L’OPINIONE / Giusi Princi: Cari maturandi, abbracciate il futuro con fiducia e senza timore

di GIUSI PRINCI – In occasione degli esami di Stato, desidero rivolgere un sentito augurio a tutti voi maturandi che vi accingete a varcare la soglia di questo importante traguardo.

Gli esami di maturità rappresentano un momento delicato e cruciale della vostra vita, segnando la conclusione di un quinquennio ricco di esperienze formative, relazioni profonde e crescita personale. È il culmine di un cammino che vi ha visti trasformarvi da adolescenti a giovani adulti, arricchiti sotto il profilo affettivo, relazionale e cognitivo.

Approcciate questa sfida come un’opportunità straordinaria per guardare avanti e progettare il vostro futuro. Portate con voi gli insegnamenti, le competenze, il metodo di studio e l’amore per la conoscenza che vi hanno trasmesso i vostri insegnanti; essi saranno i vostri alleati più preziosi. Affrontate i giorni a venire con fiducia in voi stessi, dando il massimo in ogni prova e mettendo in campo il vostro miglior impegno.

Ricordate che non siete soli: i commissari d’esame lavoreranno per creare un ambiente accogliente, sereno e motivante, dove ciascuno di voi potrà esprimere il proprio pieno potenziale. I professori interni, che vi hanno accompagnato in questo percorso, conoscono le vostre capacità e il vostro impegno, mentre quelli esterni arricchiranno la valutazione con la loro esperienza e obiettività. Il merito, frutto del vostro impegno e della vostra dedizione durante tutto il percorso scolastico, sarà ciò che alla fine conta.

Il mio augurio è che questo possa essere per ciascuno di voi, non un punto di arrivo, ma di partenza: il trampolino di lancio verso un viaggio che vi porterà a scoprire il mondo, a inseguire i vostri sogni e realizzare le vostre ambizioni. Da parte mia, nel mio nuovo ruolo di parlamentare europea, in linea con quanto sin qui svolto come vicepresidente della Giunta regionale con delega all’Istruzione, insieme con il presidente Occhiuto, continuerò a sostenervi, a sostenere il mondo della scuola, affinché possiate avere l’opportunità di costruire il vostro futuro in una Calabria che sia all’altezza dei vostri sogni e delle vostre competenze.

Nelson Mandela diceva: “Un vincitore è solo un sognatore che non ha mai mollato”. Prendete questo motto come fonte di ispirazione, affrontate questa sfida con coraggio, abbracciate il futuro con fiducia e non abbiate timore di esplorare nuove strade e nuove possibilità!. (gp)

OGGI INIZIA LA MATURITÀ: IN CALABRIA IL
96,4% DEGLI STUDENTI È STATO AMMESSO

di GUIDO LEONELe vacanze per tantissimi studenti calabresi sono, dunque, iniziate già da sabato 9 con l’ultimo suono di campanella. Ma non per tutti. A sospirare ancora fino al 29 giugno saranno i piccoli allievi della scuola dell’infanzia che termineranno la loro attività solo sabato 29 giugno.

Insieme a loro suderanno le proverbiali sette camicie gli allievi delle scuole media inferiori che, a termine del loro ciclo di studi, in questi giorni sono impegnati a conquistare la loro mini maturità. Gli esami per loro dovranno concludersi entro la fine del mese.

Mentre oggi inizia la maturità 2024 per gli studenti delle quinte superiori – in Calabria la percentuale di ammessi è del 96,4% – con la prima prova, quella d’italiano.

