CARIATI (CS) – È nato l’Esecutivo Minò

È nata, con il conferimento delle deleghe, la nuova Giunta del Comune di Cariati, guidato dal sindaco Cataldo Minò.

Maria Crescente vicesindaco con delega all’edilizia residenziale pubblica, alle pari opportunità, alle politiche per la famiglia, alla polizia municipale e al trasporto pubblico urbano. Francesco Cicciù assessore ai lavori pubblici, contenzioso ed affari generali, personale, verde pubblico, bilancio e programmazione. Tommaso Critelli assessore all’urbanistica, viabilità rurale, usi civici, servizi comunali. Valentina Acri Arcudi assessore alle strategie attive per il lavoro e la formazione, politiche per l’infanzia, promozione e valorizzazione del centro storico. Il primo cittadino, invece, ha tenuto per sé le deleghe alla Protezione Civile e Sanità.

«Le restanti deleghe, così come annunciato nel corso della campagna elettorale – saranno distribuite tra tutti i consiglieri comunali eletti ed i candidati non eletti della lista Insieme. Saranno ufficializzate – fa sapere il sindaco – nella prima Assise civica».

l gruppo consiliare di maggioranza indicherà, come candidato Presidente del Consiglio Comunale, la consigliera Alda Montesanto(rcs)

Il sindaco Caminiti di Villa S. Giovanni: Proposta dell’Autorità dello Stretto manca di metodo tecnico-scientifico

Il sindaco di Villa San Giovanni, Giuseppina Caminiti, ha evidenziato come «la proposta avanzata dall’Autorità di Sistema dello Stretto nelle due successive ipotesi progettuali del 27 luglio (poi protocollata l’1 agosto 2022) e del 25 agosto non tiene conto delle posizioni già espresse al presidente Mario Mega con riguardo all’inaccettabile potenziamento dell’attraversamento del traffico nello Stretto con la localizzazione di approdi/scivoli a nord dell’attuale stazione marittima, nell’area cosiddetta ex lido Cenide».

«Quella dell’amministrazione comunale non è una posizione di oggi, perché la stessa è già stata espressa il 27 luglio a poche ore dal focus e anche durante la seduta del consiglio comunale del 5 agosto, sia nelle comunicazioni del sindaco al civico consesso sia nella discussione del punto all’ordine del giorno» ha detto il primo cittadino, ribadendo «la mancanza di un metodo tecnico-scientifico, in quanto l’ipotesi progettuale non è ad oggi supportata da studi preliminari, progetto di prefattibilità, studi che comprovino la necessità di ulteriori approdi per il traffico dei mezzi da e per la Sicilia, studio di manovrabilità, batimetriche interne ed esterne all’area portuale, solo per dirne alcune».

«Ma soprattutto – ha aggiunto – ribadiamo che l’interesse della comunità villese è quello di essere finalmente liberata dall’attraversamento intraurbano che ha reso la Città schiava di un sistema trasportistico inadeguato e non più sostenibile: la Città ha chiesto e continua a chiedere lo spostamento degli approdi a sud nelle immediate adiacenze del porto ferroviario con il ripascimento della spiaggia di Acciarello e, conseguentemente, la restituzione degli attuali attracchi in concessione alle società private di navigazione per ampliare l’area diportistica e la restituzione dei piazzali autostradali come polmone a verde».

