A Polistena consegnate le Borse di Studio “Girolamo Tripodi”

È stato un evento ricco di contenuti di impegno civile e sociale, la consegna delle Borse di Studio “Girolamo Tripodi”, avvenuta a Polistena nei giorni scorsi e organizzata dalla Fondazione “Girolamo Tripodi”.

L’evento, che ha visto la partecipazione degli studenti scuole polistenesi che con i docenti e le famiglie hanno riempito il cinema facendo registrare il tutto esaurito, è stata, anche, l’occasione per ricordare il 97esimo anniversario della nascita di Girolamo Tripodi.

L’incontro è stato aperto con l’esecuzione dell’inno di Mameli da parte dell’Orchestra della Scuola Media “F. Jerace”, diretta egregiamente dal prof. Pasquale Rao, composta da moltissimi elementi e rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello per la scuola e per l’intera comunità polistenese, che poi ha allietato la manifestazione con intermezzi musicali molto riusciti ed apprezzati (i brani eseguiti sono stati: Inno alla gioia, Te Deum e Il postino).

Subito dopo ha preso la parola Michelangelo Tripodi, presidente della Fondazione, che ha ringraziato tutte e tutti per la presenza e la partecipazione, ricordando l’importanza della giornata e la scelta della Fondazione di investire sui giovani, per costruire una classe dirigente che abbia davvero a cuore il destino di questa terra.

Tripodi  ha ricordato come Girolamo Tripodi, pur essendo autodidatta, ha sempre creduto nel valore  e nell’importanza della cultura e dell’istruzione, caratterizzando la sua lunga attività amministrativa di sindaco di Polistena con scelte significative e innovative: libri di testo gratuiti per tutti gli alunni delle scuole dell’obbligo fino alla terza media, mensa scolastica, doposcuola, colonie estive, asili nido, la Costituzione distribuita nelle scuole, edilizia scolastica con la realizzazione di scuole, dall’infanzia al superiore, moderne ed attrezzate all’avanguardia rispetto a tutto il resto del territorio.

Con Girolamo Tripodi, «Polistena ha conosciuto una stagione di crescita fondamentale – ha evidenziato il presidente della Fondazione –: sono stati realizzati il nuovo Palazzo degli uffici e l’auditorium comunale esempi di lotta vincente contro la ‘ndrangheta, è stato realizzato il nuovo Ospedale S. Maria degli Ungheresi per garantire il diritto alla salute, Polistena è stato il primo comune della Calabria ad avere la rete del metano, l’estate culturale polistenese è stata per decenni un punto di riferimento in tutta la Calabria e si potrebbe continuare a lungo. Insomma, Polistena era invidiata e d ammirata in Calabria ed anche fuori dalla Calabria».

«Oggi, purtroppo – ha continuato – non è più così e Polistena ha perso il suo ruolo e la sua immagine. Proprio per questo, Michelangelo Tripodi ha espresso l’augurio che i giovani polistenesi possano prendere in mano il futuro di Polistena per costruire una nuova pagina di crescita e di progresso per una comunità che merita di riprendere il cammino nel solco tracciato da Girolamo Tripodi».

«Ci rivolgiamo ai giovani – ha detto Tripodi – per dire loro teniamo viva la memoria, teniamo vivi valori, ideali e passioni; ai giovani che saranno la classe dirigente del futuro indirizziamo un messaggio di ottimismo e di fiducia affinché essi possano realizzare il presente e progettare un futuro migliore per la nostra terra, mantenendo salde le loro radici».

Nel corso della manifestazione si sono registrati gli interventi dei rappresentanti degli istituti scolastici.

Il prof. Bongiovanni Antonio, in rappresentanza del Liceo Statale “G. Rechichi”, ha espresso apprezzamento per l’iniziativa promossa dalla Fondazione ed ha ricordato la figura di Girolamo Tripodi che ha avuto la fortuna di conoscere durante il suo periodo di sindaco di Polistena.

La prof. De Moro Maria ha portato il saluto del Dirigente Scolastico dell’I.I.S. “G. Renda” Antonio D’Alterio, e ha ringraziato la Fondazione per la meritoria iniziativa di grande valore sociale.

La Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “F. Jerace – Capoluogo Brogna”, Maria Tigani, ha ricordato come la sua scuola abbia accompagnato fin dall’inizio il percorso di questo Bando di concorso, giunto oggi alla sua felice conclusione.

Ciò a testimonianza di una scelta di grande apertura e disponibilità che l’Istituto Comprensivo vuole avere verso il territorio e le iniziative sociali e culturali che vengono proposte. Tale impostazione, unitamente al lavoro prezioso e qualificato svolto dai docenti, sta consentendo all’Istituto di conoscere un importante processo di crescita di cui è anche dimostrazione la bellissima Orchestra della Scuola Media “F. Jerace” che rappresenta l’orgoglio e il fiore all’occhiello dell’Istituto. Ha, infine, ribadito l’intenzione di proseguire nella collaborazione con la Fondazione.

