Molto partecipata l’iniziativa, svoltasi nella Casa delle Culture della Provincia di Catanzaro, organizzata dal candidato al Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Antonio Montuoro, e che ha visto la partecipazione della coordinatrice regionale e deputata di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro.
Perché “dal territorio nasce il futuro”. In tanti hanno voluto manifestare il proprio sostegno politico e umano ad Antonio Montuoro, testimonianze affidate in particolare agli interventi della vice presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Roberta Gallo, del consigliere comunale di San Mango Serafino Gallo, dell’assessore di Botricello Francesco Mercurio, ed infine il sindaco di Amato, Saverio Ruga.
La parola d’ordine è “territorio”. Attenzione alle istanze che vengono dagli amministratori, il primo presidio dello Stato soprattutto nelle aree dell’entroterra, penalizzate dalle carenze infrastrutturali e a rischi isolamento, dove mancano servizi essenziali e la speranza di una quotidianità che sembra negata.
«Da amministratore comunale e provinciale – ha spiegato Montuoro – ho deciso di accettare la sfida della competizione regionale perché sogno una Calabria in cui la vita delle persone che ci vivono sia più facile e più giusta, oltre che sicura. Dove l’organizzazione dei servizi e la qualità della vita siano affidati all’ordinarietà della gestione trasparente affidata a donne e uomini competenti, e non alla casualità della fortuna. Un buon amministratore deve saper ascoltare e dare voce al proprio territorio, perché è sulle gambe e nel cuore di chi lo vive che si poggia il tessuto economico, produttivo e sociale di questa regione dalle mille potenzialità inespresse».
«Avere alle spalle un partito, radicato, strutturato e identitario come Fdi mi ha perso messo di fare l’amministratore con la concretezza di chi ascolta e realizza progetti, tra la gente – ha detto ancora Montuoro –. I calabresi sono spesso delusi da politica che non è riuscita a dare cambio di passo che meritava: qui deve entrare il nostro obiettivo, fare della Cittadella regionale la casa degli amministratori».
«Il nostro – ha proseguito – è un territorio difficile, alle prese con l’isolamento, le carenze infrastrutturali, le difficoltà dei trasporti; ogni anno affrontiamo il problema della depurazione, della raccolta rifiuti. Quello che serve è una Pubblica amministrazione sburocratizzata, al servizio dei cittadini e delle imprese che vogliono investire per creare lavoro. Solo in questo modo i nostri giovani sceglieranno di restare».
«E, per questo – ha detto ancora – che vogliamo una terra libera, dal bisogno e dai condizionamenti, all’insegna della legalità e della trasparenza, che sprigioni le energie positive perché ci sono. Crediamoci meritiamo la normalità».
«Il mio impegno – ha concluso Montuoro – sarà quello di prendere in considerazione e realizzare quante più idee condivise, utili alla nostra comunità di modo che la pagina torni bianca: con impegno, passione, senso civico e spirito comunitario potremo depennare ogni progetto realizzato, ogni criticità risolta in modo da trasformare le parole in realtà, e l’intenzione del singolo in bene comune».
«Fratelli d’Italia, prima ancora che un partito, è una grande comunità, prima di tutto umana – ha esordito Wanda Ferro –. Nello scegliere i nostri candidati non abbiamo guardato ai pacchetti di voti ma al percorso comune di militanza e di valori: valutando esperienze e competenze. a scelta di candidare Antonio mi ha convinto per molti motivi, prima di tutto per questa grande capacità di dare voce al territorio».
Wanda Ferro e gli amministratori che si sono succeduti raccontano la capacità di Montuoro di «saper saper essere sempre a disposizione dei cittadini. La politica deve lavorare per mettere in campo azioni che consentano ai giovani di avere le opportunità di restare, i nostri ammalati di curarsi nei nostri ospedali».
Il Consiglio regionale che si insedierà dopo il 3 e 4 ottobre deve mettere mano alla burocrazia, creare lavoro, sostenere l’impresa, utilizzare al meglio i Fondi del Pnrr: per fare questo servono buoni amministratori, «e noi chiederemo una cabina di regia per gestire al meglio bandi e risorse, saremo vigili rispetto alle scelte – ha concluso Wanda Ferro –. Ma la politica da sola non ce la può fare, ha bisogno di un esercito di imprenditori, amministratori, professionisti, giornalisti sani e onesti. Non dobbiamo tradire i calabresi. E mi risulta che Montuoro non ha mai tradito un impegno assunto». (rcz)