MarRC e Gal terre Locridee insieme per valorizzare i beni culturali del territorio

Creare un sistema integrato che coniughi cultura, bellezza e produttività, nell’ottica di un turismo esperienziale che offra ai visitatori un percorso immersivo tra archeologia, tradizioni e sapori autentici. È questo l’obiettivo dell’accordo tra il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e il Gal Terre Locridee.

I reperti archeologici dell’antica Locri costituiscono un forte simbolo identitario di, testimonianza della grandezza storica e artistica dell’area: muovendo da questa base, l’incontro tra MarRC e Gal Terre Locridee rappresenta un’importante occasione per rafforzare il legame tra tutela del patrimonio culturale e sviluppo socio-economico del territorio.

Il MArRC, da un lato, è punto di riferimento per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali, il Gal Terre Locride, dall’altro, è motore di sviluppo locale e, grazie alla sua capillare presenza sul territorio, è in grado di attivare risorse che possono dare ancora più forza a questo patrimonio storico e artistico così importante, andando a illuminare anche siti meno noti, ancora da scoprire, per affidarli a quest’opera di valorizzazione sinergica.

L’accordo è stato presentato in conferenza stampa, nella Sala mostre del Palazzo della Cultura, dal presidente del Gal, Francesco Macrì, dal direttore del MArRC e direttore dei Musei regionali calabresi, Fabrizio Sudano, dalla direttrice del Museo di Soriano Calabro, Mariangela Preta, dal direttore del Gal Terre Locridee, Guido Mignolli, e da Domenico Schiava, coordinatore dell’Atelier dell’Abitare l’ecosistema.

Un accordo che – è stato sottolineato – farà da effetto moltiplicatore per altre collaborazioni tra Musei e Gal calabresi, per mettere in rete luoghi e beni culturali diversi. A cominciare dal Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri, per cui è intervenuta la direttrice Elena Trunfio, e l’area delle Serre, rappresentata dal presidente del Gal Serre calabresi, Marziale Battaglia. Presenti anche l’assessore alla Cultura del Comune di Locri, Domenica Bumbaca, e l’assessore alla Cultura del Comune di Portigliola, Emily Audino.

«Con questo accordo, ci siamo dati una prospettiva di lavoro sul territorio. Vogliamo uscire fuori dal museo di Reggio in quanto struttura solamente reggina ed essere punto di riferimento in maniera più ampia – ha spiegato Sudano – in particolare, è sin dai tempi di Paolo Orsi che Reggio custodisce i reperti dell’antica Locri e questa è un’ulteriore occasione per dare maggior forza alla valorizzazione di questi preziosi beni culturali, in sinergia con il Gal Terre Locridee e con il Parco Archeologico di Locri Epizefiri».

«Dobbiamo agire – ha evidenziato – per una messa in rete dei musei del reggino ma anche del resto della regione, a cominciare da un biglietto integrato, oppure proponendo alla Regione insieme ai Gal calabrese la creazione di una card che includa i trasporti. Questo è il primo passo di una collaborazione che porterà idee nuove e darà forza alla promozione dei nostri beni culturali».

«Questo accordo di collaborazione con il direttore Sudano segna un’altra importante tappa verso l’obiettivo essenziale del Gal che è la valorizzazione del territorio. Lo facciamo attraverso quelle che sono le peculiarità di quest’area, quindi la zona archeologica e i musei dell’area reggina, che sono attrattori di turismo e sviluppo anche grazie agli innumerevoli ritrovamenti avvenuti nel territorio della Locride, pensiamo ai Bronzi di Riace, ma anche a tanti altri preziosi reperti che testimoniano la grandezza storica del comprensorio», ha dichiarato il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì.

«L’accordo vuole essere ampio e condiviso sia a livello museale, sia con gli altri Gal, in particolare il Gal Serre Calabresi e il Gal Terre Vibonesi, con cui abbiamo già avviato un’idea progettuale sui “Cammini”, per legare i luoghi in maniera trasversale attraverso l’ambiente e la cultura».