Subito dopo si è passati alla premiazione dei vincitori ed alla consegna degli attestati a tutti i partecipanti al Bando di Concorso. Il prof. Francesco Nasso, già Dirigente Scolastico e Presidente della Commissione di valutazione, per ciascun vincitore ha illustrato le motivazioni che hanno portato la Commissione a scegliere ciascuno dei premiati, mettendo in evidenza l’assoluta uniformità di giudizio che ha caratterizzato il lavoro e le scelte della Commissione.

Ad aver vinto le borse di studio sono stati Giorgia Latella, della 3B (primo premio) e Desirèe Salvi della 2B (secondo premio) dell’IC “Francesco Jerace – Capoluogo Brogna” già Istituto Comprensivo “Francesco Jerace”.

Massimo Galasso della 2C e Jacopo Maria Bendini della 2B dell’IC “Francesco Jerace – Capoluogo Brogna” già Istituto Comprensivo “Capoluogo Brogna”.

I ragazzi hanno lavorato sul tema: Nella vita e nell’operato dell’indimenticabile Girolamo Tripodi, Sindaco, Deputato, Senatore polistenese, quali momenti e opere sono stati più significativi e rimangono come segni da ricordare e vedere?”.

Vincenzo Fialà della 3F e Samanta Mercuri della 5A dell’Istituto Superiore “Giuseppe Renda”, sul tema: Immagina di essere un regista e realizza il contenuto di un film che ripercorre passo passo, assieme ad altri personaggi, i momenti più significativi della vita e dell’operato del senatore Girolamo Tripodi che ha lasciato tracce eterne nella sua e nostra Polistena.

Infine, a Ludovica Mammoliti della 5B del Liceo Statale “Giuseppe Rechichi” il premio extra, per il tema: Se tu dovessi operare un parallelismo tra il senatore Girolamo Tripodi e un personaggio storico con chi e come e per quale operato lo accosteresti? A Pericle, ad Augusto, a Giolitti, a Togliatti, a Berlinguer, o a un altro a tua scelta?

Per ricordare la giornata, la Fondazione ha voluto consegnare un omaggio di ringraziamento ai tre Dirigenti Scolastici Antonio D’Alterio, Francesca Morabito e Maria Tigani, al Presidente della Commissione prof. Francesco Nasso, ai componenti della Commissione prof.ssa Vincenza Armino e prof.ssa Maria Silvana Sapone

«La Fondazione – si legge in una nota – ringrazia tutti i partecipanti per lo straordinario successo registrato dall’iniziativa e per il successo che il Bando di concorso ha riscosso nelle scuole polistenesi; ciò incoraggia e conforta nel prosieguo dell’impegno della Fondazione diretto in particolare verso le giovani generazioni».

«Con questo spirito – conclude la nota – è stata pensata e promossa questa iniziativa che, incarnando pienamente la tensione ideale e la concezione politica di Girolamo Tripodi, punta a dare un piccolo sostegno ai giovani studenti degli istituti scolastici polistenesi che rappresentano la nostra speranza per un futuro di crescita e di progresso».

REGGIO – Al via la Rassegna teatrale “Oltre i Confini” della Fondazione Tripodi

Prende il via sabato a Reggio, al Cineteatro Metropolitano, la rassegna teatrale “Oltre i Confini: Voci di Resistenza e Speranza, Storie di Lotta e Solidarietà” promossa dalla Fondazione “Girolamo Tripodi”.

La kermesse, composta da sei appuntamenti, prevede momenti di teatro sulla guerra, la giustizia, la condizione femminile, l’immigrazione, Emilio Argiroffi e la Palestina. L’ultimo appuntamento in calendario, inoltre, prevede  la partecipazione straordinaria di Moni Ovadia e si svolgerà al Cine Teatro Odeon.

Una nuova sfida per la Fondazione, che «dimostra – si legge in una nota – capacità di allargare la sua proposta culturale nella città di Reggio Calabria oltreché a Polistena. In tal senso, in aggiunta alla rassegna Culturale “Senza Memoria non c’è Futuro” che la Fondazione promuove da due anni a Polistena, a Reggio Calabria l’attività della Fondazione Girolamo Tripodi si arricchisce con la nuova rassegna teatrale».

Il primo appuntamento è in programma alle 18.30, con  “Decimo – Come foglie d’acanto”. Sul testo di Michele Carilli, regia di Lorenzo Praticò e Michele Carilli, prende corpo uno spettacolo teatrale che, attraverso l’alternanza di parti recitate e canzoni, suonate e cantate dal vivo, narra la storia di un soldato della Prima Guerra Mondiale, Antonio Cassalia, fante reggino della Brigata Catanzaro, che vive sulla propria pelle tutti gli orrori della prima guerra mondiale.

