De Bartolo (Idm): Ministero e Regione si attivino per salvare la Cooperativa Next Spa di Piano Lago

Emilio De Bartolo, segretario generale di Italia del Meridione, ha chiesto al ministero e alla Regione di attivarsi per salvare la Cooperativa Next Spa di Piano Lago, frazione di Mangone «uno straordinario esempio di resistenza in un settore all’avanguardia e con grandi potenzialità e che rischia però, purtroppo, di chiudere in Calabria».

L’azienda «opera nel settore della produzione di schede – ha spiegato – apparati elettronici e microchip, primo caso in Calabria di salvataggio di una azienda in crisi condotto dai propri dipendenti e che fino a qualche anno fa occupava addirittura un centinaio di persone, rappresentando una speranza per l’intero territorio del Savuto e per centinaia di famiglie. Quattro anni fa, infatti, una quindicina di lavoratori della fallita Freelink Italia srl hanno deciso di fare un investimento utilizzando la cosiddetta legge “Marcora” per le Aziende in crisi».

«Tra i soci della neo cooperativa costituita – ha proseguito – oltre ai lavoratori che hanno contribuito al capitale sociale, figuravano anche Coopfond e Cfi-Cooperazione Finanza e Impresa che è un investitore istituzionale partecipato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Le operazioni di rifinanziamento della azienda, i ritardi e gli insufficienti apporti finanziari rispetto agli impegni iniziali dei soggetti interessati, unite alle complesse procedure tecniche per il perfezionamento delle operazioni finanziarie, non hanno però consentito  alla Azienda di decollare e  nonostante gli sforzi dei soci lavoratori la Cooperativa non è riuscita a mantenere le certificazioni di qualità indispensabili e né è riuscita a intercettare commesse pubbliche perché ovviamente non poteva dimostrare di disporre di bilanci e fatturati tali da dimostrare la sua solvibilità».
«A causa di tutte queste difficoltà – ha detto ancora – la Cooperativa si trova adesso nella impossibilità di far fronte alle necessità finanziarie per acquisire i capannoni e macchinari e di conseguenza dovrebbe lasciare i locali entro il prossimo febbraio e ciò determinerebbe la chiusura definitiva, dopo i tanti sforzi fatti dai lavoratori che hanno rinunciato agli stipendi  e operato  in condizioni materiali e psicologici al limite del collasso».
«Italia del Meridione è a fianco di questi coraggiosi lavoratori – ha ribadito – e sosterrà ogni iniziativa che porti alla soluzione di questa complicata vicenda, per non privare il territorio di un soggetto imprenditoriale che potrebbe dare un grande apporto in termini di sviluppo e di innovazione. Siamo a conoscenza di un tavolo tecnico presso il Dipartimento dello sviluppo economico della Regione Calabria ma pensiamo che proprio per la presenza di Cfi, che e’ la società partecipata del Ministero dello Sviluppo economico, debba entrare pienamente nella vertenza, oltre alla Regione, anche il Ministero, perché solo in questo modo e cioè attivando tutte le sinergie possibili, si potrà evitare la chiusura di questa realtà imprenditoriale». (rcs)

Pastificio Sam di Mangone, un sogno che si avvera

di MARIACHIARA MONACOSe, sono sempre i sogni a dare forma al mondo, le storie di Sadia Diaby e Adama Traore, direttamente dal Senegal, e di Madi Minougouy, dalla Costa d’Avorio, ne sono la prova. Ma come tutte le storie che hanno un lieto fine, non bisogna nascondere i tratti più cupi, difficili, dei passi iniziali.

I tre ragazzi, sono arrivati sulle coste di Corigliano Calabro, circa cinque anni fa, speranzosi di costruire a piccoli passi un futuro migliore, tranquillo, come il blu cobalto del mare, che dà e che toglie.

«Quando sono arrivato in Italia non sapevo cosa avrei potuto fare – racconta Adama Traore – ma avevo il desiderio forte di vivere qui e di lavorare. Nel centro di accoglienza di Rogliano ho studiato e ho imparato la lingua, ma ho avuto anche la possibilità di frequentare dei corsi, e di imparare un mestiere, quello di pastaio. Poi ho conosciuto Madia e Sadia, e l’intesa è stata immediata. Sapevamo che per costruire un futuro dovevamo rimboccarci le maniche, lavorare sodo».

Il progetto “Fare Sistema Oltre l’Accoglienza”, che si occupa dell’integrazione socio – economica, ha dato ai tre amici, la possibilità di formarsi dal punto di vista professionale e non solo: «Qui a Rogliano si è lavorato per la formazione e l’inserimento professionale. Questo non è un progetto di buona accoglienza, non è un’esperienza di buona integrazione, ma è una start up d’impresa. I ragazzi danno il loro contributo alla società avviando un’attività produttiva, generando utili, generando ricchezza sociale, pagando le tasse, i contributi, gli affitti. È una realtà altamente innovativa, noi la sosteniamo, ma questi giovani la portano avanti in maniera egregia», spiega Salvatore Brullo, direttore generale di Fo.Co.

