Lega: Tridico pensi a come sostenere i progetti di sviluppo della Calabria e del Sud”.

In una nota stampa la Lega Calabria ha risposto all’europarlamentare Pasquale Tridico, suggerendogli «piuttosto che fare chiacchiere da Bruxelles, l’on. Tridico pensi a come può  seriamente aiutare il Sud e la Calabria».

«Da qualche giorno – dice il partito – l’europarlamentare Pasquale Tridico  pontifica sulla Calabria. Meglio tardi che mai, visto che finalmente si è  ricordato di essere stato eletto nella circoscrizione meridionale. Il punto è che il già presidente dell’Inps in quota Conte, lo fa alla maniera di un partito che, dopo avere arrecato all’Italia danni enormi, ora, in piena parabola discendente, s’illude di conquistare la Presidenza della Regione, che per la Calabria avrebbe l’effetto di una calamità naturale».

«Evidentemente con l’avallo del Pd – continua la nota della Lega – l’europarlamentare ha iniziato, con largo anticipo,  la sua campagna elettorale in Calabria e, nel solco del velleitarismo dei 5Stelle, procede non con proposte compiute, ma promettendo la qualunque e attaccando il ministro Salvini che, per potenziare le infrastrutture calabresi, ha riversato  risorse ingenti.  Da due decenni a questa parte, sia per l’ammodernamento della 106 che per l’elettrificazione di numerose tratte ferroviarie, l’attuale Governo, di concerto con il presidente Occhiuto e il centrodestra calabrese, sta dispiegando un impegno serrato e incessante».

«Tridico e i 5Stelle fanno parte del partito dei ‘no’ a prescindere – prosegue la nota – perché non hanno alcuna idea per lo  sviluppo dei nostri territori, perciò non si capacitano che un’opera ingegneristica d’avanguardia come il Ponte sullo Stretto, sia stata oggi inserita in un percorso di realistica attuazione».

«È un’infrastruttura – viene evidenziato – che rappresenta un’opportunità unica e  che, una volta compiuta, aprirà in Europa, alla Calabria e alla Sicilia al centro del Mediterraneo,  interessanti prospettive di sviluppo. Semmai,  all’on. Tridico e ai suoi alleati, chiediamo cosa hanno fatto loro  per la Calabria in tanti  anni di governo e quali grandi investimenti hanno portato a compimento. La risposta è zero assoluto». (rcz)

Lega Calabria: Preoccupazione per indagine sul Ponte sullo Stretto

La Lega Calabria ha espresso preoccupazione per la recente apertura di un fascicolo di indagine da parte della Procura di Roma in seguito all’esposto presentato da alcuni rappresentanti politici riguardante il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.

Il progetto «tanto atteso e fondamentale per l’interconnessione e lo sviluppo del Paese – ha ricordato la Lega – è stato oggetto di critiche e denunce sulla presunta mancanza di trasparenza nella sua progettazione e realizzazione».

«Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ribadito con fermezza che il Ponte sullo Stretto – ha ricordato ancora il partito – è un diritto per milioni di italiani e che la sua realizzazione è una priorità assoluta. Salvini ha sottolineato che le battaglie politiche su grandi opere come il Ponte sullo Stretto sono un fenomeno unico in Italia, evidenziando la necessità di superare gli ostacoli e portare avanti progetti di tale importanza per il bene del Paese».
«Il commissario Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno, ha denunciato il tentativo della sinistra – viene ribadito – di ostacolare lo sviluppo e il progresso, non solo in Calabria ma in tutta l’Italia, attraverso la frenata delle opere pubbliche».
Saccomanno, infatti,  «ha evidenziato il rischio di ridurre il Paese in povertà – si legge nella nota della Lega Calabria – e ha sottolineato l’importanza di completare le opere ferme da troppo tempo per garantire un futuro migliore per tutti. La Lega in Calabria rimane salda nel suo impegno a favore dello sviluppo e della crescita del territorio, e continuerà a sostenere con determinazione la realizzazione del Ponte sullo Stretto e di altre opere pubbliche cruciali per il benessere e la prosperità dell’Italia». (rcz)