Cassalia morì fucilato a seguito della decimazione, misura presa dal Generale Cadorna per punire la rivolta dei soldati appartenenti a quella Brigata quando fu loro negato il meritato riposo dopo mesi di ininterrotta permanenza in trincea.

Gli spettatori in questo viaggio saranno accompagnati dagli attori: Gabriele Profazio, Federico Vadalà, Carlo Colico e Damiano Puntillo, mentre la parte musicale è affidata alla voce di Marinella Rodà accompagnata dai maestri Mario Lo Cascio e Francesco Alati.

L’opera teatrale si è appena aggiudicata il Premio “Gradimento del Pubblico” assegnato dalla Giuria Popolare al Gran Premio del Teatro, promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatori e svoltosi a Lecce dove si sono confrontate le 20 compagnie vincitrici dei relativi concorsi regionali.

La “grande guerra” ha drammaticamente segnato la storia del nostro paese, l’intento dello spettacolo è quello di coinvolgere emotivamente il pubblico e scuotere fortemente le coscienze degli spettatori, in modo da risvegliare e consolidare un sentimento comune che condanni, senza se e senza ma, non solo l’orrore di quella guerra ma anche di tutte le altre guerre che si combattono ancora oggi perché “la guerra è un’inutile strage, sempre!”.

Gli altri appuntamenti sono venerdì 22 novembre con Di me ricorderai il telaio di e con Maria Pia Battaglia; il 13 dicembre con Si può pensare all’amore in questa notte con Cinzia MessinaDaniela Scuncia.

Il 2025 si apre il 24 gennaio con Come un granello di sabbia – Giuseppe Gulotta, storia di un innocente. Testo e regia di Salvatore ArenaMassimo Barilla e con Salvatore Arena.

Il 26 febbraio Per  non dimenticare: 26 febbraio 2023 – Nel secondo anniversario della tragedia di steccato di Cutro dove persero la vita oltre cento migranti A ( R ) M O di Tiziana Calabrò e con Renata Falcone. La regia è di Basilio Musolino.

Al Cine Teatro Odeon, il 31 marzo, la kermesse si chiuderà con Carta bianca a Moni Ovadia – Palestina di e con Moni Ovadia. (rrc)

A Reggio consegnato il Premio di Studio Girolamo Tripodi

È la studentessa Noelle Schirripa, la diplomata più meritevole dello scorso anno scolastico, ad aver vinto il Premio di Studio “Girolamo Tripodi”, promosso dalla Fondazione “Girolamo Tripodi” e giunto alla quinta edizione.

La cerimonia, svoltasi nel Polo Tecnico Professionale “Righi – Boccioni – Fermi” di Reggio Calabria, ha registrato una folta rappresentanza degli studenti delle quinte classi dell’Istituto.

Alla manifestazione sono intervenuti il dirigente scolastico, prof.ssa Anna Maria Cama, il Dsga Roberto Vizzari, il Presidente della Fondazione, Michelangelo Tripodi, i componenti del Consiglio della Fondazione Maria Concetta Tripodi e Ivan Tripodi, la prof.ssa Antonella Micalizzi.

L’evento è stato aperto dal saluto della prof.ssa Cama, che ha espresso un sentimento di emozione nel ricordare la figura del sen. Tripodi, “che è stato sempre attento alla solidarietà sociale, in un momento nel quale le differenze di classe erano nette, fondata sull’idea che nessuno si salva da solo”. La dirigente ha concluso invitando i ragazzi a studiare bene per conseguire diplomi eccellenti perché ciò è garanzia di buoni risultati nella vita ed ha ricordato gli importanti risultati raggiunti nel precedente anno scolastico e i nuovi gravosi impegni derivanti dalla creazione del Polo Tecnico Professionale “Righi – Boccioni – Fermi” che rappresenta un momento di crescita ma anche una maggiore responsabilità.

È, poi, intervenuto Vizzari, che ha ringraziato la Fondazione per l’opportunità di questa borsa di studio ed ha ricordato di aver conosciuto il sen. Tripodi, del quale ha apprezzato l’impegno e il lavoro che rimane un esempio che va indicato alle giovani generazioni

Successivamente, la cerimonia di premiazione è proseguita con l’intervento di Michelangelo Tripodi, Presidente della Fondazione, che ha ringraziato la sirigente, il Dsga e la comunità scolastica del nuovo Istituto denominato Polo Tecnico Professionale “Righi – Boccioni – Fermi”, per l’accoglienza e l’ospitalità.

«Con questo premio, andiamo avanti nella scelta strategica della Fondazione – ha spiegato Michelangelo Tripodi – che punta ad investire sui giovani, sui nostri ragazzi su questa risorsa straordinaria della nostra terra che molto spesso non è affatto considerata per il valore che rappresenta. Il nostro obiettivo è lavorare contro la desertificazione del territorio, tentando di dare un contributo per rovesciare questa tendenza infausta. Il contributo che la Fondazione, attraverso il Premio, vuole dare agli studenti rappresenta un messaggio che lanciamo nel ricordo della lezione di Girolamo Tripodi, per dire ai giovani: teniamo viva la memoria, teniamo vivi valori, ideali e passioni perché i giovani possano realizzare il presente e progettare un futuro migliore per la nostra terra, mantenendo salde le loro radici».

