DA OGGI IL GIUBILEO 2025: LA CALABRIA
AMBASCIATRICE DI FEDE E CRISTIANITÀ

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Quest’anno sarà una Vigilia di Natale speciale in tutto il mondo, e in particolare in Calabria, poiché Papa Francesco, questo pomeriggio, aprirà la Porta Santa nella Basilica di San Pietro, dando il via al Giubileo 2025.

Le origini del Giubileo risalgono all’Antico Testamento, in riferimento all’anno di riposo della terra e remissione dei debiti. Nel 1300, sotto papa Bonifacio VIII, il Giubileo acquista il significato attuale, legato all’indulgenza straordinaria che la Chiesa elargisce ai fedeli ogni 25 anni.

Ma il Giubileo – che si concluderà il 6 gennaio 2026 – non si aprirà solo a Roma, ma in tutte le Diocesi italiane, comprese quelle calabresi.

A Corigliano Rossano, l’Arcidiocesi di Corigliano Rossano, guidata dal vescovo mons. Maurizio Aloise, per domenica 29 ha organizzato una Solenne concelebrazione eucaristico

«Desidero – scrive nel decreto in cui vengono elencate le Chiese Mons Aloise – che queste chiese diventino luogo dove si sperimenta l’amore di Dio che consola, perdona e dona speranza. In tal modo questo tempo di Grazia può diventare per la nostra chiesa un momento di riconciliazione con Dio e tra di noi, un’occasione per continuare a ricevere e a donare la forza sanamente e liberatrice del Vangelo».

Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, ha voluto sottolineare la profondità di questo momento con un messaggio di augurio che prepara i fedeli alle celebrazioni di apertura del Giubileo nella diocesi.

Nel suo messaggio, Mons. Maniago ha evidenziato come il Giubileo sia un tempo «straordinario di grazia e rigenerazione, un’occasione per riequilibrare i punti cardine della fede e ritrovare l’orientamento del cammino cristiano. Il simbolo della Porta Santa, che sarà aperta da Papa Francesco, rappresenta il passaggio verso una vita nuova, una chiamata a una rinnovata missione della Chiesa nel mondo come portatrice di speranza».

Il tema scelto dal Santo Padre, “Pellegrini di Speranza”, «invita ogni fedele a mettersi in cammino, a vivere l’Anno Santo in un andare verso l’altro. In questo pellegrinaggio spirituale, la meta sarà il volto dell’altro, il fratello, l’amico, la persona bisognosa. Il cammino giubilare ci deve portare a riconoscere il Signore negli altri e a dare loro la speranza che nasce dall’incontro con Cristo».

L’Arcivescovo darà avvio a questo grande cammino spirituale in diocesi con due solenni celebrazioni: domenica 29 dicembre 2024, alle 10.30, nella Basilica “Maria SS. Immacolata” di Catanzaro, con una celebrazione eucaristica che segnerà l’inizio ufficiale del Giubileo; lunedì 30 dicembre 2024, alle ore 17:00, nella Basilica Concattedrale “Santa Maria Assunta” di Squillace, dove si terrà un’altra celebrazione, per poter così abbracciare l’intera comunità diocesana.

Entrambi gli appuntamenti sono un invito caloroso rivolto a tutti i fedeli, affinché si uniscano come comunità pellegrina per accogliere questo anno di grazia in preghiera e in ascolto della Parola.

Mons. Maniago ha, inoltre, espresso il desiderio che questo Giubileo sia un’esperienza ricca di significato e capace di rimotivare il cammino di fede personale e comunitario: «Il Signore sarà pronto, nella sua ricchezza, nella sua generosità, una volta di più a spingere la sua Chiesa, a spingere noi ad essere testimoni nel mondo di qualcosa di veramente importante e nuovo».

L’Arcivescovo sarà al fianco dei fedeli, pellegrino tra i pellegrini, per vivere insieme con la comunità diocesana un’esperienza che rinnovi il cuore e apra la strada a una speranza condivisa e contagiosa.

Il Giubileo del 2025 non sarà solo un evento spirituale, «ma un’occasione per riscoprire la bellezza di essere Chiesa e la sua chiamata a testimoniare con gioia e fede il messaggio di speranza che Cristo vuole portare al mondo, una chiamata che ci invita a camminare verso l’altro con il cuore aperto e gli occhi rivolti al futuro».

Riprendendo le parole di mons. Maniago, effettivamente il Giubileo non sarà solo un’occasione “spiriturale”, ma anche un momento per scoprire e riscoprire il volto spirituale e mistico della Calabria, una terra storicamente legata al monachesimo, al culto mariano e ai santi. Una terra ideale in cui far convivere, devozione, tradizione, natura e bellezza artistica in ogni forma.

La regione, infatti, al secondo posto in Italia per numero di musei ecclesiastici e in prima linea nel percorso di valorizzazione del turismo religioso, come asset distintivo del sistema-Paese, è ambasciatrice del Giubileo, accogliendo  fedeli, turisti e visitatori con una serie di proposte ed esperienze appositamente pensate per valorizzare il ricco patrimonio artistico-religioso, gli itinerari, le principali feste e le manifestazioni immateriali della devozione locale.

