Un ponte ideale tra passato e futuro, per costruire un presente di competenza e rispetto della sacralità della cura del paziente, nell’eredità di valori ed esperienze della professione, che rappresentano il patrimonio da condividere in uno dei momenti più importanti della vita di un medico. Dopo l’appuntamento speciale di dicembre – che si è svolto al Teatro Politeama – torna nella sua sede tradizionale, l’Hotel Guglielmo di Catanzaro, l’assemblea ordinaria annuale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Catanzaro, convocata mercoledì scorso dal presidente Vincenzo Antonio Ciconte non solo per approvare il conto consuntivo del 2022, ma anche per premiare i medici che hanno conseguito i 45 anni di iscrizione e per consegnare la pergamena con il giuramento di Ippocrate ed il Codice deontologico, ai neo laureati. Senza dimenticare i colleghi che sono scomparsi nei mesi scorsi, ai quali è stato dedicato un minuto di silenzio in avvio di lavori. Aprendo l’assemblea il presidente Ciconte ha relazionato in merito all’attività svolta, per poi passare la parola al tesoriere, il dottor Lino Puzzonia, e quindi al presidente del Collegio dei Revisori, la dottoressa Marianna Mauro che ha comunicato il parere positivo dell’organo contabile. Il documento è stato, quindi, approvato all’unanimità, con una sola astensione.
«I Medici devono essere formati singolarmente e in equipe in modo da sapersi avvalere di tecnologie sempre più avanzate ed accrescere le competenze manageriali – afferma il presidente Ciconte – Le Istituzioni nazionali e regionali devono rafforzare le reti ospedaliere e le strutture di prossimità in modo da superare i divari e le disuguaglianze esistenti nei diversi territori del Paese. A tale scopo, sfruttare al massimo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, significa migliorare i servizi relativi alla prevenzione e assistenza; consentire il coordinamento tra ambiti ospedalieri, territoriali e sociali; migliorare le sinergie per affrontare le emergenze climatiche, ambientali e sanitarie. Inoltre le risorse disponibili andranno spese per implementare reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza territoriale; in particolare per l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale. Verranno quindi migliorate le infrastrutture, potenziate le tecnologie e favorito il miglioramento delle competenze tecnico-professionali, digitali e manageriali del personale».
Il presidente Ciconte ha posto anche l’accento sul “fattore umano” sottolineando che «è basilare per lo sviluppo della nostra Sanità, aspetto evidenziato, in modo eclatante, durante la pandemia. Infatti nonostante il governo si sia prodigato per aumentare il numero per l’accesso alla facoltà di medicina, le borse delle Scuole di Specializzazione, e per i corsi di formazione in Medicina Generale, questi sono tutti provvedimenti che daranno esito a medio-lungo termine. Allo stato attuale invece c’è notevole carenza di personale medico e sanitario sia negli ospedali che nel territorio, ed è veramente significativo l’abbandono delle strutture pubbliche da parte di colleghi che, approdando nelle cooperative private percepiscono, a parità di impegno lavorativo, ben più sostanziosi compensi».
Tra i punti toccati dal dottore Ciconte nella propria relazione anche l’importanza di rinnovare l’educazione continua in medicina rendendola più vicina ai bisogni dei medici e di tutti i professionisti sanitari, così come l’adeguamento del medico all’abnorme progresso della medicina. «Mi riferisco in particolare alla chirurgia robotica, all’intelligenza artificiale e alla genomica: di recente tali tematiche sono state trattate, quali unico punto all’ordine del giorno, nel Consiglio Nazionale dedicato al Codice di Deontologia medica, in quanto esse cambieranno profondamente l’approccio dei medici alla professione».
«Noi medici rappresentiamo il cardine della Sanità perché dalle nostre azioni, complesse, scientificamente motivate, scaturiscono decisioni determinanti per la salute del paziente – ha detto ancora – Quindi l’azione si realizza su più livelli: scienza, tecnica, relazione, organizzazione, economia, deontologia ed etica. L’esito della cura rappresenta il risultato della combinazione di tutti questi elementi i quali ne determineranno l’effetto finale che, secondo scienza e coscienza, ci auguriamo sia sempre positivo. L’augurio è che il nostro Ssn non venga mai meno ai principi di universalità, equità e uguaglianza sui quali è stato imperniato secondo i dettami Costituzionali e di cui il nostro Codice Deontologico rappresenta la testimonianza più evidente. Infatti l’umanità, la solidarietà, la sussidiarietà, la tutela della salute individuale e collettiva, l’indipendenza e la qualità della professione rimarranno sempre i punti fondamentali del nostro essere Medici».