Subito dopo ha preso la parola Maria Concetta Tripodi, che ha ricordato alcuni momenti del percorso di vita di Girolamo Tripodi e il suo forte impegno per la promozione della scuola e la crescita dei giovani.

In conclusione è intervenuta Noelle Schirripa, la studentessa premiata, che ha detto di essere onorata di essere qui e di ricevere questo premio della Fondazione Girolamo Tripodi che ha ringraziato sentitamente.

Noelle si è diplomata dopo aver frequentato il corso serale per gli adulti: «ciò assume – si legge in una nota – un valore ancora più grande sia per l’istituto scolastico e la qualità dei suoi corsi di studio e sia per la premiata che ha dimostrato che con la voglia di impegnarsi e lo spirito di sacrificio è sempre possibile ottenere lusinghieri risultati scolastici».

«La Fondazione – prosegue la nota – ringrazia sentitamente la dirigente scolastica, prof.ssa Anna Maria Cama, che ha dato un contributo determinante per lo svolgimento dell’iniziativa, con l’auspicio di poter proseguire anche in futuro una collaborazione che si è rivelata feconda e proficua».

«Nei prossimi giorni – conclude la nota – proseguiranno le premiazioni negli altri istituti scolastici di Reggio Calabria e di Polistena, coinvolti nei Premi di Studio “Girolamo Tripodi”, destinati agli studenti calabresi, e andranno avanti le molteplici attività programmate dalla Fondazione a partire dall’avvio della Rassegna teatrale promossa dalla Fondazione che comincerà il prossimo 26 ottobre e alla quale tutti sono invitati a partecipare». (rrc)

Calabria por Cuba e Fondazione Tripodi raccolgono farmaci per il popolo cubano

L’Associazione Calabria por Cuba e la Fondazione Girolamo Tripodi hanno promosso la Campagna 26 luglio per una raccolta di beneficenza di farmaci, medicinali e presidi sanitari che saranno inviati alle strutture sanitarie e ospedaliere della Repubblica di Cuba.

Una iniziativa nel celebrare il 71esimo anniversario dell’assalto alla Caserma  Moncada che ha dato inizio alla Rivoluzione Cubana e che si ispira ai principi di solidarietà, che ha una finalità profondamente umanitaria, per dare aiuto e sostegno al popolo cubano e, soprattutto, agli ammalati che spesso non riescono ad avere le cure e l’assistenza per la penuria dei farmaci necessari.

Cuba vive un momento assai difficile a causa del “bloqueo” che da oltre 65 anni strangola il popolo cubano per impedire la crescita e lo sviluppo di questa straordinaria esperienza dell’Isla Grande, nel segno dell’indipendenza e della sovranità.

Si pensi  che il blocco economico, finanziario e commerciale contro Cuba arriva addirittura ad impedire l’importazione delle materie prime necessarie alla produzione dei farmaci, anche di quelli salvavita che Cuba è in grado di produrre, grazie ai suoi istituti di ricerca sanitaria che è tra le più avanzate del mondo.

Pertanto, facendo affidamento sul grande cuore del popolo reggino e calabrese, che non ha mai negato solidarietà e vicinanza a chi soffre ed ha bisogno e necessità, rivolgiamo un appello accorato  a tutti cittadini ed in particolare, ai farmacisti, ai medici, agli operatori sanitari, ai rappresentanti delle case farmaceutiche, agli ordini professionali, ecc. affinché ciascuno faccia la propria parte e dia il proprio contributo a sostegno della campagna “26 luglio” di raccolta farmaci e presidi sanitari.

Premesso che tutti i farmaci sono utili, si danno alcune indicazioni di massima di quelli più richiesti:

Analgesici (-Paracetamolo, -Tachipirina 500 e 1000 mg- Toradol); Antiinfiammatori (-Brufen 600mg, -Dicloreum 150 mg, -Diclofenac 50 mg, ecc.); Antibiotici (-Augmentin, Cefixoral 400mg, -Ceftriaxona 1g, -Ciproxin 500mg, -Zitromax 500mg, ecc.); Pillole per il Paziente Diabetico (-Metformina 500 e 800, ecc.); Pillole per il Paziente iperteso (-Enalapril 20mg, -Hidroclorotiazida 25mg, -Losartan 50mg e 100mg, -Olmesartan 20mg, ecc.); Pillole per  il paziente cardiopatico (-Aspirina, – Sequacor 1,25 e 2,50, Plavix, ecc.). Inoltre, sono necessari anche presidi sanitari quali siringhe, garze sterili, camici monouso, ecc. (rrc)

CATONA (RC) – Sabato con la Fondazione Tripodi si celebra la Giornata della Legalità

Sabato 25 maggio, a Catona, alla Scuola Primaria (Biblioteca “A.Caserta”), alle 9.30, si celebra la Giornata della Legalità.

