Gennaro Cosentino, nuovo capo dell’informazione Rai in Basilicata

Volto Rai noto e amato dai calabresi, il giornalista Gennaro Cosentino, attualmente vice del caporedattore di Rai Calabria Pasqualino Pandullo, è stato nominato caporedattore della sede Rai di Potenza. In pratica, diventa il capo dell’informazione regionale Rai della Basilicata. Un incarico importante e meritato, dopo anni di gavetta e tantissimi di professionismo di alta classe.

Cosentino, è originario di Aieta, in provincia di Cosenza, un paesino al confine tra Calabria e Basilicata. Appena diciassettenne comincia la collaborazione a quotidiani e periodici, avviando, così, un’attività che diventerà professione dopo la laurea in Scienze Politiche, conseguita presso l’Università di Messina e dopo l’esame di abilitazione seguito ad una parentesi lavorativa presso la pubblica amministrazione, che chiude volontariamente per assecondare la passione per il giornalismo, pur essendo risultato primo assoluto in un concorso per la carriera direttiva. 

Arriva alla Rai dopo un lungo periodo di precariato e dopo una vasta esperienza nelle televisioni private e nella carta stampata. Tra il 1990 e il 2002 pubblica una decina di libri, a cominciare da Calabria ri-flessa, a cui seguirà I primi dell’ultima (un profilo di personaggi col metodo dell’intervista).

I primi significativi riconoscimenti arrivano con Mucho Gusto – viaggio di un giornalista nell’Uruguay del corazón (un racconto sui calabresi nel mondo che ha avuto successo in Italia ed in Sud America ed è stato adottato per anni nelle scuole), poi L’articolo di giornale (manuale per il giornalismo); I rifugi dell’anima-Luoghi di culto nel Parco del Pollino; Sapori e Memoria- Cibo, letteratura, tradizioni, cultura alimentare in Calabria. 

Appassionato di glottologia, ha collaborato ad alcune opere del celebre filologo tedesco Gerhard Rohlfs. Ma è con la pubblicazione de La voci lu cori che si fa conoscere come poeta dialettale e studioso di lingua e tradizioni popolari e, con una silloge omonima, risulta vincitore del primo Concorso Nazionale “Figlinepoesia”.

Nel corso degli anni gli vengono conferiti alcuni riconoscimenti tra cui il Premio “Omaggio alla Cultura” 1998 e il “Cilea” nel 2001 per la saggistica, successivamente il Premio Solidarietà per i servizi su temi sociali e il Città di Scalea per il giornalismo.

A Cosentino sono pervenute le congratulazioni e il benvenuto del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e del Presidente del Consiglio regionale lucano Carmine Cicala.

«Sono certo – ha detto Bardi – che, con la sua lunga esperienza professionale e nel segno della continuità, saprà garantire ai lucani un’informazione pubblica di qualità. Viviamo tempi in cui il ruolo dei giornalisti è sempre più importante, un ruolo “sociale” per dare ai cittadini il sacrosanto diritto a essere informati, un diritto sempre più prezioso. Il servizio pubblico è uno strumento importante sia per tenere unita la Basilicata, data la diffusione capillare, e perchè garantisce la corretta informazione non solo sull’attività amministrativa della Regione, ma anche di tutti i Comuni lucani, uniti nelle loro diversità. Il TGR è dunque un elemento di democrazia, pluralismo e rappresentanza del nostro territorio».

«È chiamato –– ha detto il presidente Cicala – a guidare la redazione lucana della Tgr Rai in un momento in cui ancor più fondamentale è il ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo. Sono certo che, con la sua passione per la scrittura, saprà raccontare al meglio la nostra regione, una terra geograficamente piccola ma piena di eccellenze umane, culturali e ambientali. Il nostro Tg pubblico regionale rappresenta da sempre un punto di riferimento fondamentale per la nostra comunità, un presidio di informazione libera e attenta alla vita della nostra regione e delle sue istituzioni democratiche e questo grazie al lavoro dei giornalisti tutti e degli altri lavoratori della sede Rai Basilicata. A Gennaro Cosentino il benvenuto nella nostra amata Basilicata». 

