SCALEA (CS) – Italia Nostra incontra l’assessore comunale all’Ambiente per tutela dei Gigli di Mare

La sezione Alto Tirreno Cosentino di Italia Nostra, nella giornata di ieri, nell’area protetta dei Gigli di Mare di Scalea ha incontrano l’assessore comunale all’Ambiente, Davide Manco e i rappresentanti dell’Associazione Artemis.

«Come si ricorderà – si legge in una nota – in quel tratto la ricostituzione sull’arenile delle dune artificiali, per un fronte di circa 450 metri lineari lato mare, era stata effettuata senza alcuna autorizzazione delle autorità competenti attraverso il prelievo di sabbia con mezzo meccanico anche dove era presente, e per un lungo tratto, una estesa colonia di Gigli di Mare, pianta protetta da legge regionale e da Ordinanza comunale, distruggendone un’estesa quantità».
«Nel corso dell’incontro – continua la nota – ed al fine della tutela della biodiversità presente in quell’area, Italia Nostra ha chiesto che venga avviato al più presto un intervento di reintroduzione e riproduzione di questa pianta, nell’area dove è stata estirpata, attraverso la propagazione del seme autoctono presente in loco che va al più presto recuperato».
«L’assessore all’Ambiente del comune di Scalea – ha concluso la nota – ha manifestato interesse e condivisione per l’intervento proposto pur manifestando alcune difficoltà nella disponibilità di personale nell’attuale fase». (rcs)

Che spettacolo della natura i gigli di mare fioriti a Praia a Mare nonostante…

Soddisfazione della sezione di Praia a Mare di Italia Nostra. In una nota fanno notare come nonostante il criminale impegno dell’uomo di distruggerli, i gigli di mare sono fioriti ugualmente sulla bellissima spiaggia di fronte all’Isola di Dino. «Malgrado siano passati sotto il setaccio di un macchinario pulisci e livella spiaggia, malgrado siano stati calpestati, abbandonati, completamente ignorati da chi doveva tutelarli, non certo da noi che abbiamo fatto di tutto per proteggerli, – si legge nella nota – i Gigli di Mare sotto il Bocciodromo di Praia a Mare sono riusciti a emettere nuovi germogli da sotto la sabbia rovente ed ora sono fioriti esponendo al sole il loro bianco fiore color latte.

«Il fiore è una meraviglia della natura, con una forma dei petali che ricorda le bellissime orchidee. Chi sa se tanta bellezza non induca ad una dovuta attenzione verso questa pianta protetta. L’economia turistica rispetti l’ambiente, ne ha tanto da guadagnare. Peccato che tante piantine di Gigli di Mare siano andate definitivamente distrutte perché il loro apparato radicane ancora in superficie è stato completamente asportato dall’aggressione del mezzo meccanico. Ma tutto ciò non si ripeterà più per il prossimo anno a costo di sorvegliare per tutta la giornata tale area e a informare immediatamente alle prime avvisaglie la Procura della Repubblica. Questo vale anche per altre situazioni in altri comuni a cui chiederemo idonee misure di protezione a partire dalla inclusione di tali aree nei Piani Comunale di Spiaggia come prevede la legge». (rcs)

Gigli di Mare, l’assessore De Caprio incontra le Associazioni Ambientaliste

Preservare e proteggere il patrimonio naturalistico dei Gigli di Mare. È stato questo il fulcro dell’incontro convocato dall’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio con le Associazioni Italia NostraLipuForum AmbientalistaWwfMovimento Ambientalista del Tirreno, a seguito dell’esposto presentato da quest’ultime dopo una nuova devastazione, sull’arenile di Praia a Mare, di una colonia di Gigli di Mare.

Durante l’incontro, a cui hanno partecipato Roberto Laprovitera, vicepresidente Regionale di Italia nostra, una delegazione della sezione Alto Tirreno Cosentino di Italia Nostra, Franco Falsetti del Wwf, e Francesco  Cirillo del Movimento Ambientalista del Tirreno, l’assessore De Caprio ha espresso la propria volontà affinché l’area interessata dalla distruzione dei Gigli di Mare sia preservata e protetta per consentire a quest’ultimi di ricrescere e ricostituire l’apparato fogliario, andato completamente asportato da un macchinario livella spiaggia.