L’iniziativa, organizzata dall’IC “Radici Alighieri” di Reggio assieme alla Fondazione Tripodi, vuole ricordare la straordinaria figura di Bruno Ielo, ex Direttore dei servizi amministrativi della scuola catonese, barbaramente ucciso,  la sera del 25 maggio di sette anni fa, per essersi opposto, con coraggio e “schiena dritta”, alle minacce e alle estorsioni della ‘ndrangheta e che ha pagato con la vita la sua scelta di camminare a testa alta nel solco della legalità.

Introduce i lavori Simona Sapone, dirigente scolastica. Intervengono Michelangelo Tripodi, presidente della Fondazione Girolamo Tripodi, Vincenzo Chindamo, fratello di Maria Chindamo, Domenico Nasone, già Referente regionale dell’Associazione “Libera” e Daniela, figlia di Bruno Ielo.

Nel corso della manifestazione nell’edificio della Scuola Media sarà installato un banner a perenne ricordo di Bruno Ielo.

Al termine saranno premiati gli alunni della scuola secondaria di I grado che hanno partecipato alla III edizione del bando di concorso “In memoria di Bruno Ielo”.

Gli allievi si sono cimentati in tre distinti lavori riguardanti la tematica della legalità: le prime classi hanno realizzato un elaborato grafico, le seconde classi un saggio breve, un racconto o un articolo e, infine, le terze classi un elaborato multimediale che rappresenti la legalità.

La manifestazione sarà allietata dagli intermezzi musicali appositamente predisposti dall’Orchestra musicale dell’Istituto(rrc)

POLISTENA (RC) – Sabato lo spettacolo “Evviva Maria”

Sabato 13 aprile, a Polistena, alle 18, nella Comunità Luigi Monti, andrà in scena lo spettacolo Evviva Maria – I moti di Reggio Calabria del 1970 e l’assassioni di 5 anarchici, scritto da Ulderico Pesce.

Lo spettacolo è stato promosso dalla Fondazione “Girolamo Tripodi” ed è interpretato da Lara Chiellino, accompagnata per l’occasione dagli interventi musicali di Maria TramontanaCarlo Trimarchi.

Prima della rappresentazione ci saranno i saluti di Michelangelo Tripodi ,presidente della Fondazione Girolamo Tripodi) e l’intervento di Michelangelo Di Stefano, consulente della Commissione Parlamentare Antimafia della XVIII Legislatura e autore di diversi libri, tra i quali ricordiamo il recente Il Treno del Sole e i cinque anarchici – L’ombra di Gladio.

Le vicende rievocate da Pesce sono quelle relative aimoti del 1970 a Reggio Calabria, sfociati in una grande rivolta popolare a seguito della decisione di nominare Catanzaro capoluogo di regione, invece di Reggio Calabria, città molto più popolosa.

A circa 54 anni da quelle vicende, Evviva Maria ci offre un approfondimento di verità sui moti di Reggio Calabria, partendo dalla storia di due innamorati vissuti a Reggio nel 1970 e affrontando una delle pagine più misteriose e drammatiche dell’Italia repubblicana.

Insieme ai moti di Reggio, Evviva Maria ripercorre l’attentato al treno “Freccia del Sud”, conosciuto anche come la strage di Gioia Tauro, avvenuto il 22 luglio 1970 nei pressi della stazione di Gioia Tauro che provocò 6 morti e 72 feriti e l’assassinio dei cinque anarchici (Angelo Casile, Franco Scordo, Gianni Aricò, Luigi Lo Celso e Annalise Borth, noti alle cronache come “gli anarchici della Baracca”). Gli anarchici furono uccisi nella notte del 26 settembre 1970 in un misterioso incidente provocato da due camionisti assoldati dal principe nero Junio Valerio Borghese, sull’autostrada del sole nei pressi di Ferentino, mentre si trovavano in viaggio verso Roma per consegnare a persone competenti materiale di denuncia riguardante proprio la Strage di Gioia Tauro e i contestuali fatti della Rivolta di Reggio Calabria (documenti che non sono  mai stati ritrovati).

Entrambi gli episodi furono frettolosamente archiviati dalla Magistratura come “incidenti”, invece oggi sappiamo che quei fatti definiti “incidenti” furono, viceversa, veri e propri “attentati” con cui si mirava a destabilizzare l’ordine sociale con quella che fu chiamata la strategia della tensione, con la quale pezzi dello Stato, organizzazioni neofasciste, servizi deviati, mafia, ecc. puntavano a conquistare l’Italia con la forza.

