Flai-Fai-Uila Calabria avviano fase di mobilitazione del settore forestale regionale

Flai-Fai-Uila Calabria avviano fase di mobilitazione del settore forestale regionale. Una fase di mobilitazione che ha preso il via dopo l’attivo unitario dei sindacati, svoltosi lo scorso 17 aprile a Lamezia Terme, dove si è discusso della vertenza del settore della forestazione e la necessità di nuove politiche finanziarie e misure per la tutela del patrimonio forestale e della montagna.

Si è deciso, dunque, di procedere con un piano straordinario di assemblee,

che culminerà negli attivi unitari del 5 maggio, in tre tappe (Nord, Centro e Sud Calabria) e che si concluderà il 12 maggio con una forte mobilitazione presso la Cittadella Regionale, con il sostegno delle Confederazioni regionali di Cgil, Cisl e Uil e la partecipazione delle Segreterie di Flai, Fai, Uila nazionali.

I Segretari Generali Caterina Vaiti (Flai Cgil), Michele Sapia (Fai Cisl) e Pasquale Barbalaco (Uila Uil), dichiarano che: «è nevralgico rimettere al centro della discussione e del confronto con le istituzioni regionali i temi della forestazione calabrese. La fragilità della regione dal punto di vista idrogeologico, gli oltre 650 mila ettari di superficie boscata e il patrimonio paesaggistico, necessitano di investimenti e programmazione per la messa in sicurezza delle comunità e del territorio».

«È necessario avviare – hanno ribadito – un immediato ricambio generazionale nel settore forestale calabrese, considerata la costante riduzione del personale e progressivo invecchiamento della manodopera (poco più di 4.000 addetti) e inoltre, prevedere un Piano straordinario di rimboschimento e prevenzione del territorio».

«I continui silenzi, buoni propositi e mancati investimenti in programmazione e finanziari –  hanno denunciato – hanno messo in ginocchio il settore fino a paventare il rischio di un’estinzione della forestazione calabrese. Per di più è ancora attuale quanto urgente il mancato recepimento del contratto integrativo regionale siglato nel 2019, difatti i lavoratori forestali calabresi attendono l’adeguamento salariale da oltre un decennio, a causa di mancanza di risorse, per come sostenuto dalle varie Giunte regionali».

«Chiediamo un impegno concreto e fattivo per la tutela dell’ambiente e del territorio regionale –  hanno concluso Vaiti, Sapia e Barbalaco – per come peraltro previsto dal Protocollo di Kyoto, oltre che dagli orientamenti europei e nazionali con il Next Generation Eu e il Pnrr, che attribuiscono alle foreste un ruolo significativo nelle politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici per la loro capacità di fissazione del carbonio e di produzione di energie alternative a quelle fossili». (rcz)

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria si appellano al Governo e alla Regione per sostenere il lavoro forestale calabrese

I segretari generali regionali di Fai Cisl, Michele Sapia, Flai Cgil, Bruno Costa e Uila Uil, Nino Merlino, si appellano, di nuovo, al Governo e alla Regione Calabria per sostenere il lavoro forestale calabrese.

Un appello che arriva nonostante i segretari regionali insieme ai segretari nazionali RotaMinnimiMantegazza, lo scorso 5 novembre avevano inviato una comunicazione unitaria al ministro alle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, ai parlamentari calabresi e al Consiglio regionale della Calabria e fatto varie sollecitazioni  unitarie e comunicazioni delle Segreterie nazionali, anche mediante atti formali alla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati nell’ambito della discussione sul disegno di legge di bilancio 2021.

«Apprezziamo – hanno detto i segretari regionali – la lettera della senatrice e ministra Teresa Bellanova indirizzata al ministro dell’Economia e al Ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ma ora servono impegni e atti concreti a favore del settore forestale calabrese. Perciò, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria ritornano, alla vigilia di Natale, sul tema della forestazione, mentre si discute in Parlamento la manovra finanziaria, rivolgendo un appello alla politica regionale e soprattutto agli onorevoli peputati e Senatori della Repubblica Italiana eletti in Calabria».

«Crediamo – hanno proseguito – che sia questo un argomento non da campagna elettorale o funzionale a fomentare sterili polemiche, ma un tema d’interesse generale che deve unire, perché si parla di lavoro e di quel lavoro grazie al quale, nel tempo, sono stati limitati disastri ambientali e tragedie. C’è bisogno di più impegno, e di superare le divisioni per dedicare insieme una doverosa attenzione verso una situazione delicata, che interessa migliaia di lavoratrici e lavoratori calabresi e richiede, lo ribadiamo, un significativo impegno dell’attuale rappresentanza politica nazionale e regionale».

