Dopo la presentazione della Giunta parziale e le dichiarazioni di distanza del partito democratico, a Reggio cresce il malumore con le scelte del Sindaco Falcomatà.
Hanno destato molto rumore le dichiarazioni della segretaria cittadina del PD, Valeria Bonforte, secondo la quale «ancora una volta si è registrato un atteggiamento di continui ed estenuanti cambi di criteri che non consente al Partito di svolgere quel ruolo guida e di indirizzo politico che gli è proprio. Abbiamo ricevuto da Falcomatà la comunicazione di scelte lesive dell’autonomia del partito e del gruppo consiliare: un fatto grave, inedito e seriamente divisivo, un inspiegabile atto ostile nei riguardi della democrazia e della città. Il PD con amarezza e incredulità prende atto di un modo di operare antidemocratico e individualista che non favorisce la costruzione del “gioco di squadra”».
Ieri, a Reggio, s’è svolta un’affollata assemblea nella sede di Forza Italia presieduta dal deputato reggino Francesco Cannizzaro con la partecipazione dei tre consiglieri comunali forzisti Federico Milia, Antonio Maiolino e Roberto Vizzari.
«Considerando – si legge nel documento presentato – le ultime incredibili vicissitudini del Comune di Reggio Calabria, ostaggio di una sempre più evidente incapacità politica ed amministrativa del CentroSinistra, che dopo tanta attesa hanno portato solo all’incompleta formazione di una nuova “semi Giunta” Falcomatà;
considerando le ovvie, conseguenti ripercussioni negative sull’intera vita pubblica di Reggio Calabria causate da questo stato di cose, che dimostrano plasticamente l’inadeguatezza di questa Amministrazione, facilmente dimostrabile con esempi come:
– la disastrosa gestione delle attività per le festività natalizie, con sperpero di denaro pubblico e nessun risultato;
– le politiche sociali ferme al palo;
– i tributi più alti d’Italia;
– la vita culturale in totale stato di abbandono;
– le decine di opere pubbliche strategiche in fase di stallo;
– la ripetuta perdita negli anni, di fondi regionali, nazionali ed europei destinati alla Città, a causa di incompetenza amministrativa e mancanza di programmazione;
– la generale qualità della vita che tutti gli indicatori nazionali ed europei stimano tra le peggiori d’Italia;
– le ripetute inchieste giudiziarie;
– l’impossibilità del Sindaco di firmare atti, come per assurdo i decreti di nomina dei nuovi assessori della “semi giunta”, perché sospeso da Anac;
– la totale assenza di interlocuzione con egli enti sovracomunali (Regione, Parlamento, Governo, UE), rapporti che per una Città Metropolitana dovrebbero essere frequenti e proficui, nell’interesse sociale, economico ed istituzionale dell’intero territorio metropolitano;
– la mancanza di regolarità nella fornitura dei servizi primari per i cittadini (igiene e decoro urbano, erogazione dell’acqua, raccolta rifiuti).
Per tutte queste concrete ragioni, visto l’articolo 32 dello Statuto della Città di Reggio Calabria e visto l’articolo 52 del Testo Unico degli Enti Loclai (Tuel) i tre consiglieri chiedono di inserire all’odg del prossimo Consiglio comunale la mozione di sfiducia al Sindaco». (rrc)
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E FRATELLI D’ITALIA PREPARA LA SFIDUCIA
Fratelli d’Italia ha dato mandato al capogruppo Demetrio Marino di valutare se ci siano le condizioni per la predisposizione di una mozione di sfiducia condivisa da almeno 13 componenti delle minoranze. Per poter depositare una mozione di sfiducia serve che la stessa sia sottoscritta da almeno i 2/5 dei componenti del consiglio, che corrisponde a 13 consiglieri comunali; questo perché serve un’azione concreta, e non solo mediatica, che ponga le basi per chiudere una stagione politica – a conduzione centrosinistra – che sarà ricordata per i disastri amministrativi e per le brutte figure. Successivamente chiederemo al PD e ai gruppi di maggioranza che hanno esplicitamente dichiarato che il sindaco ha comportamenti antidemocratici ed individualistici, di unirsi alla minoranza e votare insieme la mozione e quindi voltare pagina, una volta per tutte, per il bene della città. Al tempo stesso, offriremo la possibilità a Pd, Dp e Socialisti di dimostrare che quello che scrivono sui giornali corrisponde al loro reale pensiero. Anche per loro è giunto il momento di uscire fuori dall’ equivoco; perchè ormai è chiaro a tutti che l’ amministrazione comunale è al capolinea!”