LA NUOVA GUIDA DI “REPUBBLICA” AI SAPORI E PIACERI DELLA CALABRIA

24 luglio – È stata presentata ieri, a Castrovillari, da Giuseppe Cerasa, direttore della collana “Le Guide” di Repubblica, la seconda edizione della “Guida ai sapori e ai piaceri della Calabria 2019”.
All’incontro, avvenuto in un noto ristorante della città, sono intervenuti Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, Franco Iacucci, presidente della Provincia di Cosenza, Mimmo Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino, e Mimmo Lo Polito, sindaco di Castrovillari. Presenti, anche l’imprenditrice Pina Amarelli e Sandra Savaglio, che hanno raccontato i motivi per cui hanno scelto di tornare o vivere in Calabria.

Guida Repubblica Calabria

«Siamo andati a scovare – ha affermato Giuseppe Cerasa – una serie di piccoli borghi, sicuri di trovare elementi infrangibili di un passato che resiste, nonostante tutto. Un passato che si incrocia con il presente anche nel racconto della fitta rete di piste ciclabili, un modo nuovo di fare vacanza, un modo autentico di vedere e scoprire i territori e genti che mantengono ferma l’identità di questa Regione guardando al domani con gli occhi della speranza e della scommessa che sarà, inevitabilmente, vincente».
Guida Repubblica_Calabria 2019

La nuova edizione, già presente in tutte le edicole e librerie, racconta le eccellenze, i piaceri e i sapori della Calabria, e si avvale di una nuova sezione, intitolata “Regione da non perdere”, che accende i riflettori sugli scavi archeologici e i borghi dell’Alto Jonio, sulle bellezze del Tirreno, sulla Costa degli Dei tra Pizzo e Nicotera, sulla Riviera dei Cedri, su Sila, Pollino e Aspromonte.
«Ai grandi manifesti da affiggere negli aeroporti che avevano, peraltro, costi milionari –  ha detto Oliverio – abbiamo preferito investire sull’accessibilità e i risultati ci hanno dato ragione. L’anno scorso abbiamo registrato il record delle presenze turistiche nella nostra regione. Una presenza, e questa è la grande novità, che non si concentra più solo nei mesi di luglio e agosto, ma comincia a spalmarsi nel corso dell’intero arco dell’anno. E ciò avviene non solo nelle nostre più note località di mare o di montagna, ma guarda anche alle aree interne, ai piccoli borghi che sono un patrimonio di inestimabile valore. Ciò è stato possibile perché, per la prima volta, la Calabria risulta collegata con quasi tutte le capitali europee e con le città più importanti del nostro Paese. Basta andare su internet per verificare quanto affermo».
«Noi abbiamo investito – ha proseguito il presidente Oliverio – e stiamo investendo molto per allargare i collegamenti e per creare convenienza alle compagnie aeree a venire in Calabria. Stiamo spingendo, non senza difficoltà, per fare in modo che sull’autostrada si rimuovano definitivamente tutti i cantieri; dopo dieci anni abbiamo sbloccato finalmente il Megalotto che collega Sibari con il Corridoio Adriatico; abbiamo investito risorse consistenti sui collegamenti ferroviari, realizzeremo la più grande ciclovia del Mediterraneo oltre alla ciclovia dei Parchi che collegherà la dorsale interna, ecc.. Il secondo elemento su cui stiamo lavorando è la qualificazione dell’offerta ricettiva; abbiamo previsto un investimento di 235 milioni di euro per la riqualificazione della grande ricettività attraverso i Contratti di Sviluppo e investimenti consistenti, con risorse regionali, per riqualificare le strutture ricettive esistenti. Abbiamo investito 100 milioni di euro per la valorizzazione dei nostri borghi, che sono dei piccoli gioielli. Il terzo elemento su cui puntiamo è la formazione. La Guida della Calabria, che tra le Guide di Repubblica è la più venduta, è certamente uno degli elementi importanti degli investimenti compiuti per quanto riguarda la formazione. Tutto ciò ha prodotto una chiara, tangibile inversione di tendenza. Nei primi tre mesi di quest’anno abbiamo avuto un incremento degli arrivi internazionali del 49%. Nella internazionalizzazione dei nostri prodotti, soprattutto per quanto riguarda l’agroalimentare, registriamo una crescita del 34%. Stiamo investendo nella ricerca e nella innovazione. Abbiamo spostato risorse importanti per consentire ai nostri giovani di studiare nelle nostre università e abbiamo garantito al 100% dei richiedenti (prima erano il 34%) una borsa di studio». (rrm)

Guida Repubblica_Oliverio