La Lega si ritrova, con il sottosegretario Durigon, nella sede di Confindustria a Reggio Calabria

Lo stato maggiore della Lega si ritrova a Reggio Calabria alla presenza del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon. L’occasione è stata utile anche per dare il benvenuto nel partito ad Antonino Caridi passato da Forza Italia al Carroccio. Caridi passa, di conseguenza, anche al gruppo consiliare della Lega a Palazzo San Giorgio.

«La Calabria – ha detto Durigon – è una regione fantastica dove ho tanti amici, la Lega qui è ben radicata e quindi sarò sempre più spesso in Calabria, Sicilia, Campania e credo che il nostro radicamento nel sud stia andando molto bene. La Calabria sarà sempre più forte».

Il suo tour prevede anche un appuntamento a Messina e non è un caso. Il tour sulle sponde delle due città infatti serve a ribadire quanto il Ponte sullo Stretto sia un’opera fondamentale per la Lega. In primis per il suo leader e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

«Il Ponte sullo Stretto – dice Durigon – è sicuramente l’elemento fondamentale per la crescita di tutto il Paese Italia, perché crediamo che nelle grandi infrastrutture si può sicuramente radicare un rinnovo del potenziale Italia. Noi per avere l’Italia che continua a essere nel G7 ed avere una grande forza nel G7, abbiamo bisogno di queste infrastrutture e soprattutto del sud che acceleri. Abbiamo vissuto stagioni di incentivi sul Sud, e si è evinto invece che c’è bisogno di grandi infrastrutture».

Il Commissario regionale della Lega Giacomo Francesco Saccomanno vuole far pesare la Calabria anche in vista delle prossime candidature per le elezioni europee di giugno. «È un momento importante, questo, in cui si decideranno le sorti anche a livello europeo, quindi, bisogna tutti quanti andare a occupare gli spazi per poter portare avanti quella che è la politica in questo momento del partito su quelle che sono le esigenze dei territori e in particolare delle categorie che in quel momento stanno soffrendo come gli agricoltori».

Alla luce dello scontro Succurro-Loizzo (deputata della Lega), l’Autonomia differenziata torna ad essere tema all’ordine del giorno. Ma qui Saccomanno rassicura spiegando che il provvedimento sarà un po’ diverso rispetto a quello approvato. «Tutto questo clamore – è il pensiero di Saccomanno – lo ritengo un inutile schiamazzo che poi non serve a niente, perché ai cittadini non si danno notizie precise, ma si danno invece notizie che sono soltanto slogan partitici per le elezioni. Se si dovesse riuscire a definire i lep e trovare le risorse verrà fatto quello che in 50 anni il sud non ha mai avuto. Noi ci troviamo agli ultimi posti di tutti i settori per incapacità o comunque per difficoltà degli anni passati. Io dico per mancanza di amministratori all’altezza, ed ora forse si potrà finalmente coprire questo divario che esiste tra il nord e il sud e quindi andiamo avanti con coraggio e con la speranza che veramente si possa raggiungere quella parità che finora non c’è stata».

La presidente azzurra della Provincia di Cosenza è inserita nel discorso della senatrice Tilde Minasi: «Succurro fa parte di un partito che ha votato in Senato l’Autonomia differenziata. Ma faccio una premessa, questa è una legge quadro, quindi ancora siamo all’inizio di un percorso. Non c’è nessun obbligo per le Regioni poi di andare in autonomia. Quindi se uno vuole non cambia niente ma io credo che invece questa sia una grossa opportunità perché ovviamente si partirà tutti dallo stesso livello, perché i Lep si stanno lavorando e quindi saranno finanziati e ovviamente poi partendo da uno stesso livello sarà responsabilità degli amministratori poter sfruttare l’opportunità di autonomia perché questo vuol dire che noi avremo modo di poter mettere in risalto quelle che sono le nostre peculiarità rispetto al passato e quindi puntare su quello che è il nostro potenziale che non è poco come Regione Calabria».

