Il PD Calabria: La sanità calabrese in coma quasi irreversibile

Per il Pd Calabria «la sanità calabrese è in coma profondo, quasi irreversibile, e a nulla servono i poteri straordinari del commissario del governo, Roberto Occhiuto, che ricopre il ruolo dal novembre 2021».

«Intanto, l’aspettativa di vita è inferiore alla media nazionale di 1,1 anni. Chi vive in Calabria, parafrasando Rino Gaetano, è sempre più abbandonato e – hanno detto i dem calabresi, commentando i dati della Fondazione Gimbe sullo stato di salute della sanità calabrese – spesso addirittura rinuncia alle cure. Il fallimento più clamoroso della gestione commissariale emerge dal quadro sulle nuove strutture di assistenza territoriale da attivare con i fondi del Pnrr».

«In Calabria, stando alle rilevazioni della Fondazione Gimbe – hanno proseguito – non è in funzione nemmeno una delle 61 Case della Comunità previste, non è pienamente operativa neppure una delle 21 Centrali operative territoriali programmate e non c’è traccia dei 20 Ospedali di Comunità da realizzare entro il 2026 con i fondi del Pnrr. Se tutto questo non bastasse, i posti aggiuntivi di terapia intensiva e sub-intensiva attualmente ricavati sono, in Calabria, molto al di sotto della media nazionale».

«Per quanto riguarda i medici e gli infermieri dipendenti ogni 1000 abitanti, per la Calabria sono riportati numeri disastrosi. Il punto, dunque, è che, al netto della propaganda ossessiva del centrodestra, l’autonomia differenziata – hanno concluso i dem calabresi – sarebbe una vera e propria eutanasia per la sanità pubblica calabrese, con il silenzio assenso del governo regionale». (rcz)

Fondazione Gimbe: In Calabria il 17,6% degli over 60 non ha fatto nessuna dose

In Calabria, il 17,6% degli over 60 non ha effettuato nessuna dose di vaccino, contro l’11,5% della media nazionale. È quanto è emerso dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe della settimana 21-27 luglio, dove è stato rilevato che, nella fascia di età tra i 12 e i 19 anni, il 63,3% non ha ricevuto nessuna dose.

E ancora, dal monitoraggio è stato registrato un peggioramento dei casi positivi, con un aumento dei nuovi casi rispetto alla settimana scorsa, mentre restano sottosoglia di saturazione i posti letto in area medica e in terapia intensiva occupati da pazienti Covid-19.

La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 47,4% (media Italia 52,3%) a cui aggiungere un ulteriore 11,8% (media Italia 11,3%) solo con prima dose. Tra gli over 80 ha completato il ciclo il 79,3% (media Italia 92%) con un ulteriore 3,7% (media Italia 2,7%) solo con prima dose. Nella fascia 70-79 anni ha ultimato la vaccinazione il 79,5% (media Italia 84,5%) con un ulteriore 5,8% (media Italia 4,7%) solo con prima dose. Nella fascia di età 60-69 ha completato il ciclo vaccinale il 71,1% (media Italia 74,6%) a cui aggiungere un ulteriore 8,8% (media Italia 9,5%) solo con prima dose. (rrm)

Fondazione Gimbe: In Calabria il ciclo vaccinale è al 20% e migliorano i dati

In Calabria ci sono buone notizie: i dati positivi alla diffusione del covid-19 si mantengono positivi, e il 20% dei calabresi hanno concluso il ciclo vaccinale, mentre il 18,5% ha ricevuto, invece, solo la prima dose. È quanto è emerso dal monitoraggio indipendente condotto dalla Fondazione Gimbe nel monitoraggio settimanale (26 maggio-1° giugno).

Nel monitoraggio, viene indicato, anche, che il 70,9% degli over 80 ha completato il ciclo vaccinale, mentre  l’8,5% ha ricevuto solo la prima dose; mentre per la fascia dei 70-79 anni, il 41,1% ha completato il ciclo vaccinale, mentre il 35,3% ha ricevuto solo la prima dose. E ancora, per la popolazione 60-69 anni,  il 30,3% ha completato il ciclo, mentre il 35,7% ha ricevuto solo la prima dose.

È stata evidenziata, inoltre, una performance in miglioramento sui casi attualmente positivi per 100 mila abitanti e risultano in diminuzione i nuovi casi rispetto alla settimana precedente (494, con una variazione del -24,8%) Sottosoglia di saturazione, che è del 40%, sempre secondo il monitoraggio, i posti letto in area medica e terapia intensiva occupati da pazienti Covid 19, che sono rispettivamente 25% e 10%, e che «la media giornaliera di persone testate per 100 mila abitanti nel periodo 12 maggio-1 giugno, è pari a 130, non molto distante dalla media nazionale che sarebbe pari a 120».

«Da 11 settimane consecutive – ha dichiarato Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – si conferma il trend in discesa dei nuovi casi, sia per la ridotta circolazione del virus, come dimostra la riduzione del rapporto positivi/casi testati, sia per la diminuzione dell’attività di testing. Da metà aprile sono in costante calo anche i decessi, che nell’ultima settimana si attestano in media poco sopra i 100 al giorno».

«Il netto miglioramento del quadro pandemico –  ha concluso Cartabellotta – se da un lato attesta il successo del “rischio ragionato”, dall’altro richiede che il prudente ottimismo sia accompagnato da una strategia condivisa tra Governo e Regioni per garantire l’irreversibilità delle riaperture». (rrm)