di ELIANA GODINO – Nell’incantevole scenario dell’Aula Magna “Ludovico Quaroni”, Plesso di Architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il 29 febbraio si è dipinta una mattinata destinata a lasciare un’impronta profonda nell’animo di coloro che hanno avuto il privilegio di farne parte. L’evento, intitolato Gerardo Sacco Designer e organizzato con cura dalla professoressa Aurora Pisano insieme ai professori Francesco Armato e Nino Sulfaro, ha inaugurato il secondo semestre dei corsi triennali e magistrali in Design per le culture mediterranee dell’Ateneo reggino.
Sotto lo sguardo attento degli studenti e dei presenti, si sono delineate due figure straordinarie, simboli di passione per il proprio mestiere, di creatività inesauribile e di un legame familiare indissolubile: il Maestro Gerardo Sacco e sua figlia, Viviana Sacco, amministratrice dell’Azienda Gerardo Sacco.
Siamo stati testimoni di un viaggio attraverso il passato, guidati dalla voce autorevole e ispirata del Maestro Sacco, che ha dipinto con maestria il percorso creativo intitolato Dalla Magna Grecia al terzo millennio. In ogni parola, nelle sfumature dei suoi racconti, c’era la testimonianza di una vita dedicata all’arte, alla ricerca della bellezza e alla valorizzazione delle radici profonde della nostra storia mediterranea. Nonostante le sfide e le difficoltà che hanno segnato il suo cammino, iniziato nella povertà, Gerardo Sacco è stato in grado di rialzarsi e trasformare la sua passione per l’arte in una vita piena di successi e realizzazioni. Il suo percorso è stato un viaggio di rinascita, un’opera d’arte in sé, che ha dimostrato la straordinaria forza dell’animo umano nel superare gli ostacoli e perseguire i propri sogni.
Durante il suo intervento, il Maestro Sacco ha toccato le corde più profonde dell’anima, rivelando come il mondo arbëreshe abbia rappresentato per lui un’immensa fonte di ispirazione artistica. Attraverso le sue parole, abbiamo potuto percepire la sua profonda connessione con le radici culturali e storiche della Calabria, e come queste abbiano plasmato il suo spirito creativo e la sua visione del mondo. E poi c’era Viviana, una figura radiosa che ha portato con sé non solo l’esperienza ereditata da suo padre, ma anche un’anima vibrante di determinazione e innovazione.
Nel suo intervento intitolato Capacità di innovare per coniugare abilità tecnologiche a tecniche artigianali, ha saputo incantare l’uditorio con la sua visione audace e il suo impegno a preservare l’eredità familiare, mentre abbracciava il futuro con fiducia e creatività.
Ma dietro il brillare dei riflettori e l’applauso caloroso, si celava un legame prezioso e profondo che ha reso questo evento ancora più straordinario: l’amore e il rispetto reciproco tra padre e figlia. In ogni gesto, in ogni sguardo scambiato tra di loro, si poteva percepire la complicità di una relazione
che va al di là dei confini del tempo e dello spazio. Gerardo, con la saggezza degli anni e l’entusiasmo di un giovane, e Viviana, con la sua determinazione e la sua voglia di innovazione, si completano a vicenda, creando un equilibrio armonioso che permea l’intero ambiente circostante. Senza dimenticare gli altri due figli, Antonio e Andrea, i quali con il loro impegno e la dedizione svolgono ruoli altrettanto vitali all’interno dell’azienda. Insieme, costituiscono una squadra coesa e appassionata, determinata a portare avanti il lavoro e il sacrificio compiuti dal loro padre Gerardo, con la stessa passione e dedizione che li ha contraddistinti fin dall’inizio.
Infine, nell’abbraccio caloroso dei docenti e degli studenti, si è potuto percepire un momento di vera gratitudine. Gerardo Sacco, amante della sua terra e dei suoi tesori, ha condiviso con umiltà e passione il suo straordinario percorso di vita e di arte. Senza ergersi a modello, ma piuttosto come custode di una ricchezza culturale senza tempo, ha trasportato gli animi presenti in un viaggio attraverso la bellezza senza confini. Le sue opere, come gemme scintillanti di creatività e dedizione, continueranno a risplendere nel cuore di coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il loro cammino con quello di questo grande maestro. Con tale abbraccio, si è scritto un altro capitolo, carico di emozione e di profonda riconoscenza, che chiude idealmente il cerchio di questa straordinaria giornata all’Università Mediterranea di Reggio Calabria. (eg)