Insomma ci sono tutti gli elementi per assistere ad uno spettacolo di grande qualità e di forte intensità. (rrc)

Giovedì in Consiglio regionale si presenta il Premio Girolamo Tripodi

Giovedì 14 marzo, a Reggio, alle 17, nella Sala “Federica Monteleone” del Consiglio regionale, sarà presentata la prima edizione del Premio Girolamo Tripodi, organizzato dalla Fondazione Girolamo Tripodi in occasione del sesto anniversario della scomparsa del sen. Girolamo Tripodi.

A essere premiati, Pierpaolo Bombardieri con il Premio Girolamo Tripodi Calabrese dell’anno 2024; Mimmo Calopresti, Premio Girolamo Tripodi per il Cinema 2024; Mimmo Gangemi, Premio Girolamo Tripodi per la Cultura 2024; Maria Chindamo, Premio Girolamo Tripodi per la Legalità 2024 alla memoria e Lino Caserta con Premio Girolamo Tripodi per la Solidarietà 2024.

Il premio che sarà consegnato è costituito da un albero d’ulivo, quale rappresentazione naturale della piana di Gioia Tauro ed espressione autentica dell’identità calabrese che insieme alla colomba della pace, raffigurano i simboli di un intreccio di valori fondamentali e indissolubili, incarnazione genuina degli ideali di giustizia, uguaglianza, solidarietà, legalità, pace, di cui Girolamo Tripodi è stato portatore coerente, appassionato e combattivo.

L’opera d’arte è stata realizzata dal maestro Nicola Tripodi, eccellenza artistica del territorio. L’evento sarà allietato dagli intermezzi musicali a cura dell’Istituto Comprensivo “Francesco Jerace” di Polistena e dalla lettura di alcuni brani tratti dal libro Il Riscatto a cura di Cinzia Messina.

«Il Premio Girolamo Tripodi – viene spiegato in una nota – era stato pensato già alcuni anni fa, ma poi la pandemia del Covid19 ha bloccato la realizzazione di questo ambizioso progetto. Finalmente, nel 2024 la Fondazione Girolamo Tripodi riesce ad avviarlo con lo svolgimento della prima edizione del Premio».

«L’idea forza di questo riconoscimento – continua la nota – è pienamente radicata nelle ragioni fondanti dell’impegno complessivo della Fondazione, che sono il cuore del suo Statuto. Tra queste c’è certamente l’obiettivo di valorizzare e promuovere le migliori risorse ed energie che la Calabria è in grado di esprimere, in tutti i campi delle arti, delle professioni, della scienza, del sapere, della cultura e della conoscenza e che talvolta sono più apprezzate fuori dalla Calabria che dentro la nostra regione. Sono tantissime le personalità calabresi che hanno dato e danno lustro ed onore alla nostra terra, molto spesso fuori dalla nostra regione, poiché purtroppo la piaga dell’emigrazione è uno dei mali di cui soffriamo da lungo tempo».

«Con il Premio vogliamo fare emergere queste eminenti figure – viene sottolineato – che rappresentano il meglio della Calabria, trasmettendo, attraverso il loro operato, un’immagine seria, credibile e positiva di una regione che troppo spesso è stata rappresentata solo nei suoi aspetti peggiori di degrado e di arretratezza».

«Siamo consapevoli – conclude la nota – che sono tanti e gravi i problemi che attanagliano la regione, dalla presenza opprimente e dannosa della ’ndrangheta all’arretratezza generale che colpisce il futuro delle giovani generazioni, ma proprio per questo siamo convinti che una stagione di cambiamento della Calabria non possa prescindere dall’indicazione delle storie di qualità e di valore che riguardano tante e tanti calabresi, a dimostrazione che un’altra Calabria è possibile. Dipende dall’impegno di ciascuno e di tutti». (rrc)

POLISTENA (RC) – Sabato si presenta il libro di Antonio Floccari

Sabato 18 novembre, a Polistena, alle 17.30, nella Sala Condello in via Francesco Jerace, sarà presentato il libro Girolamo Tripodi e Polistena. Una vita per l’emancipazione di un popolo di Antonio Floccari.

l libro, che rappresenta l’ultimo lavoro del compianto prof. Antonio Floccari, deceduto poco più di tre anni fa, è stato pubblicato grazie all’impegno congiunto della Fondazione Girolamo Tripodi e della Città del Sole Edizioni.

Questo lavoro mette in luce, fin dal titolo, il profondo rapporto tra Girolamo Tripodi e Polistena, mantenuto sempre saldo nel percorso di tutta la sua vita e divenuto nel tempo, specie nei suoi oltre 31 anni di Sindaco della città, strumento fecondo di crescita sociale  e di progresso civile e culturale per l’intera comunità.

Floccari  coglie e trasmette al lettore gli aspetti fondamentali della stagione di rinnovamento di quella che Girolamo Tripodi chiamava “la nostra piccola Rivoluzione”, che ha trasformato Polistena da paese rurale a città moderna e progredita, facendola diventare un punto di riferimento ammirato e invidiato da tutti.

L’autore con quest’opera, nel momento in cui rende un omaggio a Girolamo Tripodi, contemporaneamente valorizza la storia e l’identità polistenese, come elemento imprescindibile della coscienza collettiva.