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, promotore di questa attività che ha definito «un ponte tra la Regione e le generazioni di tutte le età di calabresi e pellegrini nel mondo», ha coinvolto anche i presidenti della Conferenza Episcopale dell’Argentina, dell’Australia, del Brasile, del Canada, degli Stati Uniti d’America, nazioni dove è presente il maggiore il numero dei calabresi.

«La Calabria ha 7 milioni di Calabresi nel mondo che, in occasione del Giubileo, potrebbero venire in Calabria per conoscere la nostra storia, i luoghi e gli eventi religiosi, e per questo abbiamo messo in atto un gruppo di lavoro per coordinare l’attività di promozione di un territorio fortemente impegnato a costruire relazioni solide con i calabresi nel mondo», ha detto l’assessore regionale al Turismo Giovanni Calabrese, invitando tutte le comunità calabresi nel mondo a partecipare al Giubileo e, in questa occasione, a visitare la regione.

La Calabria ambasciatrice del Giubileo 2025

«Nel 2024 e nel 2025 la Regione Calabria sarà protagonista e ambasciatrice del Giubileo della Chiesa cattolica in Italia e all’estero». È quanto ha reso noto l’assessore regionale al Turismo, Giovanni Calabrese, nel corso dell’assemblea annuale Anci.

Nel corso dell’evento, infatti, è stato presentato il progetto “Turismo delle radici nel 2025. Il Giubileo dei calabresi”. Nello spazio della Regione Calabria è stata illustrata l’azione di  promozione turistica insieme ad Agostino Miozzo, coordinatore per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025, e a Dario Cortese, della direzione generale per gli Italiani all’estero e le politiche migratorie – Ministero degli Affari esteri. Presenti all’iniziativa anche la vicecapo di gabinetto, Maria Canterini, e, per il dipartimento regionale al Turismo guidato dalla dg Maria Antonella Cauteruccio, il funzionario Luca Fregola.

«La Regione Calabria – ha spiegato l’assessore – nell’ambito del proprio Piano operativo annuale dedicato al turismo e al rafforzamento delle relazioni tra l’Italia e le comunità diasporiche nel mondo, intende invitare le comunità di calabresi nel mondo a partecipare al Giubileo 2025 e, in questa occasione, a visitare la Regione (terra di origine) e i suoi attrattori religiosi».

La Regione Calabria, al secondo posto in Italia per numero di musei ecclesiastici e in prima linea nel percorso di valorizzazione del turismo religioso, come asset distintivo del sistema-Paese, ha definito con il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Matteo Maria Zuppi, e con monsignor Fortunato Morrone, presidente della Conferenza Episcopale Calabra, un percorso di collaborazione con la Santa Sede per far diventare la Calabria una “Regione Ambasciatrice” del Giubileo 2025.

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, promotore di questa attività che ha definito “un ponte tra la Regione e le generazioni di tutte le età di calabresi e pellegrini nel mondo”, ha coinvolto anche i presidenti della Conferenza Episcopale dell’Argentina, dell’Australia, del Brasile, del Canada, degli Stati Uniti d’America, nazioni dove è presente il maggiore il numero dei calabresi.

«C’è l’invito – ha aggiunto l’assessore al Turismo – a tutte le comunità calabresi nel mondo a partecipare al Giubileo e, in questa occasione, a visitare la nostra Regione, offrendo anche la possibilità di costruire itinerari turistici ad hoc o luoghi e santuari religiosi/turistici o Cammini religiosi. La Regione offre, inoltre, una varietà di feste e pellegrinaggi verso i santuari mariani in un’esperienza coinvolgente e ricca di significato, offre numerosi luoghi che combinano la ricerca della spiritualità all’interesse storico-culturale e molte delle tappe principali del Turismo Religioso in Calabria sono coerenti con il Calendario del Giubileo 2025».

«La Calabria – ha ricordato infine Calabrese – ha 7 milioni di Calabresi nel mondo che, in occasione del Giubileo, potrebbero venire in Calabria per conoscere la nostra storia, i luoghi e gli eventi religiosi, e per questo abbiamo messo in atto un gruppo di lavoro per coordinare l’attiva di promozione di un territorio fortemente impegnato a costruire relazioni solide con i calabresi nel mondo.  Intanto, il gruppo di lavoro del Giubileo 2025 e il dipartimento Turismo stanno definendo offerte e pacchetti, con scontistiche dedicate, promossi da Tour operator, hospitality, vettori della mobilità, nazionali e territoriali, e altri operatori destinate ai viaggiatori muniti anche di Carta del Pellegrino, coinvolgendo anche accordi con Istituzioni e soggetti pubblici e privati»