Il presidente Ciconte ha voluto ricordare alcune delle attività condotte dall’Ordine negli ultimi mesi, menzionando in particolare eventi come quello sulla Medicina di Genere “Nuove sfide per il futuro”, organizzato insieme alla Commissione per la parità di genere presente nel nostro Consiglio. Ma anche il corso di aggiornamento di odontoiatria, grazie all’impegno del dottore Salvatore De Filippo, presidente, e a tutta la Commissione Albo degli odontoiatri, giunto alla XIII edizione “Gli odontoiatri al servizio delle famiglie”. E proprio De Filippo, nel suo indirizzo di saluto, ha voluto sottolineare il ruolo dei medici soprattutto nel garantire l’assistenza nelle zone più periferiche e come «le attività di formazione che puntano sulla prevenzione sono finalizzate a sostenere l’autonomia della professione e quindi, il futuro della stessa».
E ancora: il corso di inglese medico-scientifico che ha raccolto entusiasmo e partecipazione da parte dei colleghi, e la XII edizione del Corso di Management Medico Avanzato e di Politiche Sanitarie.
Nel corso dell’assemblea sono stati ricordati, sempre un momento di sincera e profonda commozione, i medici che sono scomparsi nell’intervallo di tempo intercorso dall’assemblea dello scorso dicembre, lasciando come eredità il rispetto dei valori etici e morali della nostra professione. Un minuto di silenzio è stato dedicato alla memoria di: Antonio Biamonte, Sellia Marina; Franco Salvatore Borrello, Lamezia Terme; Pietro Cosentino, Catanzaro; Vincenzo Donato, Soverato; Cosimo Fedele, Roma; Raffaele Gemelli, Catanzaro; Emilio Manfredi, Lamezia Terme; Giuseppe Pitaro, Torre di Ruggiero; Carlo Emanuele Provenzano, Catanzaro; Salvatore Marziale Teti, Petrizzi.
Di seguito i nomi dei medici che hanno conseguito i 45 anni di iscrizione premiati: Rosario Amelio, Raffaele Amoruso, Luigi Anastasio, Luana Carmencita Andreoli, Roberto Arcieri, Francesco Balabani, Domenico Battaglia, Cesare Benincasa, Pantaleone Bisurgi, Beniamino Borelli, Adalgisa Brescia, Ida Silvana Ofelia Calipari, Alberto Giuseppe Adriano Caputo, Antonio Caracciolo, Antonio Carnevale, Sergio Caroleo, Cesira Maria Cerenzia, Francesco Chillà, Ennio Ciacci, Ivan Ciacci, Eliseo Ciccone, Alfredo Cosentini, Luigi Federico Cosentino, Antonio Costantino, Giancarlo Mario Costanzo, Nicolino Crisafi, Ottavio Antonio Cristallo, Pietro Damiani, Antonino De Caridi, Arturo De Felice, Giuseppe De Pasquale, Michele De Vita, Maurizio Falbo, Luigi Fazia, Caterina Firorelli, Vittorio Focarelli Barone, Domenico Furciniti, Salvatore Giuseppe Galea, Mariano Franco Garcea, Giuliana Giorgi, Bruno Pasquale Giulino, Francesco Grandinetti, Anna Greco, Michele Iansiti, Francesco Iuliano, Giuseppe La Gamba, Patrizia Maria La Scala, Elio Lanzo, Domenico Lenza, Antonio Leone, Giuseppe Leone, Francesco Leto, Maria Linardi, Salvatore Majore, Gregorio Mantella, Felice Marasco, Paolino Marcione, Doriano Marseglia, Luigi Marzano, Pietro Menniti, Santo Domenico Mercuri, Nicola Merenda, Stefano Molica, Franca Nisticò, Giovanni Paladino, Lionello Palazzo, Vincenza Perazzo, Cesare Perri, Giuseppe Perri, Liana Perri, Nicola Perrotti, Vincenzo Porto, Raffaele Luigi Riso, Antonio Ruggiero, Natale Saccà, Ivan Sacchi, Luigi Sacco, Bambina Maria Samele, Antonio Scalese, Elia Sgromo, Umberto Sinopoli, Leonardo Sirianni, Angelo Salvatore Spasari, Leone Spataro, Piera Stilo, Emilio Trapani, Luigi Tucci, Filippo Vescio.
I neo iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi: Annarita Adamo, Raffaele Bonfiglio, Elisabetta Buttiglieri, Alessia Caligiure, Ludovica Ciambrone, Giulia Currado, Federica Dello Iacono, Martina Ferraiuolo, Antonio Iele, Francesco Liperoti, Rocco Morena, Simone Porchia, Katia Procopio, Simona Procopio, Samuele Jacopo Rachetta, Giovanna Rotella, Angela Chiara Tavella, Lorenzo Viscomi.
I neo iscritti all’Albo degli Odontoiatri: Carlo Floro, Jacopo Muraca. (rcz)