«Ben venga questa iniziativa nel percorso dei beni culturali – ha detto Battaglia – ben vengano queste collaborazioni. I Gal possono mettere a disposizione di questo settore così importante per la Calabria la propria esperienza che viene dalla misura leader dell’Unione Europea e aprire a un turismo lento, che porti il visitatore a godere in maniera piena dell’esperienza sui nostri territori».

«La giornata di oggi è veramente importante – ha detto Mariangela Preta – per partire dal territorio di Locri e divulgare quello che è un immenso patrimonio archeologico, artistico e culturale che dalla Locride arriva fino al Tirreno. In questo percorso è fondamentale il MArRC, protagonista di questa convenzione, ma sono altrettanto importanti quegli attori che sul territorio ogni giorno operano per la promozione del nostro territorio, come i Gal».

«Tradurremo questo accordo di collaborazione in una progettualità estesa e diffusa, che abbracci ambiente, cultura e arte, dalla Locride al Vibonese, pensando a un percorso delle aree interne insieme ai Gal di quell’area. Vogliamo fare emergere bellezza, anche attraverso nuovi accenti per l’accoglienza museale, più spazio al verde perché questi siti siano luoghi di apprendimento, ma anche di scoperta globale del territorio», ha sottolineato il direttore del Gal Terre Locridee, Guido Mignolli.

«L’obiettivo dell’accordo è quello di creare sistemi di offerta territoriale diversificata, che abbiano come punti di forza i beni culturali, a cui si aggregano gli altri prodotti, soprattutto quelli agricoli e dell’agroalimentare, e proporre itinerari e cammini per un turismo esperienziale in un’esperienza culturale, ma anche di benessere e gusto, attraversando storia, paesaggi e produttività», ha dichiarato Domenico Schiava, coordinatore dell’Atelier dell’Abitare l’ecosistema, Gal Terre Locridee.

Con questa partnership, il MArRC e il GAL Terre Locridee pongono le basi per un modello innovativo di promozione culturale, capace di generare valore aggiunto e crescita, facendo rete, in una visione di ampio respiro, che attragga turisti e visitatori che desiderano scoprire territori nuovi. (rrc)

REGGIO – Il 21 febbraio la mostra “Cyprea: La rete di Afrodite”

S’inaugura il 21 febbraio, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, alle 17, la mostra  “Cyprea: La rete di Afrodite”.

Il progetto espositivo celebra il legame culturale tra Italia e Cipro, unendo arte contemporanea e archeologia. La mostra – che sarà visitabile nella Piazza Paolo Orsi fino al 27 aprile 2025, esplora il concetto di kalokagathia, l’ideale di bellezza etica ed estetica che ha attraversato le culture del Mediterraneo, creando un dialogo senza tempo tra passato e presente. (rrc)

REGGIO – Prorogata al 2 marzo la mostra “Gli dei ritornano”

Si può visitare fino al 2 marzo 2025 la mostra “Gli Dèi ritornano. I bronzi di San Casciano”, ospitata al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e a cura di  Massimo Osanna e Jacopo Tabolli.

L’esposizione, promossa dal Ministero della Cultura e realizzata dalla Direzione generale Musei del MiC con il MArRC, è frutto della collaborazione tra una pluralità di istituzioni preposte alla ricerca, alla tutela e alla valorizzazione del territorio.

La proroga è stata decisa a seguito del grande interesse e della significativa partecipazione di pubblico che ha riscosso l’esposizione, che offre un affascinante viaggio alla scoperta delle antiche pratiche rituali legate alle acque termali nel santuario etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni e costituisce un’opportunità significativa per esplorare il significato storico e culturale dei ritrovamenti, che includono il più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto in Italia.

Oltre ai reperti archeologici, il percorso espositivo è arricchito da approfondimenti multimediali che permettono ai visitatori di comprendere meglio il contesto storico e religioso in cui queste opere sono nate. Testimonianze video, ricostruzioni 3D e pannelli esplicativi offrono una visione completa del santuario e della sua evoluzione nel tempo, evidenziando l’importanza delle acque sacre nel mondo antico come fonte di vita, guarigione e devozione.

La proroga consente al pubblico ancora un’occasione per ammirare pregevoli reperti databili tra il II e il I secolo a.C., un periodo storico di grandi trasformazioni che vede la definitiva romanizzazione delle potenti città etrusche.