Con impegno, costanza e determinazione, hanno fatto loro l’amore per un’arte, ed ecco l’idea: aprire un pastificio. 

Ma la passione non basta, e dunque viene finanziato un progetto, il quale ha fatto da incubatore d’impresa, dando ai tre, nozioni e conoscenze non solo dal punto di vista pratico, mettendo dunque “le mani in pasta”, ma anche dal punto di vista burocratico, che nel nostro paese, ingarbuglia chi vuol fare impresa.

 I tre hanno messo in piedi la cooperativa Sam (l’acronimo dei tre soci fondatori: Sadia, Adama e e Madi), un’azienda per la produzione di pasta fresca e ostie. La nascita di questa nuova, ma avvincente realtà è stata sostenuta, tra gli altri, anche da Fondazione con il Sud.

«Siamo orgogliosi del nostro lavoro – ha detto Madi Minougouy – vorremmo che il progetto si ingrandisse». Attorno all’impresa, c’è stata e continua ad esserci, una fitta rete di collaborazione anche esterna, basti pensare al Molino Casillo di Corato, e alla Fondazione Casillo, che ha dato un importante contributo per la realizzazione del pastificio, donando 1000 chili di farina per la fase di start up.

«Questa è un’esperienza molto bella di collaborazione tra diverse realtà, diverse associazioni – commenta Gaetano Gabriele, presidente della Cooperativa Mi.Fa. – ricordo ancora il giorno in cui, cinque anni fa, siamo andati a prendere questi ragazzi a Corigliano. Erano appena sbarcati ed erano minorenni. Poi sono stati affidati a Casa Ismaele, lì sono cresciuti e si sono formati, ed è arrivata la possibilità di proporre questo progetto imprenditoriale. All’inizio erano coinvolti sia ragazzi italiani che stranieri, poi sono rimasti solo loro».

In questo modo, i tre giovani sono riusciti a raggiungere la vetta: diventare imprenditori, creare lavoro anche per gli altri e generare ricchezza sociale ed economica. Produrranno principalmente pasta fresca e l’avvio dell’attività ha già fatto registrare numeri importanti. In molti hanno sposato l’idea di acquistare i loro prodotti, tra essi una fitta rete di ristoranti locali, e molti negozi alimentari, oltre ai privati che già lo apprezzano. La cooperativa si è dedicata anche alla produzione di ostie che vengono acquistate dalle parrocchie e dagli enti di culto. Si tratta di un unicum nel suo genere, visto che queste saranno prodotte da tre giovani musulmani.

«Giungere all’inaugurazione per noi significa condividere con gli amici questo sogno, testimoniare a tutti che una vita nuova è possibile anche per chi è costretto a fuggire dal proprio paese. Oggi condividiamo questa gioia anche  con le nostre famiglie in Costa d’Avorio e Senegal: loro sono felici di sapere che l’Italia ci ha aperto le porte, e ci ha dato la possibilità di costruire qui il nostro futuro», concludono Sadia, Adama e Madi. (mm)

A Rogliano e Mangone al via la “Notte dei Campanili”

Il 15 e il 16 ottobre, a Rogliano e a Mangone è in programma la Notte dei Campanili, il progetto culturale promosso dai Comuni di Rogliano e Mangone, ideato e prodotto da Piano B, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere le risorse del territorio, ponendo in risalto il legame tra cultura, storia, arte, costume, tradizione e natura.

Il progetto è finanziato dalla Regione Calabria a valere su Pac Calabria 2007-2013 scheda operazione 7 avviso pubblicoSpettacoli ed Eventi 2022. Gli eventi della manifestazione si focalizzano intorno alle strutture artistiche ed architettoniche dei Campanili e delle adiacenti piazze, non più luoghi di passaggio ma di condivisione e aggregazione.

In programma, dunque, trekking naturalistici, mostre di riviste d’epoca, visite dei borghi, shooting fotografici, serenate e soprattutto musica, spettacoli di giocolieri ed artisti. Senza dimenticare gli stand gastronomici e l’apertura straordinaria delle chiese, oltre che l’osservatorio astronomico. Tutto è pronto, ormai. Il concerto di Paolo Zanarella, pianista sospeso in aria, e quelli dedicati a Fabrizio De Andrè ed alle Muse del Mediterraneo sono dettagli importanti ed attesi dal grande pubblico. (rcs)

Il programma

Sabato 15 Ottobre: Rogliano

  • Ore 14:00 | Trekking Naturalistico a cura dell’Associazione Anir

Partenza: parcheggio Teatro all’aperto (Palazzo Ricciulli)

  • Ore 18:00 | Visita del borgo a cura di Pina Oliveti e Giovanni Reda

Partenza: Piazza Pietro Buffone

  • Dalle ore 19:00 |

–          “À la Mode”, mostra di riviste d’epoca e realizzazione di abiti a tema a cura dello stilista Giuseppe Cupelli;

–          Shooting fotografico a cura di Ania Lilith Gallery;

–          Live Performance degli allievi dell’Accademia New Style.

