Giannetta (FI) incontra il Commissario Cotticelli: Priorità potenziare organico al Gom

Il consigliere regionale di Forza ItaliaDomenico Giannetta, ha incontrato il Commissario per la Sanità Saverio Cotticelli per discutere della grave situazione in cui si trova il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, che si ritrova, in piena emergenza, con solo sette posti letto in rianimazione, che non possono essere ampliati per mancanza di personale.

Il Commissario, infatti, «ha manifestato condivisione in ordine al potenziamento della dotazione organica quale priorità imprescindibile per evitare il collassamento dei reparti» ha riferito Giannetta, aggiungendo che «si è raggiunta una intesa  sul reclutamento del personale sanitario necessario con contratti di lavoro a tempo determinato attraverso l’utilizzo del rimanente 50% delle risorse finanziarie messe a disposizione delle aziende come da nota del responsabile regionale emergenza covid Antonio Belcastro».

«Stando quindi alle indicazioni – ha evidenziato Domenico Giannetta – le aziende ospedaliere e le Asp dovrebbero avviare i bandi e le procedure di assunzione di medici, infermieri e personale sanitario e parasanitario».

«Non arretreremo di un passo sulla salute dei calabresi –ha continuato ancora il consigliere regionale di Forza Italia –. Siamo preoccupati dalle impennate del contagio. Per affrontare la seconda ondata epidemica che sta imperversando nel reggino e in tutta la Calabria, occorrono soluzioni straordinarie ed urgenti». (rrm)

Lettera della Fantozzi al personale del Grande Ospedale Metropolitano

Il Commissario straordinario del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio (Gom) Iole Fantozzi ha inviato una lettera al personale sanitario visto il continuo crescere delle preoccupazioni per un ritorno del coronavirus.

«Come già avete potuto notare, – ha scritto la dott.ssa Fantozzi – la pandemia da Covid-19, dopo l’attenuazione estiva, sta registrando un incremento costante, ancorché contenuto, dei contagi nonché la ripresa dei ricoveri ospedalieri degli infetti. Infatti, in Calabria, da un indice di trasmissione R0 pari a 0,52 del mese di maggio, siamo arrivati ad un Rt di 1,06 attuale.

«Forse – si legge nel messaggio della Fantozzi – sono state dimenticate troppo in fretta le dolorosissime immagini dei camion militari nelle notti di Bergamo, i volti sfatti dalla fatica di tanti vostri colleghi del Nord e, soprattutto, la scomparsa di tanti operatori sanitari che hanno contribuito a contrastare la pandemia. Personalmente vi ho più volte espresso la mia gratitudine per lo straordinario ed encomiabile impegno profuso, soprattutto, in una situazione che risente di diverse carenze e le cui lacune sono state compensate dai vostri sacrifici. La stessa città di Reggio Calabria ha riconosciuto pubblicamente il vostro lavoro. Oggi ci accingiamo ad affrontare la ripresa della pandemia, di cui nessuno può prevedere l’entità, e sempre in condizioni organizzative non ottimali. Il vostro lavoro, pertanto, assume una valenza sociale fondamentale in virtù della quale vi chiedo, quale valore aggiunto, un ulteriore sacrificio definibile di tipo “familiare”.

«Voi – ha scritto la Fantozzi nella lettera – lavorate in ospedale dove, ovviamente, si trova la fascia più debole della popolazione che va ulteriormente protetta e, quindi, a voi che accudite i pazienti spetta anche il compito di evitare il rischio del cerino gettato in un pagliaio».

Il commissario chiude la sua lettera chiedendo «agli instancabili professionisti del Gom un ulteriore sacrificio, di natura personale e familiare in quanto dovreste coinvolgere anche i vostri cari, relativo agli stili di vita e comportamenti adottabili in questi mesi a venire in modo da limitare al massimo la possibilità di contrarre il virus e portarlo, inconsapevolmente, all’interno del nostro ospedale. Ciò non significa che l’ospedale potrà restare sempre indenne ma che voi tutti avrete, comunque, offerto alla comunità un ulteriore sacrificio finalizzato ad una maggiore sicurezza dei pazienti ed anche dei vostri colleghi assieme ai quali costituite l’unico contrasto alla pandemia». (rrc)

Lo studio del Gom sulla somministrazione via aerosol su una rivista internazionale

Lo studio sulla somministrazione via aerosol del Grande Ospedale Metropolitano è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Clinical Medicine.

A riportare la notizia, un articolo a firma di Cristina Cortese della Gazzetta del Sud, in cui viene spiegato che si tratta di una tecnica innovativa in cui viene utilizzata l’adenosina, che è in grado di interferire con quei recettori polmonari che possono spegnere l’infiammazione.

Il lavoro scientifico è firmato da Carmela Falcone, dirigente medico di Radiologia, Massimo Caracciolo, Pierpaolo Correale e Sebastiano Macheda, da Eugenio Giuseppe Vadalà, Stefano La Sacla, Marco Tescione, Roberta Danieli, Anna Ferrarelli, Maria Grazia Tarsitano, Lorenzo Romano e Antonio De Lorenzo, ed è «in assoluto il primo articolo pubblicato che descrive l’uso dell’adenosina somministrata per aerosol – ha spiegato la dirigente Falcone – come farmaco capace di neutralizzare la carica virale del Sars-Cov2 e la risoluzione del danno respiratorio. Il danno polmonare è stato valutato attraverso una tecnica radiologica: la tomografia computerizzata del torace».

Inoltre, la dott.ssa Falcone ha ricordato che «lo studio, nato da una felice sinergia con l’Università Tor Vergata, Dpt di Biomedica e prevenzione diretta dal prof. A. De Lorenzo, rappresenta un traguardo unico nel suo genere, che raccoglie mesi di studio e sinergie con alcuni centri italiani, e non solo. È stato prodotto anche un brevetto registrato per l’uso dell’adenosina attraverso somministrazione via aerosol e cresce l’interesse da parte di diversi ospedali italiani, americani e brasiliani».

«Questa immagine – hanno sottolineato i componenti del team – richiama il lavoro di tante donne medico che, con abnegazione e sacrificio, si sono impegnate nella lotta alla pandemia del secolo. Ed in particolare, siamo molto soddisfatte di avere contribuito a realizzare una rete radiologica intra-ospedaliera, consentendo l’espletamento di esami diagnostici radiologici altrimenti non effettuabili». (rrm)