«Raccogliamo le tante adesioni e ci prepariamo a questa campagna elettorale per l’Europa e quindi cercheremo di farlo nel migliore dei modi – rassicura Filippo Mancuso, presidente del consiglio regionale della Calabria anche lui presente al raduno della Lega nella sede di Confindustria a Reggio Calabria – C’è chi vuole aderire al nostro progetto, e noi dobbiamo cercare tutti insieme di far cambiare quel retropensiero che c’è in molti cittadini che ci osservano, per far diventare questo partito un partito del territorio, un partito che si batte per i calabresi nel nostro territorio e quindi ecco cercare effettivamente di far diventare la lega una sigla che rappresenti in questo territorio, la Calabria e i calabresi». (rrc)

L’OPINIONE / Saccomanno (Lega): «Incendio auto parroco, serve un piano per la sicurezza»

di GIACOMO FRANCESCO SACCOMANNO – Il controllo del territorio non è cosa facile in Italia, maggiormente è quasi impossibile in Calabria.

Aggressioni nel Pronto soccorso, negli ospedali, agli amministratori, al Comandi Vv.Uu., ai parroci, ai dirigenti scolastici, minacce, insulti, incendi, un crescendo di violenze che stanno mettendo a grave rischio la libertà dei cittadini e dei servizi. Pur con uno sforzo inumano delle istituzioni tutte, appare inattuabile un percorso virtuoso quando in molte zone gli impianti di video sorveglianza non funzionano o i cittadini, spesso, si fanno i fatti propri.

Quest’ultima condotta dimostra una sfiducia nelle istituzioni e il sentimento di evitare “grane”, non essendoci un sistema giustizia che funzioni adeguatamente. Le indagini, i processi e la definizione di questi passano attraverso un percorso tortuoso con anni ed anni di attività giudiziaria e convocazione di testi che spesso vengono rimandati indietro per varie ragion, che, però, creano disagi. E questo quando va bene e nei procedimenti poco importanti. In quelli, invece, di un certo rilievo il testimone riceve pressioni, quando va bene, tali da portarlo, certamente, a rimproverarsi di aver denunciato, quando, in fatti più gravi, è portato a ritrattare o a dire “non ricordo”.

Questi momenti non sono, certamente, risolvibili in tempi brevi, ma devono far riflettere sia sulla riforma del sistema giustizia e sia sulla necessità che le persone abbiamo ampiagaranzia di tutela. Quello che, invece, è insopportabile è la presenza di impianti di video sorveglianza spesso non funzionati per incuria o mancanza di fondi! È possibile accettare ciò? Certamente no. Il sistema di video sorveglianza non solo è un deterrente alla commissione di reati, ma consente di poter individuare coloro che li commettono. Se questa è la situazione attuale, devono assumersi provvedimenti urgenti e straordinari, come quelli di un finanziamento speciale o di un pianto straordinario per sistemare l’esistente e, comunque, per creare un sistema di controllo del territorio radicale, senza lasciare spazi incontrollati.

In tal modo, si potrebbero limitare le intimidazioni notturne, le aggressioni dei sanitari, degli insegnanti, dei preti e di tutte le persone che non amano la violenza e vorrebbero vivere nella serenità. Ma, a questo ci deve essere un processo rapido con condanne esemplari ed immediate, senza attendere anni ed anni, facendo dimenticare la gravità degli accadimenti, stancando le povere parti offese e consentendo, spesso, la chiusura dei procedimenti con una dichiarazione di prescrizione che è, sicuramente, un fallimento dello Stato. (gfs)

(Giacomo Francesco Saccomanno è commissario della Lega in Calabria)

L’OPINIONE / Giacomo Saccomanno: La giustizia a volte allontana i cittadini, servono provvedimenti urgenti

di GIACOMO SACCOMANNOLa Calabria è terra difficile dove convivono molteplici famiglie di ‘ndrangheta che si sono divise i territori per meglio gestire i traffici e il controllo diretto. Dopo una feroce guerra di mafia, in occasione di grandi opere, è stata raggiunta una pax tra i capi storici di ‘ndrangheta, stabilendo il riconoscimento alle famiglie locali una percentuale dell’affare allorquando un gruppo opera in altro territorio. Con tale stratagemma si è chiusa una stagione di morte.