Palazzo Cardamone – Corso Umberto

  • Dalle ore 19:30 | Serenate ai campanili, a cura dei Canterini della Presila

Chiesa della Madonna dell’Assunta – Via Duomo

  • Dalle ore 20:30 | Spettacolo di giocolerie di fuoco, a cura dell’artista Francesco Cane
    Corso Umberto

 

  • Ore 21:00 | Concerto di Paolo Zanarella, il “pianista fuori posto”
    Piazzetta Saverio Altimari (piazzetta San Giorgio)

  • Ore 22:00 | Concerto “Gli Arcobaleni di altri Mondi – Intorno a Fabrizio De Andrè”  

             Piazza Buffone

 

Dalle ore 20:00 | Apertura stand enograstonomici

Fino alle ore 24:00 | Apertura straordinaria delle Chiese

 

Domenica 16 Ottobre: Mangone

  • Ore 16:00 | Visita guidata al Borgo
                 Partenza: Chiesa della Madonna dell’Arco

 

  • Ore 18:00 | Concerto “Le Muse del Mediterraneo” feat. Antonio Grosso
    Chiesa della Madonna dell’Arco

  • Dalle ore 21:00 | Osservatorio Astronomico a cura del Gruppo Astrofili Menkalinan

             Chiesa San Giovanni Evangelista

A Mangone e Rogliano arriva il progetto itinerante “Gulìa Urbana”

Arriva, a Mangone e a Rogliano, da domani fino al 9 settembre, il progetto itinerante di street art Gulìa Urbana che, da giugno ad oggi ha coinvolto ben 6 diversi comuni calabresi attraverso una visione in continua crescita che ha fra i principali obiettivi la necessità di educare al bello, al rispetto degli spazi e dei luoghi attraverso la riqualificazione artistica.

Mangone vedrà protagonisti Attorrep, Claudio Morne, Zeus_OCZB e l’esordiente Serena Le Rose, dando così seguito alla collaborazione iniziata ormai nel 2018 con l’Amministrazione Comunale che condivide con l’Associazione Rublanum, promotrice del progetto, il sogno di un museo open air nella Valle del Savuto.

Rogliano è invece il luogo dove il progetto è nato ormai 10 anni fa e dove ha iniziato a plasmarsi: proprio per questo motivo a questo piccolo borgo e alla sua comunità l’Associazione ha deciso di donare un’opera dell’artista torinese di fama internazionale Vesod che fu già ospite nell’edizione del 2017.

Gulìa Urbana, come detto in precedenza, ha avviato da tempo un progetto di musealità diffusa ed è per questo che da quest’anno saranno messe in atto delle iniziative di salvaguardia e recupero delle opere realizzate nelle precedenti edizioni. Sarà compito, infatti, dell’artista calabrese Massimo Sirelli avviare il restauro di una delle opere che negli anni ha realizzato nel comune di Rogliano.

Gulìa Urbana, che dopo questa tappa, curerà il progetto T.R.U.St. nel Comune di Taranto dal 15 al 30 settembre ha, inoltre, annunciato che le iniziative proseguiranno anche nel periodo autunnale nei comuni di Marzi e di Paterno Calabro. (rcs)

MANGONE (CS) – Il CNR di Piano Lago rischia la chiusura

Il centro di eccellenza del CNR di Piano Lago rischia di chiudere, in quanto l’Asp di Cosenza avrebbe parcellizzato i fondi destinati alla struttura di ricerca. La denuncia è arrivata da Umberto Calabrone, segretario regionale della Cgil e di Pino Assalone, segretario provinciale Flc. Cgil Cosenza.

«Di questa struttura – hanno dichiarato i sindacalisti – abbiamo sempre difeso la valenza medico nonché sociale, richiedendone una implementazione dei processi di ricerca, poiché non solo operano professionisti di altro profilo scientifico, ma perché costituisce, per il territorio calabrese, e non solo, un centro di eccellenza».

«È una smobilitazione – hanno proseguito i sindacalisti – che va avanti da anni, con una evidente accelerazione di tali processi negli ultimi mesi, e nulla sono valse le trattative e i tentativi di far cambiare idea ai responsabili del CNR che, con la loro miopia, stanno cancellando una struttura che ha fatto della ricerca uno dei suoi capisaldi progettuali di alto livello».

