USb Calabria: Su Lsu e Lpu alcuni Enti continuano a fare orecchie da mercante

Usb Pubblico Impiego Calabria ha denunciato come «mentre si susseguono sulla stampa le notizie di ex Lsu-Lpu che festeggiano dopo aver ottenuto l’agognato aumento delle ore lavorative, altre amministrazioni comunali continuano a ignorare le problematiche di questi lavoratori».

«Ci sono sindaci pronti, a parole – viene spiegato in una nota – a schierarsi con gli ex Lsu-Lpu, definendoli essenziali per la vita degli enti e per la garanzia dei servizi alla cittadinanza – come d’altronde tutto il precariato che tiene in piedi la macchina pubblica calabrese – ma che poi nei fatti poco o nulla fanno per migliorare le condizioni di questi lavoratori, neanche presentando la domanda per ottenere i finanziamenti derivanti dall’equiparazione inserita nel decreto Milleproroghe tra Lsu e Lpu».

«O peggio ancora – prosegue la nota – hanno chiesto i finanziamenti, ma non per utilizzarli come dovuto e aumentare gli orari di lavoro, bensì per sostituire le somme di competenza comunale per questi lavoratori, e cioè facendo cassa sulle loro spalle».

«Come USB – conclude la nota – non molleremo di un centimetro fino a quando tutti gli ex Lsu-Lpu non saranno impiegati a pieno regime, come giusto che sia per chi ha lavorato anni e anni in condizioni indegne e come necessario per garantire servizi dignitosi per la cittadinanza. Lo faremo già con lo sciopero del personale ex Lsu-Lpu del Comune di Rosarno proclamato per il 9 settembre, pronti a ripetere questa iniziativa in tutti gli altri comuni che si ostinano a non dare risposte a questi lavoratori». (rrm)

L’assessore Orsomarso: Puntiamo a ottenere 18,5 milioni per stabilizzazione Lsu-Lpu

Ottenere 18,5 milioni di euro per stabilizzare i lavoratori Lpu e Lsu. È questo l’obiettivo che si è prefissato l’assessore regionale al Lavoro, Fausto Orsomarso, che ha spiegato come «grazie all’emendamento presentato dalla deputata Wanda Ferro, che omologa sostanzialmente gli lsu e gli lpu, puntiamo a ottenere la disponibilità di più risorse aggiuntive sul piano nazionale da distribuire ai Comuni come contributo alla stabilizzazione».

«Praticamente – ha spiegato –, sarà possibile contrattualizzare lsu e lpu a orari adeguati, passando da contratti a 15 e 18 ore a contratti a 24 ore e, in alcuni casi, anche a 36 ore. Contiamo, grazie a una intensa sinergia istituzionale, di poter dare una risposta importante sia ai 2.400 lavoratori già stabilizzati, sia gli ultimi 600 lpu che potranno essere regolarizzati con l’approvazione di una deroga a cui abbiamo lavorato».

«Ringrazio Wanda Ferro e tutti coloro che hanno sostenuto il nostro lavoro, dal consigliere regionale Carlo Guccione alla deputata Enza Bruno Bossio, alla sottosegretaria Dalila Nesci. Si tratta di questioni – ha evidenziato Orsomarso – di cui ci siamo occupati fin dal momento del nostro insediamento. Già con la prima riunione del 7 settembre 2020 abbiamo affrontato diverse questioni intricate, come quelle del precariato interno regionale e quella ancora più complessa degli lsu e lpu, che attendevano di essere stabilizzati anche con orari dignitosi, in assenza di risorse e in mancanza di una deroga per la stabilizzazione degli lpu. Inoltre, ci siamo occupati della problematica dei 6.700 tirocinanti impegnati nei Tis, nei Comuni e nelle articolazioni periferiche di Miur, Mibact e Ministero della Giustizia. Fin dall’inizio abbiamo lavorato senza cedere alle strumentalizzazioni e a un racconto che non teneva conto del duro lavoro portato avanti sul piano istituzionale».

«Per quanto riguarda i tirocinanti – ha proseguito – abbiamo chiesto un tavolo interministeriale, che siamo riusciti a ottenere dal ministero della Funzione pubblica, grazie all’impegno di tutta la deputazione e, in particolare, dei deputati Roberto Occhiuto, che oggi si candida a guidare la Regione, e Francesco Cannizzaro. Al tavolo interministeriale, al quale ho partecipato personalmente, abbiamo fornito tutti gli elementi tecnici e di approfondimento, suddividendo i tirocinanti per settore, fasce di età e titoli di studio, per mettere a punto degli emendamenti che ora sono al rush finale. Attendiamo ora il risultato del lavoro fatto in Parlamento. Il sostegno su questi temi di tutta la deputazione calabrese è la dimostrazione di una politica capace di lavorare con serietà e spirito di coesione per risolvere problemi che riguardano il lavoro e il sostentamento di migliaia di famiglie».