Settembre Rendese: In Versi, il Premio che onora la cultura calabrese

23 settembre – Conclusa con grande successo e un’ampia partecipazione di pubblico, ieri sera a Rende, l’ottava edizione del Gran Galà Rende… InVersi. Un premio di qualità che onora e valorizza la cultura e la poesia e i suoi protagonisti, nell’ambito del Settembre Rendese.
Organizzato dall’Associazione Culturale GueCi, con i Patrocini della Regione Calabria, Città di Rende e dell’Accademia Arte, Letteratura e Scienze “Michelangelo Angrisani” di Salerno. Il Premio è un appuntamento di spicco, che arricchisce l’offerta culturale della città di Rende e della storica manifestazione del “Settembre Rendese” di cui l’evento fa parte fin dalla prima edizione.
Il premio, nato per promuovere il territorio e omaggiare in poesia la città di Rende, ogni anno assegna riconoscimenti  a personalità di rilievo nel mondo della cultura, letteratura, poesia, musica, cinema, medicina e in altri campi del sapere. I protagonisti sono insigniti per il contributo esercitato sul mondo dell’arte e per quello offerto all’umanità attraverso il loro lavoro.
La serata di premiazione – che si è tenuta alla Sala Tokyo del Museo del Presente – si è aperta con una video-poesia dedicata alla Città di Rende che  ha emozionato il numeroso pubblico presente.

Il giornalista e scrittore Albino Console sul red carpet

Ospite d’Onore della manifestazione il giornalista e scrittore Albino Console con il suo libro d’esordio: “Per un bicchiere di latte”. Accolto sul tappetto rosso dalla Presidente dell’Associazione GueCi Anna Laura Cittadino, che lo ha intervistato. All’Autore è stata consegnata la targa d’onore con la seguente motivazione: “Per la grande qualità del suo stile di scrittura e per aver saputo trasmettere senza filtri un vissuto fatto di chiari-scuri. Pagine di vita di un corollario di catarsi e di rinascita”. Presenti i componenti della giura Anna Canè, Antonella Cittadino, Armando Pirolli che hanno decretato i vincitori: alla poetessa siciliana Rosaria Lo Bono il Premio alla Carriera per la Poesia; per la medicina al dott. Giuseppe Ciriaco Sionne di Diamante (CS); per il giornalismo a Gennaro Cosentino di Cosenza di RAI3 e ad Antonio Mariano Baldinetti di Melfi (PZ) del Quotidiano della Basilicata.
Per la musica, al Maestro di Belvedere Marittimo Luigi Grisolia; per la letteratura: Gianni Terminiello di Massa Lubrense (NA); per la cultura al vicentino Antonino Crisafi e a Salvatore La Moglie di Amendolara (CS).
Al veneziano Alessandro Ticozzi è andato il premio Carriera Cinema e Letteratura.


Premio Speciale Poesia al poeta Giuseppe Salvatore dei Casali del Manco, mentre il Premio Città di Rende è stato aggiudicato al rendese Angelo Greco.
Simpatico il red carpet con ventitrè poeti che hanno sfilato indossando la maglietta della poesia con su scritta ognuno la propria lirica, che hanno poi declamato sul palco, giunti a rendere omaggio alla bella Arintha. Dalla Sicilia: Grazia Dottore, Salvatore Gazzara, Gianni Rossini, Antonio de Lieto Vollaro. Dall’Abruzzo: Gabriella Bucci e Mario De Santis. Per la Lombardia il poeta Eugenio Felicori. Dal Veneto Rosaria Minosa. Dal Lazio Umberto Di Pietro e Luisa Sisti. La Calabria era rappresentata dai poeti rendesi Mariateresa Buccieri, Cesare Castiglione, Antonella Tocci. Da Castrolibero Caterina Cairo. Da Cosenza Paola Curia, Carmine Esposito e Ada Giordanelli. Tiziana Stasi da Crotone, Natale Vulcano e Antonio De Simone da Rossano, Concettina Sionne da Diamante, Giovanni Loria da San Giovanni in Fiore e da Taverna di Montalto Uffugo Letizia Papaianni.
A condurre anche questa ottava edizione la scrittrice e poetessa Anna Laura Cittadino, ideatrice della manifestazione e presidente dell’Associazione GueCi. (rcs)

Nella foto di copertina, Anna Laura Cittadino col lo scrittore Albino Console