«Sembra un paradosso – hanno proseguito i sindacalisti – ma il CNR non è in crisi per mancanza di domanda e offerta, è in crisi perché le logiche di mercato sul piano scientifico tendono a delocalizzare, andando ad ingrossare le altre strutture sul territorio nazionale, sottraendo alla Calabria una crescita sul piano medico-scientifico e anche occupazionale senza precedenti».

«A rendere ancora più allarmante il futuro del CNR di Piano Lago – hanno proseguito i sindacalisti – ci ha pensato bene l’ASP di Cosenza, che ne ha affossato la sua esigua sopravvivenza, dividendo e spacchettando 500 mila euro destinati dalla Regione Calabria al Cnr per la sua quotidiana attività e non solo, tra quattro laboratori operanti nello stesso settore, ovvero al Biocontrol Imagin, all’Anmi Centro Diagnostico, alla Genetica medica Ev Laboratori e la Biogenet».

«È ragionevole – hanno proseguito i sindacalisti – chiedersi come mai  i vertici del CNR non abbiano preteso di avere a disposizione le risorse assegnate, e perché il CNR abbia gettato la spugna senza difendere la buona ricerca e la buona sanità offerta dal CNR di Piano Lago, e le professionalità e dar continuità scientifica per una comunità che necessità invece di strutture di eccellenze, visto che la Calabria spende circa 300 milioni per la mobilità sanitaria dei propri cittadini per farsi curare altrove».

«E il mancato utilizzo di queste risorse – hanno proseguito i sindacalisti – ha provocato un danno al Cnr? Riteniamo che  la Corte dei Conti debba essere messa al corrente di questa vicenda tenuto conto del suo ruolo di controllo sulla gestione finanziaria degli Enti. Siamo costretti a prendere le distanze da questa operazione non solo perché nulla di questa spartizione è rimasta nelle casse del CNR ma perché se ne vuole decretare il definitivo de profundis».

«Ci chiediamo su quali elementi scientifici e tecnici – hanno proseguito i sindacalisti – l’Asp di Cosenza abbia ritenuto utile e validi destinare questi fondi pubblici  a strutture che operano nel perimetro del privato e quali specificità hanno rispetto al CNR che non potrebbe invece garantire. Pur nutrendo la massima stima, ma diffidando completamente sulle procedure fin qui adottate, come O.S chiediamo una operazione verità sul destino del CNR di Piano Lago e anche sul sistema di affidamento che queste strutture possano offrire alla comunità».

«Riteniamo che si sia  arrecato un danno – hanno concluso i sindacalisti – sia dal punto di vista economico che dei servizi squisitamente sanitari e che a nessuno interessi più prorogare l’attività diagnostica del CNR di Piano Lago. Faremo la nostra parte per poter invertire processi e decisioni già assunte  provando a sollecitare un incontro e aprire un dialogo con i responsabili dell’Asp di Cosenza chiedendone la revoca degli atti e la disapplicazione della convenzione ritenendo .tra l’altro che l’operazione sia assolutamente inappropriata perché siamo convinti che bisogna valorizzare e riconoscere al CNR di Piano Lago tutta la sua dignità di centro di eccellenza». (rcs)

MANGONE (CS) – “Ricoglitive – Ritroviamoci a Mangone”

Si conclude oggi, a Mangone, la terza edizione di Ricoglitive – Ritroviamoci a Mangone, nato dall’idea di invitare a rientrare nel periodo estivo i mangonesi emigrati, sia in Italia che all’estero.

Durante le due giornate saranno aperti gli stand gastronomici curati dalle associazione e dalle imprese locali dove sarà possibile gustare esclusivamente prodotti della tradizione calabrese.

Si parte alle 16.00, con l’inaugurazione delle mostre Museo Fotografico delle Storie di Mangone e la mostra Nostalgia, Ricordo e Meraviglia a cura di Mario SpadaAntonio BugginLoretta Scarabello.

A seguire, alle 19.00, il convegno Idee ed esperienze a confronto: #lacalabriachefa. Intervengono Francesco Bevilacqua, scrittore, Sergio Crocco, presidente de La Terra di Piero, Massimiliano Capalbo, imprenditore, Francesca Basile, imprenditrice.

Ancora, lungo le piazze del centro storico sarà possibile ascoltare i concerti di Santino Cardamone, Mimmo Palermo & Giancarlo Pagano e del triò Argirò.

Domani, si parte la mattina con il trekking urbano a cura della Nuova Compagnia Teatro Mangonese che, lungo le strade del centro storico, proporrà la Rievocazione Storica di un fattaccio dell’800.

Dalle 17.00, lo spettacolo degli Artisti di strada. Chiude la terza edizione il concerto, alle 21.00, a Piazza Mancini, degli Onda Kalabra.