L’ultimo giorno di mostra, domenica 2 marzo 2025, coincide con l’iniziativa #domenicalmuseo promossa dal Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese, permettendo ad un pubblico ancora più ampio di ammirare i preziosi bronzi di San Casciano e di immergersi nell’affascinante storia dell’antico santuario termale. (rrc)

REGGIO – Al MarRC domenica e lunedì l’ingresso è gratuito

Il 3 e il 4 novembre al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria si entrerà gratuitamente.

L’iniziativa è stata organizzata in occasione del consueto appuntamento della Domenica al Museo, promossa dal Ministero della Cultura che prevede l’ingresso, gratuito, nei musei e nei parchi archeologici stati la prima domenica del mese, ma non solo. Il 4 novembre, in occasione delle celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, il Museo effettuerà un’apertura straordinaria dalle 9 alle 20, con ultimo ingresso alle 19.30.

Un’occasione, dunque, per ammirare e percorrere il ricco e articolato percorso del MArRC, passando per la visita nella sala dei magnifici Bronzi di Riace e di Porticello e concludendo con la visita della mostra temporanea “Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano” che porta a Reggio Calabria le grandi scoperte del santuario etrusco e romano fino al 12 gennaio 2025. (rrc)

Accordo tra MArRC e Rotary per valorizzare una delle principali istituzioni culturali della città

Realizzare azioni di valorizzazione e promozione di una delle principali istituzioni culturali della città. È questo il fulcro dell’accordo stipulato tra il Museo archeologico nazionale, guidato dal direttore Fabrizio Sudano e il Rotary Club Reggio Calabria, guidato da Giampaolo Latella, alla presenza del governatore del distretto 2102 Maria Pia Porcino, nel corso di una sobria cerimonia ospitata al museo con la partecipazione dei soci rotariani.

«In questi mesi stiamo aprendo il museo alla città, con l’obiettivo di creare un rapporto osmotico con le forze sane del territorio, in particolare con la società civile – ha affermato Sudano, che ha ringraziato il Rotary Club Reggio Calabria – per aver inteso promuovere questo accordo, nel solco di quanto sta già avvenendo con altre associazioni che vedono nel museo un punto di riferimento. Questa attenzione ci gratifica e ci motiva ancora di più nell’esercizio delle funzioni istituzionali che esercitiamo con l’obiettivo di svolgere un’azione programmatica che prediliga la qualità delle iniziative».

Da parte sua, Latella ha espresso gratitudine al direttore del museo «per la disponibilità ad accogliere il Rotary. Il MArRC costituisce uno dei principali attrattori culturali della città metropolitana e dell’intera Calabria: abbiamo voluto suggellare anche formalmente questo rapporto con l’impegno di contribuire, nelle nostre iniziative, a diffondere l’immagine del museo tra i rotariani di tutto il mondo che ci auguriamo vengano a visitare la città. Il nostro network associa, attorno ai valori dell’etica professionale e della solidarietà umana, un milione e 400mila persone, di cui 40mila in Italia. Introdurre Reggio e il suo museo in questa rete può produrre effetti utili e concreti».

Nelle proprie conclusioni, il governatore Porcino si è «congratulata con il Club Reggio Calabria per il valore dell’iniziativa» e ha espresso «vivo compiacimento per la disponibilità del museo, sotto la guida del direttore Sudano, ad aprirsi alla comunità rotariana. L’auspicio è che questi accordi abbiano una prospettiva di lungo periodo per rendere stabili e feconde le relazioni tra il Rotary e le istituzioni culturali, dando vita a service locali di grande respiro, in linea con la mission del Rotary International». (rrc)

Al Museo Archeologico Nazionale di Reggio la mostra “Gli Dei ritornano”

Fino al 12 gennaio 2025 al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria sarà possibile visitare la mostra Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano, a cura di Massimo Osanna e Jacopo Tabolli, dedicata ai celebri ritrovamenti effettuati nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni.

Giunta alla sua terza tappa, dopo il successo di pubblico riscontrato al Palazzo del Quirinale e al Museo archeologico nazionale di Napoli, la mostra offre una nuova opportunità per immergersi nell’affascinante universo degli antichi rituali etruschi e romani legati alle acque termali. 