È vero che oggi, a distanza di decenni i patrimoni della ‘ndrangheta sono diversificati, nel senso che non vengono materialmente unificati in testa a poche persone, ma spesso vengono anche lasciate in testa ai soggetti che sono stati costretti a consegnarli alla criminalità organizzata. Ciò per evitare sequestri e confische. Succede, però, che le aziende e le imprese, una volta consegnate ai commissari e/o custodi dopo poco falliscono, facendo perdere il posto di lavoro a centinaia di persone. Ecco la frase del PG Gerardo Dominijanni «la gente pensa che la ‘ndrangheta risolva i problemi e non lo Stato».

Quando un cittadino perde il proprio posto di lavoro perché l’azienda viene sequestrata o confiscata grida contro lo Stato, incapace di amministrarla. Perdere il sostentamento spesso fa perdere di vista la vera legalità. Ma, questo cittadino ha ragione. Le aziende falliscono appena vengono sottoposte ad una misura cautelare! Si chiede il PG perché e afferma di aver “proposto la creazione di un gruppo di studio”. Il problema è stato affrontato più volte ed anche studiato, con proposte concrete per ovviare a ciò. Ricordo a me stesso che una azienda sequestrata o confiscata fallisce perché le banche chiudono i rubinetti, la famiglia di ‘ndrangheta fa di tutto per impedirne le attività, con la conseguenza che i fornitori e gli utenti spesso scompaiono, gli amministratori nominati spesso non sono all’altezza o, comunque, temono, e i provvedimenti assunti dalla magistratura la mettono quasi sempre fuori mercato.

Quale può essere la soluzione? Intanto, creare un fondo per la gestione, prelevando gli importi dalle tante confische di denaro ed altro, per sostituire il sistema bancario. Poi affidare le aziende ai tanti testimoni di giustizia e/o collaboratori, previa selezione, che, dopo aver fatto il proprio dovere, spesso perdono le proprie aziende per il contrasto del sistema mafioso. Tale piccola innovazione consentirebbe di far proseguire le attività e mantenere i posti di lavoro e, allo stesso tempo, dare ai tanti imprenditori vessati la possibilità di ricominciare a lavorare. Un passaggio semplice che, però, eviterebbe il fallimento delle aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro.

La Lega e il Dipartimento Nazionale Antimafia è ben felice di poter condividere un percorso virtuoso con tutti gli operatori della giustizia per trovare soluzioni adeguate e produttive. (gs)

[Giacomo Saccomanno è commissario regionale della Lega]

Gemoli (Lega): Governo trovi soluzioni concrete per gli agricoltori

Franco Gemoli, Responsabile comunicazione della Lega, ha chiesto al Governo di «impegnarsi attivamente per trovare soluzioni concrete che possano affrontare le difficoltà che gli agricoltori stanno affrontando».

«Il partito sostiene la richiesta di maggiore attenzione e azione da parte delle autorità per proteggere il tessuto economico e sociale della regione», ha aggiunto Gemoli, ribadendo come la Lega Calabria «si schiera al fianco degli agricoltori che stanno protestando in tutta la regione contro le politiche agricole dell’Unione europea e le difficoltà economiche che stanno affrontando. La protesta, che ha visto i produttori agricoli bloccare strade e manifestare con i loro trattori, è stata accolta con solidarietà e sostegno da parte del partito politico».