«Questa attenzione e questo spirito di condivisione politica – ha concluso l’assessore Orsomarso – deve naturalmente concretizzarsi con interventi normativi efficaci sul piano tecnico, e quindi non posso che essere orgoglioso del contributo dato alla scrittura degli emendamenti di Roberto Occhiuto, Francesco Cannizzaro e Wanda Ferro, che consentono di dare respiro a questioni che vengono dal passato e per le quali, grazie a un metodo di lavoro nuovo, speriamo di ottenere a breve un esito positivo». (rcz)

Auddino (M5S): Mio emendamento su deroghe Lpu sarà legge

Il senatore del Movimento 5 StelleGiuseppe Auddino, ha reso noto che «Il mio emendamento al Dl 44 su deroghe LPU e proroga dei contratti fino al 31 luglio 2021, approvato la scorsa settimana dalla Commissione Affari Costituzionali e poi dall’Aula del Senato, entro la prossima settimana sarà legge dello Stato».

«La Camera dei Deputati voterà il ddl di conversione del decreto – legge Draghi del primo aprile, DL 44, la prossima settimana» ha spiegato ancora, aggiungendo che «dal giorno successivo alla pubblicazione della legge di conversione in Gazzetta Ufficiale, gli enti potranno assumere gli LPU a tempo indeterminato anche in deroga, in qualità di lavoratori sovrannumerari, alla dotazione organica e al piano di fabbisogno del personale, fino al 31 luglio 2021».

«Più di due mesi, un arco temporale più che adeguato durante il quale gli enti dovranno adoperarsi per le assunzioni dei lavoratori rimasti. Non ci sono più dubbi né alibi per assumerli e stabilizzarli: le deroghe saranno valide anche per gli Lpu». (rp)

I parlamentari calabresi scrivono al ministro Orlando: si trovi soluzione per equiparare Lpu a Lsu

Trovare una «iniziativa risolutiva ed efficace da parte del Governo e del suo ministero, affinché i lavoratori di pubblica utilità (Lpu) calabresi siano equiparati a quelli socialmente utili (Lsu), e possano accedere ai fondi nazionali stanziati per le stabilizzazioni». È quanto chiedono i parlamentari calabresi in una lettera indirizzata al ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

Nella lettera, sottoscritta da Fabio Auddino, Elisabetta Barbuto, Enza Bruno Bossio, Fulvia Caligiuri, Francesco Cannizzaro, Giuseppe D’Ippolito, Wanda Ferro, Domenico Furgiuele, Giuseppe Mangialavori, Ernesto Magorno, Alessandro Melicchio, Massimo Misiti, Roberto Occhiuto, Anna Laura Orrico, Paolo Parentela, Marco Siclari, Elisa Scutellà, Nico Stumpo, Riccardo Tucci, Antonio Viscomi e Silvia Vono, sono stati riepilogati i passaggi normativi che negli anni hanno interessato questa delicata vertenza, che riguarda una forza lavoro imprescindibile e preziosa per le pubbliche amministrazioni calabresi.

«Sono state ripercorse – si legge nella lettera – le diverse tappe che hanno sancito un percorso che partiva come unico per gli Lsu e Lpu della prima stabilizzazione del 2008. Successivamente, per gli altri, la lunga precarietà è stata superata dal 2015 attraverso contratti a tempo determinato, fino ad arrivare alla tanto agognata stabilizzazione. Permane però ancora una oggettiva condizione di disparità dal momento che gli Lpu ad oggi sono esclusi dall’accesso ai fondi nazionali».

«Da qui la necessità e l’urgenza – conclude la lettera – anche sulla base di una intesa con l’assessore regionale al lavoro della Calabria di ripristinare l’equiparazione degli Lpu agli Lsu, non solo per coerenza normativa, ma per superare una condizione anomala, soprattutto in termini di riconoscimento dei diritti, di ore lavorative e, quindi, di una retribuzione dignitosa di dipendenti pubblici». (rrm)

Auddino (M5S): Presentato emendamento per superare problema deroghe per Lpu

Il senatore del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Auddino, ha reso noto che «nelle ultime settimane ho presentato un odg al decreto sostegni (Atto Senato 2144) ed un emendamento al decreto – legge Draghi del primo aprile (Atto Senato 2167), entrambi attualmente in corso d’esame nelle competenti Commissioni al Senato, per fugare ogni dubbio circa l’applicabilità delle deroghe anche ai lavoratori di pubblica utilità (Lpu)».