La mostra è stata promossa dal Ministero della cultura e realizzata dalla Direzione generale Musei del MiC con il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, grazie alla collaborazione tra una pluralità di istituzioni preposte alla ricerca, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio. Gli scavi archeologici sono in concessione al Comune di San Casciano dei Bagni dalla Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio del MiC, con la tutela della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo e il coordinamento scientifico dell’Università per Stranieri di Siena. I restauri sono avvenuti con il supporto dell’Istituto Centrale del Restauro. L’allestimento è stato progettato da Guglielmo Malizia e Chiara Bonanni, Decima Casa – studio di architettura. 

All’inaugurazione, dopo i saluti istituzionali del Sindaco del Comune di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e del sindaco del Comune di San Casciano dei Bagni, Agnese Carletti, sono intervenuti il direttore del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, Fabrizio Sudano e il Coordinatore scientifico dello scavo e professore associato di Civiltà dell’Italia preromana ed Etruscologia all’Università per Stranieri di Siena, Jacopo Tabolli. Ha concluso la presentazione il direttore generale Musei Massimo Osanna.  

«La mostra dedicata ai Bronzi di San Casciano, da oggi ospitati nel Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria – ha detto Osanna – offre ai visitatori l’opportunità di ammirare manufatti e opere di grande interesse, ma anche di apprezzare i risultati di una ricerca archeologica ancora in corso. Le statue in bronzo sono state infatti rinvenute e scavate nel loro contesto originario e questo permette di studiare e ricostruire le storie delle persone che frequentarono l’antico santuario, che dal III secolo a.C. al V secolo d.C. fece dell’acqua termale il suo fulcro».

«Il racconto di questo centro di ritualità e culto, che fu etrusco prima e romano poi – ha proseguito – si snoda dunque attraverso il percorso espositivo come un viaggio nel paesaggio delle acque sacre, ma è al contempo un viaggio nelle tappe della più autentica ricerca archeologica. Grazie alla collaborazione tra i Musei italiani, la Soprintendenza, l’Università e gli enti locali è stato messo a punto un processo di valorizzazione dei risultati degli studi che dovrebbe essere il fine ultimo di tutti i progetti museali».

«È con orgoglio che il progetto partito dalla piccola comunità del Comune di San Casciano dei Bagni, dopo essere stato accolto al Palazzo del Quirinale e al Museo archeologico nazionale di Napoli, arriva a Reggio Calabria per dare forma a quel parallelismo che istintivamente ognuno di noi ha fatto quando ha sentito parlare di “bronzi” – ha dichiarato la sindaca Carletti –. In realtà si tratta di due mondi e contesti completamente diversi che potranno però valorizzarsi a vicenda in questo viaggio che i bronzi di San Casciano stanno facendo e che si lega al museo che con ansia la comunità attende per dar nuova vita al legame tra questi capolavori di età etrusca e romana nel loro luogo di nascita».

«Sono onorato di ospitare la mostra dei Bronzi di San Casciano al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria – ha detto Sudano –. Già dai primi giorni del mio incarico di direzione al MArRC, nel gennaio 2024, ho voluto fortemente che le due scoperte archeologiche più importanti degli ultimi due secoli – quella dei Bronzi di San Casciano e dei Bronzi di Riace – si incontrassero proprio al museo di Reggio Calabria, con l’intento di proporre lo stesso Museo come il luogo simbolo dell’archeologia italiana nel mondo».

«A cinquant’anni di distanza l’una dall’altra – ha concluso – le due scoperte sono sempre al centro dell’attenzione e faranno ancor parlare di sé in futuro».

«L’occasione della mostra si lega anche alla prosecuzione dello scavo al Bagno Grande – ha commentato il prof. Tabolli –. Nelle scorse settimane oltre sessanta studentesse e studenti da università di tutto il mondo hanno lavorato nel santuario etrusco e romano gettando nuova luce sulla fase più antica e al contempo portando alla luce nuovi ed eccezionali dati sui riti e sui culti che avevano luogo attorno e dentro la sorgente termale».

«Emerge, sempre più chiaramente – ha detto ancora – l’importanza della medicina antica pregata e praticata nel luogo di culto. Un’occasione di formazione straordinaria per giovani archeologhe e archeologi che vede in questa mostra il compimento delle loro fatiche».