«La Lega Calabria – ha proseguito – comprende le preoccupazioni degli agricoltori riguardo ai costi di produzione insostenibili, all’aumento del prezzo del gasolio agricolo e delle materie prime, alla concorrenza sleale dei produttori esteri e alla mancanza di supporto al credito in agricoltura. Il partito riconosce che queste sfide mettono a rischio la sostenibilità e la prosperità del settore agricolo e dell’intera comunità calabrese».

«La Lega Calabria si impegna a portare avanti la causa degli agricoltori e a lavorare per garantire che le loro voci vengano ascoltate e che si trovino soluzioni efficaci per sostenere il settore agricolo e l’intera comunità calabrese – ha concluso –. Il partito si impegna a lavorare in collaborazione con le associazioni di categoria e le istituzioni per affrontare le sfide e promuovere lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura in Calabria». (rcz)

Lega Calabria: Approvata Manovra 2024, principali misure per pensioni, lavoro, fisco e infrastrutture

Franco Gemoli, responsabile Comunicazione Lega Calabria, ha commentato l’approvazione della Manovra 2024, sottolineando come «questa legge di Bilancio rappresenta un passo avanti verso una maggiore equità e sviluppo del paese».

«La manovra 2024 – ha spiegato – è stata approvata dalla Camera con 200 voti favorevoli, 112 contrari e 3 astenuti. Questa legge di Bilancio, del valore di circa 24 miliardi di euro, è stata suddivisa in diverse misure che riguardano vari settori. Uno degli obiettivi principali della manovra è l’abolizione della legge Fornero. Nel 2024, sarà possibile accedere all’uscita anticipata con quota 103, Ape sociale e Opzione Donna. Inoltre, i premi di produttività saranno detassati al 5% e i fringe benefit fino a 2.000 euro potranno essere utilizzati per pagare affitto e mutuo sulla prima casa».

«Per quanto riguarda il fisco – ha detto ancora – la manovra prevede una rateizzazione più equa dei pagamenti delle imposte. Le imposte non si pagheranno più in anticipo, ma da anno concluso e reddito percepito. I lavoratori autonomi e i titolari di Partita IVA potranno versare l’acconto di novembre in una sola rata, senza interessi, oppure in 5 rate da gennaio a maggio. La manovra mira anche a rendere più equo il sistema fiscale per i ceti medio-bassi. Sono previsti 15 miliardi di euro per il taglio del cuneo fiscale e la riduzione delle aliquote IRPEF. In particolare, il cuneo fiscale sarà ridotto al 7% per i redditi fino a 25.000 euro e al 6% per quelli fino a 35.000 euro. Le aliquote IRPEF saranno ridotte da 4 a 3».

«La manovra prevede anche investimenti nel settore pubblico – ha sottolineato –. Saranno destinati 8 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti e nuove assunzioni nella pubblica amministrazione. L’aumento medio sarà pari al 6%. Inoltre, saranno destinati fondi per la sicurezza e le forze di polizia, con 1,5 miliardi per il rinnovo dei contratti del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Altre misure previste dalla manovra riguardano la diminuzione del canone RAI in bolletta, che passerà da 90 a 70 euro all’anno, e investimenti nelle infrastrutture per rendere l’Italia più moderna. Saranno destinati 11,6 miliardi di euro per il Ponte sullo Stretto e fondi per il trasporto merci, la messa in sicurezza delle strade e le infrastrutture portuali».

«La manovra prevede anche agevolazioni per le famiglie numerose – ha detto ancora – con mutui agevolati e potenziamento del bonus asili nido. Inoltre, sono previsti investimenti per il contrasto al disagio abitativo e un potenziamento della sanità. Saranno destinati 136 miliardi di euro per nuovi contratti e stipendi più alti per medici e infermieri».