Quest’anno, infatti, sono 526.317 gli studenti coinvolti nelle prove (512.530 candidati interni e 13.787 esterni), mentre le commissioni sono 14.072, per un totale di 28.038 classi. La ripartizione dei candidati per tipologia di percorso di studio è la seguente: Licei: 266.057; Istituti Tecnici: 172.504; Istituti Professionali: 87.756

La direzione generale dell’Ufficio regionale, con il servizio ispettivo, ha allestito una task force di supporto e vigilanza che sarà operativa su tutti i territori provinciali. Prima dell’inizio degli esami, i presidenti delle Commissioni d’esame saranno convocati per il tradizionale incontro con gli ispettori tecnici  designati dalla Direzione dell’Usr con il compito di seguire l’andamento dei lavori. L’insediamento delle commissioni e la riunione 17 e 18 giugno.

Secondo quanto previsto dal Mim, la data d’inizio dell’esame orale deve essere decisa dal presidente della commissione durante la riunione plenaria. Considerando che a ogni commissione sono affidate due classi, l’ordine verrà stabilito in base a un sorteggio.
Una volta deciso l’ordine, gli studenti saranno tenuti a presentarsi di fronte alla commissione a seconda della lettera dell’alfabeto estratta a sorte.  Non potranno essere effettuati più di 5 colloqui al giorno salvo casi particolari o emergenze organizzative. 

Le commissioni operanti in Calabria saranno 49 per la provincia di Vibo Valentia, 189 per la provincia di Cosenza,97 per la provincia di Catanzaro e 51 per la provincia di Crotone. Nel Reggino, le commissioni sono in tutto 160, presiedute da altrettanti presidenti (tra  dirigenti e  docenti ordinari) e composte da 564  commissari esterni e da 480 interni.

Esamineranno in tutto 5.756 candidati interni, di cui esterni 279. 

La maxi maturità ha iniziato quest’anno il suo secondo secolo di vita. L’esame di Stato, infatti, compie 101 anni di vita, passando attraverso varie riforme e rifacimenti, non ultime quelle dettate dalle recente pandemia. Ma già dall’anno scorso si è tornati alla formula tradizionale.

E cioè: la commissione d’esame mista con tre membri interni e tre esterni, oltre al presidente anch’egli proveniente da altra scuola. Saranno due le prove scritte a carattere nazionale, decise cioè dal Ministero dell’Istruzione e un colloquio.

Come già previsto per lo scorso anno, infatti, lo svolgimento delle prove Invalsi è requisito di ammissione all’esame, sebbene i risultati delle prove standardizzate non influiranno sugli esiti dell’Esame di Stato. Lo svolgimento dei Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e per L’orientamento), invece, in deroga alla norma, non costituirà requisito di ammissione all’esame, ma sarà comunque oggetto del colloquio.

Il calendario delle prove scritte

Si comincia oggi, mercoledì 19 giugno, alle 8.30 con la prima prova scritta. Serve ad accertare sia la padronanza della lingua italiana sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. Si svolge con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore.

I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Gli studenti possono scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi.

La prova può essere strutturata in più parti. Ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato.

Domani, giovedì 20 giugno, è prevista la seconda prova scritta. La seconda prova si svolge in forma scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica. Essa ha per oggetto una disciplina caratterizzante il corso di studio e deve accertare le conoscenze, le abilità e le competenze riguardanti il profilo educativo culturale e professionale dello studente dello specifico indirizzo.

Il colloquio

Il colloquio si svolgerà dopo gli scritti e riguarderà anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica. Si tratterà di un colloquio pluri e interdisciplinare: la commissione valuterà sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Prenderà il via da uno spunto iniziale scelto dalla Commissione.

Sarà la fase dell’esame in cui verrà valorizzato il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina. Questi ultimi saranno indicati nel documento del Consiglio di Classe di ciascuno studente.

Nell’ambito del colloquio, il candidato esporrà, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza Pcto (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta nel percorso degli studi. Il colloquio dell’esame di Stato assumerà un valore orientativo: data la sua dimensione pluridisciplinare, metterà il candidato in condizione di approfondire le discipline a lui più congeniali.

Per tale motivo, la commissione d’esame terrà conto delle informazioni inserite nel curriculum dello studente: da qui emergeranno, infatti, le esperienze formative del candidato nella scuola e nei vari contesti non formali e informali.