«Queste sono le posizioni da noi espresse già – ha proseguito – e questo è il contributo su cui lavoreremo per presentarlo all’Autorità di Sistema dello Stretto dopo aver acquisito le proposte/osservazioni dei portatori di interesse ed esserci confrontati con la minoranza consiliare.  Già il 27 luglio abbiamo chiesto all’Autorità Portale dello Stretto di impegnare le somme a sua disposizione (30milioni di euro) nella progettazione del porto a sud e negli investimenti propedeutici alla realizzazione dei nuovi approdi a sud, perché anche quella soluzione dovrà essere supportata da una corretta analisi costi benefici, in termini non soltanto trasportistico-economici, ma anche e soprattutto ambientali, di salvaguardia della costa e della spiaggia di Acciarello, di un nuovo modello di sviluppo sostenibile per Villa San Giovanni».
«Così come già allora e già in consiglio comunale – ha specificato – abbiamo chiarito che la strada per l’autoporto di Castelluccio è già tracciata: l’ente già ha un progetto definitivo che dovrà essere mandato a bando in forma integrata con i fondi residui del Decreto di Emergenza ambientale. Aver in data 5 agosto deliberato in giunta per il concorso di idee per la trasformazione del molo sottoflutto in approdo/porticciolo turistico è anch’essa una indicazione precisa della volontà di quest’amministrazione comunale: realizzare l’opera attingendo ad un successivo finanziamento perché diventi per la Città occasione di sviluppo turistico, economico ed occupazionale.
Sugli interventi riguardo all’autoporto e riguardo all’area del molo sottoflutto il presidente Mega ha già preso atto della volontà dell’ente, assicurando che gli stessi sarebbero stati stralciati dal DPSS».
«Stiamo valutando la proposta – ha riferito il sindaco Caminiti – sulla localizzazione degli attracchi dei mezzi veloci nell’area dell’ex lido Cenide per l’implementazione dei servizi ai passeggeri, così come la costruzione di una nuova stazione marittima in quel sito (anche a servizio della Città): la continuità con la Sicilia e le Isole Eolie interessa anche Villa che, peraltro, avrà a poche decine di metri un’area di sosta multimodale in via Mazzini.   Se l’Autorità ha fretta, la Città no! Soprattutto dopo aver per quarant’anni atteso risposte: abbiamo chiesto la proroga al 15 ottobre del termine di presentazione dei contributi (inizialmente fissata al 15 settembre) sulla base della nuova documentazione fatta pervenire lo scorso 25 agosto».
«Ci faremo trovare comunque pronti – ha concluso – assieme alla minoranza, durante i lavori del prossimo consiglio comunale e avendo acquisito il contributo dei villesi, certi che quest’ultimo non mancherà.
Questa è una fase pre procedimentale ma che riteniamo fondamentale per arrivare alla fase decisionale dopo aver coinvolto, come è corretto che sia, il civico consesso e la Città in tutte le sue anime e componenti». (rrc)

CATANZARO – I consiglieri Belcaro, Capellupo e Serraino fanno il punto del lavoro dell’Amministrazione Fiorita

I consiglieri comunali Nunzio BelcaroTommaso Serraino, hanno evidenziato come «la nuova amministrazione comunale, appena insediatasi, muove i primi passi verso quell’azione pensata, ragionata e programmata di cui tanto si è sentita la mancanza negli ultimi dieci anni».

«Noi, da consiglieri comunali – hanno spiegato – abbiamo seguito da vicino e supportato operativamente il lavoro della Giunta, costantemente impegnata per portare avanti l’operato del focus aperto sul quartiere marinaro tramite la task force permanente. Il Nucleo volontari dei Carabinieri offrirà il suo apporto notturno per coadiuvare la sorveglianza e gli interventi e per iniziare ad offrire maggior supporto all’urgenza di sicurezza che vive il quartiere marinaro, mentre già, a partire dai festeggiamenti per la Madonna di Porto Salvo per lo svolgimento del Magna Graecia Film Festival, è stato attivato il parcheggio nell’area Teti, adeguatamente illuminato e con segnaletica stradale. A breve, mentre sono già sul tavolo i primi interventi di decoro urbano per la delegazione comunale del quartiere marinaro e la discussione sul futuro del fabbricato dell’ex delegazione spiaggia».

