Si è concluso, con successo, nel Salone degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza il 18esimo Convegno scientifico della Fondazione Lilli Funaro, dal titolo Come far convivere ricerca, assistenza e cura in un sistema sottofinanziato: rapporto tra programmazione e risorse, diretto dal dott. Maurizio Berardelli.
I lavori si sono aperti con l’intervento di S.E. Giovanni Checchinato, vescovo di Cosenza, che ha affidato ai presenti la sua riflessione sul potere unificante della solidarietà e dell’amore in cui si muovono ricerca scientifica e assistenza sanitaria.
L’evento scientifico ha rappresentato uno spazio di networking tra gli esperti del settore che, attraverso la loro esperienza professionale, hanno anche provato a delineare percorsi utili ad affrontare le sfide della ricerca e dell’assistenza sanitaria in un contesto di risorse limitate.
Le due giornate sono state animate dall’esposizione di temi clinici e scientifici rilevanti e di attualità, grazie alla partecipazione di numerosi professionisti della medicina e della ricerca universitaria. Interventi qualificati in una serie di sessioni mirate, che hanno spaziato dalle innovazioni nella ricerca oncologica alla prevenzione e diagnosi precoce delle malattie; dalla responsabilità civile dei professionisti sanitari ai vantaggi dell’IA in chirurgia. In questo contesto, la presenza dei tanti giovani ricercatori calabresi in campo oncologico ha espresso una platea generazionale molto promettente che si sta dedicando a una ricerca preclinica di grandi prospettive a cui si addice la dizione di ricerca traslazionale, quella che trasforma le scoperte scientifiche di studi di laboratorio in nuovi strumenti clinici e applicazioni che migliorano la salute umana, riducendo l’incidenza, la morbilità e mortalità delle malattie. Con i lavori del convegno si è evidenziato che la Calabria, con le sue università, è in una fase di crescita importante. In particolare, di grande rilievo, è aver costruito questo scenario scientifico emergente in contemporaneità dell’avvio della Scuola di Medicina e Tecnologia Digitale dell’Unical, con l’obiettivo di formare i medici del futuro, dotati di conoscenze scientifiche, ma anche di competenze bioinformatiche, ingegneristiche e di intelligenza artificiale. In tal senso, la convinzione dei relatori è che l’interazione tra ricerca preclinica e clinica può certamente dare una produttività inaspettata, proprio perché espressa da un incubatore formativo che racchiude tante anime disciplinari.
L’evento della Fondazione Lilli coglie proprio questa fase di importante transizione, che vede la ricerca tradizionale proiettata e più vicina al versante clinico, cioè al momento prognostico e terapeutico.
Un momento particolarmente significativo del convegno – e ciò che rappresenta il nucleo dell’attività della Fondazione Lilli Funaro – è stata l’assegnazione delle borse di studio e dei premi ai giovani ricercatori calabresi. La Fondazione, come accade ormai da vent’anni, ne ha conferite due, ciascuna del valore di cinquemila euro, per supportare progetti di ricerca oncologica di base e traslazionale: la ‘Borsa di studio Lilli Funaro’ al giovane ricercatore Ennio Pietramala per il suo progetto su ‘Obesità e Trasformazione Neoplastica Mammaria: Ruolo delle Vescicole Extracellulari’, mentre a Martina Forestiero è stata attribuita la ‘Borsa di studio Santina Bavasso’ per la ricerca su ‘New therapeutic perspectives with anti-ITGA6 monoclonal antibodies for molecular therapy of breast cancer: pre-clinical experimental models’.
Sono stati riconosciuti, inoltre, il Premio Francesco Cardile e il Premio Irene Mancuso, ciascuno del valore di mille euro, per le migliori comunicazioni di ricerca oncologica: il primo è stato assegnato a Carmen Altomare su ‘Effects of the N-docosahexaenoyl ethanolamine and Doxorubicin in affecting progression and chemoresistance in Triple Negative Breast Cancer’; il secondo a Emine Tasan su ‘The Crosstalk between Tumor Stroma Components and ESR1 Mutant Breast Cancer Cells Remodels Tumor Microenvironment and Enhances Tumor Growth and Progression’.
Michele Funaro, rappresentante della Fondazione Lilli, ha espresso grande soddisfazione per l’esito del convegno e per l’opportunità di contribuire alla ricerca scientifica. «Questo rappresenta per noi una meravigliosa occasione di condivisione e crescita collettiva. Siamo profondamente gratificati nel vedere come il nostro impegno nel sostenere i giovani ricercatori calabresi porti frutti concreti. La bellezza di contribuire alla ricerca risiede non solo nei risultati ottenuti, ma anche nell’ispirazione e nella motivazione che riusciamo a trasmettere alle nuove generazioni».
«La Fondazione Lilli – ha concluso – continuerà con dedizione a promuovere la ricerca scientifica e a supportare i giovani talenti, perché crediamo fermamente che investire nella loro formazione e nei loro progetti significhi costruire un futuro migliore per tutti». (rcs)