Alla presentazione del libro interverranno: Pasquale Amato (Storico e Docente univ. di Storia), Franco Arcidiaco (“Città del Sole” Edizioni), Mara D’Agostino Floccari (curatrice del libro), Franco Mileto (Professore), Aurelio Misiti (già Deputato al Parlamento), Francesco Nasso (già Dirigente Scolastico), Michelangelo Tripodi (Presidente Fondazione Girolamo Tripodi).

POLISTENA (RC) – Presentato il libro “L’estate del Golpe” di Stefania Limiti

È stato presentato, a Polistena, il libro L’estate del Golpe – 1973 , l’attentato a Mariano Rumor, Gladio, i fascisti. Tra Piazza Fontana e il compromesso storico della scrittrice e giornalista Stefania Limiti.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna culturale Senza memoria non c’è futuro, organizzata dalla Fondazione Girolamo Tripodi.

La presentazione è stata aperta dall’intervento di saluto di Michelangelo Tripodi, Presidente della Fondazione Girolamo Tripodi, che ha ringraziato i presenti per la partecipazione; un particolare ringraziamento è stato rivolto al sen. Giuseppe Auddino e alla scrittrice Stefania Limiti. Tripodi ha espresso apprezzamento per il lavoro della Limiti che risulta sempre documentato, preciso e puntuale e ci offre un grande contributo per approfondire la nostra conoscenza e le nostre informazioni sugli aspetti più gravi ed inquietanti della storia della Repubblica con particolare riferimento alle vicende accadute nel secondo dopoguerra del Novecento.

In tal senso, un grande valore assume L’Estate del golpe, uno degli ultimi libri pubblicati  da Stefania Limiti, che si concentra sull’attentato alla Questura di Milano del 17 maggio 1973, focalizzando una delle stragi più gravi che hanno insanguinato l’Italia negli anni di quella stagione nella quale si sviluppò la strategia della tensione.

Il pregio di questo lavoro sta nell’aver messo in evidenza quello che finora è stato taciuto, dimenticato o occultato e cioè che la bomba lanciata dal neofascista Gianfranco Bertoli rappresentava un attentato fallito contro Mariano Rumor, ministro degli interni della DC, e all’epoca della Strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 Presidente del Consiglio dei Ministri: la novità è che si tratta del primo e fino ad allora unico attentato conosciuto ad una delle più alte cariche dello Stato.

L’attentato della questura di Milano rappresenta una sorta di vendetta organizzata dalle organizzazioni eversive neofasciste perché Rumor all’indomani della strage di Piazza Fontana non aveva voluto proclamare lo stato di emergenza, richiesto dai gruppi neofascisti,  che comportava la limitazione di tutte le libertà personali e collettive e l’inizio del colpo di stato. Tripodi ha voluto sottolineare il ruolo negativo svolto da Israele che emerge in tanti passaggi, a cominciare dalla bomba utilizzata per l’attentato  che è di fabbricazione israeliana e dal fatto che l’attentatore Bertoli prima dell’attentato è stato a lungo ospitato in un kibbutz israeliano, dove è stato preparato per l’attentato. Tripodi ha voluto, infine, ricordare  cle l’Italia viveva in un regime di democrazia a bassa intensità, proprio perché si voleva in ogni caso impedire che il PCI andasse al governo e si potesse instaurare una stagione di rinnovamento del paese.

Subito dopo è intervenuto il sen. Giuseppe Auddino che, dopo i  saluti ed i ringraziamenti alla Fondazione Girolamo Tripodi, ha parlato della democrazia bloccata che  il nostro paese ha dovuto subire e del fatto che abbiamo sempre vissuto sotto tutela, con una Repubblica che non ha mai potuto esprimere liberamente le proprie scelte ed è stata costretta ad una condizione di sovranità limitata. Auddino ha ricordato gli altri incontri che si sono svolti con Claudia Pinelli, con Tommaso Minniti e con Paolo Cucchiarelli  e che sono tutti dentro un contesto che punta ad ricostruire un pezzo della nostra storia passata, a fare luce su vicende rimaste largamente oscure e a fornirci strumenti di conoscenza e di sapere e che sono fondamentali per sviluppare la coscienza critica, libera dal pensiero unico.

C’è poi stato l’intervento della prof.ssa Nelly Creazzo, già amministratrice del Comune di Polistena, che ha voluto esprimere un apprezzamento per il lavoro che si sta portando avanti ed ha sottolineato il decadimento della politica attuale con personaggi come la Meloni che sono espressione della peggiore destra fascista e che rappresentano un pericolo per la nostra democrazia.