Il vicesindaco Brunetti l’ha definita «un’occasione ghiotta per poter offrire questa opportunità di visita a tanti concittadini, ma anche a tanti turisti presenti in città».

«Al momento della straordinaria scoperta dei Bronzi di San Casciano – ha chiarito Brunetti – si era creata una sorta di competizione con i Bronzi di Riace. Nessuna competizione possiamo affermare con certezza oggi. Anzi semmai una sinergia virtuosa e complementare, tanto da cominciare a pensare all’idea di un possibile gemellaggio con la città di San Casciano, se il sindaco e la città sono d’accordo, vorremmo portare avanti questa idea, e approfondire gli aspetti culturali che le nostre città hanno in comune».

«Già dalle immagini di San Casciano – ha concluso – si evince la profonda bellezza del piccolo e ricco comune. Stamane prendiamo l’impegno di portare avanti questa iniziativa. Infine voglio ringraziare il Ministero e tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita dell’iniziativa. In particolare il direttore Sudano che da tempo si adopera per la città di Reggio Calabria, lui rappresenta per noi un valore aggiunto».

«Ricordate quando volevano portare via i Bronzi di Riace per esporli in altri luoghi ed in tanti temevano che non sarebbero più tornati indietro?», ha chiesto il sindaco Falcomatà, sottolineando come «oggi la tendenza è stata invertita: il nostro Museo Archeologico Nazionale Reggio Calabria è tra i più belli e visitati del Mediterraneo e non solo i Bronzi di Riace sono saldi al loro posto, visitati ogni anno da centinaia di migliaia di turisti, ma siamo noi ad attrarre le mostre temporanee di altre bellissime opere d’arte. Da oggi fino al 12 gennaio i Bronzi di San Casciano sono esposti al MarRC».

«Meraviglie che abbracciano altre meraviglie – ha concluso –. Grazie alla lungimiranza del Direttore Sudano intorno al Museo si sta costruendo un’alleanza virtuosa tra istituzioni, associazioni, cittadini. Non è un caso che le due scoperte archeologiche più importanti degli ultimi due secoli oggi siano qui da noi, nella nostra città, nel nostro Museo, a casa nostra. Ed è un vero orgoglio per noi».

Al pubblico del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, casa dei Bronzi di Riace, vengono presentati gli straordinari ritrovamenti effettuati nell’estate 2022 e le novità venute alla luce nel 2023 nel santuario termale del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni. Uno scavo stratigrafico che ha portato alla luce il più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto nell’Italia antica e uno dei più significativi di tutto il Mediterraneo.

Riproduzioni di parti anatomiche, offerte per chiedere alle divinità la salute o ringraziare di una guarigione, e statue realizzate secondo i canoni della cosiddetta mensura honorata (alti tre piedi romani, equivalenti a circa un metro), che raffigurano le divinità venerate nel luogo sacro o i fedeli dedicanti. La gran parte di questi pregevoli reperti si data tra il II e il I secolo a.C., un periodo storico di grandi trasformazioni che vede la definitiva romanizzazione delle potenti città etrusche.  (rrc)

In copertina Foto di Giuseppe Asciutto

 

REGGIO – Domenica ingresso gratuito al MArRC

Domenica 4 agosto al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria si potrà entrare gratis, grazie all’iniziativa Domenica al Museo, voluta dal Ministero della Cultura, guidato da Gennaro Sangiuliano.

Tutti potranno ammirare il ricco percorso del MArRC, sviluppato sui quattro livelli in ordine cronologico e tematico, concludendo la visita con la sala dei magnifici Bronzi di Riace e di Portiello. Circa 200 vetrine con migliaia di reperti esposti, dalla preistoria alla tarda età imperiale. I visitatori potranno interagire con i canali social del Museo attraverso gli hashtag #MArRC, #museitaliani e #domenicalmuseo.