«In un territorio fragile e debole come la Calabria – hanno sottolineato – sarà davvero fondamentale e strategico garantire la necessaria copertura finanziaria per le attività di lotta al dissesto idrogeologico, manutenzione del patrimonio forestale, servizio antincendio boschivo e per tutte le azioni in linea con le politiche fortemente sostenute dall’Unione Europea».

«Ci auguriamo – hanno aggiunto – che in un anno difficile anche a causa dell’attuale pandemia, alle porte di un 2021 in cui molti nodi economici, sociali e ambientali verranno al pettine, la politica ai vari livelli rifletta seriamente sull’importanza del lavoro forestale per la tutela dell’ambiente e del territorio, in definitiva, per il benessere collettivo».

«Su questo fronte – hanno concluso i segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria – continueremo a sostenere il valore del presidio umano perché ci sono in gioco lavoro, comunità e territorio». (rcz)

Forestazione Calabria, il ministro Bellanova chiede al Governo di provvedere al ristoro dei fondi necessari

Il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova, ha sollecitato i ministri all’Economia Roberto Gualtieri e e Agli Affari Regionali, Francesco Boccia a provvedere «al ristoro dei fondi necessari per corrispondere agli operai forestali calabresi per il lavoro prestato».

Un sollecito che arriva dopo la lettera inviata dal presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, e dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, in cui veniva chiesto di implementare i 146 milioni di euro previsti nel bilancio 2020 per il Piano attuativo di forestazione, ritenuti del tutto insufficienti.

Nella lettera inviata ai colleghi, il ministro Bellanova ha chiesto, appunto, «di provvedere al ristoro dei fondi necessari per corrispondere agli operai forestali calabresi per il lavoro prestato», in considerazione del fatto che «i trasferimenti al bilancio regionale per l’anno finanziario 2020, sul relativo capitolo, sono stati significativamente ridotti rispetto agli anni precedenti. Analoga nota era stata inoltrata dalla compianta presidente Jole Santelli ai vari interlocutori nel mese di settembre».

«Senza qualificazione e corretta retribuzione dei vari attori in campo – ha aggiunto Bellanova – la strategia rischia di naufragare, relegando nuovamente il comparto forestale a una marginalità a mio avviso incompatibile con gli obiettivi della transizione ecologica ormai ineludibili per il nostro Paese».

«Richiamo la vostra attenzione perciò – ha concluso il ministro – sulla necessità di dare risposta alle richieste del presidente della Regione Calabria».

Il presidente Spirlì e l’assessore Gallo esprimono soddisfazione per l’intervento del ministro delle Politiche agricole.

«I nostri appelli, ai quali nei giorni scorsi erano seguite iniziative di analogo tenore da parte di Cgil, Cisl e Uil hanno trovato finalmente importanti interlocutori istituzionali, pur nel silenzio della deputazione parlamentare calabrese di maggioranza, più volte invano interpellata sul tema. Ora l’auspicio – hanno dichiarato il presidente Spirlì e l’assessore Gallo – è che la situazione si sblocchi al più presto, anche perché il settore forestale regionale vive una situazione di estrema criticità e necessita di soluzioni non più procrastinabili, come stiamo evidenziando da più di tre mesi».

«Le risorse stanziate nel bilancio dello Stato – hanno concluso – sono state infatti decurtate di 40 milioni rispetto all’anno precedente, attestandosi a soli 90 milioni di euro. Una cifra del tutto insufficiente rispetto al reale fabbisogno del comparto».

Forestazione, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Calabria chiedono alla Regione attuale e futura situazione del settore

I segretari generali regionali di Flai Cgil, Bruno Costa, Fai Cisl, Michele Sapia e Uila Uil, Nino Merlino, hanno inviato una lettera all’assessore regionale alle Politiche agricole, Sviluppo agroalimentare, Sistema irriguo e Forestazione, Gianluca Gallo, per essere informati, nel dettaglio, della situazione attuale e futura del settore forestale calabrese, messo a dura prova a causa del taglio operato nella precedente manovra economica, situazione che riguarda migliaia di lavoratori e famiglie.