«Primi passi difficili in un contesto complesso – hanno proseguito – e che non hanno il compito di rappresentare un gruppo di azioni in ordine sparso fine a sé stesse per réclame, ma i primi tasselli di un mosaico immaginato e ragionato per una Catanzaro finalmente costruita e pensata all’interno di una visione. Questa dovrà necessariamente essere l’ultima estate in cui si inizia a pensare all’organizzazione della stagione solo quando la temperatura inizia a salire, le idee e la programmazione dovranno essere, da ora in poi, coniugate al presente per tutto l’anno.  Sono pronti a questa mentalità gl’imprenditori del commercio, della ristorazione e del turismo che abbiamo ascoltato in questi giorni. Con loro si è cominciato a parlare della stagione natalizia».
«Al pari – hanno detto ancora – si sta ragionando su tutti quegli aspetti che dovranno trovare soluzione nel medio termine. Da una diversa gestione della pineta fino al completamento funzionale dei lavori del lungomare di Giovino. Dall’apertura del parcheggio dell’ente fiera fino alla creazione di un primo spazio pubblico interamente dedicato alla cultura. Il tutto pensando ai grandi interventi che dovranno essere eseguiti».
«Tanto è e sarà il lavoro da fare – hanno concluso Belcaro e Serraino – di concerto con tutta l’amministrazione. Sentiamo i cittadini tutti i giorni, si sentono coinvolti in questo processo di cambiamento, svolgono una costante azione critica e di proposta, ci incalzano su ogni urgenza. In questo modo, tutti insieme, ragionando da comunità, costruiremo una città migliore all’altezza delle grandi sfide della contemporaneità».
Vincenzo Capellupo ha poi riferito che «l’attività dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Fiorita sta procedendo a tutto campo: come per altri temi di massima urgenza, anche, sull’Aula Rossa di Palazzo de Nobili si registra un impegno concreto e finalizzato a colmare un vuoto che ha lasciato il Capoluogo di Regione senza la sua aula consiliare».
«Criticità, oltretutto, ampiamente rilevata nei primi Consigli comunali dalla gran parte degli eletti e segnalata più volte dalla cittadinanza», ha detto Capellupo, in continuità con la notizia comunicata dal sindaco Fiorita in merito alla formalizzazione del nulla osta della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio al progetto definitivo di restauro e riqualificazione energetica dell’Aula che ospita il Consiglio comunale del Capoluogo.
Per Capellupo «restituire alla città la sua Aula consiliare vuol dire ripristinare un simbolo democratico di primaria importanza dopo lunghi 4 anni di inspiegabile attesa nei quali non si comprende cosa sia accaduto  e cosa abbia generato ritardi ingiustificabili. L’Aula Rossa è lì il luogo naturale dove portare le istanze, le voci, i progetti, i problemi e la grandi decisioni sul Capoluogo;  è lì che la politica deve tornare ad abitare».
«La nuova Aula Rossa dovrà essere un luogo accessibile a tutti i cittadini nel quale, anche attraverso percorsi didattici e visite guidate, avvicinare gli stessi, in particolare i più piccoli, alla vita politica ed amministrativa della nostra città». ha concluso. (rcz)

REGGIO – Brunetti ha firmato il decreto di nomina della nuova Giunta

Il sindaco f.f. di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, ha firmato il decreto di nomina della nuova Giunta comunale, che sarà presentata lunedì 6 dicembre, alle 10.30, nella Sala dei Lampadari di Palazzo San Giorgio.

A comporre il nuovo esecutivo, insieme al sindaco ff Paolo Brunetti, saranno gli Assessori Rocco Albanese, Domenico Battaglia, Irene Vittoria Calabrò, Demetrio Delfino, Francesco Gangemi, Angela Martino, Lucia Anita Nucera e Giuseppina Palmenta

Con il medesimo decreto il Sindaco ff ha anche determinato le deleghe dei nuovi Assessori:  Rocco Albanese: Lavori Pubblici – Sistema Idrico integrato – Esecuzione Grandi Opere – Cimiteri; Domenico Battaglia: Pianificazione Territoriale e Urbana Sostenibile – Programmazione Progetti Strategici – Edilizia, Vigilanza e Demanio Marittimo – Mobilità e Trasporti – Porto e Aeroporto – Area Integrata dello Stretto – Smart City; Irene Vittoria Calabrò: Programmazione finanziaria e bilancio – Cultura e Turismo; Demetrio Delfino: Welfare e Politiche della famiglia; Francesco Gangemi: Affari Generali e Personale – Tributi – Gestione del patrimonio comunale – Piano delle alienazioni e dismissioni – Edilizia residenziale pubblica – Società partecipate; Angela Martino: Attività Produttive – Imprenditoria giovanile – Occupazione e Lavoro – Rapporti con le Università – Politiche di genere; Lucia Anita Nucera: Istruzione e Politiche educative – Edilizia scolastica e impiantistica sportiva scolastica – Edilizia sociale – Minoranze linguistiche e Identità territoriale – Cooperazione Internazionale per la promozione dei diritti umani; Giuseppina Palmenta: Polizia Municipale – Legalità e Sicurezza- Europe Direct – Politiche giovanili – Istituti di partecipazione.

