Vasto cordoglio in Calabria per la scomparsa di Gianni Morgante, presidente della società editrice della Gazzetta del Sud, il più diffuso quotidiano della regione. Morgante, 89 anni, giornalista e manager è stato uno dei protagonisti del giornale, fin dalla nascita. Assunto il primo giorno del giornale, il 12 aprile 1952, dapprima come dimafonista e poi diventato, pian piano, giornalista nel 1960, caposervizio, segretario di redazione e quindi caporedattore, artefice insieme con il direttore Nino Calarco del grande successo diffusionale della Gazzetta in Calabria e in Sicilia. Nel 1988, alla scomparsa dell’on. Uberto Bonino fondatore e proprietario della Gazzetta, divenne amministratore delegato, per poi assumere il ruolo di presidente nel 1991. Sulle sue orme il figlio Lino Morgante, direttore editoriale e amministratore delegato della Gazzetta.
Morgante era un galantuomo d’altri tempi, ma allo stesso tempo un giornalista di razza, cronista meticoloso, attento segretario di redazione e ottimo organizzatore, quindi uomo-macchina, con ruoli di capo della redazione centrale e poi preciso manager, come pochi. Si devono a lui i successi della Gazzetta del Sud che aveva raggiunto punte diffusionali di estrema rilevanza in Calabria (tanto che venne costruito a Rende uno stabilimento tipografico in grado di coprire le esigenze di tutta la regione). (s)
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Messaggi di vicinanza e cordoglio sono stati espressi dal mondo politico calabrese. Il sen. Marco Siclari ha detto che «La scomparsa di Giovanni Morgante lascia un vuoto non solo nella sua famiglia, alla quale va la mia sincera vicinanza, ma in tutto il mondo dell’informazione perché allo stesso tempo è scomparso un grande uomo e l’anima della Gazzetta del Sud. A tutta la redazione che oggi piange la morte del suo editore, va il mio abbraccio e il mio cordoglio».
L’on. Wanda Ferro ha ricordato che «Morgante ha dedicato una vita alla “Gazzetta”. Assunto come giovane stenografo 67 anni fa, è stato cronista di giudiziaria, diventando negli anni caporedattore, fino ad essere nominato amministratore delegato e poi presidente. In questa lunga carriera è stato l’esempio di un giornalismo equilibrato e obiettivo, capace di raccontare con i fatti la storia e i cambiamenti della società siciliana e di quella calabrese. La mia vicinanza è rivolta a tutta la famiglia della “Gazzetta del Sud”, e in particolare ai tanti giornalisti che nel solco tracciato da Gianni Morgante lavorano ogni giorno per assicurare ai cittadini il diritto ad una informazione libera e autorevole».
«Con la scomparsa di Giovanni Morgante, – ha dichiarato il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio – viene meno una figura che è stata l’anima di un quotidiano che ha fatto da ponte tra la Sicilia e la Calabria. Ho conosciuto personalmente Giovanni Morgante, per averlo incontrato in diverse occasioni, ultima delle quali la presentazione del nuovo progetto editoriale a Messina e ho avuto modo di apprezzarne le qualità umane oltre che imprenditoriali. Si sentiva un calabro-siculo ed amava ricordare le sue origini calabresi. Suo nonno, infatti, era nato a Palmi è questo, ritengo, un fattore non secondario della dimensione calabro-siculo della Gazzetta del Sud, una testata che è divenuta nel corso dei decenni “il quotidiano dei calabresi” in ogni angolo di questa regione. È stato un convinto assertore delle ragioni del sud e del suo riscatto al punto da essere un meridionalista sempre pronto a dare il suo contributo per meglio sostenere le battaglie per lo sviluppo dei territori che da sempre vivono una condizione di difficoltà economiche e sociali. L’importante progetto editoriale portato avanti con lungimiranza ed intelligenza da Giovanni Morgante, in tanti anni di impegno sempre in prima linea – conclude il presidente della Giunta regionale – perde una colonna portante e crea un vuoto difficilmente colmabile».
Il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto ha espresso il cordoglio dell’assemblea: «Se n’è andato un galantuomo, una persona perbene. Un pioniere dell’editoria nel Mezzogiorno, dotato di visione e progettualità grazie alle quali ha realizzato un grande giornale italiano e un gruppo editoriale di altissimo livello. Il suo nome – prosegue Irto – sarà indelebile nella storia del giornalismo e dell’editoria pura nel Mezzogiorno e nel Paese. Il presidente Morgante, un uomo d’altri tempi di poche, chiare e solide parole, amava profondamente la Sicilia e la Calabria e non è un caso che Gazzetta del Sud sia riuscita a divenire in breve tempo il punto di riferimento per l’informazione in entrambe le regioni, costruendo un ponte di legami giornalistici ma soprattutto culturali, in un’area dello Stretto che grazie alla Gazzetta è divenuta prima un sogno e una prospettiva, poi una grande realtà socio-economica, culturale, politica e universitaria».
Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha tracciato un perfetto profilo dello scomparso: «Ci sono personalità – ha dichiarato – che con il loro coraggio visionario riescono a segnare un’epoca. Il ricordo di Giovanni Morgante rimarrà indelebile tra quegli uomini che attraverso la sfida dell’informazione hanno contribuito a far crescere la Calabria. Un merito raro. Il periodo che su impulso del cavalier Uberto Bonino – prosegue Occhiuto – ha visto nascere il grande quotidiano che fa tutt’oggi da ponte tra Sicilia e Calabria e che detiene uno spazio nazionale di rispetto, rappresenta nella storia della nostra terra un riferimento di speranza laboriosa di contro a quell’immaginario che ci dipinge atavicamente succubi e lagnosi. Un esempio dunque a cui guardare quello del presidente Giovanni Morgante, pensando a tempi migliori con lo stesso spirito di arguta lungimiranza. Alla moglie Maria, al figlio Lino, amministratore delegato e direttore editoriale della Ses, ai figli Katya e Maurizio, e all’intera famiglia della Gazzetta del Sud, giungano – conclude Mario Occhiuto – le mie più sentite condoglianze».
Il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà ha dichiarato di unirsi «al dolore di Lino Morgante e dei familiari tutti per la scomparsa del padre Gianni, la cui grande e proficua azione ha prodotto la nascita del più importante network editoriale del Mezzogiorno. La Gazzetta del Sud, che Gianni Morgante ha condotto con ingegno e perizia per tanti anni – ha dichiarato il sindaco – è la rappresentazione plastica del legame indissolubile che unisce Messina e Reggio; la Ses Gazzetta Gds sarà il motore propulsivo che consentirà all’area metropolitana dello Stretto di diventare qualcosa in più di un’espressione geografica». (rrm)
- Domani dalle 10,30 alle 19 la camera ardente nello stabilimento SES di via Uberto Bonino a Messina. I funerali si terranno lunedì alle 16 nella Cattedrale di Messina.
La direzione e la redazione di Calabria Live sono vicini ai familiari del Presidente Morgante e a tutta la famiglia della Gazzetta del Sud.