Nella parte del colloquio dedicata ai Pcto (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), lo studente potrà evidenziare il significato di tale esperienza in chiave orientativa e, quindi, potrà collegarla con le proprie scelte future (sia che comportino la prosecuzione degli studi sia che prevedano l’inserimento nel mondo del lavoro).

Come si può ben vedere non vi saranno particolari novità rispetto all’anno precedente. Se non una maggiore consapevolezza critica tra docenti e discenti che queste prove non devono essere una verifica delle nozioni conosciute o una prova della capacità di memoria, ma un momento in cui mettere alla prova le capacità sintetiche e quelle critiche. Questo ci si aspetta dall’esame di Stato e non la fiera del nozionismo, una ennesima e centellinata analisi di quanto uno ha appreso e su cui ha fatto interrogazioni e compiti a non finire.

Il punteggio nelle varie prove e votazione finale, sistema dei crediti

Durante lo scrutinio finale, il consiglio di classe attribuirà il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di quaranta punti: dodici punti per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno.

La valutazione del comportamento contribuirà alla determinazione del credito scolastico. Massimo 40 punti per il credito scolastico; massimo 20 punti per il primo scritto; massimo 20 punti per il secondo scritto; massimo 20 punti per il colloquio

La commissione potrà assegnare fino a 5 punti di “bonus” per chi ne avrà diritto. Dalla somma di tutti questi punti si otterrà il voto finale dell’esame. Il punteggio massimo sarà di 100, con la possibilità di ottenere la lode, mentre il punteggio minimo per superare l’esame sarà di 60/100.

Distribuzione dei candidati tra le principali tipologie delle scuole reggine.

Prevalenti, come sempre,  risultano i candidati degli istituti tecnici:1.952; seguiti dai licei scientifici:1.444; dai professionali con 1017 interni. A seguire i licei scienze umane con 457, i licei classici con 426, i licei linguistici con 263, i licei artistici con 185 interni e 16 nei licei musicali.

I controlli

Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato una circolare per ribadire le regole da seguire per non rischiare di essere esclusi dalle prove e  di conseguenza bocciati. È vietato l’utilizzo di cellulari, apparecchiature elettroniche e calcolatrici nelle prove scritte, telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie

Il tradizionale tam tam di illazioni sulle possibili tracce del tema

Il tormentone quest’anno è iniziato da un bel po’, soprattutto sulla rete. Pirandello, D’Annunzio Ungaretti, Montale restano come sempre i  favoriti della vigilia. Poi Italo Svevo Italo Calvino e Pascoli. Immancabili poi gli anniversari: dai 100 anni dal caso Matteotti, ai 110 anni dallo scoppio della prima guerra mondiale, ai 75 anni della Nato, ai 20 anni di Facebook. 

Con riferimento alla stringente attualità, poi,sono da considerare  argomenti come lo scontro israelo – palestinese, la guerra tra Ucraina e la Russia, gli effetti della intelligenza artificiale e le nuove frontiere digitali, la questione di genere e la violenza sulle donne. Ed ancora i diritti umani e i rifugiati, i diritti civili con la protesta delle donne in Iran, il bullismo e la violenza giovanili e la crisi climatica.

I precedenti sugli esiti della maturità 2023 in Calabria

La percentuale degli ammessi a sostenere gli esami di Stato nel 2023 è stata del 96,3%. Mentre dei diplomati è stata del 99,8%.

I diplomati  con voto 60 sono stati il 3,2%; con voto tra il 61 e il 70 il 19,8%; tra il 71 e l’80 il 25,4%; tra l’81 e il 90 il 19,6%; tra il 91 e il 99 il 14,6,%, con voto 100 l’11,9%. Il 5,6% dei candidati ha conseguito il 100 con la lode. Dal voto 91 in su la Calabria con i suoi candidati ha superato di gran lunga la media nazionale classificandosi al primo posto tra le altre regioni. Con buona pace degli esiti dei test Invalsi nella nostra regione. 