In merito alla tutela e valorizzazione della flora spontanea autoctona di alto pregio naturalistico protetta dalla Legge Regionale, l’assessore De Caprio ha preso atto del lavoro svolto dalle associazioni  sulla costa tirrenica calabrese nell’azione di tutela e di mappatura delle aree interessate dalla presenza della specie Pancratium Maritimum–Giglio di Mare e della loro attività di coinvolgimento delle Amministrazioni locali. Ha anche incoraggiato le Associazioni a continuare a svolgere la loro azione di tutela e a denunciare alle autorità ogni forma di manomissione e danneggiamento contro  tale patrimonio naturalistico.

De Caprio ha, inoltre, incoraggiato esplicitamente e sollecitato la capacità propositiva e progettuale delle Associazione per proteggere e valorizzare tale patrimonio naturalistico, dichiarandosi disponibile ad ogni discussione  di merito. I gigli di mare da proteggere nel tirreno cosentino riguardano  aree  esistenti  nelle  spiagge di Praia a mare, San Nicola Arcella, Scalea,  Santa Maria, Grisolia.

Il confronto ha poi toccato la problematica della tutela degli habitat presenti nelle numerose aree Sic-Zsc marini  della costa tirrenica e dell’applicazione delle misure di conservazione. In particolare, si è parlato delle isole di Cirella e Dino, che ogni anno in estate subiscono l’attacco turistico che mette in pericolo sia la prateria di Posidonia, che le grotte marine.

L’assessore ha sottolineato, a riguardo, il ruolo della Guardia Costiere nel reprimere  tutte quelle azioni che costituiscono minaccia al patrimonio naturalistico marino, ma anche dei sindaci che con lo strumento delle ordinanze possono dare un valido contributo. Tutto ciò in attesa che diventi pienamente operativo l’Ente Parchi Marini Regionali, nel cui perimetro sono ricompresi le aree protette.

L’Assessore regionale all’Ambiente ha manifestato grande disponibilità che le Associazioni hanno giudicato di buon auspicio per le tante problematiche ambientali che la Regione Calabria deve affrontare. (mp)

SAN NICOLA ARCELLA (CS) – L’impegno per proteggere i Gigli di Mare

A San Nicola Arcella, si fa sempre più necessaria la messa in sicurezza dei Gigli di Mare, un fiore sacro di alcune spiagge della Calabria, attraverso la stabilizzazione dell’ambiente dunale costiero.

L’allarme arriva dall’Associazione Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno, che ribadisce l’importanza di tutelare questi fiori, specie ad alto rischio estinzione, protetta dalla L.R. n. 46/2009 e ss.mm.ii. che ne vieta l’estirpazione ed il danneggiamento e  chiede l’inserimento delle aree interessate dalla presenza di tale specie negli strumenti urbanistici del comune.

I Gigli di Mare, infatti, con il loro profondo apparato radicale,  svolgono un’azione molto utile  di consolidamento e stabilizzazione  dell’ambiente dunale costiero a tutto vantaggio delle spiagge e contro l’erosione costiera.

«Italia Nostra – si legge in una nota – vuole  far arrivare proprio a tutti questo messaggio, farà di tutto per tutelare  e proteggere questo patrimonio naturalistico  rappresentato dalle dune ed i Gigli di Mare presenti sulla spiaggia Marinella ed altrove contro tutti coloro che vorrebbero eliminarli, come già  è stato in parte fatto  mettendo all’opera le ruspe, per far prevalere logiche solo commerciali ed affaristiche  attraverso piani spiaggia  che in alcuni punti prevedono addirittura di far scomparire  tale peculiarità ambientale per farne dei parcheggi, cioè qualcosa veramente incredibile solo da immaginare, ma che invece è lì, nero su bianco, sulle tavole del  Piano Comunale Spiaggia del Comune di San Nicola Arcella».

«La spiaggia – prosegue la nota – è un bene ed una risorsa da tutelare anche per ragioni economiche. La dune combattono e contrastano l’erosione costiera  che costituisce  un pericolo  incombente sulle coste alto tirreniche. Chi non tutela e protegge le dune non sa amministrare con oculatezza  e lungimiranza ed arreca un grave danno al sistema spiaggia  che è la risorsa più significativa, insieme al mare, del nostro territorio».

«Così si fanno gli interessi del proprio territorio – ha concluso la nota – e non assecondando pretese  corporative contro l’ambiente e la tutela del paesaggio che non hanno alcuna  ragione di essere soddisfatte». (rcs)