Infine è intervenuta la scrittrice Stefania Limiti  che ha ringraziato la Fondazione Girolamo Tripodi per l’invito e l’accoglienza. Limiti ha raccontato di avere fatto questo libro soprattutto perché  è stata incuriosita dal silenzio della Democrazia Cristiana e anche di Mariano Rumor sull’attentato.  Attentare alla vita di un uomo di governo a quel livello, già Presidente del Consiglio, non era mai successo in Europa. Eppure la cosa strana è che nessuno ne ha mai parlato. Abbiamo avuto un silenzio omertoso sulla vicenda.

«Per questo ho deciso di approfondire questa cosa. La ricostruzione che ho fatto, parte da un episodio preciso: nell’ottobre 1973 casualmente a Padova il giudice Tamburino scopre che esiste la Rosa dei venti che è una struttura di militari e civili e si capisce che ci sono dietro anche dei legami con l’attentato a Rumor. Il giudice Tamburino mi ha raccontato  che un mese dopo che era stata scoperta la Rosa dei venti, Rumor lo ha chiamato lo ha invitato ad un incontro per sapere se era vero che, dietro l’attentato ai suoi danni, c’era questa struttura che si chiamava Rosa dei venti. Questo, insieme ad altri elementi, ci dice moltissimo e cioè che la DC si rende conto di essere essa stessa in difficoltà, perché è sotto il tiro dei settori neofascisti che erano stati infiltrati dentro lo Stato attraverso la Gladio, una struttura di controllo e di destabilizzazione, legata a doppio filo ai servizi americani».

«Nella DC, a seguito dell’attentato a Rumor ci fu il terrore derivante dal fatto che avevano capito che il SID, il servizio segreto e l’Arma dei Carabinieri  erano sfuggiti al loro controllo. In realtà, quindi, attorno all’attentato a Rumor e attorno a quel grande silenzio c’è una consapevolezza che viene fuori in tutta la sua drammaticità con l’intervento di Paolo Emilio Taviani, uomo molto importante della DC e  uomo di Gladio, che farà un pandemonio, dicendo: stiamo attenti perché qui i pericoli ci vengono da destra, altro che opposti estremismi. Infatti, fu proprio Taviani, da ministro degli interni,  a sciogliere Ordine Nuovo. L’attentato del 1973 è importante perché si apre una fase nuova: la DC si rende conto che deve trovare una strada, che deve guardarsi dai settori della destra golpista, che non può continuare l’altalena da una parte all’altra, tant’è che dopo la breve esperienza del governo Rumor, nel novembre 1974 torna Moro a capo del governo e la DC sostanzialmente ritorna nel campo del centrosinistra e fa la scelta di non portare l’Italia a destra. Da qui si arrivò poi al compromesso storico e sappiamo com’è andata a finire nel 1978 con l’assassinio di Aldo Moro e con il golpe forse più riuscito. Ma questa è un’altra storia». (rrc)

POLISTENA (RC) – Sabato si presenta il libro “L’estate del Golpe”

Sabato 28 ottobre, a Polistena, alle 18, alla Comunità Luigi Monti, sarà presentato il libro L’estate del Golpe – 1973, l’attentato a Mariano Rumor, Gladio, i fascisti. Tra Piazza Fontana e il compromesso storico di Stefania Limiti.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna culturale Senza memoria non c’è futuro della Fondazione Girolamo Tripodi.

L’evento sarà aperto dai saluti di Michelangelo Tripodi, presidente della Fondazione. Intervengono Giuseppe Auddino, insegnante e già senatore, e Giancarlo Costabile, docente Pedagogia dell’Antimafia all’Unical. Sarà presente l’autrice.

Il lavoro di Stefania Limiti ha il grande pregio di mettere al centro un attentato gravissimo, avvenuto proprio 50 anni fa, che però, seppur dirompente per la sua violenza, è rimasto troppo a lungo in penombra. Forse perché fallito, per la mano incerta del killer. Ma fu una strage.

Quel 17 maggio 1973 a terra, davanti al portone della questura, restarono quattro morti e quarantacinque feriti, vittime innocenti.

Non è uno scherzo attentare alla vita di un politico di tale rilievo, e quasi riuscirci. È un’azione carica di implicazioni anche per il valore simbolico dell’obiettivo: non solo per le sue alte funzioni – ministro dell’Interno in quel momento, già̀ presidente del Consiglio quando scoppiò la bomba in piazza Fontana, per cinque anni segretario della Dc –, ma anche per essere egli stesso, Mariano Rumor, con la sua persona e la sua storia, un’espressione, della classe politica che si era fatta Stato.

L’attentato alla questura di Milano contro Mariano Rumor, compiuto da un neo fascista che si fingeva anarchico fu una tappa di un ambizioso (e pretenzioso) piano che si doveva completare con il golpe programmato per l’estate del 1973.

Raccontando la storia che ruota attorno all’attentato contro Mariano Rumor, l’autrice si occupa di una serie di eventi che vanno dalla strage di Piazza Fontana del 1969 agli attentati del 1974, fornendo informazioni e notizie di prima mano che tracciano il quadro inquietante di una stagione nera, nel vero senso della parola,  della storia italiana. (rrc)