E lunedì 5 agosto, in via eccezionale, il MArRC aprirà le porte ai visitatori durante le ore pomeridiane. Infatti dalle ore 16.00 alle ore 20.00, nella giornata di lunedì solitamente dedicata a manutenzione ordinaria e straordinaria, sarà possibile visitare il Museo con tariffe consultabili sul sito ufficiale del Museo. (rrc)

REGGIO – Venerdì la conferenza sulla “Rappresentazione dell’epifania in Calabria”

Venerdì, a Reggio, alle 21.30, nella terrazza del Museo Archeologico Nazionale, si terrà la conferenza “Rappresentazione dell’epifania in Calabria. La brattea d’oro del VI secolo d.C. organizzata in collaborazione con l’Associazione AiParC.

Dopo i saluti di Fabrizio Sudano, direttore del MArRC e Salvatore Timpano, presidente dell’AiParc, relazionerà Giacomo Oliva sulla brattea d’oro, un raro reperto archeologico che risale al VI secolo d.C., offrendo uno sguardo privilegiato sulla rappresentazione dell’epifania in Calabria.

La “Brattea” con l’Adorazione dei Magi è custodita nel museo archeologico di Locri (precedentemente in quello di Reggio Calabria). D’oro a sbalzo, lavorata a foglia è stata scoperta a Siderno nel 1886 durante lavori agricoli negli appezzamenti della famiglia De Mojà, in una tomba cristiana. 

Il biglietto di ingresso, al costo di 3 euro, permetterà ai partecipanti di visitare gli spazi espositivi del museo e di partecipare alle attività serali dalle 21 alle 24. L’accesso alla terrazza sarà aperto fino a un massimo di 90 partecipanti, senza necessità di prenotazione, fino ad esaurimento posti.

Sarà, inoltre, attivo sulla terrazza del Museo durante la serata l’info point del Parco Nazionale d’Aspromonte, una finestra sull’area protetta. Verranno fornite ai visitatori le informazioni utili sulle peculiarità naturalistiche e culturali del suo territorio, e proposte delle degustazioni di prodotti identitari.

Contestualmente il concessionario dei servizi aggiuntivi del MArRC proporrà due visite guidate alla scoperta delle collezioni del museo, alle 20 e 21.45. Info su costi e prenotazioni allo 06 399 676 00.

E, per concludere, alle 23, il MArRC ospiterà il collegamento della giornata di chiusura di “Sky Calciomercato l’Originale”, che si sta svolgendo in questi giorni a Reggio Calabria grazie all’accordo con la Città Metropolitana di Reggio Calabria. (rrc)

I ministri del G7 incantati dai Bronzi di Riace

I ministri del Commercio G7 sono rimasti incantati dai Bronzi di Riace. La delegazione, infatti, dopo la fine della prima giornata di lavori, si è recata al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, dove è stata accolta dal direttore del MArRC, Fabrizio Sudano.

Sudano, infatti, ha portato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e i Ministri dei Paesi G7, nonché i Ministri dei Paesi terzi invitati, in un viaggio nella storia e della cultura della Magna Graecia.

La visita, della durata di circa 45 minuti, ha permesso agli onorevoli ospiti internazionali di ammirare alcune delle gemme del Museo ospitate a Palazzo Piacentini. Tra i punti salienti della visita il “Kouros di Reggio”, la preziosa statua in marmo risalente al 500 a.C., e l’immancabile tappa nella celebre Sala dei Bronzi, con foto istituzionale annessa.

«È stato un onore ospitare al museo i Ministri del Commercio G7 e Outreach – ha dichiarato il direttore Sudano –. Ringrazio il Ministro Tajani per l’attenzione rivolta a questo momento culturale e di promozione del territorio. Inserire il MArRC nel programma istituzionale G7 Commercio sottolinea il ruolo strategico della cultura per l’Italia, e l’importanza del MArRC nel panorama archeologico mondiale».

«Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria – ha concluso – è un volano di promozione e valorizzazione della storia di tutta la Magna Grecia, e con il linguaggio universale della bellezza dei Bronzi di Riace affascina e appassiona visitatori di tutto il mondo».