In tanta confusione gli esami paradossalmente restano l’unico punto fermo

Al netto della confusione di temi e rivendicazioni, è vero che sarebbe sano e per tutti molto rilassante imporre una moratoria al furore riformistico sulla maturità: una sorta di ossessione. Da oltre un trentennio ognuno propone la sua ricetta, chi la vuole togliere, chi ritoccarla, chi renderla più semplice, chi complicarla. Non c’è ministro dell’Istruzione che voglia  lasciare una sua impronta, sull’esame di Stato: Berlinguer cambiò quasi tutto:  commissioni,  prove, punteggi, e introdusse i crediti; Moratti volle solo membri interni e un presidente esterno; Fioroni tornò alle commissioni miste e ridimensionò i crediti; Gelmini volle per l’ammissione la sufficienza in tutte le materie; Profumo introdusse un sistema criptato per l’invio delle tracce; Giannini pretese che si valorizzasse l’alternanza scuola-lavoro; Fedeli tra l’altro impose le prove Invalsi come criterio di ammissione e corresse il punteggio. Bussetti ha cambiato il numero delle prove scritte e il sistema di voto. Poi arrivo il Covid ed è andata come è andata, e via dicendo. 

Insomma, la scuola è stata sempre una casa disordinata, un cantiere sempre aperto dove le riforme si succedono una dietro l’altra e l’idea di una scuola che raggiunga un livello di qualità divenendo un ascensore sociale per tutti gli allievi al momento resta un obiettivo lontano.

Pur non di meno è paradossale,  ma l’esame di stato resta l’unico punto fermo che riesce a dare alla scuola una illusione di efficienza, di funzione.

Allora è bene che questa “forma” rimanga rituale fino in fondo, nell’attesa che un nuovo ministro possa riempirla  di un serio contenuto oppure abolirla. (gl)

[Guido Leone è già Dirigente Tecnico USR Calabria]

 

Lettera ai maturandi calabresi: Fate tesoro dell’esperienza acquisita a scuola

di GIUSI PRINCICarissimi Maturandi di tutta la Calabria, siete giunti al termine di quest’anno scolastico che è anche l’ultimo del vostro percorso. In questi giorni avete vissuto tante “ultime volte”: l’ultimo compito in classe, l’ultimo giorno di scuola, l’ultima foto con i compagni… Occasioni preziose affrontata con emozione e consapevolezza, perché dopo i difficili anni della pandemia che avete percorso con coraggio e resilienza, avete compreso la bellezza della quotidianità scolastica, del ritrovarsi insieme a condividere fatiche e soddisfazioni.

Gli esami che vi apprestate ad affrontare rappresentano finalmente il ritorno alla normalità, dopo i difficili anni dell’emergenza, con una commissione nuovamente costituita solo al 50% da docenti interni e da un presidente esterno. Tuttavia, vi raccomando di non temere le prove d’esame: incontrerete i vostri docenti che in questi anni vi hanno accompagnato con dedizione ed affetto. Il vostro successo sarà per loro motivo di orgoglio, il coronamento di un percorso, a volte difficile, ma appassionante, che avete condiviso.

La componente esterna, d’altro canto, sono certa che saprà valorizzare i vostri talenti e riconoscere tutte le tappe di un cammino che avete tracciato con tenacia e spirito di sacrificio. Rivolgo a voi tutti i più sinceri auguri di un futuro ricco di entusiasmo e di soddisfazioni per lo studio, per la vita sociale e familiare, rammentando che “la Scuola è il vostro passaporto per il domani”. Perché la scuola calabrese vi ha formati e vi ha preparati ad affrontare le sfide del futuro.