«La Calabria – ha detto Miozzo – ha programmato un’azione fondamentale che richiamerà migliaia di turisti, creando flussi importanti, riuscendo ad intercettare milioni di calabresi, quasi il 10% degli italiani nel mondo, creando così un’opportunità di ritorno e di valorizzazione delle mete turistiche, visitando luoghi, santuari e riscoprendo le tradizioni religiose». (rcz)

Giubileo 2025, presentato a Roma l’tinerario “E ti vengo a cercare” della Diocesi Locri-Gerace

E ti vengo a cercare. Cammini verso l’infinito è il nome dell’itinerario della Diocesi di Locri-Gerace, presentato nel corso dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi a Roma, nella Sala Pontificia dell’Università Urbania in Vaticano, per illustrare il progetto Giubileo for All – Itinerari inclusivi tra arte e bellezze, che si propone di migliorare l’accessibilità del Giubileo 2025, con particolare attenzione alle persone con disabilità, trasformando l’evento in un’esperienza inclusiva, arricchente e condivisa.

Un progetto che abbraccia tutte le comunità e che si distingue per la sua visione audace e inclusiva, coinvolgendo comunità, associazioni ed enti locali in una rete che si estende chiaramente ben oltre le barriere culturali e fisiche. L’iniziativa si propone in sintesi di superare ogni forma di discriminazione indipendentemente dalle caratteristiche fisiche, sensoriali, cognitive, anagrafiche, linguistiche, culturali e religiose, aprendo le porte dell’esperienza giubilare a tutti.

Hanno presentato il primo itinerario della Calabria E ti vengo a cercare. Cammini verso l’infinito della diocesi di Locri-Gerace (RC), che si snoda nei tre comuni della Valle dello Stilaro – Pazzano, Bivongi e Stilo e che prevede tre tappe: il Santuario di Santa Maria della Stella a Pazzano (RC), il Monastero Greco Ortodosso di San Giovanni Therestis a Bivongi (RC), la Cattolica di Stilo e chiese rupestri a Stilo (RC) –, Don Enzo Chiodo, rettore dell’eremo-santuario di Santa Maria della Stella che, dopo aver portato i saluti del Vescovo Francesco Oliva di Locri-Gerace impegnato per la visita pastorale, ha rimarcato l’impegno della Diocesi di Locri-Gerace nel rendere sempre più accessibili a persone con disabilità i luoghi di fede; Francesco Macrì, presidente del Gal Terre Locridee, che ha sottolineato come l’itinerario E ti vengo a cercare. Cammini verso l’infinito sia il primo percorso proposto e che l’obiettivo del Gal è quello di coinvolgere tutto il territorio della Locride; Antonio Blandi, project manager di Officine delle Idee (componente del Comitato Nazionale del progetto Turismo For All), che ha evidenziato le importanti peculiarità che la Calabria può mettere in campo per quanto attiene il turismo religioso ed esperienziale e che il progetto Giubileo For All può essere il volano per aiutare anche le piccole comunità, i borghi antichi, le aree interne nel costruire un futuro e uno sviluppo sostenibile, partecipato, circolare e coeso.

Nell’occasione, sono stati presentati i primi quattro itinerari e, assieme a quello della Diocesi calabrese, sono stati illustrati anche Iter Suasanum. Alle radici del cristianesimo della Diocesi di Senigallia; Tra Via Regia e Cammino giubilare della Diocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni; Romanic@mente della Diocesi di Campobasso-Bojano. Ciascun cammino, ispirato a santi, santuari e luoghi di culto, si propone di avvicinare le persone attraverso la condivisione della bellezza intrinseca alla fede e alla cultura.

Mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, aprendo i lavori della conferenza stampa, ha enfatizzato l’importanza di questa iniziativa, affermando che «Dio è bellezza e deve potersi manifestare ad ogni uomo». Questo concetto, profondo e ispiratore, sottolinea l’essenza del progetto Giubileo For All: rendere accessibile a ogni individuo la bellezza intrinseca alla fede.

«La bellezza del progetto Giubileo For All è la rivoluzione culturale che suggerisce», così Suor Veronica Donatello, responsabile Servizio nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della Cei.

«La speranza – ha proseguito suor Veronica Donatello – mette in moto la creatività».

Dino Angelaccio, presidente di Itria e coordinatore del progetto Giubileo For All, ha sottolineato che questo progetto rappresenta solo «il primo tassello di un mosaico più grande». L’auspicio è che gli itinerari avviati diventino realtà stabili, portando a una rivoluzione del pensiero e dei progetti, ponendo sempre l’inclusività al centro dell’attenzione.

In conclusione, Giubileo For All si presenta come un’opportunità importante per superare barriere e creare connessioni tra le persone al di là delle proprie caratteristiche. L’iniziativa promuove una visione inclusiva del mondo, dove la bellezza e l’arte diventano ponti verso l’infinita varietà umana. È un invito a partecipare a questa esperienza unica, plasmata dalla diversità e arricchita dalla condivisione di esperienze. (rrm)