«In conclusione, la manovra 2024 – ha concluso – è stata approvata con l’obiettivo di portare benefici a diversi settori, come le pensioni, il lavoro, il fisco, le infrastrutture, le famiglie e la sanità». (rcz)

Lega Calabria: Ci sia confronto con le istituzioni prima di presentare progetto di Baker Huges a Corigliano

«La Lega Calabria auspica un confronto con le istituzioni prima della presentazione del progetto di Baker Hughes nel Porto di Corigliano». È quanto ha dichiarato Franco Gemoli, responsabile del Dipartimento Comunicazione di Lega Calabria, ricordando come «nell’ambito della questione riguardante l’insediamento industriale della società Baker Hughes nel Porto di Corigliano, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Andrea Agostinelli, si è trovato di fronte a una forte opposizione da parte del sindaco del Comune di Corigliano-Rossano».

«In una lettera indirizzata al sindaco e all’Assessore Regionale per lo Sviluppo Economico, l’avv. Rosario Varì, Agostinelli – ha ricordato Gemoli – ha espresso la sua disponibilità a confrontarsi sulla questione, ma ha sottolineato che l’Autorità di Sistema Portuale è garante delle funzioni assegnate alle banchine del Porto e ha lavorato per raggiungere gli obiettivi stabiliti nel verbale congiunto del 14 ottobre 2021».

«Agostinelli ha, inoltre – ha continuato – comunicato che la presentazione del progetto industriale della Baker Hughes alle istituzioni, alle associazioni locali e al cluster portuale è prevista per il 19 gennaio 2024, previo assenso dell’Assessore Regionale per lo Sviluppo Economico».

«Questa posizione del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale – ha proseguito – ha suscitato critiche e polemiche da parte di alcuni cittadini e attivisti locali, che sostengono che Agostinelli stia mettendo gli interessi dell’industria al di sopra delle esigenze e delle preoccupazioni della comunità. Secondo i critici di Agostinelli, il confronto con il Sindaco e l’Assessore Regionale dovrebbe avvenire prima della presentazione del progetto industriale, in modo da poter valutare attentamente gli impatti ambientali, sociali ed economici che potrebbe comportare per la città e per la regione».

«Inoltre, viene sollevata la questione della trasparenza e della partecipazione dei cittadini nel processo decisionale – ha detto ancora – con l’accusa che Agostinelli stia agendo in modo unilaterale e senza coinvolgere adeguatamente la comunità. Questa situazione mette in luce l’importanza di un dialogo aperto e trasparente tra le istituzioni, le imprese e la comunità locale, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile e rispettoso delle esigenze di tutti gli attori coinvolti».

«È auspicabile che il confronto tra il sindaco, l’Assessore Regionale e il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale – ha detto ancora – possa avvenire prima della presentazione del progetto industriale, consentendo così una valutazione completa e condivisa degli impatti e delle opportunità che esso potrebbe comportare. Solo attraverso un processo decisionale partecipativo e inclusivo sarà possibile trovare soluzioni che rispondano alle esigenze della comunità e promuovano uno sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente e delle persone». (rcz)

 

Lega Calabria: Dal Gruppo FS record di investimenti per la Calabria

La Lega Calabria ha evidenziato come «gli investimenti del Gruppo FS nella regione della Calabria testimoniano l’attenzione e l’impegno del vice premier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini verso questa zona del Paese».

«Con un totale di 13,4 miliardi di euro destinati a opere già in corso o in fase di realizzazione – ha spiegato – si tratta di una cifra senza precedenti per la regione. Durante l’incontro tenutosi ieri a Roma tra il presidente della Calabria Roberto Occhiuto, il ministro Salvini e l’amministratore delegato del Gruppo FS italiane, si è evidenziata la visione di sviluppo della regione in chiave europea e mediterranea. Questi investimenti rappresentano un segnale di attenzione straordinaria da parte del vice premier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini verso la Calabria, che in passato è stata trascurata e ha accumulato ritardi infrastrutturali. Il divario Nord-Sud è stato accentuato dalle forze di governo passate di sinistra».

