ASPROMONTE GEOPARCO A TUTELA UNESCO
FINALMENTE L’ATTESO RICONOSCIMENTO

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Il sogno del Parco Nazionale dell’Aspromonte, di diventare un geoparco, è diventato realtà. Ci sono voluti quattro anni  ma, dopo il disco verde ricevuto dal Quinto Consiglio dei Geoparchi Unesco nel mese di dicembre, proprio nella Giornata Mondiale della Terra, il Parco dell’Aspromonte è entrato a far parte dell’Unesco Global Geoparks, la Rete Mondiale dei Geoparchi Unesco.

Un momento storico ed entusiasmante, che premia la straordinaria valenza geologica dell’Aspromonte, ponendolo all’attenzione mondiale.

Il riconoscimento internazionale, di cui l’Aspromonte potrà fregiarsi insieme al Parco Nazionale della Maiella, arriva grazie al fondamentale lavoro del team del Geopark Project, guidato dalla dr.ssa Sabrina Santagati, del Parco Nazionale dell’ Aspromonte: all’apporto scientifico del prof. Rosolino Cirrincione e del prof. Gaetano Ortolano, dell’Università di Catania, che hanno affiancato il Geoparco negli ultimi anni; al contributo dell’Università della Calabria con il professor Rocco Dominici, che ha supportato le fasi propedeutiche della candidatura.

«Un ricordo particolare – si legge in una nota – al grande direttore Sergio Tralongo, che ha lavorato con passione a questo progetto e che oggi non è più con noi: a Lui il Parco dedica questa giornata».

Con la particolarità delle sue rocce, l’Aspromonte ha una storia geologica di estremo rilievo che ha permesso di avviare il percorso di candidatura all’Unesco nel 2017, promuovendo  le  peculiarità del massiccio d’Aspromonte che rivelano una storia antica, complessa, unica.

L’ingresso nella Rete Mondiale dei Geoparchi Unesco consentirà al Geoparco Aspromonte di valorizzare il prezioso patrimonio (8 Geositi di rilevanza internazionale, 89 geositi censiti), le sue specificità culturali, identitarie e naturalistiche. Il riconoscimento Unesco Global Geopark è nuova occasione di valorizzazione del patrimonio geologico in stretta connessione con quello naturale e culturale, che può portare importanti ricadute in termini sociali ed economici sul territorio, anche e soprattutto in chiave turistica.

«L’ingresso nella rete mondiale dei Geoparchi Unesco – ha dichiarato il Presidente Leo Autelitano – è per noi motivo di orgoglio, ma soprattutto è incentivo a lavorare con sempre maggiore attenzione e maggiore slancio per ottenere risultati visibili sul territorio. La nostra candidatura è stata accolta grazie al lavoro incessante del nutrito e professionale team del progetto Geoparco, e al supporto che le altre istituzioni, le associazioni e tutto il popolo dell’Aspromonte, hanno voluto concedere, attraverso attiva partecipazione e fattiva collaborazione».

«Da qui in avanti – ha aggiunto – il nostro compito sarà quello di continuare a lavorare insieme, coinvolgendo tutti gli attori del territorio e tutto il popolo dell’Aspromonte nel percorso di valorizzazione costante dei geositi e dei loro significati, fatti di tradizioni, di cultura, di identità e di speranza. Sarà anche occasione per far divenire l’Aspromonte il luogo deputato per incontri di studio e approfondimento sulle scienze geologiche. È un’opportunità ma è anche una responsabilità, questa consapevolezza  accompagnerà ogni scelta futura. Le nostre rocce, uniche e grandiose, che sopravvivono ai millenni, in una continua e lentissima trasformazione,  siano da esempio per una crescita costante e solida a cui questo territorio deve aspirare».

Il Geoparco dell’Aspromonte (Aspromonte Geopark) nasce con l’intento di salvaguardare e valorizzare uno dei più particolari patrimoni geologici del Mediterraneo centrale. Il territorio dell’Aspromonte è caratterizzato da una grande diversità paesaggistica, da peculiarità geo-ambientali e dalla presenza di interessanti realtà storico-culturali radicate in un antico passato influenzato da diverse civiltà. Nel lungo percorso verso il riconoscimento, l’Aspromonte Geopark ha attivato numerose forme di animazione territoriale per informare sulla strategia del geoparco e agevolare il processo di sensibilizzazione, informazione, comunicazione e conoscenza, favorendo la costruzione di un’idea-azione condivisa di sviluppo ecosostenibile del territorio.

Determinante, inoltre, la consapevolezza delle comunità locali, elemento primario del Geoparco, che nei numerosi forum e momenti d’ incontro promossi sul territorio, hanno acquisito coscienza sulle potenzialità della Rete Unesco, in un processo di condivisione e compartecipazione del percorso e delle opportunità di sviluppo sociale, turistico ed economico per l’intero Aspromonte.

Per il Touring Club Reggio Calabria, il «riconoscimento Unesco Global Geopark è nuova occasione di valorizzazione del patrimonio geologico in stretta connessione con quello naturale e culturale, che può portare importanti ricadute in termini sociali ed economici sul territorio, anche e soprattutto in chiave turistica».