A chiusura del percorso di visita gli illustri ospiti si sono fermati in piazza Paolo Orsi, hanno lasciato un pensiero sul libro firme del MArRC e sono stati omaggiati del libro fotografico sui Bronzi di Riace e di una riproduzione in argento delle due statue, offerta dal governatore della Calabria, Roberto Occhiuto. (rrc)

REGGIO – Dal 1° luglio il nuovo piano tariffario al MArRC

Dal 1° luglio entra in vigore il nuovo piano tariffario del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Ad annunciarlo, il direttore Fabrizio Sudano nel corso di una conferenza stampa, in cui è stata illustrata la novità più importante, ossia una card annuale che, al costo di 22 euro, permettere di accedere tutti i giorni al Museo.

Una piccola ma importante rivoluzione che entra in vigore il primo giorno di luglio con il nuovo piano tariffario del MArRC con cui il Museo si allinea ai principali Musei Italiani del Sistema Museale Nazionale. Oltre alla nuova card, infatti, il costo dei biglietti di ingresso viene rimodulato per comprendere anche alcune promozioni studiate per avvicinare i giovani fino a 25 anni e consentire un accesso dedicato alle grandi mostre. Il biglietto ordinario passerà a 10 euro, mentre resteranno invariati il diritto di accesso gratuito per le categorie di cui al D.M. 507/1997 e s.m.i ed il diritto al biglietto ridotto pari ad euro 2,00 per i giovani di età compresa tra i 18 ed i 25 anni. Tornano inoltre le aperture serali straordinarie al costo di euro 3,00. Tutti i venerdì di luglio e agosto 2024 (9 date) il museo aprirà dalle ore 20.00 alle 23.00 con ultimo ingresso alle 22.30.

«Le nuove tariffe del MArRC mirano a riequilibrare i rapporti tra siti museali nazionali e far scoprire e riscoprire a tutti i visitatori una modalità lenta di visita dei luoghi della cultura – ha dichiarato il direttore Sudano –. Da una parte infatti, si risponde alla necessità di adeguare il costo del titolo di ingresso al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria alla media dei prezzi praticati dagli altri Istituti e luoghi della Cultura Italiani; dall’altra si introducono strumenti come l’abbonamento annuale, che permette ai visitatori ed in particolare quelli più prossimi, di esplorare lo straordinario patrimonio presente al MArRC poco alla volta, più volte l’anno, per una passeggiata culturale o semplicemente per immergersi nell’armonia di storia e bellezza presente al museo». 

Il piano tariffario che entrerà in vigore dal 1° luglio è il seguente:

MArRC Gold al costo di € 22,00: abbonamento nominativo di durata annuale che consente un numero di accessi illimitati al MArRC per la durata di un anno solare decorrente dalla data di acquisto;

MArRC Family al costo di € 40,00: abbonamento nominativo per i nuclei familiari composti da 2 adulti e dai

figli under 18 che consente un numero di accessi illimitati al MArRC per la durata di un anno solare decorrente

dalla data di acquisto;

MArRC Young al costo di € 5,00: abbonamento nominativo riservato ai ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25

anni che consente un numero di accessi illimitati per la durata di un anno solare decorrente dalla data di acquisto;

MArRC Friends al costo di € 8,00: riservato agli accompagnatori dei titolari di abbonamento;

MArRC Slim al costo di € 5,00: consente l’accesso al museo dalle ore 18:00 fino all’orario di chiusura;

MArRC Expo al costo di € 5,00: consente l’accesso alle mostre temporanee selezionate dalla Direzione;

MArRC Plus al costo di € 13,00: da attivare in caso di allestimento di mostre temporanee a pagamento;

Consente l’accesso al Museo e alle mostre.

Il museo è aperto dal martedì alla domenica (lunedì chiuso), con orario continuato dalle ore 9:00 alle 20:00, ultimo ingresso ore 19:30. Fino ai 18 anni l’ingresso è sempre gratuito. Tutte le info su www.museoarcheologicoreggiocalabria.it Le visite si svolgono nei consueti orari di apertura consultabili online, con possibilità di prenotazione per singoli e gruppi. Prenotazioni, servizi aggiuntivi e biglietteria sono gestiti da Coopculture. Per prenotare la visita: 0639967600 (attivo lun-dom 9-18), per info e prenotazioni settore Didattica/Scuole: 0639967600 e edu@coopculture.it; per prenotazioni Gruppi: 06 39967600 e tour@coopculture.it. (rrc)