 Il sindaco ha inoltre decretato di mantenere alla propria competenza le seguenti deleghe: – Transizione Ecologica e Ciclo integrato dei rifiuti; – Programmazione Interventi su Risorse Esterne (PON Metro e Programmi Complementari, React-EU, Agenda Urbana, Patti per il Sud, CIS e PNRR); – Manutenzioni (edilizia – stradale – idrico – fognario – illuminazione): – Avvocatura Civica; – Sport e impiantistica sportiva; – Beni confiscati; – Protezione Civile, Accoglienza immigrati e Coordinamento sbarchi; – Arredo Urbano e decoro, Parchi Pubblici, Convezioni Adotta il Verde; – Grandi Eventi e Feste Mariane. (rrc)

A Reggio composta la nuova Giunta, tra riconferme e new entry

Tra riconferme e new entry, è stata formata la nuova giunta di Reggio Calabria, guidata dal sindaco f.f. Paolo Brunetti.

Confermati, Irene CalabròGiuggi PalmentaRocco Albanese Demetrio Delfino, mentre le new entry sono Mimmetto BattagliaAngela MartinoLucia Anita NuceraFrancesco Gangemi.

Il sindaco f.f. Brunetti, che confida di dare entro la serata i nomi definiti e ufficiali della Giunta in una intervista a L’Arciere, ha detto che ci «sono delle novità positive».

Brunetti, poi, ha ribadito che «non c’è mai stato il rischio di far saltare la coalizione», e che «con senso di responsabilità, ci siamo presi l’onore e l’onore di continuare ad amministrare questa città».

«Con Falcomatà non ci sentiamo così come previsto dalle regole. Siamo pronti alla sfida con l’umiltà che da sempre ci contraddistingue» ha concluso Brunetti. (rrc)

Reggio, la giunta del Gattopardo al contrario di Giuseppe Falcomatà

La sorpresa che il sindaco Giuseppe Falcomatà aveva annunciato per la sua Giunta non è la chiamata dell’ex alfaniana, ovvero l’azzurra Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato ucciso dalla mafia a Piale 29 anni fa, bensì il capovolgimento della teoria gattopardesca secondo la quale bisogna cambiare tutto perché tutto rimanga come prima. Il buon Falcomatà non fa fatto tesoro del consiglio del principe di Salina nel bellissimo romanzo di Tomasi di Lampedusa, ma ha fatto esattamente il contrario: non cambiare niente, forse nella segreta speranza che cambi tutto.

La “nuova” (si fa per dire) Giunta sembra un dejà vu, stesse facce, con deleghe cambiate, ma, obiettivamente, questo grande rinnovamento annunciato in pompa magna non lo si vede proprio. I reggini, probabilmente, si aspettavano qualcosa di nuovo (Falcomatà ci sta tenendo con l’ansia per il misterioso vicesindaco che ancora non ha un volto) visto che l’esperienza della passata Amministrazione non è stata il massimo nel gradimento della città. Tant’è che al primo turno, alle elezioni, circa 25mila reggini hanno voltato le spalle al sindaco uscente rispetto alle trionfali elezioni del 2014, salvo poi a preferirlo al “papa straniero” Minicuci, “imposto” inopinatamente da Salvini col risultato di perdere a tavolino una partita che appariva già vinta.

La scelta di concedere un “secondo tempo” a Falcomatà è stata probabilmente intelligente, anche se dettata più da sentimenti antilega che da vero consenso, perché bisogna riconoscere che una legislatura non è certamente sufficiente per portare a termine un programma e progetti di ampio respiro, soprattutto se, come nel caso di Falcomatà, si eredita una città al collasso finanziario a un passo dalla dichiarazione di dissesto. Falcomatà ha convinto i reggini e ha fatto qualche promessa di rinnovamento: noi, pur sforzandoci, non lo vediamo proprio. Il sindaco riconfermato nell’incarico ha preferito continuare secondo la vecchia, logora, logica dei partiti, assegnando strategicamente deleghe per liberare posti in Consiglio comunali ai fedelissimi rimasti fuori. Così, i consiglieri Albanese, Brunetti, Delfino, Muraca e Calabrò nominati assessori si sono subito dimessi per far entrare in Consiglio Nancy Iachino, Giovanni Latella, Massimiliano Merenda, Nino Zimbalatti e Giuseppe Nocera. Un gioco che potrebbe costare caro in termini politici al Sindaco, che compromette il suo futuro politico: non potendosi candidare alla Regione per ovvie ragioni di opportunità (i reggini che lo hanno votato si sentirebbero traditi), dovrà tessere una fitta tela di relazioni nell’appoggio eventuale a Nicola Irto (candidato più che certo del centrosinistra per Germaneto), facendo digerire ai reggini il finto rinnovamento annunciato e non mantenuto.