«Si tratta – ha spiegato – di una modifica legislativa, necessaria e non onerosa per il Governo, che garantirà l’assunzione degli LPU anche in deroga ai vincoli assunzionali, fugando i dubbi interpretativi sollevati da più amministrazioni in merito all’applicabilità delle deroghe anche per i lavoratori di pubblica utilità, previste nella legge di bilancio 2020 da un altro mio emendamento. In questo modo verrà finalmente fatta chiarezza sulla reale portata dei commi 495 e 497 della legge di bilancio 160/2019».

«Per quanto riguarda l’incontro tenutosi giorni fa – ha proseguito –  insieme ai rappresentanti dei lavoratori Lpu ed Lsu presso la Cittadella, se qualcuno mi avesse invitato avrei spiegato per bene il lavoro fatto in questi anni, visto che la chiusura del precariato di questi lavoratori è frutto del lavoro svolto dal sottoscritto insieme al collega Tucci negli ultimi due governi, e avrei anche rassicurato di persona i lavoratori e l’assessore riguardo la norma già da me presentata in questi giorni. Registro, con piacere, quanto affermato dall’assessore circa la conferma che le risorse regionali ci sono; per quanto riguarda l’emendamento sulla applicabilità della deroga ai vincoli assunzionali anche ai 600 lavoratori che sono fuori dal piano del fabbisogno, come già detto, esso è già in corso di esame».

«La sua approvazione – ha concluso – porrà fine alle ambiguità circa la volontà politica del legislatore di incentivare, anche mediante le deroghe alle normative vigenti in materia, le assunzioni sia dei lavoratori socialmente utili sia dei lavoratori di pubblica utilità, nessuno escluso». (rp)

L’assessore Orsomarso: Per stabilizzazione Lpu serve norma nazionale

L’assessore regionale al Lavoro, Fausto Orsomarso, al termine di un incontro con i rappresentanti dei lavoratori di pubblica utilità (lpu) e socialmente utili (lsu) della Calabria, ha dichiarato che «serve una norma che preveda la deroga per la stabilizzazione di 600 lavoratori di pubblica utilità».

Alla riunione, che si è svolta nella Cittadella “Jole Santelli” di Catanzaro, ha partecipato anche il consigliere regionale Carlo Guccione.

«Da settembre – ha spiegato Orsomarso – ci stiamo occupando della chiusura del precariato di questi lavoratori. A dicembre sono stati regolarizzati 3mila lsu; rimane il problema degli lpu, che non hanno la deroga per ottenere la stabilizzazione. Le risorse regionali ci sono, ma serve una norma nazionale che preveda la deroga per la regolarizzazione di questi 600 lavoratori. A livello regionale, insieme maggioranza e opposizione, stiamo lavorando a questa direttiva da affidare ai parlamentare calabresi perché sia sottoposta al Governo nazionale. In tal senso, continuano le interlocuzioni con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e con i suoi tecnici».

«Ora – ha concluso Orsomarso – si tratta di percorrere l’ultimo miglio per ridare dignità a questi lavoratori e alle loro famiglie. È un atto di buona politica». (rcz)

L’assessore Orsomarso chiede al ministro Orlando la deroga per i lavoratori Lpu

L’assessore regionale al Lavoro, Fausto Orsomarso, ha chiesto che il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, «si attivi al più presto per concedere una deroga per i lavoratori di pubblica utilità calabresi».

«Senza un intervento immediato del Governo, più di 600 persone, a partire dal prossimo 31 marzo, rischiano di tornare a casa» ha aggiunto Orsomarso, spiegando che «da quando si è insediato, ho scritto ben due lettere al ministro Andrea Orlando e sollecitato più volte la sua segreteria, al fine di ottenere la convocazione di un tavolo tecnico, anche in videoconferenza, dedicato a questi lavoratori, da anni in attesa di una soluzione che li faccia uscire dal loro precariato storico».

«Purtroppo – ha spiegato – a differenza di quanto avvenuto nei mesi scorsi con l’allora ministro Nunzia Catalfo, da Orlando non sono ancora arrivati riscontri positivi alle nostre istanze, finalizzate a garantire un futuro a centinaia di padri e madri di famiglia che non meritano il disinteresse del Governo».

«Spero che, stavolta – ha concluso Orsomarso – il ministro Orlando vorrà ascoltarci, dare seguito alle nostre richieste e accordare una deroga ai contratti degli lpu calabresi. Allo stesso tempo, lancio un accorato appello ai ministri espressione del centrodestra e a tutta la deputazione calabrese, a cui chiedo di aiutarci in questa battaglia per i diritti e il lavoro». (rcz)