La mia raccomandazione è che facciate tesoro dell’esperienza di crescita umana e culturale offerta dalla scuola per affrontare con consapevolezza il cammino della vita e realizzare i traguardi più ambiziosi. Spero che in molti abbiate deciso dalla prossima stagione di frequentare gli atenei calabresi che hanno raggiunto punte di eccellenza in vari ambiti della scienza e della cultura. Scegliere di rimanere in Calabria per continuare gli studi significa anche contribuire allo sviluppo e al progresso della nostra terra. Avrete la possibilità di mettere a frutto le competenze acquisite e di far crescere la nostra comunità con il vostro impegno e la vostra professionalità.

Lasciate che la vostra formazione accademica e la vostra esperienza in questa terra speciale si intreccino, portandovi a costruire il vostro futuro e a contribuire alla rinascita della Calabria, perché «il vero luogo natio è quello dove per la prima volta si è posato uno sguardo consapevole su sé stessi», come afferma la Yourcenar.

E noi saremo sempre qui, pronti a sostenervi nel vostro percorso e a condividere con voi il desiderio di vedere la nostra terra prosperare grazie alle vostre aspirazioni e al vostro impegno. In bocca al lupo a tutti voi, cari ragazzi! (gp)

IL 35% ARRIVA AL LICEO “IMPREPARATO”
LA GRAVE CRISI DELLA SCUOLA MEDIA

di GUIDO LEONECi siamo. Con la chiusura dell’anno  scolastico arrivano le vacanze lunghe per i 74.500 e più allievi delle  scuole di ogni ordine e grado della provincia di Reggio Calabria. L’ultima campanella  è suonata, però, non per i 9mila piccoli allievi della scuola dell’infanzia che termineranno le loro attività educative il prossimo venerdì 30 giugno. 

Sarà vacanza per i più fino al 14 settembre 2023, inizio del nuovo anno scolastico, tre mesi pieni lontani da compiti, interrogazioni e libri. Però, non per tutti sarà così. Per i ragazzi di terza media la fine delle lezioni di fatto è sinonimo di esami di Stato. Per i quattordicenni le vere vacanze scatteranno il 30 giugno, ultimo giorno utile fissato dal Ministero della P.I. per gli esami di Stato. I diciottenni, invece, saranno alle prese con gli esami almeno fino a metà luglio.

Intanto, ora è tempo di scrutini e i prossimi giorni saranno dedicati nelle scuole alle valutazioni finali:scrutini per le ammissioni alla classe successiva e agli esami di Stato.

L’anno scorso il totale degli alunni reggini ammessi a sostenere gli esami fu del 98,9%. È presumibile che anche per il corrente anno il dato sarà eguagliato.

A cominciare, dunque, per primi saranno i 575 mila gli alunni di terza della scuola secondaria di primo grado, di cui 59 esterni, che affronteranno la loro ultima fatica, il conseguimento della cosiddetta ‘minimaturità’. A seguire i quasi 5.543  maturandi circa delle scuole secondarie superiori che inizieranno i loro esami di stato mercoledì 21 giugno.

La minimaturità

La valutazione rappresenta da sempre un momento di particolare rilevanza, non solo perché conclude un ciclo scolastico, ma perché al tempo stesso dà l’avvio ad un nuovo percorso di formazione culturale e personale per ciascuno studente.

L’ammissione agli esami di terza media compete al Consiglio di classe con giudizio di idoneità (espresso in decimi) per gli alunni che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina, voto sul comportamento compreso.

I requisiti di ammissione all’esame finale di terza media sono i seguenti: avere frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato secondo regolare ordinamento della scuola. Fanno eccezione situazioni legate alle particolari condizioni epidemiologiche.

E poi non essere incorsi in sanzioni disciplinari molto pesanti. Infine, avere partecipato alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dal’Invalsi. La votazione tiene conto del percorso scolastico compiuto. L’eventuale non ammissione è deliberata a maggioranza. 

Il calendario  

Gli esami iniziano dopo gli scrutini e le date sono stabilite da ogni singola scuola. Tuttavia è presumibile che la riunione preliminare di insediamento delle commissioni avvenga subito dopo nei primi giorni di questa settimana. 