«Una novità – si legge in una nota – che darà la possibilità al Geoparco dell’Aspromonte, guidato oggi da Leo Autelitano, di valorizzare il prezioso patrimonio: «8 geositi di rilevanza internazionale, 89 geositi censiti, le sue specificità culturali, identitarie e naturalistiche».

Il club si ritiene «onorato di aver contribuito come stakeholder all’iniziativa, inoltre un ringraziamento va rivolto a tutti i dipendenti del Parco che hanno profuso tutto il loro impegno per il raggiungimento dell’importante traguardo ed al Professore Giuseppe Bombino che, nel 2017, unitamente al compianto Sergio Tralongo, hanno avviato tale percorso».

Grande soddisfazione è stata espressa dal Consiglio Nazionale dei Geologi e dal Comitato Nazionale dei Geoparchi italiani per il prestigioso traguardo raggiunto dal Parco dell’Aspromonte, in quanto si tratta di «un’ulteriore dimostrazione, a livello internazionale, dell’apprezzamento delle bellezze geologiche del nostro territorio, e il loro ringraziamento a tutti gli attori, enti e Ordini regionali dei Geologi che hanno concorso all’attuazione di questo importante progetto».

«Il riconoscimento di Geoparco a livello mondiale – si legge in una nota – che, peraltro ha visto in questa giornata Unesco, il nostro Paese protagonista con due nuovi Geoparchi della rete mondiale su otto, non può che costituire un significativo ed ulteriore tassello nello sviluppo socio-economico delle micro-economie locali e nella tutela della geodiversità, intesa nella sua accezione di bene comune dell’umanità e non più rinnovabile». (ams)

 

L’Ue ha approvato il progetto VR@Geoparks dell’Università Mediterranea e del Parco Naturale delle Madonie

Un prestigioso riconoscimento per il progetto VR@Geoparks, nato dalla collaborazione scientifica tra il Parco Naturale Regionale delle Madonie e il gruppo di ricerca RurAl del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che è stato approvato dall’Unione Europea.

Il progetto, presentato nell’ambito della Erasmus+ Youth Call 2020 ‘Cooperation for innovation and the exchange of good practices‘ KA227 Partnerships for Creativity, è incentrato sui Geoparchi, ovvero su quelle specifiche aree geografiche che presentano siti e paesaggi riconosciuti di valore geologico internazionale e che vengono gestiti secondo un concetto olistico di protezione, educazione, sviluppo sostenibile. Nei Geoparchi, la protezione della geodiversità costituisce un obiettivo primario: la conservazione viene combinata con lo sviluppo sostenibile e coinvolge le comunità locali creando occasioni di collaborazione e scambi di esperienze.

Il progetto VR@Geoparks, avrà una durata di 24 mesi, e sarà sviluppato da una partnership internazionale composta da sette diverse istituzioni di sei Paesi Europei (Italia, Ungheria, Polonia, Croazia, Turchia, Portogallo). Il gruppo di ricerca RurAL dell’Università di Reggio Calabria è l’unico soggetto universitario coinvolto. Delle altre istituzioni partecipanti, due sono attive nella rete mondiale Unesco Global Geoparks: il Parco Naturale Regionale delle Madonie (Ente capofila del progetto) e l’Holy Cross Mountains Geopark (Polonia); partecipano inoltre tre istituzioni scolastiche di Croazia, Turchia e Ungheria ricadenti in aree di geoparco, e un’azienda portoghese specializzata in applicazioni di realtà aumentata per dispositivi mobili.

Il gruppo di ricerca RurAL, con il coordinamento del prof. Giuseppe Modica, si occuperà del rilevamento dei geositi con tecniche di geomatica avanzata, nonché della implementazione di banche dati 3D georeferenziate per la creazione di ambienti in realtà virtuale (VR, Virtual Reality) e aumentata (Augmented  Reality). In tal modo il progetto VR@Geoparks, immaginato e definito in piena emergenza Covid-19, renderà possibile una fruizione da remoto, con dispositivi mobili, dei geositi ricadenti nei geoparchi aderenti al progetto. Si aprirà così la strada a modalità innovative di esplorazione e conoscenza delle risorse naturali, in ambito turistico ed educativo, con un approccio inclusivo che si rivolge a tutta la popolazione, dando la giusta rilevanza a quelle componenti che spesso sono invece trascurate, come le persone con disabilità, i bambini e gli anziani.

Grazie alla collaborazione delle istituzioni scolastiche coinvolte, il progetto intende, inoltre, promuovere i geoparchi come luoghi dove sperimentare nuove attività di e-learning incentrate sulle risorse naturali. Agli insegnanti e agli studenti, pertanto, potrà essere fornita la conoscenza degli strumenti di realtà virtuale e aumentata, congiuntamente alle competenze necessarie per una corretta fruizione, anche da remoto, nell’ambito di programmi di educazione ambientale e di promozione della sostenibilità. (rrc)