«Da tutte le parti, infatti, è emersa la volontà di ribadire che ci sarà molta attenzione sul prosieguo della realizzazione sia della lunetta sia, soprattutto, sulla realizzazione delle opere supplementari al progetto stesso del deviatoio per fare in modo che il territorio non venga deturpato e, soprattutto, Cassano-Sibari, l’Alto Ionio e il Pollino non rimangano isolati dall’alta velocità con la costruzione della bretella». È quanto ha ribadito l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Cassano allo Ionio, Leonardo Sposato, nel corso del Consiglio comunale in cui è stato votato, all’unanimità, la presa d’atto della delibera di giunta della Regione Calabria scaturita dall’interlocuzione tra la Regione e il Comune di Cassano all’Ionio finalizzata al concreto accoglimento da parte di Rfi e all’effettiva realizzazione di una serie di opere supplementari al progetto della lunetta.
Quella della Lunetta di Sibari è «un’opera – ha detto Sposato – che rischia di isolare tagliando fuori dall’alta velocità non solo il territorio di Cassano-Sibari ma anche il Pollino e all’Alto Ionio evitando loro di utilizzare le grandi linee di comunicazione come è stato fino ad ora».
Sposato, nella sua relazione, ha ribadito a chiare lettere come l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Papasso era, è e sarà sempre contro la realizzazione della lunetta-bretella di Sibari.
«Parliamo – ha detto Sposato – di un progetto impattante dal punto di vista soprattutto ambientale ma anche dal punto di vista acustico e visivo perché andrà a deturpare irrimediabilmente l’immagine del territorio a forte valenza turistica ma anche caratterizzata da produzioni agricole tipiche vocazionali e specializzate».
Un progetto che l’amministrazione e gli uffici comunali hanno subìto sin dal 2021 senza mai essere coinvolti – per volere della Regione e di Rfi – ma non si è mai tirata indietro bocciandolo in due consigli comunali e rilasciando altri pareri negativi all’opera.
Le uniche due interlocuzioni che si sono avute quantomeno per riuscire a mitigarne l’impatto sono state quelle con un referente di Rfi in una riunione che s’era tenuta in Comune a Cassano e l’incontro con il presidente Roberto Occhiuto nel corso del quale si è convenuto di proporre ad Rfi stessa le seguenti indicazioni: a) il potenziamento del sottopasso in località Lattughelle alla chilometrica ferroviaria 126+219 della linea ferroviaria Metaponto – Reggio Calabria, in coerenza con le esigenze di ulteriore capacità che potranno anche emergere dallo studio dei nuovi flussi di traffico che scaturiscono dalla relazione delle nuove arterie stradali e dal successivo punto b. Lo studio di traffico dovrà essere effettuato da RFI; b) un confronto con il Comune di Cassano all’Ionio e la Regione Calabria, finalizzato allo studio di una fermata in prossimità dell’opera in oggetto, posta a servizio del centro abitato di Cassano all’Ionio con un modello di esercizio correlato e conseguente eventuale realizzazione; c) il miglioramento architettonico, in termini estetici e di integrazione di contesto, dell’opera di scavalco ferroviario della strada statale SS 106, nella successiva fase di progettazione, nel rispetto delle prescrizioni rese dalla soprintendenza speciale Pnrr e degli altri vincoli presenti; d) apposito studio valutativo, finalizzato alla possibile riattivazione della fermata di Cassano – Doria con un modello di esercizio correlato a servizio regionale.
«Indicazioni – ha ribadito Sposato – che sono contenute nella delibera di giunta regionale di cui abbiamo preso atto». L’unico punto messo all’ordine del giorno diramato dal presidente del Consiglio, Lino Notaristefano, ha visto un importante dibattito che ha coinvolto sia i consiglieri di maggioranza che di minoranza. Entrambi i gruppi hanno voluto poi proporre alla Regione delle aggiunte alla delibera a tutela di Sibari».
(rcs)