Le prove 

Per l’esame del primo ciclo sono previste tre prove scritte, una di italiano e una sulle competenze logico-matematiche; la terza di lingue articolata in due sezioni(una relativa all’inglese  e una alla seconda lingua straniera studiata). Le tracce delle prove verranno predisposte dalla commissione in sede di riunione preliminare.

La prova scritta di italiano dovrà accertare la padronanza della lingua, la capacità di espressione personale, il corretto uso della lingua e fa riferimento alle seguenti tipologie: testo narrativo o descrittivo, testo argomentativo, comprensione e sintesi di un testo.

Gli argomenti della prova di matematica sono quelli affrontati durante l’anno ,come geometria solida, probabilità e statistica, equazioni, scienze.

Infine, la prova di lingue comprende domande ed esercizi di inglese e dell’altra lingua straniera studiata durante l’ultimo anno.

La prova orale è quella più temuta dagli studenti che, davanti alla commissione, devono presentare la loro tesina multidisciplinare e rispondere alle domande degli stessi professori che potrebbero riguardare anche domande su Cittadinanza e Costituzione. Il colloquio ha l’obiettivo di valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente.

Per i percorsi a indirizzo musicale, nell’ambito del colloquio, è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento.

La valutazione finale

Il voto finale espresso in decimi, sarà il risultato della media tra il voto di ammissione e i voti delle prove di esame. Supererà l’esame chi otterrà un voto pari o superiore ai sei/decimi. La commissione potrà, su proposta della sottocommissione e con deliberazione assunta all’unanimità, attribuire la lode ai candidati che hanno conseguito un voto di dieci/decimi.

Inoltre, a tutti gli studenti candidati interni che supereranno l’esame di Stato verrà rilasciata la certificazione delle competenze

Il gap della Scuola Media

Per l’Istat i ragazzi che frequentano l’ultimo anno delle scuole di primo grado il 35% di loro arriva alle superiori con gravi insufficienze. Infatti, non raggiunge la sufficienza nelle competenze alfabetiche, riportando gravi difficoltà nella comprensione dei testi, mentre il 40,1% ha seri problemi con la matematica.

Tutti i test, scientifici e oggettivi, nazionali e internazionali, lo certificano. Il rendimento degli alunni della scuola dell’obbligo crolla nel passaggio dalla primaria alla secondaria di I grado, con ripercussioni negative sul biennio delle scuole superiori.

Le due aree principali, perciò, su cui lavorare nell’immediato futuro sono gli apprendimenti in  italiano e matematica; è un gap territoriale che parte sin dalla e si accentua nella scuola media, il ventre molle o se vogliamo l’anello debole del nostro sistema educativo. 

La scuola media, una terra di mezzo, è da molti anni alla ricerca di una sua identità, attratta dalla scuola superiore (il piano alto della “secondaria”), scuola primaria ma poi richiamata alla comune appartenenza alla scuola di base (il c.d. “primo ciclo” dell’istruzione). L’alternarsi di diverse denominazioni (scuola – di volta in volta – media, secondaria I grado, del primo ciclo, di base) da l’imprinting a questa vera e propria sindrome pirandelliana, nella non risolta ambiguità della sua secondarietà – di accesso ai saperi formali e al pensare per modelli – o di completamento della formazione primaria, quindi di consolidamento dell’alfabetizzazione strumentale.

Occorre affrontare presto e con energia questa profonda crisi della scuola media, che da molti anni ha smarrito la propria identità e il senso della sua missione. Occorre ridarle una missione chiara aggiornando le sua offerta pedagogica e didattica, attraverso  un forte orientamento alla personalizzazione dell’insegnamento da realizzarsi attraverso un’estensione del tempo scuola con una vera “scuola del pomeriggio”. (gl)

[Guido Leone è già dirigente tecnico Usr Calabria]