gian Marco Verachi di Resto al Sud Invitalia, Rosaria Mustari e Giovanni Nicola Pes dell’ENM, il vicepresidente del consiglio regionale Pierluigi Caputo, Nicola Paldino e Federico Bria della BCC Mediocrati, Antonio Rispoli di I Yes Start Up e Simona Ruffolo area Retail lucano calabra BdM Banca, Gruppo Mediocredito Centrale, don Ennio Stamile, rettore dell’Università della ricerca della memoria e dell’impegno, Antonio De Caprio, CEO Birra Cala e Fernando Caldiero, presidente dell’ordine dei commercialisti di Paola. (rcs)