«Tuttavia, il ministro Salvini – ha ricordato – sta agendo con provvedimenti concreti per colmare il deficit infrastrutturale della Calabria, mettendo a disposizione risorse significative, pari a 30 miliardi di euro per strade, autostrade e ferrovie. Questi investimenti rappresentano una svolta per la Calabria, che potrà finalmente colmare i ritardi accumulati nei decenni passati e diventare una regione più moderna, competitiva e sicura».

«È importante sottolineare – continua il partito – che la Calabria è stata penalizzata dalla sinistra e dai 5Stelle, che hanno incentrato la politica economica dei governi passati solo sull’assistenzialismo, senza effettuare investimenti, facendo diventare la Calabria la regione più povera d’Italia e la terz’ultima regione più povera d’Europa. I progetti di investimento del Gruppo FS includono l’Alta Velocità, il treno intercity ibrido sulla Jonica e il potenziamento del Porto di Gioia Tauro. Questi interventi mirano a rilanciare i trasporti nella regione e a migliorare le infrastrutture ferroviarie e stradali. Ieri il presidente Occhiuto si è mostrato soddisfatto degli investimenti nella nuova flotta di treni, che sostituiranno le vecchie “littorine” presenti in Calabria. Inoltre, si è parlato della necessità di completare l’A2, poiché la sua mancata realizzazione potrebbe avere conseguenze negative per l’intero Paese».

«L’Alta Velocità è un altro tema importante – conclude la nota della Lega – per l’ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie. Grazie ai fondi complementari disponibili, si potrà realizzare l’Alta Velocità fino a Reggio Calabria, rendendo il Ponte sullo Stretto di Messina un attrattore di infrastrutture e un volano per ulteriori investimenti. Gli investimenti del Gruppo FS rappresentano un segnale di grande attenzione e impegno della Lega e del Ministro Salvini verso la Calabria. Questi interventi contribuiranno a colmare il divario infrastrutturale e a promuovere lo sviluppo economico della regione. Grazie alla Lega e al Ministro Matteo Salvini la Calabria potrà finalmente beneficiare di risorse, impegni e risultati che in passato sembravano inimmaginabili». (rcz)

Saccomanno (Lega): «Irto sui treni non ricorda, forse, che i ministri sono stati Del Rio, Toninelli e De Micheli»

di GIACOMO FRANCESCO SACCOMANNO – Per affermare certe cose è necessario avere la faccia di bronzo! Si addebita a Salvini, da parte di Irto, la «drammatica condizione del sistema ferroviario nella regione, confermata dai dati del rapporto Pendolare 2023, di Legambiente», rilevando la vetustà della flotta di Trenitalia e Ferrovie della Calabria, oltre ad una rete ad un solo binario e la mancanza di una elettrificazione totale.

Risulta evidente che trattasi di problemi storici e risalenti ad una passato di incapacità gestionale e non, sicuramente, a questioni recenti. La esistenza di un solo binario, della mancanza di elettrificazione per diversi tratti e la vetustà dei treni, non è, sicuramente, un problema sorto oggi, ma una condizione di degrado ereditata da Ministri che sono stati espressione del PD e M5S.

Infatti, a gestire il Ministero negli ultimi Governi sono stati Del Rio, Toninelli e De Micheli! Quindi, a costoro dovrebbe il sen. Irto chiedere cosa hanno fatto e perché non sono intervenuti a favore della Calabria. Non certamente al Ministro Salvini che è in carica dal 22.10.2022.

Come si può chiedere il conto dopo appena un anno, se prima e dal 2015 la gestione è appartenuta a persone indicate dal PD e M5S? Nicola Irto ha fatto un evidente autogol, dimostrando di come il suo partito e il M5S hanno veramente fallito se, in oltre 7 anni, non si sono mai interessati della Calabria! (gfs)

(Giacomo Francesco Saccomanno è commissario della Lega in Calabria)