«Pertanto – si legge nella lettera – confermando lo stato di agitazione sindacale, già proclamato per l’intero settore,  a causa del mancato recepimento del contratto integrativo regionale forestale, si chiede – al fine di evitare ulteriori tensioni sociali sul territorio – un urgente incontro in  videoconferenza (date le disposizioni dell’ultimo Dpcm per il contrasto alla diffusione del  virus Covid-19), per conoscere nel dettaglio l’attuale e futura situazione economica del  settore forestale calabrese, che riguarda migliaia di lavoratori e famiglie calabresi, che in  un contesto già difficile come quello attuale, rischiano ulteriori penalizzazioni retributive». (rrm)

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil: pronti per mantenere alta attenzione su forestazione e contratto integrativo

Gli esecutivi unitari di Flai CgilFai CislUila Uil Calabria si sono riuniti per discutere del contratto integrativo regionale per i lavoratori forestali, siglato il 4 dicembre 2019, il cui iter non è stato concluso neanche dall’attuale Giunta regionale “per carenza di risorse finanziarie”.

Per Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil della Calabria il contratto integrativo siglato a dicembre 2019 è un punto fermo, e hanno annunciato di essere pronti «per una campagna informativa di denuncia e di proposta a tutto campo per mantenere alti l’attenzione sul rinnovo di un contratto integrativo regionale scaduto nel 2011 e sul confronto per il comparto forestale calabrese, sollecitando le istituzioni e la politica anche su un argomento che merita più responsabilità e dibattito, nuove prospettive e programmazione».

«I buoni propositi e le dichiarazioni del momento non servono – hanno proseguito Bruno Costa, Michele Sapia e Nino Merlino – anzi, a chi sarà protagonista della prossima competizione elettorale chiediamo una chiara e netta presa di posizione sul contratto integrativo forestale e sul futuro del settore forestale calabrese».

I sindacati, infatti, hanno ricordato che ben due Giunte non sono «riuscite a recepire il testo del contratto regionale forestale e concludere così un iter durato due anni e molto atteso da migliaia di lavoratori e lavoratrici del settore forestale calabrese» e che, durante la trattativa contrattuale, «le parti datoriali e la politica regionale hanno comunicato alle organizzazioni sindacali le risorse economiche da impegnare per il rinnovo, risorse che scaturivano anche da una riduzione dei costi del personale forestale che sarebbe andato in quiescenza negli anni 2019 e 2020. Il testo contrattuale riconosce tutele e diritti a chi, da oltre cinquant’anni, garantisce la salvaguardia del territorio e la cura del bosco, ma – lo ricordiamo – risponde anche alle esigenze di un settore ridotto al lumicino, che necessita di un vero confronto per un immediato ricambio generazionale».

«La verità è che, purtroppo – si legge in una nota dei segretari Michele Sapia (Fai Cisl), Bruno Costa (Flai Cgil) e Nino Merlino (Uila Uil) – il settore forestale in Calabria sta morendo nel disinteresse generale della classe dirigente regionale e nazionale. Altro che tutela dell’ambiente e politiche green! La Calabria sta subendo, dal 2009 ad oggi, nelle varie manovre finanziarie, tagli e riduzioni delle risorse che Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil non accettano e l’hanno sostenuto e comunicato a istituzioni, Consiglio regionale e politica nazionale anche lo scorso anno, in occasione della manovra finanziaria. Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil regionali e territoriali saranno in prima linea per intraprendere tutte le azioni sindacali necessarie, tenendo conto dell’attuale emergenza sanitaria e nel rispetto delle norme per il contrasto alla diffusione del contagio tra i lavoratori».

«Infine – hanno aggiunto – a chi pensa di confondere le idee ai lavoratori forestali, è bene ricordare che questo sindacato unitario continuerà, come sempre, a battersi per il valore della contrattazione e del confronto, avendo come unico obiettivo la tutela del lavoro e delle competenze, insieme alla necessità di sostenere concretamente il valore del lavoro forestale che, in una terra fragile come la Calabria, sta purtroppo scomparendo».

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil regionali, chiedono «più impegno e responsabilità rispetto alla garanzia delle retribuzioni per l’anno corrente e anni futuri per i lavoratori e lavoratrici forestali calabresi, e si rivolgono in primis all’assessore Gallo e alla giunta regionale ma anche al consiglio regionale e ai parlamentari calabresi. Ed oggi aggiungono anche il rispetto delle norme contrattuali vigenti in tema di cassa integrazione che interessano i lavoratori forestali attualmente in cassa integrazione Cisoa a causa della emergenza sanitaria in atto».

«Le dichiarazioni del momento non servono – hanno concluso i segretari – piuttosto, fanno emergere distrazioni e inutili polemiche. Servono fatti non parole per un settore che si è visto decurtare nel silenzio della politica, nella scorsa manovra finanziaria, 40 milioni di euro». (rrm)