Certo ci voleva un po’ di coraggio a prendere dalle liste di opposizione qualche prezioso elemento in grado di segnare un cambio di passo e una politica che superasse gli attuali schemi destra/sinistra per un governo di unità, vista soprattutto l’emergenza covid. La scelta di puntare solo ed esclusivamente sui fidati collaboratori è, naturalmente, legittima e nessuno la contesta, ma, tanto per fare qualche nome, un Eduardo Lamberti Castronuovo (non candidato, ma elemento di spicco della società civile) sarebbe stato un ottimo assessore alla Cultura. Ha dimostrato, da assessore provinciale a Cultura e Legalità di avere competenza, capacità e il giusto estro per dare smalto alle iniziative culturali della Città dello Stretto: si pensi al Palazzo della Cultura intestato a Pasquino Crupi – oggi quasi dimenticato e privato di ogni giusta valorizzazione –, alle iniziative con le orchestre giovanili e la venuta del Maestro Riccardo Muti e via discorrendo. E lo stesso discorso andrebbe fatto per Klaus Davi, che ha mostrato un reale attaccamento a una città che non è la sua, diremmo quasi un innamoramento ammirevole, che avrebbe ricoperto con grande onore e ottimi risultati la delega alla Reputazione (e Dio sa quanta ne serve da recuperare alla città) e al Turismo. Il risultato sarebbe stato avere gratis promozione a 360 gradi (il massmediologo è tutti i giorni in televisione a parlare di Reggio e della Calabria) ha ottimi rapporti con giornali e tv di tutto il mondo, conosce le tecniche del marketing strategico, ha mostrato di saper “vendere” mediaticamente qualsiasi cosa (anche se stesso, come s’è visto nel caso delle elezioni comunali).

Certo una scelta così azzardata, ma a tutto esclusivo vantaggio della Città, richiedeva una dose aggiuntiva di coraggio, quello che serve a puntare i piedi e rifiutare le classiche logiche del conto dei voti e dei desideri dei partiti. Falcomatà ha perso una grande occasione e, senza togliere nulla ai futuri meriti della Scopelliti (Cultura, Turismo, Legalità, Scuola e Università) e dell’avvocata Palmenta (Sport, Politiche di genere, Politiche giovanili), siamo convinti che ci sarà poco spazio al cosiddetto “nuovo passo”. Falcomatà avrebbe dovuto e potuto interrompere il giogo dei partiti, facendosi qualche nemico in casa, ma regalando un futuro migliore alla città. Ovviamente con beneficio d’inventario, da parte nostra, pronti a cospargerci il capo di cenere (ce ne sarà parecchia se non finiscono gli incendi della spazzatura) se, come ci auguriamo di cuore, avremo avuto torto. Lo scopriremo solo vivendo, cantava Battisti; speriamo solo che non sia una vita troppo amara, con l’incubo del covid. (s)

LA NUOVA GIUNTA FALCOMATÀ

Ecco la nuova Giunt aFalcomatà: riconfermati Irene Calabrò (Finanze, Tributi, Attività Produttive – nella passata consiliatura era al Patrimonio), Mariangela Cama (Pianificazione territoriale e urbana sostenibile e programmazione progetti strategici, Edilizia, Vigilanza e Demanio Marittimo, Mobilità e Trasporti, Società Partecipate – nella passata consiliatura era all’Urbanistica) e Giovanni Muraca (Lavori pubblici – Grandi opere – Risorse UE – nella passata consiliatura era assessore all’Ambiente. Gli altri assessori di nuova nomina sono: Rosanna Scopelliti (Cultura, Turismo, Legalità, Scuola e Università), Giuseppina Palmenta detta Giuggi (Sport – Politiche di genere – Politiche giovanili – Europe Direct), Rocco Albanese ( Manutenzioni (Edilizia scolastica, stradale, idrica, fognaria, illuminazione e cimiteri – Politiche abitative ed Edilizia residenziale pubblica – Dismissione e valorizzazione del Patrimonio – Protezione Civile) e Paolo Brunetti (Ambiente – Ciclo integrato dei rifiuti – Depurazione – Verde pubblico – dismissione amianto – Polizia Municipale), Demetrio Delfino, che era nella passata consiliatura Presidente del Consiglio comunale, (Welfare e alle Politiche della Famiglia). Resta libera la casella di vicesindaco. Il mister X sarà presentato domani, lunedì 26, al primo Consiglio comunale che ha all’ordine del giorno l’elezione del Presidente e delle altre figure del Consiglio.

Rosanna Scopelliti e il sindaco Giuseppe Falcomatà
Rosanna Scopelliti e il sindaco Giuseppe Falcomatà

Il sindaco Falcomatà ha presentato sul Lungomare intestato al padre Italo la sua squadra davanti alle colonne di filo metallico di Tresoldi: «La giunta entra nel pieno esercizio delle proprie funzioni – ha detto dopo aver illustrato le deleghe assegnate –. Manca ancora un elemento che, per motivi personali, non poteva essere con noi oggi. Sarà presentato nei prossimi giorni» Facomatà ha spiegato le ragioni delle sue scelte: «Ho cercato di interpretare quel sentimento di cambiamento che i cittadini ci hanno chiesto a gran voce. Sento il dovere di ringraziare gli assessori e i consiglieri della scorsa legislatura, molti di loro sono ancora noi, ognuno di loro insieme ai nuovi eletti, lavorerà e collaborerà per riscrivere la storia di Reggio. Gli obiettivi sono ambiziosi e la squadra che si è composta e le scelte che si faranno nei prossimi giorni, vogliono restituire a Reggio un ruolo da protagonista all’interno del panorama politico e amministrativo nazionale. Abbiamo bisogno di tutti. Bisogna sporcarsi le mani. Che senso ha avere le mani pulite se bisogna tenerle in tasca diceva qualcuno più saggio di me. Soltanto chi non vorrà giocare questa partita sarà seduto in panchina ed in tribuna. Se vogliamo fare la rivoluzione non possiamo pensare che si possa assistere dal divano di casa. Richiamo ad un senso di protagonismo e responsabilità. Da adesso la Giunta si mette all’opera». (rrc)

A Crotone il sindaco Voce ha presentato la nuova Giunta

Nella giornata di lunedì, il neo sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha presentato la sua Giunta.

Una squadra nuova, composta da 8 nuovi assessori che «non hanno mai amministrati la nostra città» ha sottolineato Voce, che ha voluto «scegliere il meglio per Crotone – ha sottolineato il sindaco su Facebook perché il popolo crotonese mi ha chiesto questo».

La Giunta, quindi, è composta dal vicesindaco Rosamaria Parise, (legalità – sicurezza e ordine pubblico e trasparenza), Carla Cortese (politiche della Salute e Danno Ambientale), Santo Cretella ((risorse umane, attivita’ istituzionali, Affari generali); Filly Pollinzi  (casa, famiglia, politiche sociali, Beni confiscati); Ugo Carvelli (lavori pubblici  Infrastrutture  Lavori Pubblici, patrimonio immobiliare); Ilario Sorgiovanni  (governo del territorio, pianificazione urbanistica, urbanistica e edilizia privata, Trasporti), Rachele Via  ( cultura e spettacolo, Scuola, Edilizia scolastica), Luca Bossi ( turismo, sport, lavoro, artigianato, commercio e attività produttive, politiche comunitarie.

Di questi, tre assessori sono stati scelti tra i consiglieri eletti, mentre gli altri sono esterni; il sindaco Voce, invece,  ha assunto le deleghe all’ambiente, gestione rifiuti, bonifica, risorse strategiche e patrimonio (bilancio, tributi, patrimonio, demanio e società partecipate comunali).

«Avevo ed ho avuto le mani libere – ha dichiarato il sindaco Voce – per scegliere le professionalità più adatte ad affiancarmi Ci mettiamo al lavoro con impegno al servizio della cittadinanza. Saremo sempre vicini ai cittadini. La stanza del sindaco sarà sempre aperta a quanti vorranno concorrere alla rinascita della città». (rrm)